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Autore: taRtRuGa    15/09/2007    3 recensioni
Druella, Bellatrix, Andromeda e il piccolo Lucius erano già entrati nella saletta da tea e Nikena stava chiudendo la porta, quando Narcissa si agitò tra le braccia del padre ripetendo più volte “Giù”.
Appena toccato terra, corse verso Nikena, entrando nella saletta sotto lo sguardo stupito dei genitori.
Sono ben accette le recensioni ^-^!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WaaaaaH! Tonnata!

Il fato mi è stato avverso in questa lunga estate ma spero di essere ancora nei vostri cuori! O almeno le mie ficcy (mejo nn montarsi troppo!!) XD

Quanto mi è mancato Efp e quanto mi è mancato scrivere!

Ma tRaNqi oRa cHe soN toRNata, ce Ne saRaNNo peR tutti!! (me tonnata motivata ed eneRgica!!! *-*)

bieN oRa vi Lascio aL new cHappoH! *_*

bYe!



 

 

 

Orchidea.

 

Un’altra giornata è appena passata, caro diario.

Dovrebbe essere differente dalla precedente.

Nuova.

Invece no.

Ho passeggiato per Diagon Alley, stamane.

Vedevo tutti i ragazzi della mia età e non, ridenti, felici, ma io non ho alcuna intenzione di sforzarmi nel riso.

Non voglio mischiarmi a loro.

La nostalgia c’è, e c’è sempre stata, lo sappiamo bene.

Nostalgia di un’adolescenza rubata.

Da mio Padre.

Io sciocca che badavo anche alle Sue volontà.

Ora è malato. Ma non vorrei mai dire che se Lo sia meritato!*

Tra il badare a Lui, governare la casa, non ho mai tempo per uscire.

E se esco, è sempre in incognito.

Non voglio essere additata come “Black”, che ormai è diventata un’offesa, quasi al pari di “Sporca Mezzosangue”, forse anche per il fatto che Black significa Nero.

Ma non pensiamo più a questo.

Mia Madre come al solito è da Bella.

Poverina, prima o poi le verrà una crisi isterica e La ucciderà in preda alla follia!

Bella dice che non la smette di parlare, flirtare con ragazzi più giovani di Lei e infinite cose oltre. Alcune più gravi, altre meno.

Forse è il suo modo per affrontare la lontananza di Andromeda, oppure è felice che suo marito è fermo a letto e cerca semplicemente di viversi la vita.

A proposito di Andromeda.

Non risponde nemmeno più alle mie lettere, solo perché le ho chiesto di tornare e fare felice Nostro Padre.

Mia Madre ha chiamato, devo andare.

A presto!

Cissy.

 

 

*Note: Beh, forse solo un po’…

 

 

***

 

Appena mise piede fuori dallo studio dove aveva appena scritto la pagina del suo diario, un piccolo quaderno rilegato in velluto verde, si sentì nuovamente chiamare dalla Madre.

Cissy! Cissy, cara vieni!” urlò.

Raggiunse la stanza del Padre, da dove proveniva la voce di sua Madre.

Aprì piano la porta, ma stranamente nella camera c’era molta più luce.

Le tende erano ai lati delle finestre aperte; il profumo dei prati di Villa Black, si facevano sentire piano.

“Mi avete chiamata, Madre?” chiese la bionda ragazza, che presto sarebbe diventata una donna.

“Oh, si, tesoro! Arriveranno presto i Malfoy. Preparati bambina mia!” le disse svelta la Madre, per poi tornare a dettare ordini agli elfi, con il marito seduto a letto, che insolitamente non brontolava o urlava per la troppa luce o il troppo rumore.

Narcissa stava attraversando il corridoio che dava sul Grande Atrio, quando sentì un rumore abbastanza conosciuto.

Rumore di materializzazione.

Si bloccò immediatamente e rivolse lo sguardo tra lo scioccato e l’imbarazzato ai nuovi arrivati.

Un rossore di vergogna le colorò le gote.

E si perse un attimo nel guardare gli abiti degli ospiti, soffermandosi di poco sulla donna.

Vestita impeccabilmente. La pettinatura precisa.

Non poté non constatare il proprio abbigliamento.

Un vestito da casa azzurrino e bianco, di molto fuori moda, pensò sconsolata.

Ciuffi di capelli dorati, fuoriusciti dalle poche forcine che li tenevano alti, le corniciavano il viso, donandole un’aria trasandata.

La fortuna volle, però che sua Madre l’avesse seguita.

Nikena! Mia cara! Che piacere rivederti!” esclamò Druella, avvicinandosi alla donna bionda.

“Il piacere è mio, Druella! Mi spiace aver saputo troppo tardi di Cygnus!”

“Oh, non preoccuparti! Anzi devo dire che è migliorato parecchio. Il medimago è venuto proprio l’altro giorno. Ha detto che presto guarirà.” E con un sospiro si rivolse a Malfoy senior e junior.

“Immagino che le chiacchiere delle donne non siano di Vostro gradimento, ma a questo c’è rimedio! Narcissa perché non conduci Abraxas e Lucius da Cygnus? Credo proprio che ne sarà felice”

Tirata in ballo, Narcissa si riscosse e, recuperata un po’ di dignità, o qualcosa di lontanamente simile, rispose “Certamente, Madre. Vogliate seguirmi…”, chiese attendendo che la raggiungessero, per condurli poi alla camera del Padre.

Durante il breve tragitto, non una parola venne detta, e Narcissa ne fu quasi lieta.

Temeva le frecciatine del signor Malfoy e di suo figlio, più di ogni altra cosa.

Giunti alla camera, bussò piano.

Suo Padre con voce profonda rispose “Avanti! Avanti!”

Cygnus Black, che li aspettava su una poltroncina accanto al camino della camera, iniziò con i soliti convenevoli, ma la felicità per quella visita era palese nei suoi occhi.

Proprio i suoi occhi, che non erano più spenti o freddi, come sempre.

Abraxas! Benvenuto! Mi spiace solo non accogliere te e tuo figlio in maniera adeguatarispose, riferendosi al suo stato di salute che lo costringeva a star seduto o a letto.

Cygnus, non hai di che preoccuparti, potrei essere anche io nelle tue stesse condizioni” sospirò Abraxas.

“Purtroppo nuove malattie si sono diffuse. Certamente per colpa dei Babbani. Rispose Abraxas.

I due Padri iniziarono a discorrere riguardo la piaga della società del periodo, i babbani, stando attenti a non pronunciare qualcosa di sconveniente, facendo ricordare ad entrambi la faccenda di Andromeda, quando, approfittando di un momento di silenzio, Narcissa non chiese di congedarsi.

La risposta di Cygnus Black la sorprese. “Certamente, Narcissa. Ma perché non porti con te Lucius? Sarà certo più interessante visitare la Villa in tua compagnia, che stare qui a sentire noiose conversazioni politiche. Non credete anche voi Lucius?”

“Non mi dispiace davvero, prendere parte alla vostra conversazione, poiché, al contrario di ciò che dite, la reputo molto interessante” spiegò Lucius.

“Tuttavia, sono curioso di conoscere la vostra dimora. So che è famosa per la sua bellezza. Inoltre, avendo Vostra figlia Narcissa, come accompagnatrice, non potrei essere che lieto della Vostra offerta.

“Oh, ne sono felice. Trascorrete un piacevole pomeriggio” augurò Cygnus Black.

Narcissa, sorridendo, si congedò dal Padre e dal signor Malfoy, accompagnata da Lucius.

Appena richiusa la porta della camera di suo Padre, Lucius le disse ciò che sapeva riguardo Villa Black.

“Ho sentito parlare molto bene della Vostra Biblioteca, per non parlare dei dipinti. Sono in molti coloro che decantano la vostra candida bellezza, imprigionata fra tele e cornici”.

Narcissa arrossì appena, conducendolo nell’ala ovest della Villa.

“Solo… Non ditemi che avete intenzione di lanciare una nuova linea di abiti, con ritorno al passato!” La schernì Lucius, riguardo i suoi abiti, non resistendo oltre.

“Non è nelle mie volontà, ma devo ammettere che la Vostra è un’idea originale!”

Touché! Ma La prego, mi dia del tu.”

“Come vuoi.”

“Posso avere l’ardire di fare altrettanto?”

Certamente”, rispose Narcissa aprendo con non poca fatica le pesanti porte della biblioteca.

Una volta compiuta l’impresa lo condusse all’interno con un “Prego”.

Girovagando per quel luogo, disse: “Immagino che molti di questi scaffali siano stati riempiti dai tuoi tomi. Ricordo che eri solita leggere quasi ovunque, ad Hogwarts, Narcissa.”

Appena pronunciato il proprio nome, Narcissa si sentì stranamente sollevata, quasi felice. Ma non lo diede a vedere.

“Già, Hogwarts. Sembra passato tanto tempo, non credi?”

“Si penso anch’io.” Disse Lucius Malfoy, allontanandosi da lei, per avvicinarsi agli alti scaffali, soffermandosi, di tanto in tanto, per leggere i titoli di alcuni libri, o altre volte per sfogliarli.

Dopo momenti di silenzio ed esitazione, Narcissa interruppe la ricerca del giovane.

“C’è qualcosa in particolare che vorresti leggere?”

“I tuoi pensieri.” Rispose calmo Lucius incrociando il suo sguardo con quello sorpreso della ragazza, per poi avvicinarsi e posare le proprie labbra su quelle di lei.

***

 

 

*///* speRo non sia troppo sdolcinato come capitoLo

Mi emozioNo io peR cissy *-*

Bien oRa è iL moMeNto di RiNgRaziaRvI ^-^

Aurora Non vi sono capitoli già scVitti, désolé. Son fatta cosHì scvivo e posto aL momeNto ù_ù

Selvy *-* gRazIe *-* è uN oNoRe peR Me ^//^

lady_slytherin gIà gIà ^-^ LiceNza poetica =D speRo di Non aBusaRne xD

muppello ti riNgRazio ^-^ Ho Letto aNke Le tue RecensioNi peR Le aLtRe stoRie e soN feLicissiMa di esseRe tRa i tuoI autoRi pRefeRiti <3

peR

Questione di Sangue: cloudstock uN’aLtRa faNfic su Lucius e Cissy coMe questa, va BeNe? XD

 

 

kIzzez

.taRtRuGa.

 

 

  
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