Nonostante la musica che proveniva dal piano di sopra mi faceva stare un po’ meglio, non riuscivo a dimenticarmi di Kate, e poi stando nella sua camera, tutto mi faceva pensare a lei. Aveva una parete ricoperta di fotografie, di noi due, di quando ci divertivamo insieme, di quando ero anche fidanzata. Lei era la mia unica amica e io ero lo stesso per Kate. Così, visto che non potevo sfogarmi con nessuno, cercai Avril Lavigne sul suo computer portatile, e andai per sbaglio su un sito web che diceva “Chi farà la canzone più bella vincerà, e potrà incontrare Avril Lavigne” . Mi vennero le lacrime agli occhi, perché si poteva partecipare ad un casting anche senza essere nessuno. Corsi al piano di sopra, non importava se in quel momento ero in pantofole, bussai alla porta senza esitazione e diedi la notizia che volevo essere la loro vocalist. Sarò stata una pazza in quel momento, come potevo fidarmi di persone che conoscevo appena? Eppure in quell’ istante ero talmente bisognosa di amore che avrei fatto di tutto per confidarmi con qualcuno, con una nuova “Kate”, e la nuova Kate era Avril. Volevo incontrarla e raccontargli come soffrivo. David mi guardò meravigliato e disse – Visto che sei così emozionata a diventare la nostra vocalist perché non ci fai sentire la tua voce? O non sai cantare?- . In quel momento volevo farmi valere per quello che sono così cantai Remember When, di Avril Lavigne, perché sinceramente la sapevo a memoria e poi era una delle mie preferite a quel tempo. Tutta la band mi fece gli applausi e David mi disse – Benvenuta nella Band, vabbè lo sai io sono David, e suono la chitarra, Bob suona la batteria, lui è Chris e suona il basso.- . Raccontai a tutti la storia del casting e ci andammo a iscrivere tutti. Furono davvero pesanti le prove, come sempre si cominciava la mattina e si finiva la sera. Non dissi niente a mamma e papà, semplicemente perché me lo scordai, ero talmente felice che mi lasciai andare. Già, fu l’errore più grande perché quando partecipammo al casting andai in diretta TV, e casualmente papà guardava quel programma. Ma all’inizio lui non mi chiamò e non disse niente perché sapeva che ero in buone mani e parlò solo con mia zia (la madre di Kate), che gli disse che non si doveva preoccupare. Al casting fu davvero dura, durava una settimana, ma per me sembrava un mese. Sbagliavamo sempre qualcosa ma andavamo comunque avanti senza abbatterci mai. L’unica cosa che mi chiedevo in quel momento era se un giorno io potessi mai vedere ancora una volta Avril Lavigne, e a quel concerto, con il biglietto che mi diede lei, ci andai con David, Bob e Chris. E mentre lei cantava tutti noi alzavamo le mani al cielo come se in quel momento avessi staccato per un attimo i piedi da terra per arrivare da te, Avril…