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Autore: xmarrybieber    26/02/2013    2 recensioni
dure ragazze e un obiettivo: quello di realizzare tutti i loro sogni non sapendo,però,che essi abbiano i minuti contati.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Bondage
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‘’boy what would you do, would you wanna stay if I were to say..’’
 

-roberta's pov.
 

Dopo aver sentito le parole della preside, io e Niall insieme agli altri ragazzi, uscimmo dall’ufficio per poi andare nel corridoi. Appena visti Simona e Harry pensai che, forse, avrei dovuto lasciarli da soli infatti, con Niall, uscimmo fuori dall’istituto.

-‘’Ehi, dove mi stai portando?’’-

Disse mettendo le mani delle tasche posteriori dei jeans avvicinandosi piano a me facendo uno di quei soliti sorrisi che solo lui riesce a fare.
Sorrisi imbarazzata alle sue parole continuando a camminare con lui al mio fianco.

-‘’Se ti va, possiamo andare nel cortile della scuola. Sai, è davvero carino.’’-
-‘’Per me va bene, andiamo pure.’’-

Disse guardando davanti a se e continuando a camminare.
Io, sinceramente, non sapevo che fare o dire ero davvero in imbarazzo infatti non dissi nulla per tutto il tragitto. La persona che interruppe l’imbarazzante silenzio fu proprio lui, Niall.

-‘’Beh, questo silenzio non mi piace proprio.’’-

disse grattandosi leggermente la testa per poi ridacchiare appena.

-‘’Parlami un po’ di te, Roberta.’’-
-‘’Beh, come avrai sicuramente notato dal mio accento, non sono di queste parti, infatti io mi sono trasferita qui all’età di 16 anni con Simona per approfondire le mie conoscenze linguistiche. Io sono italiana.’’-
-‘’Wow, io ho sempre sogna di venire in Italia. Sai, tutti dicono che il cibo italiano è il migliore.’’-

Scoppiò a ridere e così anche io. La sua risata era così contagiosa e bella.
Si, mi piaceva molto vederlo sorridere.

-‘’Si è molto buono, infatti è l’unica cosa che mi manca dell’Italia.’’-
-‘’Beh, non ti manca la tua famiglia?’’-

Disse con un’aria piuttosto stranizzata.

-‘’Si, soprattutto mia madre. Infatti ogni pomeriggio mi arriva sempre una sua chiamata al cellulare. E’ tanto tenera.’’-
Sorrisi pensando subito a mia madre, mi mancava da morire quella donna.

-‘’Beh, perché non la fai venire qui a Londra e gli mostri il luogo in cui vivi? Magari anche il tuo ragazzo.’’-

Scoppiai in una fragorosa risata. Io fidanzata? Magari.

-‘’Ma, Niall, io, fidanzata? Assolutamente no, perlomeno fin ora no.’’-

Inarcò le sopracciglia per poi fare una strana faccia.

-‘’Come mai una ragazza così carina come te non lo è?’’-

Arrossì alle sue parole abbassando lo sguardo per fissare le mie supra bianche.

-‘’Beh, forse sono single proprio perché non sono ‘carina’.’’-

Lui scosse la testa alle mie parole per poi sedersi in una panchina che si trovava nel giardino della scuola facendomi segno di sedermi vicino a lui.
Io subito ubbidì e mi sedetti accanto a lui accavallando le gambe.

-‘’Adesso parlami di te, Horan. Si nota subito che non sei inglese.’’-

 Annuì alle mie parole per poi iniziare a parlare.

-‘’Infatti, io sono irlandese, vengo da Mullingar un paesino in provincia di Dublino.’’-
-‘’Mh..come mai allora sei a Londra?’’-
-‘’Perché mi ci ha portato Harry, cioè, io sono venuto per lui è il mio migliore amico.’’-

Feci una piccola smorfia.

-‘’Sarebbe il ricciolino con gli occhi color smeraldo?’’-

Lui annuì accennando un sorriso.

-‘’Si, proprio lui il ‘’ricciolino’’ come lo chiami tu.’’-

Disse scoppiando a ridere, così feci anche io.
Non ci pensai due volte e gli chiesi di darmi il suo cellulare. A dire la verità, ero un po’ in imbarazzo però ne valeva la pena. No?
Lui annuì e me lo diede senza fare troppe domande.
Prima di sboccare il suo iPhone nero notai, come sfondo, un immagine sua e di Harry. Erano davvero carini insieme, si vedeva subito quanto ognuno teneva all’altro come non mai e che uno senza l’altro si sentiva perso, lo si vedeva dal modo in cui sorridevano.
Sorrisi continuando a pensare a quanto fosse bella quella foto per poi aprire la rubrica e iniziai a muovere velocemente le dita sullo schermo del cellulare. Mi ero salvata come ‘roberta.’ e, sinceramente, speravo che lui mi avrebbe conosciuta e che mi avrebbe mandato un sms dato che io il suo numero non lo avevo.
Gli porsi il cellulare e lui lo afferrò per poi notare che erano le 14.20 per poi continuare a tenerlo in mano.

-‘’E’ tardi.’’-

Annuì alle sue parole come se tipo già lo sapessi, quando, realmente, non era proprio vero.

-‘’Beh, allora ci vediamo domani, no?’’-

Lui sorrise per poi sussurrare un lieve ‘’Si.’’.

E sapete cosa? Ci speravo davvero. Speravo davvero di rivedere quegli occhi color cielo, quegli occhi in cui si ci poteva pure perdersi dentro oppure, quel sorriso che era la fine del mondo, quel sorriso che, insieme al suo amico Harry, era sincero, vero, ma cosa più bella, spontaneo e meraviglioso.
Ci alzammo nello stesso istante dalla panchina in cui stemmo seduti tutta la giornata.

-‘’Ti accompagno al cancello d’uscita.’’-

Il cancello non era distante dal giardino infatti, neanche dopo due minuti, arrivammo.

-‘’Grazie per la stupenda giornata, Roberta, ci si vede.’’-

Disse dandomi uno stupendo bacio sulla guancia.
Rabbrividì immediatamente al suo tocco per poi accennare un sorriso e notare che teneva ancora l’iPhone in mano. Cosa aveva intenzione di fare con il cellulare? Spero solamente che noti quel ‘roberta.’ nella rubrica.
Sospirai leggermente per poi notare che lui, davanti a me, non c’era più ma che c’erano solamente una mandria di ragazzi che cercavano di fuggire dall’edificio da loro ritenuto il più brutto del mondo: un ‘carcere.’
I miei pensieri vennero interrotti dal cellullare che vibrò nella tasca posteriore dei jeans.
Lo sbloccai e notai che nella casella dei messaggi c’era sopra un numero: il numero uno.
Ci cliccai su senza pensarci due volte per poi leggere ciò che c’era scritto sopra.

‘’Ciao bellezza, sono sicuro che speravi in questo.
-N.’’


Appena lessi il messaggio l’unica cosa che mi passo per la mente è stata ‘Mi legge nella mente o cosa?’
Feci spallucce mentre sorridevo, sicuramente, come un ebete. Mi aveva chiamata ‘bellezza’. Non penso esista un aggettivo per descrivere come, io, in quel momento mi sentivo.
Salvai il suo numero e lo chiamai ‘Nialler.’ e, ad essere sincera, non so perché lo chiamai così, ma.. mi piaceva. Da morire.
Bloccai il cellulare per poi riposarlo nella tasca in cui si trovava prima.
Chissà se a Simona, con Harry, era andata così bene. Però, la cosa sicura, era che a me era andata benissimo e ne dovevo assolutamente parlarne con lei. Dovevo parlarne con la mia migliore amica.


 

-to be continued. . .


ciaaaaaao ragazze,questo è il terzo capitolo.
spero vi piaccia e che lasciate qualche recensione.
twitter:
robert: @xmarrybieber
simona: @xmarryniall
ciaaao.c:

  
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