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Autore: SunnyRoronoa    26/02/2013    6 recensioni
Mi affacciai per bene alla finestra e senza esitare cercai di nuovo la figura della rossa sul ponte della Sunny.
Non appena la trovai iniziai a seguirla con l’unico occhio a mia disposizione, fin quando non arrivò a pochi centimetri dall'unica persona presente su quella nave, della quale davvero non riuscivo a fidarmi.
L’unico uomo che guardavo con sospetto e con un insolito presentimento.
L’unico che riusciva a rendermi più nervoso di quello stupido cuoco di serie B.
Trafalgar Law.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Trafalgar Law, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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 -    She is mine.   -






Capitolo 1.













-Quando lo capirai Nami?- Pensai mentre ero preso a fissare la sensuale figura della navigatrice camminare liberamente lungo il ponte della Sunny.
Indossava un costume praticamente inesistente e solo un paio di piccoli shorts a coprirle le lunghe gambe o più che altro, le preziose doti.
Ai miei occhi era bellissima, cosi come lo era sempre stata.
La solita mocciosa scostumata e impudica.
Sospirai e portai una mano sulla fronte, asciugando il sudore causato dall’allenamento che stavo facendo, il primo dopo la nostra avventura a Punk Hazard, la prima isola del nuovo mondo dove eravamo approdati e dove avevamo incontrato i primi guai ed i primi nemici.
Infatti, nel giro di poche ore eravamo riusciti a metterci contro il Governo Mondiale(più di quanto non fosse già ) e come se non bastasse, anche un componente della famosa e temibile Flotta dei Sette: Doflamingo, conosciuto da tutti come il Joker.
Che dire al riguardo, avevamo proprio fatto una bella entrata in scena e di sicuro non eravamo passati inosservati agli occhi del mondo!
Sbuffai stancamente e poggiai a terra il peso che avevo in mano, rilassando cosi i muscoli del braccio, ormai indolenziti a causa del lavoro che avevano eseguito fino a quel momento.
Avevo iniziato ad allenarmi da prima di pranzo ed ormai il mio corpo accusava la fatica e lo sforzo al quale lo avevo sottoposto.
Mi affacciai per bene alla finestra e senza esitare cercai di nuovo la figura della rossa sul ponte della Sunny.
Non appena la trovai iniziai a seguirla con l’unico occhio a mia disposizione, fin quando non arrivò a pochi centimetri dall’unica persona presente su quella nave, della quale davvero non riuscivo a fidarmi.
L’unico uomo che guardavo con sospetto e con un insolito presentimento.
L’unico che riusciva a rendermi più nervoso di quello stupido cuoco di serie B.
Trafalgar Law.
Rufy aveva stretto un patto con lui ed io ero stato l’ultimo a venirne a conoscenza.
Era un uomo affascinante, se fossi stato una donna forse avrei apprezzato la sua figura ed il suo personaggio.
Sapete no, ogni donna che si rispetti andrebbe dietro al figo di turno, e lui era proprio questo genere di persona!
Alto, tenebroso e forse quasi sensuale, ecco come appariva agli occhi di qualsiasi ragazza ormonalmente instabile ( So che la parola ormonalmente non esiste, ma volevo rendere il pensiero di Zoro senza troppi giri di parole lol )
Dovevo ammetterlo, sotto certi aspetti mi somigliava, alcune sue espressioni o certi suoi modi di fare erano molti simili ai miei.
Infatti, era di poche parole, spesso scorbutico, strafottente e lunatico, proprio come il sottoscritto!
Anche l’aspetto fisico non era poi cosi differente dal mio, era più mingherlino ed i suoi capelli avevano lo stesso colore della pece, ma potevamo somigliarci tutto sommato se si tralasciavano alcuni particolari.
Per sua fortuna però, sembrava essere molto più furbo e scaltro, sapeva giocare con chiunque gli si piazzasse davanti e sapeva anche vincere senza perdere una battuta.
L’avevo notato quando qualche giorno prima, aveva apertamente sfidato Doflamingo, non badando al suo livello di forza o alle sue conoscenze.
Sapeva il fatto suo, dovevo concederglielo, ma c’era qualcosa che più di tutto non riuscivo a mandare giù, qualcosa che mi spingeva ad odiare la sua presenza su quella nave.
Sospirai nuovamente, distogliendo lo sguardo dalla navigatrice e dall’uomo con il cappello di pelo(?).
Rientrai in palestra e sistemai gli attrezzi al loro posto, il mio allenamento era finito ed era arrivato il momento di concedermi una lunga e rilassante doccia calda, sia per addolcire il mio corpo che la mia mente.
Scesi cosi da quella stanza e andai dritto verso la mia camera, pregustando la sensazione dell’acqua sulla mia pelle ed il dolce abbraccio del vapore sulle mie spalle, quando venni improvvisamente fermato dal richiamo di una certa personcina.
“Brutto buzzurro!” Sentì una voce squillante gridare a pochi metri da me.
Mi fermai di scatto e girai il viso verso la navigatrice, che stava per l’appunto venendo verso la mia direzione.
“Cosa c’è strega?” Dissi con fare strafottente, sfidando l’orgoglio appuntito della rossa.
Questa sventolò la mano in aria e chiuse gli occhi.
“Cavernicolo, da quand’è che non fai un bagno?”
Ghignai leggermente ascoltando quelle parole ed incrocia le braccia al petto.
“Perché, volevi propormi un bagno in tandem?” Ridacchiai e mi preparai alla sua reazione che, come avevo previsto, non attardò ad arrivare.
Nami, come suo solito, mi diede un pugno in faccia, facendomi sbattere contro la porta della mia stanza, causando la comparsa di un bernoccolo enorme dietro la mia testa e un formicolio accennato intorno al mio povero naso.
Subito la guardai, portando una mano a coprire la parte lesa.
“Sei scema?!”
“No, sei te che sei un pervertito!” Ringhiò mentre mi guardava con aria da bambina.
Dopotutto si stava divertendo, sapevo che adorava prendermi a pugni e punzecchiarmi.
Sorrisi leggermente, dato che la mia bocca era coperta dalla mia mano.
“Cosa vuoi mocciosa?” Chiesi arrivando al dunque della discussione, curioso ormai di conoscere il motivo per il quale mi aveva chiamato.
“Cosa voglio?!” Esclamò con tono sarcastico mentre si avvicinava pericolosamente a me.
Dopo neanche una manciata di secondi me la ritrovai appiccicata, il suo petto contro il mio ed il suo viso a pochi centimetri dalla mia bocca.
“La prossima volta che ti becco a mangiare i miei mandarini ti taglio la lingua, è chiaro?!”
Ridacchiai, piegando il corpo per allontanarmi da lei e da quel contatto che poteva sul serio mettermi in difficoltà.
Effettivamente, quella mattina mi ero addormentato sotto i suoi mandarini e colto all’improvviso dai morsi della fame mi ero appropriato di qualche bel frutto arancione, come la sua testolina.
Doveva avermi visto ma forse non aveva fatto in tempo a fermarmi perché subito dopo ero salito in palestra ad allenarmi.
“Io non ho mangiato niente!” Risposi con tono sereno, mentendole però spudoratamente.
“Non fare il finto tonto con me! Ti ho visto sai?! E poi li ho anche contati! Dall’altra notte ne mancano ben 3 all’appello!”
Realizzai quello che aveva appena detto e la guardai con fare divertito “Un momento….” Risi leggermente “ Tu, ogni sera, conti i mandarini che sono sugli alberi?!” Scoppia a ridere non riuscendo più a trattenere quell’impulso.
Lei sbuffò e portò le mani sui fianchi, sicuramente infastidita dalla mia reazione.
“Si, con gente come te e Rufy sulla nave devo sempre tenerli sotto controllo, altrimenti potrebbero finire nel giro di pochi giorni!”
Continuai a ridere, ignorando il suo sguardo minaccioso.
“Cosa ci trovi di cosi divertente?” Sibilò senza staccare gli occhi da me.
Ripresi fiato lentamente. “Io?” Sussurrai con un filo di voce per poi tornare serio. “Nulla, solo che sei…ecco, come dire…strana!”
Lei fece subito spallucce.
“Sono solo prudente, stupido ominide!”
“Non sono un ominide e comunque, io non ho toccato i tuoi amati frutti!”
“Ah no? Allora chi è stato? Law?!?!”
Quando quel nome arrivò alle mie orecchie, per qualche inspiegabile motivo, mi irrigidì di colpo.
il mio sguardo divenne improvvisamente serio ed il mio corpo dannatamente pesante.
“Non mi interessa.” Risposi usando un tono tutto fuorché divertito.
Mi girai nuovamente verso la porta della mia camera e la spalancai, entrandovi subito dentro.
“E ora lasciami stare, devo fare il bagno, non posso sprecare tempo con le ragazzine come te.”
Sbattei la porta con forza, lasciando dietro di questa una Nami confusa e sconcertata.
Appoggiai la schiena al freddo legno che avevo alle spalle e sospirai, portando una mano davanti agli occhi.
Cosa mi era successo?
Anzi…cosa mi stava succedendo?
 














Angolo dell'autrice, yep.
Precisiamo che non so per quale strano motivo io abbia iniziato questa ff, ma spero di riuscire a portarla avanti!
Anyway, come avrete capito la storia che voglio narrare è quella di un possibile trinagolo amoroso fra il bellissimo Zoro, la dolce Navigatrice e l'affascinante Trafalgr Law.
Questo primo capitolo è corto ed essenziale, giusto per dare un accenno di quello che è il mio intento finale.
Che dire, sappiate che sono una sostenitrice Zonami e che la coppia LawNami mi ispira solo molta violenza ( ifyouknowwhatimean) quindi seguirò questa mia ideologia(?) anche nel creare gli eventi...
Spero possa quantomento interessarvi e spero di non annoiarvi!
Scusate per gli eventuali errori presenti ma sono le 1.20 di notte ed ho appena finito di scrivere questo capitolo, perdonatemi.
lol
Detto questo, lasciatemi un parere cosi che io possa decidere se continuare o meno a scrivere!
Un bacio.
Sunny Roronoa.
  
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