WaaaaaH! Tonnata!
Il fato mi è stato avverso in questa lunga estate
ma spero di essere ancora nei vostri cuori! O almeno le mie ficcy (mejo nn
montarsi troppo!!) XD
Quanto mi è mancato Efp e quanto mi è mancato scrivere!
Ma tRaNqi oRa cHe soN
toRNata, ce Ne saRaNNo peR tutti!! (me tonnata motivata
ed eneRgica!!! *-*)
bieN oRa vi Lascio aL new cHappoH! *_*
bYe!
Orchidea.
Un’altra giornata è
appena passata, caro diario.
Dovrebbe essere
differente dalla precedente.
Nuova.
Invece no.
Ho passeggiato per Diagon Alley, stamane.
Vedevo tutti i
ragazzi della mia età e non, ridenti, felici, ma io non ho alcuna intenzione di sforzarmi nel riso.
Non voglio mischiarmi
a loro.
La nostalgia c’è, e
c’è sempre stata, lo sappiamo bene.
Nostalgia di
un’adolescenza rubata.
Da mio Padre.
Io sciocca che badavo anche alle Sue volontà.
Ora è malato. Ma non
vorrei mai dire che se Lo sia
meritato!*
Tra il badare a Lui,
governare la casa, non ho mai tempo per uscire.
E se esco, è sempre in incognito.
Non voglio essere
additata come “Black”, che
ormai è diventata un’offesa, quasi al pari di “Sporca Mezzosangue”, forse anche
per il fatto che Black significa Nero.
Ma non pensiamo più a questo.
Mia Madre come al solito è da Bella.
Poverina, prima o poi le verrà una crisi
isterica e La ucciderà in preda alla follia!
Bella dice che non la smette di parlare,
flirtare con ragazzi più giovani di Lei e infinite cose oltre. Alcune più
gravi, altre meno.
Forse è il suo modo
per affrontare la lontananza di Andromeda, oppure è felice che suo marito è fermo a letto e
cerca semplicemente di viversi la vita.
A proposito di Andromeda.
Non risponde nemmeno
più alle mie lettere, solo perché le ho chiesto
di tornare e fare felice Nostro Padre.
Mia Madre ha chiamato, devo andare.
A presto!
Cissy.
*Note: Beh, forse solo un po’…
***
Appena mise piede fuori dallo studio dove aveva
appena scritto la pagina del suo diario, un piccolo quaderno rilegato in
velluto verde, si sentì nuovamente chiamare dalla Madre.
“Cissy!
Cissy, cara vieni!”
urlò.
Raggiunse la stanza
del Padre, da dove proveniva la voce di sua Madre.
Aprì piano la porta,
ma stranamente nella camera c’era molta più luce.
Le tende erano ai
lati delle finestre aperte; il profumo dei prati di Villa Black, si facevano sentire piano.
“Mi avete chiamata,
Madre?” chiese la bionda ragazza, che presto sarebbe diventata una donna.
“Oh, si, tesoro!
Arriveranno presto i Malfoy. Preparati bambina mia!”
le disse svelta
Narcissa stava attraversando
il corridoio che dava sul Grande Atrio, quando sentì un rumore abbastanza
conosciuto.
Rumore di materializzazione.
Si bloccò
immediatamente e rivolse lo sguardo tra lo scioccato e l’imbarazzato ai nuovi
arrivati.
Un rossore di
vergogna le colorò le gote.
E si perse un attimo nel guardare gli abiti degli ospiti,
soffermandosi di poco sulla donna.
Vestita
impeccabilmente. La pettinatura precisa.
Non poté non
constatare il proprio abbigliamento.
Un
vestito da casa azzurrino e bianco, di molto fuori
moda, pensò sconsolata.
Ciuffi di capelli dorati, fuoriusciti dalle poche forcine che li
tenevano alti, le corniciavano il viso, donandole
un’aria trasandata.
La fortuna volle,
però che sua Madre l’avesse seguita.
“Nikena!
Mia cara! Che piacere rivederti!”
esclamò Druella, avvicinandosi alla donna bionda.
“Il piacere è mio, Druella! Mi spiace aver saputo troppo tardi di Cygnus!”
“Oh, non
preoccuparti! Anzi devo dire
che è migliorato parecchio. Il medimago è venuto
proprio l’altro giorno. Ha detto
che presto guarirà.” E con un
sospiro si rivolse a Malfoy senior e junior.
“Immagino che le
chiacchiere delle donne non siano di
Vostro gradimento, ma a questo c’è rimedio! Narcissa
perché non conduci Abraxas e Lucius
da Cygnus? Credo
proprio che ne sarà felice”
Tirata in ballo, Narcissa si riscosse e, recuperata un po’ di dignità, o
qualcosa di lontanamente simile, rispose “Certamente, Madre. Vogliate
seguirmi…”, chiese attendendo che la raggiungessero, per condurli poi alla
camera del Padre.
Durante il breve
tragitto, non una parola venne
detta, e Narcissa ne fu quasi lieta.
Temeva le frecciatine del signor Malfoy e di suo figlio, più di ogni altra cosa.
Giunti alla camera,
bussò piano.
Suo Padre con voce
profonda rispose “Avanti! Avanti!”
Cygnus Black,
che li aspettava su una poltroncina accanto al camino della camera, iniziò con
i soliti convenevoli, ma la felicità per quella visita era palese nei suoi
occhi.
Proprio i suoi occhi,
che non erano più spenti o freddi, come sempre.
“Abraxas!
Benvenuto! Mi spiace solo non accogliere te e tuo figlio in maniera adeguata” rispose, riferendosi al suo stato di
salute che lo costringeva a star seduto o a letto.
“Cygnus, non hai di che preoccuparti,
potrei essere anche io nelle tue stesse condizioni” sospirò Abraxas.
“Purtroppo nuove malattie si sono diffuse. Certamente per colpa
dei Babbani.”
Rispose Abraxas.
I due Padri
iniziarono a discorrere riguardo la piaga della
società del periodo, i babbani, stando attenti a non pronunciare qualcosa di
sconveniente, facendo ricordare ad entrambi la faccenda di Andromeda, quando,
approfittando di un momento di silenzio, Narcissa non chiese di congedarsi.
La risposta di Cygnus
Black la sorprese. “Certamente, Narcissa.
Ma perché non porti con te Lucius? Sarà certo
più interessante visitare
“Non mi dispiace davvero, prendere parte alla vostra
conversazione, poiché, al contrario di ciò che dite, la reputo molto
interessante” spiegò Lucius.
“Tuttavia, sono curioso di conoscere la vostra dimora. So che è
famosa per la sua bellezza. Inoltre, avendo Vostra figlia Narcissa, come
accompagnatrice, non potrei essere che lieto della Vostra offerta.”
“Oh, ne sono felice. Trascorrete un piacevole pomeriggio” augurò Cygnus Black.
Narcissa, sorridendo,
si congedò dal Padre e dal signor Malfoy, accompagnata da Lucius.
Appena richiusa la porta
della camera di suo Padre, Lucius le disse ciò che sapeva riguardo Villa Black.
“Ho sentito parlare
molto bene della Vostra Biblioteca, per non parlare dei dipinti. Sono in molti
coloro che decantano la vostra candida bellezza, imprigionata fra tele e
cornici”.
Narcissa
arrossì appena, conducendolo nell’ala ovest della Villa.
“Solo… Non ditemi che avete intenzione di
lanciare una nuova linea di abiti, con ritorno al passato!” La schernì Lucius, riguardo i suoi abiti, non resistendo oltre.
“Non è nelle mie
volontà, ma devo ammettere che
“Touché!
Ma La prego, mi dia del tu.”
“Come vuoi.”
“Posso avere l’ardire
di fare altrettanto?”
“Certamente”,
rispose Narcissa aprendo con non poca fatica le
pesanti porte della biblioteca.
Una volta compiuta
l’impresa lo condusse all’interno con un “Prego”.
Girovagando per quel
luogo, disse: “Immagino che molti di questi scaffali siano stati riempiti dai
tuoi tomi. Ricordo che eri solita leggere quasi ovunque, ad Hogwarts,
Narcissa.”
Appena pronunciato il proprio nome, Narcissa si sentì stranamente sollevata, quasi felice. Ma non lo diede a vedere.
“Già, Hogwarts. Sembra passato tanto tempo, non credi?”
“Si penso anch’io.”
Disse Lucius Malfoy,
allontanandosi da lei, per avvicinarsi agli alti scaffali, soffermandosi, di
tanto in tanto, per leggere i titoli di alcuni
libri, o altre volte per sfogliarli.
Dopo momenti di
silenzio ed esitazione, Narcissa interruppe la
ricerca del giovane.
“C’è qualcosa in
particolare che vorresti leggere?”
“I tuoi pensieri.”
Rispose calmo Lucius incrociando il suo sguardo con
quello sorpreso della ragazza, per poi avvicinarsi e posare le proprie labbra
su quelle di lei.
***
*///* speRo
non sia troppo sdolcinato come capitoLo…
Mi emozioNo
io peR cissy
*-*
Bien oRa è iL moMeNto di RiNgRaziaRvI
^-^
Aurora Non vi
sono capitoli già scVitti,
désolé. Son fatta cosHì scvivo
e posto aL
momeNto ù_ù”
Selvy
*-* gRazIe *-* è uN oNoRe
peR Me ^//^
lady_slytherin
gIà gIà ^-^ LiceNza poetica =D speRo di Non aBusaRne xD
muppello
ti riNgRazio ^-^ Ho Letto aNke Le tue RecensioNi
peR Le aLtRe stoRie
e soN feLicissiMa di esseRe tRa
i tuoI autoRi pRefeRiti
<3
peR
Questione di Sangue: cloudstock uN’aLtRa faNfic su
Lucius e Cissy coMe questa, va BeNe? XD
kIzzez
.taRtRuGa.