Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: hangover    27/02/2013    1 recensioni
[...] "E tu cosa mi dai in cambio se scendo?" Chiese Harry con un pizzico di malizia nello sguardo.
"Ehm...un bacio?"
"Uno non mi basta. Ne voglio almeno mille."
"Mille? Ma mille baci una persona non puó darli neppure se passasse tutta la vita a non fare altro!"
"Iniziamo da ora. Chi ti dice che non avrai tutta la vita per darmi i restanti 999?"
Contenuti Larry e Ziam con accenni Zouis. Se il genere non vi piace, state alla larga.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Niall:
Sentivo le tempie pulsarmi in modo insopportabilmente doloroso. Aprii un poco gli occhi, giusto per rendermi conto di dove mi trovavo. A giudicare dall’arredamento, sembrava proprio casa di Liam. Ero steso sul divano bianco del salotto che frequentavo ormai da anni, con la camicia sbottonata e male odorante. Notai anche che i miei jeans costati centoventi sterline erano imbrattati con un liquido che sembrava Vodka. Merda, questa macchia non se ne andrà mai, pensai tra me e me.
Mi coprii la faccia con la mano; dalla finestra di fronte proveniva un raggio di sole che mi sembrò essere luminoso quanto un faro. Rimasi ancora qualche minuto con il volto coperto, fin quando un gemito non richiamò la mia attenzione. Girai il capo con cautela, temendo di trovarmi davanti a chissà quale orribile creatura. Sul divano a fianco al mio c’era coricata una figura bionda, con la chioma spettinata e la bocca semi aperta. Il ragazzo che vedevo sembrava ancora profondamente addormentato. Mi alzai con cautela, per andare cercare di ricordare chi fosse. Iniziai ad osservarlo da vicino; attorno a lui si sentiva ancora l’odore acre di erba ed alcol. Lo riconobbi dall’orrendo braccialetto che aveva saldamente legato al polso: un filo blu, che sembrava tanto un laccio per scarpe. Era Andy, l’amico di Styles. Si, mi ricordavo di lui! Era quello che aveva detto di essere ancora vergine! Che idiota sfigato!. Mi ricordavo anche che mi aveva fatto fumare e bere come poche volte avevo fatto in precedenza. Lo maledissi pesantemente dal momento che era colpa sua se mi era venuto quel dannato mal di testa.
 Aveva solo una maglietta a mezze maniche addosso e probabilmente stava morendo congelato. Mi faceva quasi pena a vederlo steso lì, con il corpo percorso da impercettibili brividi di freddo. Mi tolsi la camicia e gliela misi addosso; certo, non l’avrebbe protetto molto, ma meglio di nulla. Bene, Niall. Avevi fatto la tua buona azione quotidiana.
Dovevo trovare qualcosa da indossare. Nella casa c’era un silenzio che forse non avevo mai sentito prima. Sicuramente Liam, Zayn, Lou e quell’altro stavano ancora dormendo. Salii le scale verso il piano superiore, sperando di non trovare la porta della camera di Lee chiusa a chiave. Abbassai piano la maniglia: aperta. Grazie al cielo. Il buio ancora avvolgeva l’ambiente e l’unico spiraglio di luce proveniva dalla porta che avevo appena attraversato. La flebile illuminazione mi permise di distinguere due corpi avvinghiati sul letto, coperti fino ai fianchi con un piumone colorato; sembravano completamente nudi. Non mi preoccupai neppure chi fossero. Rabbrividii al solo pensiero che uno dei due potesse essere Styles. Sinceramente vedere come mamma l’aveva fatto era l’ultima cosa che volevo. Sgattaiolai verso l’armadio e presi a caso il primo indumento simile ad una felpa. Uscii in fretta dalla stanza e mi richiusi la porta alle spalle.
Appena ritornai al piano di sotto, decisi di mangiare qualcosa. Si, anche perché dovevo assolutamente prendere un antidolorifico per quel mal di testa. La cucina era in ordine: segno che i ragazzi avevano pulito tutto mentre io ero immerso nel mondo dei sogni. Aprii la dispensa e iniziai a rovistare. La mia ricerca si concluse con successo: avevo trovato la scorta di biscotti di Liam. Presi quanti più pacchi di dolciumi le mie mani potessero portare e mi misi a sedere al bancone. Prima ancora che potessi aprire una di quelle tante confezioni, sentii un rumore di passi venire verso di me. Che cazzo, adesso dovevo anche offrire il mio cibo a chiunque sarebbe venuto.
“Oh, ehm…ciao” salutò Andy, spaesato. Sembrava che anche lui aveva le stesse difficoltà mie nel riconoscermi. La mia camicia era adagiata sulle sue spalle, a mo’ di mantello.
 “ ‘Giorno” gli dissi seccho, iniziando ad ingozzarmi. Si avvicinò alla sedia di fronte a me e prese posto. Mi stava fissando da quando aveva messo piede in cucina, riducendo di tanto in tanto gli occhi blu a due fessure per cercare di inquadrarmi meglio.
“Ehm…ne vuoi uno?” gli chiesi quando notai che le sue occhiate erano diventate maniacalmente ossessive.
Scosse il capo e distolse solo per un momento lo sguardo da me. Poi, come se nulla fosse, riprese a fissarmi, come se gli venisse spontaneo e naturale. Mi stava mettendo davvero in soggezione quello lì: mi dava molto fastidio se qualcuno mi guardava insistentemente.
“Dimmi un po’, ma io e te ieri abbiamo fatto sesso?” gli chiesi con schiettezza, come se gli stessi chiedendo l’orario. Altrimenti non capivo proprio il motivo di tanto interesse nei miei confronti.
Arrossì violentemente. Poverino! Il verginello non aveva mai sentito una domanda posta in modo così diretto! Si schiarì la voce e poi rispose balbettando: “N…no…c…cioè, non siamo arrivati a fare…quello, insomma…”.
Che cosa!?!? Se non eravamo arrivati a scopare voleva di sicuro dire che avevamo fatto qualcos’altro prima. Mi sentii la pressione arteriosa diventare terribilmente alta. Per quanto mi sforzassi, non riuscivo davvero a ricordare cosa fosse successo la sera prima. Appena terminò di biascicare quelle parole, sgranai gli occhi e poi presi io a balbettare come un idiota: “Cioè? Che cosa è successo ieri?”
“Davvero non ricordi?” mi fece lui con un ghigno così beffardo che mi fece incazzare ancora di più.
“Se te lo sto chiedendo, mi sembra evidente che non mi ricordo!” gli risposi io sgarbatamente. Ma guarda! Quello sfigato che non aveva mai preso un cazzo in bocca voleva prendere per il culo me, Niall Horan, il dio del sesso.
“Ecco” iniziò a raccontare “io e te ieri…ehm, cioè, tu ed io…ehm…noi…”
“Si, ho capito che eravamo io e te! Vai avanti!” gli dissi spazientito dalla sua balbuzie.
“Noi…ehm…tu mi hai baciato.”
Il biscotto che stavo ingoiando mi andò di traverso. Iniziai a tossire e a colpirmi il petto con il pugno. Continuavo a dare violenti colpi di tosse mentre lui se ne stava come un imbranato immobile, guardandomi diventare paonazzo per la mancanza d’aria.
“Fai qualcosa, idiota!” gli gridai senza smettere di annaspare. Scattò in piedi e aprì tutti gli stipi alla ricerca di un bicchiere da poter riempire d’acqua. Stava facendo un casino assurdo.
Poi finalmente riuscì nell’impresa e mi porse dell’acqua dal rubinetto. Bevvi e poi iniziai a riacquisire un colorito più chiaro. Sentii nuovamente l’aria circolare nei miei polmoni. Ma perché avevo rischiato di soffocare? Ah, si. Perché Mr. Puritano mi aveva appena detto che io ieri sera l’avevo baciato. Che razza di bugiardo! No, aspetta un attimo Niall. Tu ieri eri fatto perso. Probabilmente era la verità. Anzi, lo era sicuramente. Mi conoscevo sin troppo bene per sapere che quando esageravo con l’erba finivo per fare delle cose assurde e impensabili.
Presi un respiro profondo, cercando di mantenere il più possibile la calma.
“Tutto bene?” mi chiese lui premuroso.
“No! Non va tutto bene! Spiegami questa storia del bacio e facciamola finita!”
“D’accordo. Molto probabilmente non ti piacerà!”
“Vuoi cazzo sbrigarti?” gli feci io dopo aver sonoramente sbuffato.
“Ok, ok. Rilassati!”. Fece un respiro ed iniziò il suo racconto …
 
 
Diverse ore prima:
“Buona notte ragazzi!” aveva detto Liam tenendo per mano Zayn e trascinandolo con sé di sopra. Nonostante non capissi più nemmeno come mi chiamavo, mi sentivo ugualmente sconvolto dalla nuova coppia che Lee e Zay avevano appena formato. Era strano: sembrava che una parte del mio cuore fosse diventata smisuratamente grande e che dovessi tenerla fuori dal corpo. Si, effettivamente i miei amici adesso erano proprio cresciuti.
Mi accorsi che i discorsi che mentalmente facevo non avevano né capo e né coda. Vidi anche Styles e Lou andarsene a dormire; quest’ultimo mi disse qualcosa, ma io non capii bene.
“Visto, Andy? Siamo rimasti io e te!” dissi con un sorriso da strafatto. Lui annuì con un altro ghigno ebete. Anche lui non ci era andato piano, ma forse era messo un po’ meglio di me.
“E adesso che facciamo?” feci io andandomi a buttare sul divano vicino a lui.
“Non possiamo dormire con tutta questa roba in corpo!” sostenne senza smettere di sghignazzare.
“Appunto…”. Mugugnai e poi mi guardai intorno in cerca di qualcosa di interessante da fare. Vidi che per terra c’erano delle bottiglie vuote.
“Ho trovato!” esclamai inginocchiandomi improvvisamente a terra per prendere una di quelle bottiglie. “Facciamo il gioco della bottiglia!”
“Ma siamo solo in due! Che gusto c’è?”
“Meglio no? Perlomeno so già a chi dovrò dare uno schiaffo o un bacio!” affermai prima di esplodere in una risata acuta e quasi isterica.
Prese a ridacchiare anche lui e poi venne a sedersi di fronte a me sul pavimento coperto da un tappeto. “Avanti, Niall! Inizia! Che cosa scegli?”
“Oh, io sono contro la violenza in tutte le sue forme!” feci io con dei gesti melodrammatici ed esageratamente plateali.
“E allora?” chiese.
“E allora io scelgo bacio!” urlai agitando la bottiglia di vetro come se fosse una clava.
“Gira questa cosa! Vediamo chi dei tanti giocatori sarà il fortunato a baciarti!” disse lui ironicamente. Mi fece ridere di gusto e mentre mi piegavo in due dalle risate cercai di far ruotare la bottiglia. Ma tra il fatto che mi stavo letteralmente scompisciando e tra quello che ci vedevo quadruplo, non riuscii nel mio intento. Spazientito, buttai l’oggetto lontano da noi, facendolo cozzare rumorosamente contro il pavimento.
“Sai cosa ti dico? Io proprio non ci riesco! Facciamo finta che sia tu il prescelto e fatti baciare!” dissi biascicando in modo palese. Stavo davvero toccando il fondo. Se solo fossi stato un minimo più lucido!
Gli avvicinai il suo volto al mio e lo baciai, senza però centrare la bocca al primo tentativo. Dai peli ispidi che la mia lingua toccò, sembrava proprio che avessi leccato il suo mento. Non riuscivo a trattenere le risate: uscivano fuori incontrollate. Fu lui a bloccarmi la testa tra le mani e a dire: “Dai, prova ora!”. Finalmente, riuscimmo a permettere alle labbra di incontrarsi in un bacio che non saprei definire se non con l’aggettivo squallido. Nessuno dei due era consapevole di cosa stesse accadendo. Muovevo la lingua dentro di lui a caso, senza seguire un ordine razionale dei movimenti e lui sembrava fare lo stesso. Non avvertivo nemmeno se lui si staccava dal contatto per prendere aria: nulla. Tutto sembrava essere intangibile e inudibile.
 
Andy terminò di raccontare tra le mie occhiate esterrefatte. Mi passai una mano sulla fronte, incredulo. Giurai solennemente che non avrei fumato mai più in tutta la mia vita. E soprattutto in compagnia di quello lì.
 
 
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Non linciatemi vi prego D:
Ho voluto dedicare questo capitolo tutto a Nialler perché in quelli precedenti non gli ho dato tanta importanza, lo ammetto!
Ma comunque, spero che vi sia piaciuto!
Il prossimo sarà di nuovo molto MA MOLTO Larry/Ziam, promesso!!! XD
Baci ___ hangover
P.S: grazie mille a tutte le anime che seguono e recensiscono la mia ff :D VI AMO <3
Che la forza dei 1D sia con voi, gioie mie <3
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: hangover