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Autore: hangover    01/03/2013    2 recensioni
[...] "E tu cosa mi dai in cambio se scendo?" Chiese Harry con un pizzico di malizia nello sguardo.
"Ehm...un bacio?"
"Uno non mi basta. Ne voglio almeno mille."
"Mille? Ma mille baci una persona non puó darli neppure se passasse tutta la vita a non fare altro!"
"Iniziamo da ora. Chi ti dice che non avrai tutta la vita per darmi i restanti 999?"
Contenuti Larry e Ziam con accenni Zouis. Se il genere non vi piace, state alla larga.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Harry:
La sua mano destra era affondata tra i miei capelli e l’altra stringeva la mia, adagiata sul suo ventre nudo. Le sue labbra, semi aperte, in attesa spasmodica di far uscire gemiti di piacere. I suoi occhi azzurri e sottili erano attenti ad ogni mia mossa, ad ogni mio cenno. Eccola lì, la perfezione fatta persona. Era la prima volta che lo vedevo quasi senza indumenti addosso e già sperai che non fosse l’ultima, che avrei avuto altre infinite occasioni per poter godere di quella visione.
Normalmente ero solito distinguere tra due categorie di ragazzi: quelli che volevo assolutamente scoparmi e scaricare e quelli che invece meritavano anche una seconda possibilità. Ecco, il ragazzo dalla pelle candida e calda che avevo sotto di me non apparteneva a nessuna delle due. Che Louis era speciale me ne ero reso conto sin da quando mi aveva rifiutato in quella discoteca per la prima volta. Ma più andavo avanti nella sua conoscenza, più i miei occhi incrociavano i suoi, più le nostre labbra si toccavano, più sentivo la sua sonora risata e la sua voce, più mi rendevo conto che Louis Tomlinson era un’ossessione dalla quale non mi sarei liberato molto facilmente.
Aveva le gambe lunghe aperte e a coprire la sua erezione c’era un paio di slip grigi. Io ero proprio in mezzo ad esse, che gli passavo la lingua sulle cosce liscissime, quasi da bambino. La sola fonte di flebile luce era la persiana lasciata un poco aperta: per il resto era buio totale. Mi venne per un istante la tentazione di spalancare la finestra affinchè la stanza si fosse illuminata e sarei riuscito a vedere il viso di Louis contorcersi in smorfie di mancato piacere. Poi ci ripensai; qualcuno poteva vederci ed essere invidioso di quanto lui fosse meraviglioso. Di quanto noi fossimo meravigliosi insieme.
Avvertii la sua mano stringersi ancora di più alla mia, come una richiesta disperata di appagare i suoi desideri. Andai avanti con i miei baci, mentre lui prese ad accarezzarmi il collo. Ad ogni millimetro che le sue dita affusolate, da pianista, mi sfioravano sentivo come se dei cubetti di ghiaccio mi stessero attraversando la schiena. Brividi: solo lui sapeva darmeli così in modo così intenso.
Alzai lo sguardo e lo rivolsi al suo viso. Nonostante fosse avvolto nella penombra, riuscii a notare che si stava passando la lingua sul labbro. Mi faceva semplicemente impazzire quando sul suo volto apparentemente innocente si dipingevano queste espressioni cariche di lussuria. Sorrisi, gustandomi per qualche attimo la sua bocca che si distendeva in un ghigno pregustante il piacere.
“Hazza, perché ti sei fermato?” chiese all’improvviso, alzando leggermente la schiena per potermi guardare. Scossi il capo e risposi: “Volevo guardarti”.
“Ehi, non devi farmi mica il ritratto!” fece lui sorridendo “Dai, continua!”.
“Hai dimenticato la parolina magica, Lou” scherzai io mentre passavo la punta del dito sulla sua lunghezza ancora intrappolata nella biancheria. Mugugnò e poi disse tra i denti: “Per favore,” e sottolineò bene il “per favore” “il signor Harry Styles potrebbe continuare a fare quello che stava facendo? Così va meglio?”.
Risi e annuii. Poi ritornai a stuzzicargli la pelle dell’interno coscia con la lingua, mentre la mia mano aveva preso ad accarezzare delicatamente la sua erezione.
“Bravo, Hazza” gemette riabbandonando la testa sul cuscino e rimettendo le dita tra i miei ricci. Eh, dopo lo sarei stato ancora di più. Decisi che era arrivato il momento di togliere i boxer che ora erano solo di intralcio.
“Alzati un po’, Lou” sussurrai. Capite le mie intenzioni, Louis erse il bacino e mi permise così di liberarlo dall’indumento. Lo buttai per terra e subito dopo rivolsi lo sguardo alla sua erezione davanti i miei occhi. Iniziai a lasciare baci delicati su tutta la sua lunghezza calda e durissima. Sentivo la sua voce acuta diventarlo ancora di più mentre emetteva gemiti contenuti. Mi spostai verso la parte più bassa della sua erezione e presi a ripercorrerla con la lingua. Sentivo spingerlo prepotentemente verso la mia bocca e avvertivo anche la sua mano abbassarmi ancora di più la testa.
Dopo averlo torturato ancora qualche minuto, glielo presi finalmente in bocca. Dovevo ammetterlo: aveva un sapore buonissimo. Appena la mia lingua umida lo avvolse completamente iniziò a perdere del tutto il controllo. Si agitava, respirava affannosamente e mugugnava rumorosamente. Beh, le cose erano due: o ero particolarmente bravo oppure nessuno gli aveva mai fatto un pompino. Ma si, era decisamente la prima.
“Lou, vuoi fare sapere a tutta la città che ti sto leccando il cazzo?” gli chiesi guardandolo accigliato. Aveva i capelli scompigliati ed il viso stravolto. Mio Dio, stava godendo come un matto.
“Continua, non fermarti per nulla al mondo!” fece lui ansimando e ignorando del tutto la mia domanda.
“Se ti dimeni come un forsennato devo farlo per forza!”
“Scusami Hazza. Prometto che da adesso farò il bravo bambino” disse con tono malizioso, mentre mi incoraggiava a riprendere il mio lavoro leccandosi il labbro.
Continuai ad assaporare il suo membro mentre le mie mani trafficavano sul suo ventre e sul petto. Louis stringeva e tirava le lenzuola e si mordeva le labbra per non urlare. Ecco, stava facendo il bravo bambino. I suoi ansiti divennero sempre più intensi, finchè non mi disse: “S…spostati. Sto per venire”. Mi spostò delicatamente la testa da un lato e mi fece continuare a dargli piacere con la mano. Raggiunse l’orgasmo lasciando colare sulla mia mano il suo seme.
“Adesso baciami” mi fece con la voce roca e tirandomi a sé. Non me lo feci ripetere due volte. Con la mano ancora sporca, posai le mie labbra sulle sue e lo baciai ancora con il suo sapore in bocca. Poi mi stesi accanto a lui, sorridendo nel notare che ancora respirava affannosamente. Aspettai che si riprendesse completamente accarezzandogli il braccio e baciandogli le guancie sudate. Poi mi prese il viso tra le mani e mi ribaciò. Quando si staccò dopo qualche minuto sussurrò: “Sai usarle bene queste labbra” e mi passò la lingua sulla parte inferiore della bocca.
Ridacchiai e decisi di provocarlo. “Non sei il primo che me lo dice”
“Ah no?” chiese lui, mutando di colpo espressione. Scossi il capo in un segno di negazione. Poi fece una cosa che mi piacque e che mi sorprese allo stesso momento. Mi spinse con la schiena sul materasso, facendomi mettere supino. Poi si inginocchiò di fronte a me, come avevo fatto io poco fa, e mi leccò la parte bassa del ventre. Infilò prepotentemente una mano nella stoffa dei miei slip firmati e prese a muoverla violentemente su tutta la lunghezza, facendomi quasi male. Mugugnai in senso di disapprovazione. Capì che i suoi gesti non erano molto delicati e sogghignò in modo beffardo.
“E così io non sarei il primo che ti dice queste cose, eh?”. Si avvicinò al mio orecchio mentre con la mano continuava a muoversi su di me. “Bè, fai in modo che io” e sottolineò accuratamente “io” “ da questo momento in poi sia l’unico ed il solo”.
Ridacchiai, soddisfatto che la mia provocazione era andata a buon fine.
“Geloso, Tomlinson?” chiesi con un sorriso e con la voce spezzata dal crescente piacere.
“Morbosamente, Styles”
 
Zayn:
“Secondo è meglio Leonardo di Caprio oppure Johnny Depp?” chiesi a Lee sfogliando una rivista. Eravamo abbracciati sul letto dei suoi genitori e per starcene da soli avevamo deciso di commentare l’aspetto fisico di vari personaggi famosi. Come facevamo di solito, dopo tutto.
“Secondo me è meglio Deep. Anche se io ho un debole per i mori…” sentenziò Liam gesticolando.
Sorrisi: “Ecco perché ti piaccio io, allora!” gli dissi dandogli un bacio sulla fronte.
“Tu non sei esattamente come Johnny Depp, Zay”
“Si, lo so. Riconosco i miei limiti.”
“Beh, per me tu sei molto meglio di lui!” esclamò diventando subito rosso per l’imbarazzo. Adoravo quando distoglieva lo sguardo a causa della sua timidezza: lo rendeva irresistibilmente tenero.
Dentro di me, sentivo di essermi sciolto come burro al sole. Ma a lui non lo diedi a vedere e continuai a scherzare: “Avanti Lee! So di essere fantastico, ma Johnny Depp è sempre uno degli uomini più sexy del pianeta!”
“Ma a me non importa avere l’uomo più sexy dell’universo se io ho qui te”.
Mi sentii pervaso da una gioia infinita. Volevo aprire porte e finestre ed urlare al mondo quanto io fossi felice di avere al mio fianco un ragazzo come Liam Payne.
Lo baciai togliendogli il giornale che stava sfogliando con naturalezza. Toccavo la sua schiena da sopra la semplice maglietta bianca che aveva utilizzato per dormire e lui non toglieva le mani dal mio collo. Mi sorprese piacevolmente quando, trasportato dalla passione del bacio, si posizionò proprio sopra di me. Sembrava che la sua insicurezza fosse tutta d’un tratto svanita e che si fosse tramutata in un coraggio che però aveva solo quando era con me, da solo. Continuai a baciarlo, e poi fui tentato di mettergli la mano dentro la maglietta e di sfiorare la sua pancia. Adoravo farglielo, sin da quando eravamo semplici amici. Sentii la sua bocca aprirsi in un sorriso non appena le mie dita stabilirono un contatto con la sua pelle. Si staccò lentamente dal bacio e si avvicinò al mio orecchio: “Lo sai che impazzisco quando qualcuno mi tocca lì” fece con un tono malizioso che non gli avevo mai sentito.
“Ed io voglio farti impazzire ancora di più” risposi io senza smettere di accarezzarlo.
“Te l’ho già detto ieri che sono pazzo di te, Zay.”
“E allora? Ripetimelo!”
“Sono pazzo di te.” E ad ogni sillaba che scandiva mi dava dei baci sul collo. Sentivo il suo corpo premere in modo fastidiosamente piacevole sulla mia erezione. Gli misi una mano sul fianco e lo tenevo stretto. Il calore del suo respiro, il suo profumo, le sue mani sul mio collo, la sua lingua che trafficava indisturbata sulla mia pelle non contribuivano a diminuire la mia eccitazione.
Cercai disperatamente la sua bocca, come se quel contatto avesse migliorato la situazione. Lui conosceva i miei punti deboli come io i suoi. E sapeva anche che andavo letteralmente fuori di testa quando un ragazzo indugiava con la mano sul mio petto. Il bastardo sembrava farmelo apposta; prese a descrivere dei cerchi immaginari nello spazio in mezzo ai miei pettorali mentre non smetteva di mordicchiarmi lo spazio tra il collo e la spalla. Sperai vivamente che il “problema” che avevo in mezzo le gambe non diventasse troppo evidente. Mi sembrò difficile: per quanto avessi voluto nasconderlo in tutti in modi, Liam era sopra di me, con le gambe salde intorno ai miei fianchi. Se ne sarebbe accorto sicuramente.
Decisi stupidamente di scivolare un po’ più in basso con la schiena. Si, stupidamente perché la mia mossa non fece altro che aumentare il contatto tra le nostre intimità. Sentii ad un certo punto la risata cristallina di Liam rimbombarmi nelle orecchie. Mise la sua fronte sulla mia senza smettere di ridacchiare mi disse: “Qualcuno qui sotto ha voglia di divertirsi, eh?”. Merda, si era accorto che ero pericolosamente eccitato. Deglutii, sperando che una delle situazioni più imbarazzanti della mia vita fosse finita subito. Non risposi. Lo guardai percorrere con le dita il mio petto. Lo sguardo di Liam stava diventando sempre più malizioso e mi sorpresi ancora di più quando iniziò a muovere piano i fianchi facendo sfregare le nostre erezioni.
Non lo riconoscevo più. Quel ragazzo dagli occhi infuocati da una perversa voglia di attenzione, con la bocca contratta in un ghigno non era Liam Payne. Mi fece una paura matta vedere come fosse mutato il suo carattere in meno di mezz’ora. Non sapevo se esserne felice oppure se preoccuparmi.
“Che c’è Zay? Il gatto ti ha mangiato la lingua?” fece ad un certo punto ridacchiando mentre notava la mia totale mancanza di partecipazione. Io stavo facendo appello a tutte le mie forze per non saltargli addosso e scoparmelo, e lui invece che faceva?!? Mi provocava e godeva anche nel farlo!
No, quello non era Liam Payne. Ma mi stava piacendo. E la mia erezione pulsante non smentiva il mio pensiero.
Per quanto cercassi di rimanere impassibile e indifferente, provando a salvare l’ultimo briciolo di rettitudine nei miei e nei suoi atteggiamenti, non potevo negare che tutta quella situazione mi eccitasse fino all’inverosimile.
Presi a gemere piano e tirai il suo viso vicino al mio, per poterlo baciare. Il cuore mi batteva all’impazzata. All’improvviso, sentii la porta spalancarsi.
Fece il suo ingresso un trapelato Niall, con il fiatone e  con l’espressione disperata. Io e Lee ci voltammo verso di lui a guardarlo.
“Oh, scusate!” fece distogliendo lo sguardo.
“Tranquillo Nialler” dissi io dando una pacca sul sedere di Lee per farlo scendere dal mio corpo. Prima di farlo, però, lui mi lasciò un bacio sulla guancia e soffiò nel mio orecchio: “Non finisce qui.”
“Ehi, ma che ti è successo? Sembra che hai visto un fantasma!” domandò Liam che si era seduto vicino a me. Notai dai pantaloncini che aveva addosso che ancora la sua erezione era ancora alta. Mi sentii una fitta allo stomaco quando vidi questo dettaglio. Mi concentrai allora sul biondo appena entrato nella stanza che entrò nella stanza e si chiuse con cautela la porta alle spalle.
“Peggio di un fantasma! È l’amico di Styles! Ieri l’ho baciato!” spiegò Niall tutto d’un tratto.
“E allora?” fece Liam accigliato.
“E allora?!? Lee, è vergine! È alle prime armi! Lo sai come sono quelli che non hanno mai fatto sesso! Li baci mentre non ci capisci un cazzo e subito pensano che ti sei perdutamente innamorato di loro!” esclamò l’irlandese.
“Adesso pensa che tu possa provare qualcosa per lui che va oltre la semplice voglia di portartelo al letto?” chiesi cercando di capire qualcosa della strana situazione.
“Esatto! Mi tiene gli occhi puntati addosso come se fossi una specie di fenomeno da baraccone! Mi ha seguito in bagno!” continuò Niall mentre gesticolava in modo disperato.
“Rimani con noi fin quando Harry non deciderà di andarsene e di portarselo via” gli propose Liam con tono dolce e affettuoso. Ecco che era ritornato il ragazzo disponibile di sempre; fui molto sollevato da ciò.
“Non vorrei essere di intralcio per voi due…” disse Niall mentre prendeva anche lui posto su letto.
Risi e lo tranquillizzai: “Non preoccuparti! Io e Liam non ci facciamo problemi di questo genere!”.
Sogghignò anche lui divertito e Liam mi rivolse un’occhiata complice prima di darmi un bacio sulle labbra.
 
 
Louis:
“Ci vediamo stasera?” mi chiese Harry dopo esserci appena staccati da un lungo bacio. Eravamo all’ingresso della casa di Liam e Hazza si stava facendo riportare a casa da Andy. Quest’ultimo lo stava aspettando in auto da almeno dieci minuti, ma Harry, incurante,  gli aveva fatto suonare il clacson inutilmente.
“Va bene. A stasera!” risposi con un sorriso.
“E fino ad allora cosa farai?”
“Ti penserò.”
Rise, evidenziando ancora di più le sue fossette meravigliose.
“Mi raccomando, non pensarmi troppo” fece senza smettere di sorridere.
“Sarà difficile dopo quello che hai fatto, Hazza”
“Beh…sforzati!”. Mi accarezzò il braccio e mi diede un bacio sulla fronte. Poi rivolse un’occhiata all’automobile con il motore acceso guidata da Andy e disse: “Devo andare adesso. Fai il bravo” mi diede un secondo bacio sulla fronte.
“In che senso devo fare il bravo scusa?”
“Hai capito bene, Tommo”
“Non credo proprio, invece.”
“Cerca di comportarti bene con gli altri ragazzi”
“Oh, ma guarda! Allora non sono il solo ad essere geloso,eh?”
“Chi ha mai detto il contrario?”
E così detto, se ne andò dall’altra parte del vialetto. Lo sentii urlare “Chiamami!” mentre apriva lo sportello dell’auto.
Rientrai in casa, che improvvisamente mi sembrò vuota. Sapevo che c’erano anche Niall, Liam e Zayn ma ero anche consapevole che anche se fossi stato con loro, mi sarei sentito terribilmente solo.
Odiavo ammetterlo, ma quando non sentivo la voce di Harry provavo un vuoto interiore indescrivibile. Mi abbandonai sul divano e accesi la televisione, cercando qualche personaggio che avesse il tono di voce più simile possibile a quello di Harry. Il fatto che dovevo aspettare finchè non fosse calato il sole per vederlo non mi consolava affatto. Sperai solamente che ore fossero trascorse molto, molto velocemente.
Avevo voglia della voce di Harry Styles. Avevo voglia di lui.
 
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Salve bellezze <3
Sono ritornata come avete potuto ben notare da questa schifezza di capitolo che ho scritto <3
Nonostante tutto, spero che vi piaccia almeno un pochinino :D
Fatemi sapere cosa pensate (in positivo o in negativo, non importa!)
Ah, che ne dite del vecchio Payne che piano piano si sta risvegliando dalla sua insicurezza? E del signor Styles che sembra essere anche lui geloso di Lou?
Ripeto, fatemi sapere :***
Vi amo <3
___hangover
  
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