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Autore: F l a n    14/09/2007    5 recensioni
Ebbene, vi suona familiare il titolo in qualcosa? Questo è il sequel che tutti aspettavate... (si ok, ma anche no..) di Oggetti Talismani e Pozioni, se non avete letto quella fanfiction dubito che ci capirete molto... Passiamo comunque all'introduzione: "Ash e Misty e i loro soliti litigi, Ashley la loro figlia e Jake il suo migliore amico vorrebbero risolvere la situazione... ma c'è da fidarsi se qualcuno ti offre da bere dopo una lite e il contenuto del bicchiere è sconosciuto?" E quindi, rieccovi qua con un ritorno del vostro mendicante preferito, Ash e Misty e le loro avventure!
Online L'ultimo Capitolo ^^.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5: “Ahhhh gli amici…”

Capitolo 5: “Ahhhh gli amici…”

 

Ashley si era automaticamente proclamata tra le ragazze più calme, ragionevoli, e sfigate esistenti. Si, perché qualcuno poteva essere più sfigato di lei? Già prima aveva un padre abbastanza idiota… ma ora l’idiozia era arrivata all’orlo della deficienza, esattamente come se fosse un film, si tutto come uno stupidissimo film.

Massì perché infondo cos’era mai se tuo padre e tua madre tornavano piccoli e il primo dopo tornava grande, ma con un piccolo difettuccio che si identificava in un paio di tette di troppo e un coso di meno!

Ma non scordiamocelo, qualcuno manca ancora all’appello nel movimentato e bellissimo compleanno di Ash, il suo compagno di viaggi ovviamente, il suo migliore amico di viaggi, si proprio lui Brock. Il donnaiolo.

Jake si guardò attorno smarrito e prese un bigliettino nella scatola.

“C’è scritto che l’effetto della pozione può essere annullato da qualcosa di particolarmente profumato.” Misty guardò accigliata il ragazzo.

“Vado a prendere un profumo allora.” Cercava di tenersi i nervi, perché in realtà nessuno era tranquillo lì dentro, bé comprensibile direi, nessuno poteva essere tranquillo.

E il campanello alla porta suonò.

E colui che era venuto in quel momento, doveva subirsi le ire di Ashley in preda ad una crisi di nervi. E non chiedete perché, non lo gradirebbe.

Ashley corse verso la porta, afferrò la maniglia con forza la spinse e strattonò aprendo all’inatteso ospite.

Ash intanto era ancora nella stanza, che con il caos circostante non era riuscito a spiccicare nemmeno una parola, in pratica tutti avevano messo voce sulla situazione tranne lui. Bello, assolutamente splendido.

La figlia dell’allenatore fece scorrere gli occhi su una figura alta e sorridente, un ragazzo slanciato, dalle forme ben definite e gli occhi dal taglio sottile. Proprio la persona di cui aveva bisogno, a quanto pare. Il sarcasmo sella ragazza stava pericolosamente aumentando.

“B…Brock?!”

“Ohh Ashley! Dov’è Ash, ho fatto tardi per portargli il regalo?!” cercava di curiosare dentro casa dalla fessura della porta in cui spuntava la ragazzina.

Ashley formulò un pensiero velocissimo dando un occhiata al padre diventato donna, che seppur era in quelle condizioni, l’età… era quella sua! E probabilmente l’effetto dell’altra pozione almeno per lui si era annullato attivando il secondo, ovvero quello del profumo.

Misty dopo aver sentito la voce di Brock era intelligentemente rimasta nel bagno, e Jake si era assicurato che ci rimanesse.

Brock entrò in casa con vivacità, non aveva molta scelta.

“Ash e Misty?” chiese nuovamente.

“Oh, bhe so che andavano… alle terme, si alle terme.”

“Molto … romantico e .. em… da parte di Ash non me lo aspettavo.” Disse con un ghigno.

Intanto l’Ash reale e donna si era seduto su una sedia e guardava torvo Brock sul punto di rispondergli, ma notò un occhiata della figlia.

I capelli neri e lunghi di Ash ondeggiarono sulla schiena, e il ragazzo non poté far altro che posare gli occhi su di lui, anche se Ketchum si sentiva terrorizzato quanto la figlia. Ash non poteva spiccicare parola, ma era curioso di sapere come mai si trovava in quelle condizioni, non ricordandosi niente di ciò che era successo riguardo al fatto di tornare piccolo. Aveva un vuoto al riguardo, incolmabile ovviamente.

Brock gli si avvicinò insospettito, per la prima volta il suo migliore amico gli faceva paura.

Dei rumori di piedi interruppero il silenzio, Jake stava scendendo velocemente le scale catapultandosi nella situazione. C’era bisogno di lui, si perché in questi casi Jake era il supereroe della situazione, e Ashley la povera donzella in pericolo… no forse però stavolta la “donzella” era Ash.

“Ma Brockkol… Brock, come va?”

“Tu devi assere il figlio di Gary.” Brock si allontanò da Ash per scrutare il ragazzo.

“Esattamente.” Disse, rivolgendo uno sguardo sicuro ad Ashley che sorrise.

“Comunque…” il ragazzo dai capelli castani si voltò nuovamente verso Ash donna.

“Com’è che ti chiami mia dolce donzella?” e dopo quelle parole, nella mente dell’allenatore trasformato apparvero solo alcune, coincise, parole. –CHE-SCHIFO-MI-HA-PRESO-PER-UNA-RAGAZZA.

La figlia si portò una mano al capo alla ricerca di supporto da parte del migliore amico, che però scrollò la testa, non poteva fare molto.

Jake stava gesticolando dietro Brock mentre cercava un nome da suggerirgli visto il panico che si era creato… purtroppo, i suoi gesti, per una mente annebbiata come quella del ragazzo-donna non erano molto chiari.

“Pop… Corn?” disse quasi chiedendolo a se stesso.

“Ohhhh mia dolce donzella ha un nome… em… bellissimo!”

“NoNoNo io mi chiamo… -guardava ancora il ragazzo esasperato- Alicotte?” Jake stava chiaramente suggerendo Alan.

“Ohhh… mia dolce donzella… al.. Alicosa scusa?” Brock si bloccò un momento e i suoi occhi continuavano a brillare, mentre Ash disgustato non riusciva a formulare una frase di senso compiuto.

Jake prese un foglio e scrisse a caratteri cubitali ALAN e almeno che non avesse problemi di vista, lo avrebbe letto.

“mi chiamo ALAN!” Ora, che bisogno c’era di dirlo urlando, lo sapeva solo lui, ma indubbiamente nella sua testa non si poteva entrare.

Ashley picchiò i piedi per terra. Ma era scemo o cosa? ALAN E’ UN NOME DA UOMO!

Corse verso Jake e gli tirò il pennarello in testa.

“Ma sei idiota o cosa? Mio padre in questo momento è una D-O-N-N-A!”

Cavolo, era vero… e non lo aveva calcolato… come poteva essere? Lui, geniale calcolatore, ideatore, supereroe… aveva… fallito.

Si ritirò in un angolo della casa a fare cerchietti lasciando Ashley nella cosiddetta situazione de biippp.

“Alan? Nome un po’ strano per un uomo.” Ovviamente.

“Mannò si chiama Alanina, solo che è molto imbarazzata, povera, sai è la cugina di Jake.” Ok, Ashley non era un’attrice innata, ma in questi casi, forse riusciva a cavarsela.

Brock continuò comunque ad elogiare Ash, mentre Misty sebbene altrove, sentiva tutto, e mai quanto prima avrebbe voluto spaccare la testa del suo migliore amico.

“Ah, e Brock, la inquieti, è già fidanzata.” Continuò, e l’uomo ricevette una botta al cuore cadendo all’indietro paralizzato.

“Grazie mille figlia mia” disse con un filo di voce rivolgendosi alla ragazza che sorrise fiera.

“Queste cose le ho ereditate da mamma.”

“Sicuramente.”

 

 

“Giuro che appena esco di qui uccido Brock.” Misty era rinchiusa in camera e si rotolava con ansia sul letto.

Scrutava la stanza come alla ricerca di qualcosa, e sotto i suoi occhi limpidi apparve una figura interessante.

Un libro.

Lo aprì cautamente…

 

 

Ash cercò di parlare il meno possibile, per quanto gli riuscisse. Aveva solo una gran voglia di uscire da quella situazione sicuramente imbarazzante.

“Bhe, mi dispiace che Ash non ci sia.” Disse, posando un pacchetto sul tavolo.

“Ora io devo andare, quindi dateglielo voi appena torna.”

Ketchum annuì con forza, si si si si siiiii se ne stava andando, i neuroni dei presenti stavano ballando la macarena per questo.

 

Era una situazione assolutamente orrenda. Punto. Non c'era molto altro da dire, solo, quando Brock varcò la soglia della porta si udì nella stanza un sospiro di sollievo e un fievole "finalmente." Di certo, non avevano torto, e cosa altrettanto certa Ash era uno sfigato cronico.

"Adesso che quello se né andato, voi dovete spiegarmi cos'è questa situazione, dov'è mia moglie, e come posso togliermi da questo corpo, dopo essere stato corteggiato dal mio migliore amico, permettetemelo, sono DISGUSTATO."

 

E ne aveva tutte le ragioni.

Misty spuntò furente dall'altra stanza e lanciò un occhiata ai presenti, Ash, Ashley e Jake.

"Se non torniamo come prima al più presto... io... io..."

Prese un pacchetto che era poggiato sul tavolo, quello di Harley e ne strappò la carta con forza.

"Che roba è?" chiese, guardando la scatoletta.

" E questo cosa centra con il mio problema?" chiese Ash.

"Centra che questa roba sembra un incenso. E magari può aiutarci." rispose Jake per la ragazza dal codino rosso.

"Io non ne voglio più sapere di quella roba, oddio, prima torno piccolo, quando avevo più o meno la vostra età sono stato scambiato con il corpo di vostra madre, e ora mi ritrovo nuovamente in un corpo di donna... Io non ne posso più, vorrei sapere chi cavolo è che inventa sta roba."

"Un mendicante, a quanto abbiamo capito." risposero in coro il ragazzino e sua figlia.

"Dobbiamo trovarlo."

"Comunque, cosa ti fa pensare che questo coso possa aiutarci...?"

"E' la stessa scatola raffigurata sul libro..." disse tra se e se la ragazza.

"Quale libro?"

Ma lei non rispose ad Ash, si limitò a lanciargli un'occhiata.

 

Misty aprì la scatoletta dell'incenso e provò ad odorarlo, non sembrava affatto male. Lo accese.

Un odore incantevole inondò la stanza, era piacevole, e quasi cullava il tutto...

Uno sformicolio assalì le sue mani bianche e lattiginose, mentre si stava buttando su una sedia assalita dal sonno. Ash allarmato si diresse verso di lei chiedendosi come mai quel sonno improvviso. Le iridi della ragazza si chiudero lentamente per poi abbandonarsi al sonno.

L'aroma penetrò nelle narici di tutti, ma a nessuno aveva dato tali effetti, solo a lei.

E poi, d'improvviso, il suo corpo aveva cominciato a riproporsionarsi... le dita si allungavano, così come le gambe e i capelli, il seno tornava alla misura di donna e i suoi lineamenti divennero più maturi.

Misty stava tornando normale.

 

Fine cap 5

 

Lo sò, non è nemmeno lontanamente lungo, e fa piuttosto pena, cioè non è come lo vorrei.

Ad ogni modo spero che vi piaccia, purtroppo a causa della scuola sarò lenta a pubblicare, senza contare che vari problemi mi stanno distruggendo, tra i quali il mio pc fisso a resettare e aggiustare.

Spero porterete pazienza, e ringrazio chi mi recensisce, è grazie a voi che ho la forza di continuare a scrivere le mie fanfiction ^^. Grazie.

Alla prossima,e mi raccomando, commentate!

   
 
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