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Autore: giuxxx    12/09/2007    2 recensioni
Le stelle quella sera erano bellissime, ma l'uomo appoggiato al davanzale della finestra sembrava non accorgersene. La sua mente vagava lontano, e l'espressione del suo viso trasmetteva tutta la sua tristezza.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maria De Luca, Michael Guerin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA FINE E L'INIZIO CAPITOLO 2

LA FINE E L'INIZIO

Maria era sdraiata sul letto e guardava una foto, l'ultima che li ritraeva tutti e sei insieme, l'aveva scattata sua madre la sera del ballo.

In quella foto c'erano sia Alex che Liz, sorridenti e pronti ad affrontare la vita, qualsiasi cosa essa riservasse loro. Solo che quella sera nessuno si aspettava ciò che sarebbe successo, dalla morte di Alex a quella di Liz.

Maria non riusciva a dimenticare l'ultima volta che si erano viste, Liz era così felice, lei e Max si erano finalmente decisi ad avere un figlio. Liz era raggiante, ricordava ancora la sua espressione, non l'aveva più vista così felice e serena.

Quella sera, il suo corpo era stato ritrovato in un vicolo buio. Le avevano sparato, un colpo solo al cuore, per la polizia si era trattata di una rapina finita male.

Era stato un brutto colpo per tutti, soprattutto per Max. Era passato quasi un anno da allora ma Max continuava a non rassegnarsi, per lui non si era trattato di una rapina, qualcuno aveva voluto uccivdere Liz e lui era deciso a trovare il colpevole.

Ad ogni costo.

Ed era questo che Maria non sopportava, aveva perso Alex e Liz, e non voleva perdere più nessuno. Se Liz era stata veramente uccisa cercare il suo assassino era pericoloso e soprattutto inutile. Niente e nessuno avrebbe potuto ridare loro Liz.

"Non puoi dire sul serio" Isabel camminava avanti e indietro per la stanza di Michael. Lui se ne stava seduto sul letto e guardava davanti a se.

"Come fai a non capire?" le chiese Michael

"Capire cosa? Che sei venuto qui nonostante lei non fosse daccordo e che sono due settimane, dico due settimane, che non la senti?"

"Cosa avrei dovuto fare? Dimmi! Non potevo abbandonare Max proprio adesso"

"Così hai abbandonato lei?"

"Io non l'ho abbandonata!" Ormai i ruoli si erano invertiti, Michael camminava per la stanza agitando le mani ad ogi frase, e Isabel si era risieduta guardandolo con preoccupazione.

"Potevi spiegare la situazione a Max"

"E dirgli cosa? Scusa Max ma non posso aiutarti a trovare l'assassino di Lix. Lo so che tu per me lo faresti ma io non posso perchè Maria non vuole che IO MUOIA!"

"E chi le può dare torto?"

"Isabel!"

"Isabel cosa? Michael al suo posto non lo vorrei neanch'io. Quello che tu e Max state facendo è davvero pericoloso, ma tu lo sai già vero? Quello che non se ne rende conto è Max, per lui conta solo la vendetta ormai"

"Al suo posto anch'io vorrei sapere la verità"

"Ma tu non sei al suo posto. Tu hai una moglie e ..."

"Chissà per quanto ancora?"

Sentendolo sussurrare questo e vedendo la sua tristezza, Isabel gli si avvicinò e gli sorrise dolcemente.

"Perchè non provi a parlarle?"

"Per dirle che cosa? Lo so che ti sto facendo del male ma non cambio idea?"

"Michael, Maria ti ha sempre capito, sono sicura che se le parli..."

"No, non stavolta. E' stata chiara"

"Era arrabbiata e preoccupata, lei..."

"L'ho delusa, di nuovo. Non penso che stavolta vorrà perdonarmi"

"Ok, allora fai le valigie e torna a casa!"

"Non posso, Max..."

"Max non ragiona più! Lui non si rende conto di quello che sta chiedendo a tutti noi. Sei ancora in tempo Michael, non fare qualcosa di cui potresti pentirti per sempre. Torna a casa"

"Non posso, Max ha fatto troppo per me, non lo lascerò ad affrontare tutto da solo"

Isabel raggiunse Max in soggiorno sperando di riuscire a farlo ragionare. Max era davanti al camino e guardava la foto che avevano scattato a lui e a Liz il giorno del loro matrimonio.

"Ho parlato con Michael"

"Non sei riusita a resistere vero?"

"Ero preoccupata per lui, non è più lo stesso da quando è qui"

"E immagino che la colpa sia mia, secondo te"

"Non ho detto questo"

"Non ce ne era bisogno, lo so come la pensi"

Dicendo questo Max si voltò a guardarla, e quello che Isabel vide non era più lo stesso Max, neanche i suoi occhi erano gli stessi. Prima vi si poteva leggere dolore, ora c'era qualcosa di indefinito, che la faceva preoccupare ancora di più.

"Max, io sono solo preoccupata per voi"

"Non è necessario, Isabel te l'assicuro"

"Come puoi dire così? Tu ti sei messo in testa di cercare un assassino e io non dovrei preoccuparmi?"

"Ti ho già detto che so quello che faccio"

"Tu hai fermato la tua vita ad un anno fa!"

"La mia vita è finita un anno fa"

Isabel ormai era sul punto di gridare, Max invece era tranquillo. Ormai niente sembrava più toccarlo. Era come se avesse messo le sue emozioni in stand by, come se da quando Liz era morta lui non riuscisse più a provare niente, e questo Isabel non riusciva a sopportarlo.

"Se non vuoi farlo per te, fallo per Michael"

"Non l'ho costretto a darmi il suo aiuto, è stata una scelta sua"

"Ma tu lo sapevi che non sarebbe riuscito a dirti di no, come sapevi che la sua decisione gli avrebbe creato problemi con Maria"

"Se hanno dei problemi non è colpa mia"

"Ma ne sei la causa! Maria non accetterà mai che Michael metta in pericolo la sua vita"

"Direi che non ha altra scelta, Michael è qui e lei è rimasta a casa. Comunque non sono problemi miei. Se non riescono a mettersi daccordo forse vuol dire che non è destino che continuino a stare insieme"

"Ma come puoi parlare così? Io non ti riconosco più, sembra che non ti importi niente se Michael sta soffrendo. Non è da te comportarti così, una volta avresti..."

"Il Max di una volta non esiste più"

Così dicendo uscì dalla stanza lasciando Isabel a chiedersi cosa era giusto fare. Se appoggiare Max in questa sua impresa o convincere Michael a tornare a casa da sua moglie e salvare almeno il suo di matrimonio. Con questi pensieri Isbel si avviò verso la sua stanza, sapendo bene che quella notte non avrebbe dormito.

Maria stava preparando la cena quando sentì squillare il telefono. Appena accostò l'apparecchio all'orecchio la prima cosa che sentì furono dei singhiozzi.

"Pronto, chi parla?" All'iniziò non riuscì a distinguere nessun suono, poi una voce arrivò alle sue orecchie.

"Maria?"

"Isabel, sei tu?"

"Maria, io..."

"Isabel, cosa succede? Stai piangendo"

Maria ormai era in preda all'agitazione e non riusciva a capire cosa avesse spinto Isabel a chiamarla in lacrime. Bastò un nome per farla rabbrividire.

"Maria, Michael..."

"Michael cosa? Isabel cos'è successo a Michael?"

Ed eccoci al secondo capitolo, ora sapete il motivo del litigio di Maria e Michael ma per sapere cosa è successo a quest'ultimo dovrete aspettare il secondo capitolo! intanto potete lasciare un commentino no?

Grazie a GinevraMalfoy90 e a Matydreamer per i loro commenti, spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo al prossimo.

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