Capitolo XII°:Get’cha head in the game…

*Stronzo…Bastardo… Puttaniere… Lo odio, schifoso figlio di un Mangiamorte… Deve morire, lo odio, che possa schiattare di qui a tre ore… Se entro tre ore non gli succede qualcosa mi mangio il cappello da strega…*

Erano questi i pensieri che affollavano la mente di Ginny Weasley quella mattina…

La lezione di Piton era stato un emerito disastro.

Tralasciando il fatto che le aveva tolto 20 punti per il ritardo con estrema soddisfazione, aveva fatto esplodere la pozione che stavano preparando quel giorno, si era bruciacchiata l’orlo della gonna della divisa perché quella roba viscida le era colata addosso…

Indi…

Aveva un diavolo per capello!

***

*Perché mi sento così? Perché mai dovrebbe dispiacermi il fatto di essermi scopato Pansy? Perché mi sono sentito morire quando l’ho vista fuori l’aula? Perché mi sto facendo tutti questi pensieri? Avevo bisogno di fare del buon sano sesso, e…e Pansy ha fatto al caso mio… Lei è il mio giocattolo, con lei posso fare tutto… Non potrei mai toccare una sudicia Mezzosangue, pezzente come la Weasley… Ma perché CAZZO mi sto giustificando con me stesso?*

E partì un poderoso pugno nello specchio.

Il giovane rampollo dei Malfoy fissò il sangue colare lentamente dalle sue dita, mentre una rabbia cieca si impadroniva di lui.

Prese a camminare avanti e indietro, quasi consumando il pavimento della sua camera.

Aveva il vuoto totale nel cervello, non riusciva a pensare a nulla.

Perché se avesse cominciato ad analizzare i suoi pensieri, probabilmente sarebbe andato a finire in un gigantesco buco nero.

Dopo esattamente tre secondi, fece irruzione, ma con moooolta eleganza, Blaise Zabini.

-Draco ma dove cazzo stavi?- Chiese trafelato.

Malfoy si voltò funereo.

-E tu checcazzo vuoi da me, Zabini?- Rispose di rimando.

-Non vedi che sto pensando?-Aggiunse poi.

-Ti ho cercato dappertutto, mi sono dovuto sorbire anche la predica infinita della McGranitt. Lo so che non la sopporti, ma almeno potevi degnarti di venire a lezione!!!-

Draco agitò una mano, come per scacciare una mosca.

-Ho avuto da fare.-

-Con Pansy.-

-…-

-Non era una domanda cugino.-

-…-

-Era un’affermazione.-

-…-

-Cazzo Draco, ti degni di darmi una risposta?- Zabini si stava decisamente incazzando.

-Blaise?-

-Si?-

-Fottiti.-

-E?-

-Fatti i cazzi tuoi.-

-Hai litigato con Ginny?-

A quel nome Draco sobbalzò.

-Bingo.-

-Zabini ti devo ripetere cosa devi fare?-

-Fottermi.-

-Esatto.-

-Vabbè, se non me lo dici tu, me lo farò spiegare da lei.-

E fece per uscire.

Draco aveva le tempie che gli pulsavano.

Doveva far finta di niente, perché se avesse spiegato l’intera situazione a Zabini, gli avrebbe dato l’impressione di essersi attaccato eccessivamente alla Weasley, di tenere al loro rapporto e via discorrendo.

E questo lui non lo voleva, poi non l’avrebbe smessa più di gongolare e di dirgli che aveva ragione.

-Zabini.-

-Si Dracuccio?-Chiese sorridente il Serpeverde.

-Fatti i cazzi tuoi e lascia perdere la Weasley.-

-Uhm, quante parolacce signorino Malfoy. Da ciò devo dedurre che è successo qualcosa, sennò non staresti reagendo in questo modo…-

-Spero per te che tu non le abbia fatto niente…-Aggiunse freddo e si chiuse la porta alle spalle.

Ora quella troia della Weasley avrebbe cantato con Zabini e lui gli avrebbe fatto una predica infinita sul come si trattano le donne.

***

Era ora di pranzo e Ginny camminava per i corridoi, diretta alla Sala Grande, con la mano che stringeva convulsamente la tracolla della borsa.

Qualcuno l’afferrò da dietro e la trascinò dietro la statua del Gargoyle Matto.

-Weasley voglio solo parlare con te.-

Lei si voltò.

Se si fosse mostrata arrabbiata, gli avrebbe fatto capire che ci teneva al loro rapporto.

Con finto sguardo sorpreso, inarcò un sopracciglio.

-Malfoy non potevi chiedermelo? C’era bisogno di fare tutto questo macello?-

Lui sembrò stupito della sua reazione.

-Ehm…volevo dirti che forse Zabini verrà a parlarti…- La avvisò.

-Io e Zabini abbiamo gia parlato, Malfoy.-

Il volto del ragazzo divenne ancora più pallido del solito.

-Ah.-

Lei osò e gli poggiò una mano sul braccio, come una maestra che consiglia un alunno.

-Draco tranquillo. Zabini voleva sapere per forza se avessimo litigato. Ma non capisco perché.-

-N-non capisci perché?- Domandò allibito lui.

Lei alzò le spalle.

-Abbiamo litigato nelle ultime ventiquattro ore?-

-…ehm…-

-No, Draco! Non abbiamo litigato… Ci siamo visti di sfuggita solo stamattina… E non mi sembra che abbiamo parlato… Quindi ho detto a Zabini che non c’era nulla di cui preoccuparsi e che ogni tanto potrebbe anche farsi i farsi suoi…- Concluse sorridendo.

Fu come se il cuore di Malfoy diventasse più leggero.

-Grazie, Weasley. Buon appetito.- E le salutò con la mano.

-E di che, Malfoy? Buon appetito anche a te.- E si diresse verso il tavolo dei Grifondoro dove Harry le fece segno di sedersi accanto a lui.

-Oggi allenamento di Quidditch, Draco.- Fece Marcus Flitt appena riuscì a beccarlo.

Annuì distrattamente, lasciando correre lo sguardo lungo il tavolo dei Grifoni.

La Weasley era seduta accanto a San Potter e stava arrossendo per qualcosa che lui aveva detto.

Odiava quello sfregiato di merda.

Non lo sopportava.

Era un idiota!

Un coglione!

Un PERDENTE…

-Cioè…dai non si merita nemmeno un briciolo delle sue attenzioni, porca troia…- Biascicò a mezza voce, indicandoli con un gesto della mano.

Blaise lo fissò.

-Dici a me? O adesso parli pure da solo?!- Gli chiese.

Il biondo si voltò verso il cugino.

-Lascia perdere.-

-Come sei laconico, Draco.-

-Lascia perde Blaise, ho detto.-

-Lei ti ha parato il culo oggi. So benissimo che è successo qualcosa. Lo so davvero per certo. Sei tu quello che non merita le sue attenzioni.- Concluse.

Il principe delle serpi lo fissò.

-Cosa cazzo stai dicendo, Blaise?- Sibilò.

-Sto dicendo che come al solito sei uno stronzo…E che se ti rode tanto che lei passi il suo tempo con Potter, dovresti fare qualcosa per porvi rimedio!!- Sbottò con fare nervoso e poco fine.

-Fanculo Blaise.-

Così si alzò ed uscì fuori dalla Sala Grande.

***

Ginny aveva fissato per tutto il tempo Draco, anche se continuava a sentire cose dicevano Hermione, Ron ed Harry.

Lo vedeva nervoso, che gesticolava e una volta l’aveva anche indicata.

Poi di botto s’era alzato e se n’era andato.

-Ginny?-

Harry la stava chiamando.

-Non mi stai ascoltando vero?-

Lei arrossì.

Si affrettò a giustificarsi.

Balbettò e cercò di mettere insieme qualche cazzata che non comportasse una caterva di domande.

Riuscì a sviarlo.

***

-MERDA!-

Malfoy diede un pugno nell’armadietto dello spogliatoio.

Era al Campo di Quiddicht preparandosi per l’allenamento.

Era sceso prima di tutti gli altri, così avrebbe potuto volare in pace, schiarirsi le idee, riflettere.

Salì sulla scopa e cominciò a volare in cerchi concentrici.

Pensava.

Rifletteva.

GINNY.

C’era solo lei nella sua mente.

L'allenatore ha detto di simulare, giusto?
e di liberarsi, facendo attenzione alla scelta
e mantenendo un occhio sulla difesa
devo correre e dare, e andare
e portare la palla al buco
ma non aver paura
a colpire J il fuorigioco

Just keep ya head in the game
Just keep ya head in the game

semplicemente metti la testa nel gioco
semplicemente metti la testa nel gioco

And don't be afraid
To shoot the outside "J"
Just keep ya head in the game

e non aver paura
a colpire J il fuorigioco
semplicemente metti la testa nel gioco

tu devi mettere la testa nel gioco
noi dobbiamo mettere la testa nel gioco

Let's make sure
That we get the rebound
'Cause when we get it
Then the crowd will go wild
A second chance
Gotta grab it and go
Maybe this time
We'll hit the right notes

assicuriamoci di avere la palla in rimbalzo perchè
quando l'avremo, poi la folla andrà in delirio
dobbiamo prendere una seconda possibilità e andare
forse questa volta colpiremo ne note giuste

aspetta un minuto, non è nè
il luogo nè il tempo adatto
aspetta un minuto, devo mettere la testa nel gioco
aspetta un minuto, devo mettere la testa nel gioco
aspetta un minuto, aspetta un minuto

I gotta
Get my, get my head in the game
You gotta
Get'cha, get'cha, get'cha, get'cha head in the game


devo mettere la testa nel gioco
tu devi mettere la testa nel gioco

Why am I feeling so wrong
My head's in the game
But my heart's in the song
She makes this feel so right

perchè mi sento come se stessi sbagliando?
la mia testa è nel gioco
ma il mio cuore è nella canzone
lei mi fa sentire così bene

devo mettere la testa nel gioco
tu devi mettere la testa nel gioco…

***

Non riusciva a togliersela dalla testa.

E nemmeno quella stupida canzone gabbana.

Però sembrava accordarsi perfettamente su come si sentiva.

Perché parlandoci chiaro, lui era proprio uno STRONZO.

E ora doveva vedere di risolvere con la Weasley!!

Quant’era vero che si chiamava Draco Malfoy.