Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: SaraD    28/02/2013    0 recensioni
Ti è mai capitato di immedesimarti nei personaggi di un libro che hai letto? Hai mai pensato che un film rispecchiasse la tua vita? O che un film fosse la tua idea di vita 'quasi' perfetta? A me succede spesso. Quindi ho deciso di scrivere una storia perché LA VITA NON E' UN FILM e non lo sarà mai. La realtà è ben diversa,e io ne sono la prova. Mi presento: quando avevo 6 anni mi sono innamorata del nome Sofia,così ho scelto questo nome per il mio personaggio nella storia. Non rivelerò il mio nome, o quello degli altri personaggi della storia, per privacy (anche se dubito che qualcuno mi conosca) e perché mi vergogno.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Con le lacrime che solcavano il mio viso guardai Matteo che,con volto stranito e preoccupato,mi disse “Allora?”. Scossi il capo in segno di no e lui iniziò a piangere e mi abbracciò. Fummo molto spaventati ma sollevati allo stesso tempo. Le cose continuarono ad andare bene tra noi e usammo sempre precauzioni per evitare altri episodi spiacevoli. Arrivò il giorno del nostro anniversario e lui mi portò fuori a cena. Fu una serata molto romantica. Lui mi regalò un anello fantastico con dentro incisa la data del nostro primo bacio. Io ero commossa. Dopo cena andammo al cinema a vedere un film romantico,ma non troppo sdolcinato. Fu una bella serata. Ma la parte più bella fu quando,tornando a casa,andammo al Luna Park. Erano le 2.00 di notte e noi eravamo in un Luna Park non molto distante dal paese a fare un giro sulla ruota panoramica. Verso le 3.00 decidemmo di tornare a casa perché si era fatto tardi. Eravamo quasi arrivati davanti casa mia quando sentiamo una macchina arrivare ad alta velocità. Prima che me ne rendessi conto la macchina ci investì. Quando aprii gli occhi vidi mia madre,mio padre e mio fratello davanti a me che piangevano. Ero in un letto e tutto era bianco. Mi resi conto di essere in un ospedale solo qualche minuto dopo. Chiesi che ore fossero e un’infermiera mi rispose “Sono le 12.30” e mi sistemò una flebo. Vidi che quella flebo era collegata ad un tubicino trasparente che terminava con un ago ficcato nel mio braccio. Chiesi a mia madre cosa fosse successo. Lei mi disse che quando la macchina ci investì quella sera io e Matteo battemmo la testa sull’asfalto ed entrammo in coma. Matteo si era anche rotto un braccio e,a causa dell’impatto con la macchina,gli si erano rotte due costole,una delle quali aveva perforato un polmone. Scoppiai a piangere e,tra le lacrime, dissi “E ora dov’è???”. Mia madre mi guardò,piangendo, e disse “Matteo non c’è più. Ti sta proteggendo dal cielo come ti ha protetta quella sera.” E io scoppiai a piangere ancora più forte,gridai e mi alzai dal lettino. Ma le mie gambe non rispondevano ai comandi. Sembravano non attaccate al corpo. Non le sentivo più. Allora alzai il lenzuolo e le vidi. Erano viola e piene di lividi neri. Iniziai ad urlare e mia madre,accarezzandomi per calmarmi mi disse “Tra poco si muoveranno di nuovo Sofia. Non ti preoccupare” e mi abbracciò. Volevo che Matteo fosse con me,che mi abbracciasse. Ma questo non era più possibile.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: SaraD