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Autore: Kaho    12/09/2007    8 recensioni
[Dedicata a RuKiA]
Raccolta di drabble e flashfic incentrate principalmente sulla coppia Sesshoumaru/Kagura. Presenti altre coppie.
#15. La Cosa [Au] [Comico] [Sorpresa]
Istintivamente, quasi per dispetto verso Sesshoumaru che la teneva sempre all’oscuro dei suoi pensieri (e Kagura odiava essere messa da parte), abbassò la maniglia. E quello che vide, le rimase impresso per sempre nella memoria e le diede incubi per intere notti.
«Oh, che deliziosa creatura Secchan!»
[ CONCLUSA. ]
Genere: Generale, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagura, Sesshoumaru
Note: Alternate Universe (AU), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione! Spoiler del volume 49 (se ricordo bene. ù.ù”)

 

 

Flashfic#1: Happy ending never happened

Genere: Generale, triste, malinconico

[Parole: 608]

 

 

La struttura di una fiaba è molto semplice. Ci sono alcuni elementi essenziali, in tutte le favole, molto semplici. Un castello, un cattivo, il principe, la principessa e un amico che funge da aiutante.

 

Solitamente all’inizio l’antagonista, geloso della felicità e della principessa, cerca di metterla in pericolo lanciandole un maleficio. La principessa, piangente, non fa che disperarsi per la sua infelice vita, quando un amico, commosso, le offre conforto e l’aiuta.

 

Ma certamente non è l’amico a salvarla, bensì un aitante principe che deve ritrovare la sua bella e portarla in salvo.

 

Il principe, in sella al suo nobile destriero, combatte contro il malvagio e lo sconfigge, liberando la principessa e promettendole un castello e dandole tutto il suo amore.

 

E vissero felici e contenti. L’amore trionfa sul male.

 

È quello che noi chiamiamo “happy ending”.

 

[ Peccato che gli happy ending non esistono. ]

 

 

 

Kanna le mostrava il suo specchio, impassibile, bianca, immobile, irritante, inutile. Kagura vi si specchiava, e vedeva il suo volto contratto di una smorfia altezzosa e, dietro di lei, Naraku che sogghignava in sua direzione, con in mano il suo cuore palpitante.

 

Kagura stringeva i denti, batteva le palpebre e tirava fuori dalla croccia disordinata di capelli la sua piuma, pronta a battersi contro Inuyasha e compagnia (per una causa che non era sua).

 

E Kanna si limitava a fissarla, impassibile, così cieca al suo dolore.

 

[ Non c’è conforto, da chi ha venduto la sua anima al diavolo.

Non c’è complicità, tra due marionette.

Non è nel copione. ]

 

La piuma volteggiava tra le nubi, seguendo il vento e le sue volontà. Per questo la penna si lasciò ricadere dolcemente su di un altipiano. Dove si trovava lui, il Principe degli youkai.

 

Un Principe.

Che forse poteva sanare quelle ferite visibili solo nei suoi occhi affranti.

 

Sesshoumaru-sama! È arrivata Kagura-san!” gridava ridendo la bambina, Rin, mentre il piccolo coso verde, che lui si portava sempre appresso, l’aveva guardata con disprezzo.

 

Sesshoumaru alzò appena gli occhi eincrociò il suo sguardo. Kagura non vi vide niente, se non placida indifferenza.

 

La yasha aveva stretto al petto il ventaglio, rifuggendo la voglia di artigliarsi il kimono.

 

“Cosa vuoi?” domandò Sesshoumaru, con voce atona.                   Non c’è c a l o r e.

 

Le labbra di Kagura tremarono appena. “Io… niente, Sesshoumaru. Ho sbagliato ad atterrare, ma è bastato almeno per far strillare il tuo servetto verde.” L’aveva detto sprezzante, come sempre, e poi se ne era andata.

 

Sesshoumaru ignorò i commenti acidi di Jaken e la voce squillante di Rin, fissando il cielo, assorto. Poi si voltò e ripartì senza più voltarsi.

 

Kagura, dall’alto, aveva socchiuso le palpebre in un’espressione sofferente e una smorfia amara le aveva deturpato il volto esanime.

 

 

[ Lei non era la principessa. Lui non era il Principe Azzurro.

Lei era un corpo che si muoveva per Naraku. Lui il re dei Ghiacci, il cui animo era stato perduto tanto tempo prima.

Le parti erano state scelte molto tempo prima, senza il suo consenso.]

 

 

Ritrovarlo sul letto di morte, era stato ironico e beffardo, ma le aveva dato conforto. Sesshoumaru era lì per lei, senza sorridere, senza disperarsi, impassibile come sempre.

 

(ma non sei indifferente se sei qui, vero?)

 

Kagura gli sorrise, semplicemente, e svanì come cenere.

 

Sesshoumaru si fermò a fissare il punto dove era scomparsa, immaginandovi la sua figura, e poi tornò da Jaken e Rin come se niente fosse.

 

 

[Ma Kagura lo sapeva che lei non era una principessa e che quella non era una favola.

In quella tragedia greca, dove recitava, non le era permesso amare Sesshoumaru.

Non era la sua parte.

In una tragedia, non esiste l’happy ending.]

 

*       *       *

 

Lunghetta, e triste.

Però sembra che Sesshoumaru e Kagura colpiscano davvero la mia fantasia, in tre giorni ben due lavori. Ah, che soddisfazioni! xD

Ora un grazie a:

Onigiri: Tesoro, ma sei sempre così gentile! ^^ Ti ringrazio per i complimenti, davvero mi fai arrossire! Spero che ti sia piaciuta anche questa!

fragola34: bellissima? *__* ti ringrazio!

 

Se qualcuno di quelli che ha letto commentasse, non mi offendo mica, eh! xD

Comunque, un grazie a tutti. Chi vuole può richiedere una specifica coppia per una drabble, e io (se è in mio potere) accontenterò al richiesta!

Ed ora, torno a studiare. Besos.

Kaho

  
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