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Autore: Michelle92    01/03/2013    1 recensioni
E' la prima volta che scrivo su questo sito, spero di sfornare una bella Fan-Fiction e di farvi passare dei bei momenti mentre le leggerete! :)
"Non sono mai stata così tanto a mio agio in un posto e in un tempo che credevo fosse impossibile avere, finalmente ho trovato me stessa e la mia vita."
"Lo sguardo di Paul cadde nei miei occhi, e così mi persi nell'immensità dei suoi, qualcosa di speciale ci legò..qualcosa che sarebbe durata per molto tempo o forse per l'eternità"
"Non risposi e continuai a fumare la mia sigaretta, odiavo il mio problema, lo odiavo perché niente mi aveva mai reso così fragile e impotente di controllare i miei sentimenti…era arrivato all’improvviso e mi aveva sconvolto la vita. "
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In quel momento avrei voluto morire. Anche se ero la sua ragazza da appena un giorno mi sembrava di conoscerlo da sempre; sembrava sincero, carino, e leale..Mi sbagliavo, che sciocca a pensare che Paul Mccartney potesse volere proprio me, lui che problemi di donne non ne aveva mai avuto e mai ne avrà.
Quando ancora vivevo negli anni 2000 sapevo che da ragazzo era stato un farfallone...ma sognatrice come sono ci avevo creduto davvero nel nostro amore; Maledetto il giorno che lo incontrai!!! maledetto!!!
In quel momento guidavo, e la mia testa non c'era proprio...vagavano troppo pensieri al suo interno; mi rivedevo lei e lui che si baciavano, ma la cosa che più mi impressionava furono gli occhi sbarratti di Paul quando incrociò il mio sguardo poco prima che ripartissi al semaforo. Non si aspettava proprio di trovarmi là, come se il caso mi avesse voluto aprire gli occhi, come se il caso avesse voluto negarmi la felicità...perche si sà, una vita senza amore non è vita. Il mio amore era sempre stato Paul, e nessun'altro lo sostituirà nella mia testa...ero destinata a una vita infelice e solitaria....
Mi ritrovai in un parcheggio, non sapevo nemmeno dov'ero così spensi il motore e mi lasciai trasportare dai pensieri con il rumore della pioggia che cadeva forte sulla mia porsche.
Perchè sono finita qua?Perchè? quanto vorrei tornare alla mia inutile vita superficiale che avevo nemmeno una settimana fa; almeno li ero al sicuro dai Beatles e dalle bastardate di Paul; peccato per Cynthia e per Pattie...ormai eravamo diventate amiche, stavo benissimo con loro... per non parlare del mio lavoro della modella; era tutto perfetto, ma quel pezzo mancante del puzzle faceva sfigurare tutto il quadro...quindi tanto vale! Ma ora non posso farci niente sono in questi anni e non so il motivo, tornare al mio tempo era quasi impossibile non sapendo la causa di questa "venuta" a dei tempi remoti.
Non l'avevo raccontato a nessuno, anche se parlarne con qualcuno mi avrebbe fatto piacere e togliermi un peso, cavoli sono piena di problemi!!!
E cavoli Pattie, sarà in pensiero per me...meglio che vada subito da lei...
Psicologicamente ero uno straccio, i miei occhi versavano più acqua della pioggia che cadeva fuori, asciugai le lacrime e misi in moto.

-Oh rebecca! ma che diamine mi combini? è un ora che ti aspetto-
Non risposi, non riuscivo a parlare e non volevo parle perchè altrimenti avrebbe sentito la mia voce rotta dal pianto e...
-Bè hai perso le parole?- mi disse mentre si avvicinava a me...
-Stai piangendo? ohhh tesoro vieni subito dentro ...che succede?- Pattie mi strinse in un forte abbraccio e mi condusse in camera sua
-Rebecca, parla...devi dire qualcosa...mi piange il cuore vederti cos', io voglio aiutarti ma se non mi dici che succede non so cosa fare- mi guardava preoccupata e mi stringeva le mani...
-H-h-ho vist-t-to  P- non riuscì nemmeno a pronunciare il suo nome, Pattie accarezzava dolcemente i miei lunghi capelli biondi e con estrema dolcezza cercava di capirci qualcosa
-Su dimmi cos'hai visto...Reb-
-PAUL-dissi tutto d'un fiato e strillando-che si b-baciav-va con un'altr-a...-
-Cosa scusa? Maledetto che non è altro- e mi abbracciò ancora più forte
Dopo dieci minuti di silenzio Pattie sciolse la presa dalla mia mano e mi guardò negli occhi..
-Senti rebb, io non so niente nemmeno dell'altra notte visto che mi avresti dovuto raccontare oggi, ed ora mi dici che l'hai visto con un'altra...ma che razza di essere-
Decisi di raccontare tutto a Pattie, a partire dalla notte che avevo passato a casa sua fino al momento in cui l'avevo visto con l'altra ragazza...
-Mi dispiace tesoro, tu non meritavi tutto questo; e lui sicuramente non si merita una ragazza splendida come te...-
-Non lo so Pattie, forse sono io che non sono abbastanza per un tipo come Paul- avevo l'autostima sotto ai piedi, incredibile il potere che quel ragazzo poteva esercitare su di me
-Senti Rebecca, per favore, io queste stupidaggini non le voglio nemmeno sentire per scherzo! Cosa vuol dire non sono abbastanza? Ma ti sei vista? Sei bella, intelligente, dolce, carina...che altro si potrebbe chiedere?-
-Grazie Patti, sei troppo gentile e carina con me....ti voglio bene-
-Anch'io sciocchina- e mi abbracciò forte
Parlando con Pattie mi era venuta un'idea in mente, che mi avrebbe aiutato molto
-Domani vado a cambiare i biglietti Patt!-
-Che biglietti? Rebacca non dirmi che...-
-Anche a me dispiace, ma me ne torno in Italia...ho bisogno di staccare da questo posto-
-Posso capire Rebecca, ma il lavoro? come fai? Lo sai benissimo anche tu che sei una delle modelle più rinomate qua in Ighilterra...-
-ma va, ci siete sempre voi come modelle..fate anche per me!- e le strizzai l'occhiolino fingendomi più calma anche se non lo ero
-Ovviamente tornerai, vero?-
-Vedremo, tu e Cynthia però verrete a trovarmi in Italia vero?- gli chiesi con gli occhi speranzoni, sapevo che mi sarebbero mancate
-Certo che verremmo, poi ho sempre desiderato vedere l'Italia-
Ci guardammo negli occhi e ci scambiammo un debole sorriso...
-Be ma domani come fai? Cioè abbiamo ancora da lavorare sul servizio con i Beatles-
-Non ci vengo nemmeno morta!-cavoli...non ci avevo pensato! ma ero convinta di quello che avevo risposto a Pattie...non l'avrei voluto vedere nemmeno per un secondo quel farabutto di Mccartney...
-Ma come fai? Si arrabbierà Epstein, e anche Patel!-
-Al diavolo a loro Pattie, io Mccarteny non me lo voglio vedere...mi congedo dal lavoro per un periodo-
-Se è questo che ti farà stare bene Rebecca...è la cosa giusta da fare, io ti appoggio!-
-Grazie, grazie Pattie, davvero, sei un'amica-
-Resti da me a dormire? è tardi e fuori c'è una tempesta...non ti faccio guidare in queste condizioni-
-grazie Pattie ma non vorrei essere di disturbo-
-Macchè disturbo, vedi quant'è grande?- indicando il letto sotto di noi-ci staremo benissimo


-Rebecca, sveglia!!! Io mi preparo per andare a lavoro...fra mezz'ora passa a prendermi George-
La voce delicata di Pattie mi svegliò e in un attimo realizzai perchè non ero a casa mia e perchè avevo Pattie a poche decine di centmentri da me
-Oh Pattie, buongiorno- mi alzai velocemente dal letto
-Buongiorno Rebecca- e mi fece un sorriso-come stai oggi?-
-B-bene- le lacrime riniziavano a rigarmi la faccia perchè i pensieri di Paul e della sconosciuta erano riaffiorati nella mia mente..
-Dai, non serve piangere...vai in bagno a lavarti il viso...è un ordine!-mi disse con tono secco Pattie ed io ubbidì..
Andai in cucina dove Pattie aveva allestito il tavolo per la colazione,e mi trovai una tazza di latte e biscotti sotto il naso
-Bè Rebbecca, so che voi Italiani con la colazione ci andate piano-
-Grazie Pattie, che carina-
Mi sedetti a mangiare e nel fratempo Pattie si preparava...
Dopo dieci minuti arrivò in cucina e mangiò qualcosa anche lei, così io andai in bagno e nemmeno 10 minuti stavamo uscendo ca casa sua
Era arrivato George a prenderla...anzi non c'era solo George...Maledetto!!!!!
Paul scese dall'auto di George e cominciò a correrermi dietro mentre cercavo di raggiungere il piu in fretta la macchina...Non volevo assolutamente parlare con lui
-Rebecca, ti prego, fermati...ho bisogno di parlarti...Posso spiegarti!!!- 
Arrivai alla macchina e feci per aprire la portiera ma le sue mani mi bloccarono
-Senti- cercai di tirare fuori tutta la stabilità e tutta la fermezza che avevo anche se dentro ero a pezzi-lasciami in pace, ieri ho visto benissimo, ti sei già spiegato abbastanza-
-Ma non è come pensi!!! Io ti amo-
-Si, ami me e baci un altra....mi prendi anche per idiota adesso?Ti sei comportato di merda quindi lasciami in pace adesso-
Paul iniziò a tentennare nella sicurezza...una lacrima gli rigò il viso e anche io iniziai a piangere
-Lo so, ma io a lei non l'amo....-non gli feci finire di parlare
-Non mi interessano le tue stupide e false spiegazioni, mi è bastato quello che ho visto- Salì nella mia macchina e partì bruscamente, lasciando Paul immobile dov'era con le lacrime agli occhi
Adesso gli facevo anche pena? Ma che schifo...una delle tante...ecco cos'ero...bella faccia tosta..."ti amo". FALSO!

Avevo passato tutta la mattina a cambiare i biglietti che avevo prenotato per il fine settimana; ero riuscita ad avere un posto aereo nel volo che partiva alle 11 di sta notte da qua...nessun biglietto di ritorno. Di pomeriggio invitai a casa mia le mie amiche Katia, Cristina e Cynthia per raccontargli tutto quanto e per salutarle; le avevo invitare a venire a trovarmi in Italia.
Ora, finendo di preparare le valigie pensavo a tutte le cose belle che avevo vissuto in pochi giorni là a Londra, ma pensai anche a ciò che mi aveva fatto soffrire di più... non l'avrei dimenticato mai.
Caricai le valigie in macchina e mi diressi all'ereoporto;lasciai la mia auto nel parcheggio custodito...prima o poi sarei tornata a prenderla.
Trascinavo i miei piedi e le  valigie verso l'imbarco, era quasi arrivata l'ora di partire, pronta a lasciarmi tutto alle spalle.


  
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