Quando Harry e Draco raggiunsero
la Stanza delle Necessità, si fermarono di fronte quella
parete vuota.
- Ci doveva essere Ginny, qui!
Quell'irresponsabile deve essere scappata per cacciarsi nei guai come
suo
solito.- si lamentò Harry, guardandosi intorno. Draco lo
zittì con un pugno
sulla spalla. Si concentrò a lungo per ricordare la frase
che diceva per far
apparire la stanza.
- Non mi dire che non ti ricordi
come far apparire la stanza. Ci hai passato mesi interi là
dentro!- sbraitò
ancora il moro, incrociando le braccia al petto. Draco si
portò la mano sulla
fronte, per cercare di ricordare.
- E' passato un anno, Harry. Non
un anno normale, ma un anno in cui io non ho fatto altro che
rincorrervi per
salvarvi di dietro... quindi sì, ora ho un vuoto di memoria
e se non chiudi il
becco non mi tornerà mai in mente.- rispose il biondo
inacidito. Harry si
zittì, brontolando qualcosa che l'altro non udì.
- Certo! Che stupido, era
semplice.- si illuminò Draco, euforico.
- Sì, sei veramente
stupido.-
costatò Harry, annuendo e ricevendo un'occhiataccia da parte
dell'altro.
Draco cominciò a ripetere
più
volte a mente la frase:"Voglio trovare un posto dove nascondere le
cose". D'incanto una porta enorme si materializzò di fronte
ai suoi occhi.
Ghignò, soddisfatto.
- Non gongolare, non c'è
tempo.
Andiamo!- lo prese in giro Harry, precedendolo nella stanza.
Entrarono nella Stanza delle
Necessità. Draco ricordò perfettamente ogni
singolo corridoio. Emblema puro del
disordine. Pile di oggetti abbandonati delimitavano la strada che
dovevano
percorrere. Il biondo fece strada, avvicinandosi all'armadio. Lo
fissò appena,
prima di voltarsi verso il punto in cui ricordava si trovasse la
parrucca. Era
lì, esattamente dove l'aveva lasciata. Sopra un diadema
impolverato era
poggiato con delicatezza. Si avvicinò cauto. Lo prese in
mano, non si era
scottato quella volta. Sorrise, soddisfatto, quando vide lo stemma di
Corvonero.
- Incredibile. A parte il fatto
che sia un Horcrux, è paradossale che un cimelio del genere
sia qui a marcire
nella polvere.- disse lui, osservando le pietre blu scuro. Lo
passò a Harry. -
Beh, distruggilo. Dove è la spada?-
- Ecco… ce l'ha rubata Unci
Unci,
sai… il folletto. Non so come distruggerlo.-
confessò il moro, in imbarazzo.
- Dopo tutta la fatica che ho
fatto per darvi quella stupida Spada, voi la perdete così?-
chiese l'altro
indispettito.
- Che carini… hai un nuovo
migliore amico, Malfoy?-
Una voce alle loro spalle li fece
sobbalzare. Si voltarono lentamente per trovarsi davanti Tiger e Goyle,
capitanati da Blaise Zabini. Era stato lui a parlare. Probabilmente
li avevano visti entrare.
Draco gli puntò contro la
bacchetta.
- Ci vuole poco a essere un amico
migliore di te, Blaise.- rispose Draco con un ghigno.
Blaise sorrise, divertito.
- Tiger… fagli vedere cosa
sai
fare.- disse mandando avanti uno dei suoi scagnozzi. Il ragazzo
interpellato
tirò fuori la bacchetta.
- Ma dai… mandi avanti
Tiger?- lo
prese in giro Draco.
In quel momento Vincent fece un
incantesimo non verbale. Dalla punta della bacchetta uscì
un'enorme bestia
infuocata. Ardemonio. Draco e Harry capirono subito l'imminente
pericolo e
cominciarono a scappare per i lunghi e stretti corridoi della stanza.
Sentivano
dapprima le risate degli altri tre, tramutate poi in urla di terrore,
quando
capirono di non poter controllare quel potente incantesimo.
- Draco! Prendi!- Harry prese al
volo due scope trovate lì per caso, passandone una al
biondo. Draco l'afferrò con una mano, mentre
con l'altra teneva stretto il Diadema. Volarono per la Stanza, cercando
di
evitare le fiamme che stavano sovrastando ogni oggetto. Fu Harry ad
attirare
nuovamente la sua attenzione.
- Non possiamo lasciarli qui a
bruciare, anche se se lo meriterebbero.- disse il moro, mosso dal suo
solito e
detestabile spirito eroico. Draco non nascose un'imprecazione, mentre
facevano
entrambi dietrofront per salvare i loro nemici. Li trovarono poco dopo
in cima
a una pila di oggetti. Harry allungò la mano verso Tiger,
aiutandolo a salire
sulla sua scopa. Goyle si aggrappò a quella di Draco. Blaise
era in bilico e
cercava di allungarsi il più possibile verso Draco.
- Draco, aiutami!- urlò
Zabini,
impaurito. Il biondo sembrò pensarci più del
dovuto. Alla fine provò a prendere
la mano del suo rivale, ma la presa gli stava scivolando. La mano di
Blaise,
sudata, slittò via dalla sua, facendo cadere il ragazzo in
mezzo alle fiamme di quell'incantesimo
maledetto. Draco non si guardò alle spalle,
accelerò più che non potè, per uscire
dalla Stanza. Una volta fuori, Harry prese il Diadema e lo
lanciò dentro la
Stanza infuocata, distruggendo definitivamente l'Horcrux.
- Dov'è Blaise?- chiese
Potter,
mentre Tiger e Goyle scappavano velocemente. Draco ripensò
al momento in cui il
suo rivale cadde nelle fiamme. Una brava persona come Harry forse
sarebbe stato
dispiaciuto di non averlo potuto salvare, ma Draco forse non era buono
abbastanza da provare dispiacere.
- E' morto. Non ce l'ho fatta.-
rispose serio, senza un' ombra di rimorso per non aver fatto abbastanza
per lui.
- Eccovi finalmente!- la voce di
Ron li fece voltare verso destra. Draco sospirò, notando che
Hermione era sana
e salva. - Abbiamo distrutto la Coppa! Siamo entrati nella Camera dei
Segreti e abbiamo preso un dente di Basilisco.-
- Noi abbiamo trovato e distrutto
il Diadema di Corvonero.- disse Harry, con il fiatone.
- Io l'ho trovato.- precisò
Draco.
- Harry…- si intromise,
preoccupata, Hermione. - Hai sentito l'ultimatum di…
Voldemort?-
Il moro rimase immobile, confuso.
- No.-
- A un certo punto, noi eravamo
nel bagno di Mirtilla. E una voce acuta e fredda si è
sentita per tutto il
castello. Era Lui. E ha detto che non voleva versare sangue di mago,
quindi
chiedeva a tutti di non iniziare la guerra, ma di consegnargli te.
Probabilmente
nella Stanza delle Necessità non si poteva sentire. Non hai
sentito male alla…
cicatrice?-
Harry sembrò pensarci un
momento.
Aveva sentito dolore per tutto il tempo, ma pensava che fosse la
vicinanza
all'Horcrux.
- Stai tranquillo, nessuno ti
vuole consegnare. Ci stiamo preparando alla battaglia.- rispose Ron,
lanciando
un'occhiata a Draco, come se pensasse davvero che lui sarebbe saltato
in piedi
e avrebbe cercato di portare Harry da Voldemort.
- Ve ne manca uno, vero?- chiese
Draco, contando a mente. - Sapete qual è?-
- Il Serpente. Starà
sicuramente
con Lui, soprattutto ora che Voldemort dovrà proteggerlo.
Harry, guardagli
dentro, corri!- disse Hermione, avvicinandosi a Draco e stringendogli
la mano.
Harry sembrò concentrarsi e
venne
come posseduto. Lunghi istanti dopo, sembrava sfinito.
- Stamberga Strillante. E'
lì. Ha
mandato Lucius a chiamare Piton.-
Draco rabbrividì a sentire
nominare il padre.
Un frastuono si levò dai
piani
inferiori. I quattro scesero le scale e notarono che alcuni Mangiamorte
erano
entrati nella scuola. La guerra era scoppiata ufficialmente.
- Potter!- urlò uno degli
uomini
incappucciati. Draco prese la bacchetta e schiantò l'uomo.
- Voi andate. In quattro non
andremo da nessuna parte. Io rimango qui a combattere.- disse Draco,
nascondendosi dietro a una colonna.
- Chi sei tu?- lo prese in giro
Ron, prima di allontanarsi con Harry e Hermione.
Theodore era immobile seduto sul
divano. Un neonato piangeva in una culla al suo fianco, ma non lo
ascoltava. Avrebbe
potuto piangere per tutto il giorno, ma non l'avrebbe degnato di
un'attenzione.
- Non posso lasciarlo andare da solo!-
gli aveva urlato
Nymphadora, non appena Remus era partito per la battaglia.
- Hai avuto un bambino! Non puoi
rischiare in questo modo
la tua vita!- le aveva risposto Theodore, facendo piangere il piccolo
Ted.
- Moriremo tutti se Voldemort non
verrà sconfitto. Se
dovessi morire, Ted un giorno capirà che sono morta per una
giusta causa… per
dargli la possibilità di vivere una vita migliore.-
- Una vita migliore? Da orfano?-
sbraitò Theo. Non sapeva
cosa lo spingesse a parlare. L'affetto per Nymphadora o la simpatia per
quel
piccolo bambino che tanto le somigliava. Anche se aveva capito che non
poteva
avere Nymphadora, non avrebbe accettato mai di vederla in una guerra
così
pericolosa.
- Ehy, non devo mica morire per
forza.- rispose divertita
lei, facendogli l'occhiolino prima di smaterializzarsi.
Era rimasto lì da solo
pochi
minuti, ma gli sembravano una vita. L'avrebbe seguita, se non avesse
quello
strano senso di responsabilità nei confronti di quel bimbo
dai capelli
turchese.
Sentì un crac improvviso
proveniente dalla cucina. Sperò che fosse Nymphadora,
rinsavita da quella
pazzia, ma non fu così. Andromeda Tonks lo raggiunse,
correndo dal piccolo.
- Dov'è Nymphadora?- chiese
lei,
cercando di nascondere l'ansia.
- A Hogwarts. Voleva lottare per
un mondo migliore per il piccolo Ted.- rispose lui, atono. Gli occhi di
Andromeda si spalancarono, ma si ricompose, cercando di non mostrare
quel suo
attimo di debolezza. Theo sembrò accorgersi solo in quel
momento di altre due
figure che erano al seguito di Andromeda. C'era Tiky, l'elfa di Draco,
e una
ragazza mingherlina dai folti capelli ricci.
- Dov'è Draco?- chiese lui,
in
apprensione. Arianna si fece coraggio, arrossendo di botto.
- A Hogwos.- sussurrò,
intimidita.
Nonostante la pronuncia sbagliata, Theo capì subito,
sentendo un magone nello
stomaco. Non avrebbe lasciato da sole in battaglia le due persone
più
importanti per lui.
- Signora Tonks, tenga lei il
piccolo. Io devo andare.- disse Theodore, avvicinandosi a Tiky.
- Portami a Hogwarts.-
L'elfa non se lo fece ripetere due
volte, prendendo la mano di Theodore, prima di materializzarsi. Anche
Arianna
si era aggrappata di nascosto, volendo aiutare in qualche modo.
- Arianna, no!- urlò
Andromeda,
troppo tardi. Non poteva seguirli, a causa del bambino. -
Andrà tutto bene, Teddy.-
sussurrò, con gli occhi lucidi, al piccolo che sembrava
essersi
tranquillizzato.
Theodore, Tiky e Arianna si
materializzarono a Hogsmead. Il paese era in subbuglio. Cominciarono a
correre,
verso il castello, dal quale si riuscivano a vedere in lontananza le
scintille
degli incantesimi.
- Comunque mi chiamo Theodore,
sono il migliore amico di Draco!- si presentò, non
arrestando la corsa. Arianna
si voltò, correndo molto più veloce degli altri
due.
- Io sono Arianna e sono un Lupo
Mannaro!- rispose lei, sorridendogli dolcemente. Theodore non nascose
lo
stupore, ma scosse la testa, raggiungendo il cancello, ormai distrutto,
della
scuola.
Draco stava duellando con due
Mangiamorte incappucciati. Indietreggiò, non riuscendo a
sostenere entrambi i
colpi. Riuscì a schiantarne uno, ma l'altro gli
lanciò un Cruciatus.
- Vattene, questo lascialo a me.-
sussurrò una voce burbera. Il Mangiamorte incappucciato si
allontanò, lasciando
il turno a Fenrir Greyback. Il Lupo prese il ragazzo per il collo,
sollevandolo
da terra. Draco fece cadere la bacchetta a terra, provando a liberarsi
da
quella presa.
- Malfoy… sarà
un piacere portarti
da tuo padre e tua zia. Ti cercano da un po'.- grugnì l'uomo
divertito. -
Oppure potrei farti fare la stessa fine della tua amichetta Serpeverde.-
Il riferimento alla morte di Pansy
per mano di quel mostro non passò inosservato a Draco, che
cominciò a
divincolarsi con più forza, accecato dalla rabbia.
In quell'istante qualcuno
saltò
sulle spalle di Greyback, cercando di frastornarlo a suon di pugni e
colpi. Draco
cadde a terra, riconoscendo però quella massa di capelli
ricci.
- Expulso!- urlò una voce
fin
troppo familiare. Theodore si avvicinò, aiutandolo ad
alzarsi.
- Per quale diavolo di motivo hai
portato loro due? Lei non è capace a usare la magia. E' in
pericolo- farneticò
Draco, toccandosi il collo, allontanandosi da quel teatro di guerra
insieme
agli altri tre, mentre lanciava un'occhiataccia ad Arianna.
- Sono contento anche io di
rivederti, amico. Comunque ha steso più Mangiamorte lei con
i pugni che io con
la bacchetta. E' una tosta.- scherzò Theodore, mentre si
nascondevano in
un'aula in disuso. - Che hai fatto alla spalla?-
Theo notò che Draco se la
toccava
in continuazione.
- Niente, un Mangiamorte mi ha
colpito con un incantesimo tagliente, in tutti i sensi. Loro non
possono
rimanere qui. Sono in pericolo.- continuò a dire Draco,
indicando Tiky e
Arianna.
In quell'istante un suono acuto
echeggiò nelle loro orecchie.
- Avete combattuto con onore.
Avete subito gravi perdite, ora avete tempo un'ora per disporre dei
vostri
morti. Tutti i Mangiamorte si ritireranno per ora. Harry Potter, ora mi
rivolgo
a te. Molte persone sono morte per colpa tua, non vorrai continuare
questa
carneficina. Consegnati spontaneamente entro un'ora nella Foresta
Proibita.- la
voce di Lord Voldemort si fece sentire stridula e acuta nelle loro
orecchie.
- Chi era?- chiese Arianna,
spaventata.
- Spero che Harry non sia
così
stupido da consegnarsi!- sbraitò Theodore.
- Ho paura di sì. E' stupidamente eroico. Andiamo a cercarlo.- rispose Draco, uscendo con gli altri da quell'aula.
Spazio dell'autrice:
Buonasera!!!! Avevo detto che i capitoli sarebbero stati ventotto, ma penso che saranno di meno... Volevo farli più corti, ma a me piacciono di più così corposetti :D.
Cosa pensate della morte di Blaise? Doveva morire lui, invece di Tiger. L'idea iniziale era quella di farlo morire in uno scontro tra lui e Draco, ma ho preferito così. Così c'è sempre il paragone tra il Draco maturato e il Draco vecchio stile. Il Draco maturato l'ha fatto tornare indietro a provare a salvare Goyle e Blaise. Il vecchio Draco è quello che non l'ha fatto dispiacere di non essere riuscito a salvarlo.
E' tornato il buon Theodore!!!! Mi era mancato!!! Non me l'ero dimenticato XD
Come qualcuno avrà notato, non ci sono più gli spoiler sul blog... pensavo di lasciare la giusta suspence per il finale... non vi ho avvertito perchè... me l'ero dimenticata XD
A venerdì!!!
A presto!
Kiss