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Autore: Rakyr il Solitario    16/09/2007    4 recensioni
Da quel momento si conoscono tutti i principi ed i segreti di questa arcana scienza al massimo, permettendo loro di potere eseguire una trasmutazione senza bisogno di disegnare un cerchio alchemico.
Alcuni di questi sono i fratelli Edward ed Alphonse Elric, oltre alla loro insegnante Izumi, che infransero quell'odiato tabù per riportare in vita le persone a loro più care.
Esistono però anche persone che hanno queste conoscenze in mente fin dalla loro nascita, questi geni dell'alchimia di cui è difficile conoscere il numero esatto sono sparpagliati par tutto il mondo ed è attorno ad alcuni di loro che la storia di cui vado a narrare parla.
Siate pronti a tutto, perché il loro viaggio si perde per le mistiche nebbie dell'incredibile.
Genere: Malinconico, Dark, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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7: A lone wolf and a home

“Frutto del buio
Il tuo seme cresce
In un mondo di malinconia”
Blind Guardian – Harvest of sorrow
 
Il secondo giorno di viaggio si fermò innanzi all’ingresso di una cittadina affollata e favorevole al commercio…
Contemplò un attimo il grande cartello all’ingresso recante la scritta “Rush Valley”, sorridendo per poi scuotere la testa.
Rush Valley, paradiso di fabbri e produttori di automail, protesi metalliche usate per rimpiazzare gli arti mancanti con le stesse funzioni di quelli. Case di tutte le dimensioni erano alternate a negozi di ogni genere, dove mercanti sorridenti e allegri trattavano con persone pulite e a posto con la legge.
 
Tuttavia sapeva cosa accadeva nei sobborghi di quella città, nei vicoli bui, la notte…
Una facciata ridente nascondeva il più grande giro di criminalità che fosse conosciuto, dopo quello di Central City, di solito non creava problemi a nessuno d’influente o, comunque, non provocava problemi che marginali alla popolazione. Raramente capitava che alzassero la testa un po’ troppo, in quei casi qualcuno dell’Organizzazione veniva mandato a tagliarla, così da rimandare la rinascita della feccia.
Nessuno si era mai preoccupato di estirparla del tutto.
In fondo era una discreta fonte di guadagno.
 
Spense la moto e la accompagnò a mano per i boulevard affollati di gente ricca.
Era stato molte volte in quella città e la conosceva quasi come le sue tasche, lo svantaggio era che anche la gente lo riconosceva, e di solito i membri dei Cacciatori non erano molto ben visti dal popolo e trattati alla stregua di assassini a pagamento dai borghesi.
La realtà non era poi tanto diversa.
 
Slacciò la cappa, lasciando in mostra il ciondolo di forma animale –Preparatevi…il lupo è tornato-
 
Per strada tutti si spostavano per lasciarlo passare, in un rispetto timoroso, dettato più da paura che da una vera stima per quel ragazzo che ad appena 17 anni aveva ucciso già più di cento uomini.
 
Il Lupo? Hai visto il pendaglio? Si…che vergogna, dovrebbero bandire quell’assassino. Fa comodo ad altri. È un mercenario. Dicono sia un demone. Che se ne torni da dov’è venuto. Meriterebbe di schiattare. Spero se ne vada in fretta. È portatore di disgrazia…
Questi erano i continui brusii che la sua mente coglieva distintamente ma che lui si costringeva ad ignorare, detti a mezzavoce, per paura, ma abbastanza forte per far capire al diretto interessato che non era il benvenuto.
 
Un sasso lo colpì al fianco.
Il colpo era troppo debole per anche solo infastidirlo, ma guardò comunque incuriosito l’unico che aveva avuto il coraggio di “aggredirlo” e scorgendo il visino determinato di un bambino che si stringeva alla sottana della madre.
-Che branco di buffoni…- pensò –tutti adulti e l’unico che ha coraggio è un bambino-
Tuttavia il gesto l’aveva profondamente colpito nell’animo…era odiato proprio da tutti.
Si calò il cappello sugli occhi per nascondere la piccola lacrima che gli scorreva sul volto, lasciandola cadere a terra.
Il bambino ora si era fatto triste, sentendosi in colpa per il gesto fatto, e cercò di andare accanto al ragazzo, ma venne fermato dalla madre, che guardò il cacciatore in cagnesco.
Rakyr ignorò la signora e si avvicinò al pargolo, carezzandogli la testa con fare gentile e sorridendogli.
La folla osservò il tutto indignata.
 
Un demone non meritava di avere sentimenti per loro.
Il bimbo invece sorrise e gli passò una manina sulla guancia, raggiante.
Agli occhi puri dell’infante era solo un ragazzo triste e solo che veniva rifiutato da tutti.
-Tu…felice…ora-
-Grazie piccolo-
Con un sorriso si congedò, continuando per la sua strada.
 
-Mamma, lui buono- disse seguendo la schiena ammantata con occhi allegri
La madre scosse il capo e lo portò via, nonostante le parole del piccolo erano inconfutabili.
 
La porta di un negozio si spalancò d’improvviso.
-Sono tornato-
Un uomo nerboruto con tendenze femminee gli si avvicinò ridente –Oh, Rakyr caro, sei tornato? Per quanto rimarrai questa volta?-
-Non lo so…l’incarico pare funghetto-
-Winry, accompagna nella mansarda il signor ospite-
Una ragazza bionda arrivò di gran carriera davanti ai due, con ancora un paio di cacciaviti in mano ed un top nero che le evitava ogni impaccio.
-Winry, lui è Rakyr…è un amico nonostante faccia un lavoro ingrato- si interruppe un attimo –In compenso è un fabbro eccezionale-
-Non esagerare…diciamo che me la cavo un pochino-
-Direi molto di più, comunque vai pure in camera a cambiarti e lavarti- fissò i suoi abiti sporchi di terra e sabbia e polvere –I tuoi abiti da borghese sono ancora qui dall’ultima volta, dopo il…ehm…litigio dell’ultima volta erano un po’ laceri, quindi mi sono permesso di sistemarli un po’-
-Sei un angelo-
-Ma che, ma che- l’omone arrossì ridacchiando.
 
Winry accompagnò il cacciatore davanti alla stanza –Dannazione, le chiavi…- si frugò addosso ma ne uscì con uno sconsolato sospiro.
-Non preoccuparti, faccio da solo- tracciò un cerchio alchemico attorno alla serratura e la aprì attivandolo –Grazie comunque-
-Tu sai usare l’alchimia?-
-Si, beh…diciamo che me la cavicchio, anche tu la pratichi?-
-Beh no, però c’è una persona bassa e scontrosa che è un vero genio…-
Fissò lo sguardo raggiante di Winry mentre parlava del piccolo alchimista –Dal tuo sguardo parrebbe una persona molto importante per te…è per caso il tuo ragazzo?-
Lei arrossì di botto –No, ma che dici…ehehehe- iniziò a ridere imbarazzata.
-Però non ti dispiacerebbe se lo fosse-
Lei arrossì ancora di più davanti all’espressione divertita del ragazzo –Beh…- iniziò a torturare un cacciavite che aveva alla cintura.
-Non fa nulla se non rispondi…ora scusami, ma vorrei riposare un attimo-
-V-va b-bene…- fece per andarsene, quando si voltò –Ah, dimenticavo, come ti chiami?-
-Rakyr Celes- sorrise per poi chiudere la porta.
 
Guardò gli abiti sul letto –Sono stupendi- una camicia e dei leggeri pantaloni bianchi giacevano sul letto ordinatamente, accompagnati da una semplice cintura marrone. Accanto c’erano comodi jeans resistenti ed un paio di guanti di buon cuoio.
 
Era a casa…



Ringraziamenti:
Romance: Amore, sei dolcissima!!!
The_Dark_Side: Grazie mille, non ti deluderò
Faccina felice/buffa: sono contento che la storia ti affascini, inutile dire quanto sia importante per me questo racconto
Dark Ailbhe: grazie mille del tuo commento anche su questa fic, spero riuscirai a leggere per intero questa storia!

Prossimo capitolo: Legge inesistente
  
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