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Autore: puffola16    28/02/2013    2 recensioni
Alex ha solo un pensiero fisso: Il sesso.
Carlotta, ha una vita monotona, dopo una adolescenza travagliata.
Che legame unisce i due?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 12

Era il terzo caffè che prendeva in un ore e mezza e mancava un altra ora e mezza.
Era assurdo come il tempo volava quando se ne stava sdraiato a letto o a perder tempo
con i suoi amici, per di più non poteva neppure fumare in quel cazzo di ospedale,
nemmeno se fosse lui quello malato li dentro, pensò su tutte le furie Alex.

 
Era inutile progettare piani se era suo padre l' accompagnatore.
Appena giunti in centro, Carlotta vide sfumarsi tutti i piani per la giornata,
se fosse rimasta a casa per studiare avrebbe fatto meglio, si disse.
Dall'ospedale avevano chiamato suo padre per un urgenza e ore le toccava passare
la giornata in quel posto tristissimo.
Per tutto il viaggio, il padre non fece che scusarsi e Carlotta aveva una voglia matta di
scendere dall'auto e mandarlo a quel paese.
Alla fine, si disse che era colpa sua, sapeva benissimo che era meglio non
contare su i suoi genitori.
 
La porta di uno dei reparti si aprì, e Alex vide arrivare suo padre con una delle infermiere.
Non si era mai interessato del padre e del suo lavoro e non aveva mai pensato minimamente
che potesse avere un altra donna.
E non gliene importava nemmeno in quel momento.
Mentre con lo sguardo esaminava ogni centimetro del corpo dell'infermiera,
le porte di ingresso dell'ospedale si aprirono.
Alex spostò lo sguardo sulla porta.
Ed eccola, lunghi capelli biondi, occhi azzurri e la stessa espressione imbronciata.
Ma aveva sempre la stessa faccia quella ragazza?
“Buona sera Giorgio” disse il signor Stolfi
“ Buona sera Armando” rispose di rimando il dottor Esposito “ Lei è sua figlia? E' un piacere conoscerti” disse poi rivolgendosi a Carlotta, “ lui invece è mio figlio Alex” continuò rivolgendosi ad Alex.

 
“Tu!” esclamò Carlotta.
Alex sorrise.
“ Vi conoscete già?” chiese il dottor Esposito
“ Nnn...no... cioè si” balbettò Carlotta
A Carlotta si raggelò il sangue ma che cavolo ci faceva lui li?
Ah si era il figlio di quel dottore.
“ Carlo io vado, chiama tua madre e fatti venire a prendere ok?” le chiese il padre
“ Ok “ annui Carlotta.
E ora? Cavolo non voglio rimanere da sola con quel maniaco, ma perchè
diamine non sono rimasta a casa oggi? Pensò iniziando a mordersi il labbro.
“ Ci incontriamo sempre” le disse Alex sorridendo.
Carlotta annui.
“ tu che ci fai qui?” le chiese Alex senza ottenere risposta.
“ Perchè non parli?” le chiese divertito.
“ Non parlo con le persone come te.” sbottò Carlotta.
“ Uhm.. ok” Alex si alzò per gettare il bicchiere mezzo pieno di caffè e passando vicino a Carlotta
glielo rovesciò volontariamente sulla maglietta.
“ Ma che caz...” iniziò Carlotta.
“ Uh scusami, sono desolato, è stato un incidente” disse con aria dispiaciuta Alex
“ Si un incidente un corno!” disse Carlotta guardando la maglia sporca di caffè. “ Sei un....”
ma si fermò, non valeva la pena sprecare fiato con una persona del genere si disse.
Carlotta si diresse verso il bagno mentre nella sua mente, un vocabolario di brutte parole gli
si apriva davanti.
Nel bagno Carlotta si tolse la maglia rimanendo solo con un top verde.
Dopo poco sentì la porta del bagno riaprirsi.
“ Non ce la posso fare” sussurrò Carlotta guardando quella faccia di cazzo.
“ Mmmh... si una seconda direi” disse Alex con faccia seria.
Carlotta gli lanciò la maglia che aveva in mano in faccia. “ Sei un cretino!”
“ Si me lo dicono in molti” rispose Alex ridendo.
“ Che vuoi da me??”
“ Nulla” rispose Alex.
“ Allora esci di qui!” gridò Carlotta esasperata.
“ E' un bagno pubblico, posso starci”
“ E' il bagno delle donne, coglione!
Carlotta gli si avvicinò per riprendersi la maglia, ma Alex la bloccò.
La spinse contro il muro e le sorrise.
“ Lasciami stare!”
“ Chiedi scusa!” le ordinò Alex.
“ Scordatelo.”
Un rumore di passi si avvicinò alla porta del bagno.
Alex spostò contro la porta Carlotta e le chiuse la bocca con una mano.
Poi le schiacciò un piede.
Carlotta urlò
Alex lo rifece e gridò “ Si così”
Anche Carlotta urlava contro Alex, ma il suono della sua voce era soffocato.
Qualcuno busso alla porta.
Alex urlò di rimando “ si si cosi' brava” calpestando il piede a Carlotta.
Il rumore contro la porta si fece più intenso.
“ Si piccola vieni” urlò infine Alex e la donna dietro la porta urlò “ Aprite subito o chiamo la sicurezza.”
Alex liberò Carlotta che cominciò ad urlargli contro e dopo un paio di minuti aprì la porta.
Due infermiere e una donna erano davanti alla porta del bagno scandalizzate.
Dopo un attimo una delle infermiere gridò “ Fuori di qui subito, non vi vergognate?
In un luogo pubblico!”
“ Si calmi “ le disse Alex “ Se vuole provare anche lei, non c'è bisogno di fare tutta questa scena,
basta dirlo sa?”
L' infermiera lo spinse fuori dal bagno insieme a Carlotta, e sotto lo sguardo di tutti Alex uscì
toccando il sedere a Carlotta dall'ospedale.


 Salve a tutti :)
Sto aggiungendo le  foto dei personnaggi
mi piacerebbe sapere cosa ne pensate,
se vi piacciono.
P.s spero che il capitolo vi è piaciuto

  
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