CAPITOLO 5.Incontri casuali
POV BLAKE
Erano
passati circa 6 giorni..16 ore..e 45 minuti in cui
quel maledetto IPhone aveva suonato solo per futili motivi..Prima il produttore di Gossip Girl..poi
Leyghton che mi rompeva con le sue solite paranoie amorose..tutti..tutti tranne la persona che veramente aspettavo..PAUL!
Ero
andata ad Atlanta per vedere Ian quel giorno..avevamo
bisogno di parlare come eravamo soliti fare ma proprio mentre ero alla guida
della mia Mini 4x4 bianca il telefono cominciò a squillare con vigore..speranzosa lo presi tra le mani e con un po’ di
stupore notai il nome di Inna lampeggiare sullo schermo..
-Ma
guarda chi si senteeeee- le urlai rispondendo al
telefono
-Sei
sempre cosi dannatamente allegra Blake?- mi rispose ridendo
-Oh
siiiii..ti ci devi abituare cara Elena!-
-Sei
sempre anche cosi oca nella voce?- mi chiese simpaticamente
-Certo..sono l’oca per eccellenza! Bionda..occhi
azzurri..voce squillante!
Insomma..SONO L’OCA GIULIVA!- le
risposi ridendo prendendomi in giro per quella voce che irritava tutti
-Ahahahahah..tu sei completamente fuori di testa!- sembrava
veramente divertita -Ascolta Blake..- si fermò lasciando in sospeso la frase
-Dimmi
Elena..- la incoraggiai a continuare tornando per la prima volta seria
-Ti
andrebbe di parlare un po’..- mi chiese titubante
-Certo..ma è successo qualcosa?- mi stavo veramente
preoccupando? Blake non si preoccupa di nulla e nessuno!
-Mmmm..non proprio ma vorrei fare due chiacchiere come due
amiche!- la sentii sorridere
-Ma
certo Elena..ascolta però io ora sto andando ad
Atlanta..-
-Atlanta?
Dove c’è il set di Ian?- mi chiese con
voce tremolante
-Si..-
-Quindi
tu stai andando da lui?-
-Teoricamente
si..è una settimana che non ci vediamo e volevamo
parlare un po’ .. ma puoi benissimo aggiungerti a noi!- le proposi senza troppi
problemi
-NONONONONONONONONONONONO!-
disse con fretta
-mmm..qui non me la racconti giusta Elena! Che è successo?-
-Nulla
di preoccupante..te ne vorrei parlare a voce!-
sembrava veramente preoccupata
-Certo..come facciamo?- le chiesi cercando di
tranquillizzarla
-Facciamo
cosi..Domani dovrei essere ad Atlanta per parlare con
Kat Graham..sentiamoci e
cerchiamo di incontrarci..anzi facciamo che ci
vediamo direttamente li per pranzo!Promesso?!-
La
sentii fare il segno del giurin giuretto
e ridere di se stessa
-Mi
sento tanto una bambina quando faccio giurin giuretto!- rise nuovamente
-Non
pensavo che fossi veramente cosi bella anche umanamente sai Elena?- risposi con
sincerità
-Perché?
Sembro una che si da tante arie?-
-Ohhh no..quella sono io!Non rubarmi il ruolo!- questa volta rise per la mia
battuta
-Oh
su blake lively..la saluto!
La mia colazione in camera è arrivata e devo buttarmi a capofitto sulle
brioches al cioccolato!-
-noooo…troppo buona! Ti sto invidiando a morte..-
Avevo
passato altri 10 minuti al telefono con lei..stavo
scoprendo sempre più una ragazza favolosa e quel suo piccolo segreto mi
incuriosiva parecchio..chissà chi riguardava..
Quella
specie di “amico” di Ian non mi raccontava nulla e tanto meno la bella Elena..
Mi
sembrava di essere tra due fuochi ma nessuno di essi mi sfiorava..
Riattaccai
la musica allo stereo..tanto per cambiare Adam Levine
cantava le mie canzoni preferite inondandomi la mente di pensieri strani, tutti
riguardanti Paul
Chissà
perché non mi chiama..chissà cosa sta facendo..e se gli avessero rubato il cellulare?
Pensieri..Pensieri..Pensieri e ancora
pensieri!
Avevo
il cervello in fumo e tutto per cosa? Per il mio stupido orgoglio di donna che
non mi faceva fare il primo passo..
Ero
arrivata al punto di cancellare il suo numero ma ogni volta che compariva la
parola
*elimina*
la paura mi invadeva il corpo facendomi tremare la mano e farmi schiacciare il
tasto *annulla*
Perché
non facevo il primo passo? Perché?
Era
ovvio il perché..le sue parole erano state
-ALLORA
TI CHIAMO IO?-
La
mia risposta fu
-Aspetto
te..-
Ricordavo
quelle parole che mi erano entrate dentro come dei lampi a ciel sereno..
E
ora? Ora nulla..ora lui non mi aveva chiamata e io
come una cretina mi stavo scervellando in cerca di una soluzione!
Arrivai
a casa di Ian dopo qualche ora di viaggio..sistemai
le mie cose notando un semplice Post-it da parte di Ian che mi informava che
quel giorno non sarebbe tornato a casa in quanto aveva parecchio lavoro sul set..così, presa dalla solitudine feci ciò che più amavo..presi un pacchetto di patatine..mi
sdraiai sul divano e cominciai a guardare tutta la collezione di film di Ian!
Quella sera mi addormentai cosi..con “Vento di
Passioni” in tv!
La
mattina dopo mi risvegliai di corsa..intorno alle
11..dovevo ancora lavarmi e avevo un appuntamento con Elena per il pranzo!
Di
corsa mi feci la doccia e dopo aver indossato una semplice gonna di jeans e una
canotta bianca, presi la Louis Vuitton e mi diressi al set..
Cercai
invana Elena per minuti interminabili ma di lei..nessuna traccia!
Stavo
camminando tra i diversi set quando notai una figura di spalle che
probabilmente avrei riconosciuto tra mille..era lui..l’uomo dei miei desideri!!
POV PAUL
Ero di spalle, intento a ripetere le mie solite battute. Stefan di
lì, Stefan di qui. Avrei volentieri chiuso quel copione molto velocemente se solo
c’era qualcuno che me lo avesse permesso, ma chi volevo in quel momento, non
c’era e forse non avrei rivisto mai più.
Decisi così, di arrendermi e posare quel maledetto copione sulla
sedia con su scritto: Paul Wesley.
Nel girarmi per poter andare vicino ai grandi distributori, notai
una figura alquanto familiare, anzi molto familiare…
DIO! Era lei: Blake.
Molto probabilmente il mio sorriso fu uno dei più grandi di questo
mondo, forse poteva essere paragonato al sorriso dello stregatto
in Alice nel paese delle meraviglie.
Era meravigliosa fasciata in quella sua gonna di jeans e una
canotta bianca che a parer mio, poteva sembrare perfetta su di lei.
* Ma Paul, non fare lo stupido, incazzati.*
Il solito diavoletto che mi si ripresentava nei momenti meno
inopportuni, veniva lì a rompere, ma forse, aveva ragione, dopotutto avevo
aspettato quel suo squillo o un minimo messaggino di Blake dal giorno che ci
eravamo visti in Messico.
-chi non muore si rivede- feci tra l’incazzato e l’ironico.
Blake non parlava, forse è vero il detto : -chi tace acconsente-.
-cosa c’è? Hai perso la lingua, biondina?-
-non chiamarmi biondina, e poi non sono mai morta, sono sempre
stata viva e vegeta- fece lei, con un ghigno nervoso.
-dici? Ho aspettato una settimana quel cazzo di squillo, che mai è
arrivato!- feci incazzato, avvicinandomi sempre di più a lei.
-beh, ci sarà un perché non te l’ho fatto, no?- mi fece lei
altrettanto incazzata.
-vorrei saperlo, visto che mi avevi detto che l’avresti fatto.-
gli dissi abbassando la testa tristemente.
-ho avuto da fare, non perché non volessi sentirti, ma
semplicemente non ho avuto tempo, e poi…- mi guardò con aria triste –avevo
paura che tu non volessi più sentirmi-
Sgranai gli occhi a quell’affermazione.
-come scusa? Sono stato giorni interi con il cellulare tra le
mani, solo per un tuo squillo…ma di te non c’era traccia-
-potevi chiedere il mio numero ad Ian!- mi disse lei acida.
-Ian? Beh sai la sua risposta quale è stata?-
-quale?- mi chiese lei, guardandomi negli occhi.
-se non ti squilla, significa che non gli interessi-
Blake mi guardò tristemente, per poi abbassare la testa e
torturarsi le mani continuamente.
-non è così! Mi piacerebbe conoscerti, forse Ian non voleva che io
stessi male, come ho sempre fatto…- mi disse senza guardarmi.
Mi avvicinai a lei, molto teneramente gli presi le mani tra le mie
e dolcemente gli feci alzare il viso per guardarmi.
-ti perdono, e perdono quello stronzo, tu però… vuoi uscire con
me?- gli chiesi senza troppi giri di parole.
-si- quasi mi sussurrò lei.
Le sorrisi, fu un sorriso lieve ma pieno di speranze e fiducia.
-ti va sabato sera? Vengo a New York e ceniamo insieme.-
Blake mi guardava con occhi spalancati, forse non credeva che un
attore come Paul Welsey avrebbe fatto tutto questo
per lei, anzi, forse speravo che lo pensava, ma dopotutto non potevo sapere
quello che Blake aveva nella testa.
-Si…sabato sera.- mi sussurrò lei dolcemente, guardandomi negli
occhi.
Non avrei mai smesso di guardarla, era perfetta in tutto quello
che faceva, anche quando era in imbarazzo era bellissima, ma cosa dico, era
stupenda meravigliosa, era semplicemente Blake Lively.
-Perché mi guardi, così?- mi guardava stranita.
-così come?- feci un ghigno malizioso.
-nulla- mi sorrise debolmente.
-ok, beh allora…?!?!- non finii di parlare perché tutto fu
interrotto dall’incessante suoneria del cellulare di Blake.
La vedevo parlare al telefono, e dopo aver riattaccato mi sorrise
e cominciò a parlare.
-Paul io adesso, devo andare- prese il cellulare e dopo aver
digitato qualcosa, mi guardò. –ti stò squillando-
infatti sul mio cellulare apparse il suo numero.
-bene, ora allora sarò la tua tortura.- dissi, facendola ridere
come una matta.
-Paul ci sentiamo telefonicamente, io ora devo andare, ci
vediamo.-
Mi avvicinai a lei per salutarla, ma al posto di un semplice bacio
sulla guancia, gli schioccai un bacio a mezza labbra, che fece arrossire Blake
all’istante.
-o…o…o…k, ci ved…iamo
sabato- mi disse prima di scappare dalla mia visuale.
Quella ragazza era capace di far un effetto unico su un attore
come me, finalmente però avevo qualche speranza, speranza che mai avrei buttato
prima del sabato che avrei passato con lei.
Ragazzeeeeee Salve!
Come va? Beh di recensioni ce ne sono pochissime L noi tristi! Non vi
piace? Beh spero tanto che non sia così e che qualcuno si faccia vivo.
Come promesso ecco il quinto capitolo, con due POV.
Vi piacciono?
Aspettiamo voi!
Bacini