Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Tonksgiuly    15/09/2007    9 recensioni
SPOILER HP AND THE DEATHLY HALLOWS!!! Una piccola one-shot dedicata a due dei miei personaggi preferiti che nel settimo libro ci hanno lasciato. C'è anche un pizzico di Harry/Ginny.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Andromeda Tonks, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ATTENZIONE: questa fanfiction contiene SPOILER SU HARRY POTTER AND THE DEATHLY HALLOWS!!! Non leggete oltre se non volete rovinarvi la lettura del libro!!! Io vi ho avvisati…

Ciao a tutti!!! Eccomi tornata con un'altra fanfiction!!! Dopo aver letto il settimo libro (che mi è piaciuto tantissimo^^) ci ho messo un bel po’ per assorbire lo shock causato dalla “strage” che ha fatto la Rowling. Mi ha lasciata delusa il fatto che non abbia sprecato qualche parola per la morte di tre dei miei personaggi preferiti, ovvero Tonks, Remus e Fred. Non ha neanche dato il tempo di assorbire il colpo. La cosa che mi ha reso più triste riguardo la morte di Tonks e Remus è che ha lasciato orfano un bimbo di pochi mesi. L’ ho trovato terribilmente crudele e ingiusto!!! Questa ff è un mio piccolo tributo alla loro memoria con un pizzico della mia coppia preferita, alias H/G (che ci volete fare, sono una romanticona^^). Se mi torna l’ ispirazione scriverò una ff anche per il grande Fred Weasley. Vi lascio alla mia storia^^

(il titolo sinceramente non mi fa impazzire, ma non sapevo che metterci)


Heroes who fought for freedom

Bene…” disse la signora Weasley, “andiamo a casa. Credo che ci meritiamo tutti un po’ di riposo.”

Harry e i Weasley si trovavano nella Sala Grande. Harry aveva rinunciato a farsi una dormitina su alla torre di Grifondoro decidendo che era meglio stare un po’ con la famiglia Weasley. E poi, quando era uscito dall’ufficio del preside, l’ improvvisa e fortissima voglia di riabbracciare Ginny aveva sovrastato anche la stanchezza e la fame.

Così, lui Ron ed Hermione erano tornati insieme nella Sala Grande ancora gremita di gente. Non appena Ginny vide Harry gli corse incontro e gli gettò le braccia attorno al collo. Harry la strinse forte a sé, contento che fosse viva, contento di poterla finalmente riabbracciare dopo un doloroso anno di lontananza. Harry aveva baciato Ginny non appena lei ebbe allentato un po’ la stretta dell’ abbraccio, guadagnandosi un occhiataccia di Ron e gli sguardi stupiti del resto della famiglia Weasley.

Prima di uscire dalla Sala Grande, Molly volse brevemente il capo alle sue spalle con un sospiro triste, e Harry seguì il suo sguardo. E rivide i corpi senza vita di Tonks, Remus e Fred.

Signora Weasley…. Voi… andate avanti. Io vi raggiungo tra un po’, prima devo andare in un posto”

Ma, Harry, caro! Sei esausto! Hai bisogno di riposo! Vai a riposare un po’, e poi potrai andare dove vuoi.”

No.” Replicò Harry. “Devo andare adesso.”

Ma Harry… dov’ è che devi andare così urgentemente?”

Io… volevo andare da Andromeda Tonks.”

L’ espressione della signora Weasley si intristì ancora di più.

Ecco… io pensavo che qualcuno debba dirle… insomma… di Tonks e Remus… e volevo farlo io.”

Molly sospirò tristemente.

D’accordo caro. Se ci tieni così tanto allora va. Ti aspettiamo alla Tana.” Disse abbracciandolo brevemente.

Grazie” disse Harry, e si voltò per uscire dalla Sala Grande.

Harry… aspetta.”

Ginny gli aveva afferrato un braccio. Harry la guardò interrogativo.

Vengo con te.”

Ginny… no, dai, posso andare da solo, tu vai a casa a dormire, ne hai bisogno.”

No, Harry. Io vengo con te. Non ti lascio più.”

Suppongo non ci sia verso di farti cambiare idea, eh?” disse abbracciandola forte.

Lei scosse il capo con espressione decisa.

D’ accordo. Vieni con me.”

Lei gli fece un debole sorriso che lui ricambiò.

Mamma io vado con Harry.”

Ginny, ma…”.

È inutile, tanto non cambio idea. Ci vediamo dopo.”

Molly annuì rassegnata.

Andiamo” disse Harry prendendo la mano di Ginny e voltandosi verso il portone della Sala Grande.

Si diressero verso i cancelli. Intorno a loro le persone festeggiavano la scomparsa di quel mago oscuro che aveva portato nelle loro vite solo morte e terrore.

Harry sentiva dentro di se un miscuglio di emozioni contrastanti, e il tutto era molto doloroso.

Non riusciva a provare allegria per la morte di Voldemort. Aveva perso altre tre persone, tre persone a cui voleva molto bene. E il dolore per la loro morte era più forte del sollievo di aver sconfitto il mago che gli aveva rovinato la vita. Ci sarebbe stato tempo per festeggiare, ma non era questo il momento. E poi sentiva una sorta di incredulità. Davvero aveva sconfitto Voldemort? Davvero se n’ era andato per sempre? Aveva passato gli ultimi sette anni della sua vita nel terrore di venire ucciso, e adesso… era libero. Libero. Che parola strana… non lo era mai stato veramente in vita sua. Aveva vissuto per dieci anni con i suoi zii, a dormire in un ripostiglio e ad essere trattato come un animale da tutta la famiglia. Pensava di essere stato libero con i suoi genitori, ma neanche in quel periodo lo era stato veramente. La profezia che gli aveva tolto la sua libertà pendeva sulla sua testa ancora prima che lui nascesse. E poi a Hogwarts… lì gli era sembrato di avere finalmente la tanto desiderata libertà. Ma con Voldemort deciso ad ucciderlo non poteva averla. E adesso niente più Dursley, niente più Voldemort, niente più terrore.

Lui e Ginny continuarono a camminare in silenzio e ben presto raggiunsero i cancelli. Li varcarono e si fermarono.

Ginny, tieniti forte al mio braccio” disse Harry, “ora ci farò materializzare tutti e due.”

La ragazza annuì stringendo saldamente il braccio di Harry.

Qualche secondo dopo si trovarono sul vialetto di casa Tonks. Il sole era ormai alto e illuminava la casetta silenziosa. Le tende erano tirate e non c’era alcun segno di movimento dietro di esse. Avanzarono silenziosamente, camminando mano nella mano.

Arrivati alla porta d’ ingresso, Harry esitò un attimo. Ginny, vista la sua esitazione, gli strinse la mano più forte e gli rivolse un sorriso incoraggiante. Lui fece un respiro profondo e bussò.

Sentirono dei passi affrettati provenire dall’ interno e Andromeda Tonks aprì la porta. Aveva il volto pallido, un espressione ansiosa dipinta su di esso.

Buongiorno, signora Tonks. Potrei… potrei parlare?”

Andromeda parve dedurre il peggio dalla loro presenza lì. Sbiancò ancora di più, ma si fece da parte e li lasciò entrare.

Grazie” disse Harry debolmente.

Andromeda li condusse nel piccolo salotto, fece loro cenno di sedersi sul divano e lei prese posto sul divano di fronte al loro.

Ecco…” cominciò Harry. Poi si schiarì la voce e continuò.

Come… come credo che lei sappia, nelle ultime ore ad Hogwarts si è svolta una battaglia. Voldemort è venuto a scuola, e con lui tutti i suoi Mangiamorte. Gli insegnanti, i membri dell’ Ordine, e parecchi studenti hanno dato battaglia. Parecchi sono morti nel tentativo di proteggere la scuola ed aiutare gli studenti più giovani ad uscire… e… tra questi… eroi che ci hanno lasciato c’ erano pure…” ma le parole gli si bloccarono in gola. Dirlo ad alta voce avrebbe reso la cosa assoluta, irreversibile. Abbassò lo sguardo sulle proprie ginocchia e non ebbe il coraggio di continuare.

Dora e Remus” concluse Andromeda per lui, in un sussurro tremolante.

Si.” si fece coraggio e alzò il viso verso la donna. Lacrime le scendevano lentamente sulle guance, i suoi occhi davano l’ impressione che qualcosa dentro le si fosse spezzato. Ginny accanto a lui piangeva in silenzio.

Mi dispiace” continuò a bassa voce, ancora guardando la donna, che ora singhiozzava sommessamente col capo chinato in avanti. “volevo essere io a darle la notizia perché pensavo che fosse meglio sentirselo dire di persona da qualcuno che li conosceva bene piuttosto che venirlo a sapere attraverso una lettera o da qualche sconosciuto funzionario del Ministero. Dora e Remus erano delle persone straordinarie. Sono morti da eroi. Volevo un sacco di bene ad entrambi.” Una lacrima silenziosa gli solcò la guancia. Ginny poggiò la testa sulla sua spalla e lui le accarezzò piano i capelli.

Hanno combattuto per qualcosa in cui credevano. Hanno combattuto per cercare di ridare a tutti una vita normale. Per ridare a tutti la libertà. E non sono morti in vano. La loro battaglia – la nostra battaglia – è stata vinta una volta per tutte. Voldemort è andato. Non c’è più.”

Andromeda alzò lentamente lo sguardo, riprendendo un po’ il controllo.

Se n’è andato? Davvero?”

Si” questa volta fu Ginny a rispondere. “Se n’è andato e non tornerà mai più. Tutto merito di Harry.”

Andromeda sorrise, anche se i suoi occhi mostravano ancora un profondo dolore.

Io… mi sento in colpa, però.” Disse Harry, abbassando nuovamente il capo. “Potrei averlo fatto prima… avrei potuto evitare che tutte queste persone morissero..”

La donna lo interruppe scuotendo il capo.

Non dirlo neanche per scherzo, ragazzo. Non sentirti in colpa. L’ inero mondo magico deve solo ringraziarti. Nessuno ti incolpa di niente. Ci hai restituito la nostra libertà. Non importa in quanto tempo l’ hai fatto. Infondo, hai solo diciassette anni, hai compiuto una grande impresa per un ragazzo della tua età.”

Harry alzò il capo ed un piccolo sorriso gli increspò le labbra.

Grazie di essere venuto a dirmelo di persona. Lo apprezzo molto. Ora suppongo che tu sia stanco, e che voglia andare a casa a riposare.”

Si. Ma prima… posso chiederle una cosa?”

Dimmi pure, caro.”

Potrei… potrei vedere Teddy, per favore?”

Andromeda gli sorrise e disse: “Certo. Tu sei il suo padrino, dopotutto. Venite, Teddy è di là.”

Così dicendo si alzò dal divano, ed Harry e Ginny la imitarono. Ginny aveva gli occhi rossi, ma sorrise ad Harry quando i loro sguardi si incontrarono. Harry la strinse a sé e le diede un bacio sulla guancia. Poi la prese per mano e seguirono Andromeda.

Entrarono in una camera da letto buia. Dei piccoli cavallini colorati e luminosi volavano in cerchio sopra una culla posta ai piedi del letto matrimoniale, e dalla quale provenivano dei piccoli versi indistinti. Andromeda si avvicinò e disse: “Ehi piccolino! Sei veglio, eh? Vieni qui, hai visite.” Prese in braccio il bambino e si voltò verso i due ragazzi.

Teddy aveva i capelli turchesi al momento, come nella foto che Remus aveva mostrato loro quello che sembrava un infinità di tempo prima. Andromeda si avvicinò ad Harry e gli porse il piccolo.

Prendilo, coraggio.”

Io non… non ho mai tenuto in braccio un bambino… non so se…”

Tranquillo, è facile. C’ è sempre una prima volta per tutto” lo incoraggiò lei.

D’accordo” disse Harry tendendo le braccia verso la donna.

Lei sorrise e gli porse di nuovo il piccolo Teddy Lupin.

Piano… attento alla testa, mi raccomando… ecco… visto? Non era poi così difficile, no?”

Harry guardò in giù, verso il bambino che stava tra le sue braccia.

Ciao Teddy” disse “io sono Harry, il tuo padrino.”

Teddy lo guardò dritto in faccia, con espressione concentrata. Poi chiuse gli occhi per un istante e i suoi capelli diventarono rosa.

Harry fece un sorriso triste.

Lo sai che questo era il colore preferito della tua mamma? Li portava spesso di questo colore. Dava allegria… lei dava allegria. Era incredibilmente goffa, riusciva sempre a rovesciare tutto, ma era sempre allegra e ci faceva spesso ridere. Era una persona meravigliosa. Anche tuo padre lo era. Erano due delle persone migliori che io abbia mai conosciuto e non potrò mai, mai scordarmi di loro. Erano molto coraggiosi, e buoni, e leali. Hanno combattuto per dare al loro bambino la possibilità di vivere in un mondo migliore e se ne sono andati da eroi. Quando sarai più grande ti racconterò di loro e di quello che hanno fatto. Spero che un giorno tu possa capire e possa essere orgoglioso di loro come lo sono io.”

Teddy, che aveva tenuto gli occhi fissi sul volto di Harry mentre lui parlava, li chiuse e si accoccolò contro il petto del ragazzo. Harry sentì un ondata di calore e di affetto per quel bimbo che andò a colmare una piccola parte del vuoto che la perdita di Tonks e Remus gli aveva lasciato dentro. Strinse un po’ di più Teddy a sé e gli posò un bacio sulla testolina momentaneamente rosa.

Ginny si avvicinò.

Ehi piccolo” disse, vedendo che Teddy aveva riaperto gli occhi. “Somigli tanto alla tua mamma, lo sai?”

Vuoi tenerlo un po’?” le chiese Harry.

Posso?” chiese lei, voltandosi verso Andromeda.

Certo” rispose la donna.

Harry porse il bambino alla sua ragazza, che lo prese delicatamente. Poi si voltò verso Andromeda.

Se ha bisogno di qualcosa – di qualsiasi cosa – può contare su di me. Voglio prendermi le mie responsabilità di padrino. Verrò spesso a trovare Teddy, voglio essere presente nella sua vita, perché so cosa significa crescere senza genitori e senza qualcuno da poter considerare tale. Non voglio che Teddy debba subire la stessa sorte che è toccata a me. Sempre… sempre che lei mi permetta di venire a trovarlo.”

Certo! puoi venire quando vuoi, sarai sempre il benvenuto qui!”

Harry le sorrise. Si voltò verso Ginny e Teddy. Il bimbo si era addormentato e se ne stava accoccolato tra le braccia della ragazza con un braccino che gli pendeva lungo il corpo.

Dallo a me, lo metto a letto” le disse Andromeda.

Ginny glielo porse e la donna lo poggiò delicatamente nella sua culla.

Beh, noi dobbiamo andare.” Disse Harry.

Ginny annuì. “Si, a casa ci stanno aspettando.”

E poi credo che abbiate bisogno entrambi di un po’ di riposo. Avete un aria esausta.” disse Andromeda.

Già, non mi dispiacerebbe farmi una dormitina” le rispose Harry.

La donna li ricondusse all’ ingresso egli aprì la porta.

Allora… arrivederci. se ha bisogno di me mi trova dai Weasley.”

Grazie, Harry” replicò Andromeda “di tutto”.

Harry le sorrise in risposta.

Arrivederci” fece Ginny. Lei ed Harry si presero per mano e si allontanarono lungo il vialetto.

Grazie, Ginny” disse Harry ad un tratto.

Di cosa?” chiese la ragazza spiazzata, voltandosi per guardarlo in faccia.

Di essere venuta qui con me. Se non ci fossi stata tu accanto a me non credo che avrei avuto la forza di parlare con Andromeda.”

Lei gli sorrise. “Puoi sempre contare su di me.”

Garzie” le disse Harry di nuovo e l’abbracciò forte. Dopo un po’ la lasciò andare, lei si aggrappò al suo braccio e si smaterializzarono.

Qualche secondo dopo si ritrovarono davanti alla Tana. Cominciarono a risalire il vialetto polveroso che portava verso la porta d’ ingresso. Harry era contento di essere tornato alla Tana. L’ anno passato a nascondersi, senza mai avere una dimora fissa, rendeva il pensiero di essere tornato in un luogo che amava con le persone a cui voleva più bene ancora più bello.

Sai a cosa pensavo prima?” chiese all’ improvviso.

A cosa?” gli rispose Ginny.

Che siamo liberi. Liberi. Possiamo finalmente vivere e fare le nostre scelte senza il terrore che possa succedere qualcosa di brutto a noi o alle persone che amiamo. Siamo liberi di respirare, liberi di...”

...di stare insieme” concluse Ginny, sorridendo.

Harry la guardò negli occhi. “Si,” le disse, “senza niente che possa dividerci di nuovo”.

Ginny gli sorrise e si avvicinò per baciarlo.

È bella la libertà” gli disse infine.


Eccomi di nuovo a rompervi le scatole!!! I primi righi non è che mi piacciano tantissimo (e credo di aver pasticciato un po’ con i verbi, sorry^^’) ma in qualche modo la dovevo pur iniziare. L’ idea di questa ff mi è venuta dopo aver preso una botta in testa, ora sta a voi giudicare se i colpi in testa hanno effetto positivo o negativo^^. Potrebbero anche avere effetti positivi all’ inizio (come il lampo d’ ispirazione per questa fic) e poi, magari a lungo andare potrebbero produrre danni al cervello (come quello che mi sta facendo scrivere queste cavolate).

Ho voluto che Ginny andasse con Harry da Andromeda e Teddy per dargli una specie di “supporto morale”, perché non credo che Harry se la sarebbe sentita di dare la notizia della morte della figlia e del genero ad una donna che aveva già perso il marito.

Allora??? Che ne pensate? Me lo lasciate un commentino, anche solo per esprimere il vostro parere sulla morte di Tonks e Remus???

Vi ringrazio in anticipo!!!

Baci a tutti quanti,

Tonks@


PS:Volevo ringraziare:

Rainsoul, Celine_Falilith, HarryEly (l' hai pure inserita tra i preferiti!XD Grazie!), SakiJune e May per aver recensito questa storia

e potterina_8_, kisa81, Sieg, Patience 90 e ginny 93 per aver recdensito “promise that you'll come back”


  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Tonksgiuly