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Autore: Gigi Ghiro    01/03/2013    2 recensioni
sono al limite della sopportazione, e so che se mi lascio andare non posso più tornare indietro. ma SO che lui esiste! non è solo dentro la mia testa...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5, ORA BASTA

 

Mi sto perdendo dentro la mia testa. Nei miei pensieri. Sono al limite della sopportazione, e so che se mi lascio andare non posso più tornare indietro. Lui esiste, ne ho le prove! Non è solo dentro la mia testa, tutti quei bei ricordi...li ho vissuti. Non sono pazza! Anche se ormai manca poco...il filo che divide la “normalità” dalla pazzia è sottilissimo, basta un niente e sei perso nel vuoto più assoluto, dove qualsiasi cosa è reale, persi nel vortice dei pensieri, dei mostri e delle fissazioni. Perché chiunque lo sa...quando qualcuno ti tratta da pazzo alla fine te ne convinci anche te stesso. Sono persa. Niente ha più senso...

Ma la realtà è che mi manca...mi manca da morire. Nulla ha più senso, lui vive solo dentro la mia testa, dove tutto è così bello. Posso rivivere tutti i bei momenti all'infinito, tanto ormai sono solo qui. Dentro di me.

E non solo! Lui esiste...ho la collana come prova, me l'ha regalata lui, e l'ho salvato nel sogno! La collana era ancora calda! E mi ricordo che quando mi sono svegliata avevo ancora la sensazione di stringerlo tra le braccia, quella bellissima sensazione. Il contatto delle mie mani con il suo corpo. È stato come la prima volta.

Dopo avergli fatto la doccia con l'acqua, per sbaglio gli ho preso la mano mentre guardavo che libro leggeva. È stato come...come...come se tutta la pelle bruciasse, era un formicolio così piacevole, così bello! Avrei voluto continuare a toccarlo, non volevo rompere quel contatto, accarezzargli i suoi bellissimi capelli. Ma per fortuna quella è stata l'unica volta che la mia testa ha funzionato come doveva e sono riuscita a trattenermi.

***

Dalla fine della scuola poi è stata una vera e propria tortura. A metà agosto però ne ho fin sopra i capelli di prese in giro! Da quando è finita la scuola non hanno mai smesso di arrivare lettere con critiche pesanti, non solo verso di me, ma anche verso la mia famiglia.

Ormai anche loro tirati nel fango per colpa mia.

 

“Mamma, papà, voglio trasferirmi! Sono stanca di questa scuola, di questo quartiere! Basta non ce la faccio più! Voglio andarmene, tanto qui non mi rimane più niente. E di certo dopo l'estate non si sistemeranno di certo le cose, non l'hanno fatto fino adesso, quindi cosa cambia?”

“Ma piccola...tutti i tuoi amici?”

“Amici? Mamma, ma stai scherzando? Chi definirebbe amici persone che giudica senza conoscere i fatti, che alla prima occasione si sono rivolti contro di me, anzi contro di noi! Mamma non sono stupida, mi sono accorta che anche voi siete rimasti senza amici...vi ho trascinato nella vergogna...vi chiedo scusa”

“Piccola! Non dire così, non è stata colpa tua. Tu non hai fatto niente...non è colpa tua se...” sono pazza. Non serve che finisca la frase, il messaggio è ben chiaro.

“IO NON SONO PAZZA!” se nemmeno i miei genitori mi credono, chi altro può farlo?

“Ma no! Ma cosa hai capito? Noi non intendevamo dire che sei pazza, è che...ultimamente sei strana, parli nel sonno...urli e ti agiti. Pensavamo di portarti a far visitare, ma tranquilla. È solo una visita di controllo”. Certo una visita di controllo, tutti ci credono, e io per prima. Ma mi credono davvero così stupida e ingenua? “Mamma io voglio andarmene!”

“Ma tesoro? Dai che ne dici invece di finire le vacanze al mare, e poi tornare a scuola, come se niente fosse?” come se niente fosse? Ma si è resa conto di quello che sta dicendo? A quanto pare no. Loro parlano solo da esterni. Non sanno cosa vuol dire ricevere critiche e prese in giro in ogni istante. Ricevere occhiate ironiche. E adesso pure le lettere. Da parte anche di tutte quelle persone che mi volevano bene. Ma cosa è successo? Perché ora tutti mi odiano così tanto?

“No mamma. Forse non mi ha capito. Io non voglio tornare in quella classe!”

“Sai cosa facciamo allora? Ti va di cambiare solo scuola? Te ne cerchiamo un altra non troppo distante, e con ottime referenze! Ti piace come idea?” Cambiare scuola eh? Beh non è affatto una brutta idea. Anzi lì posso rifarmi una vita, andrò in un posto dove nessuno mi conosce e sa quello che è successo, ne le storie che circolano su di me.

“E va bene. Cambio scuola. Solo a patto che sia distante da qui! Non voglio che le voci mi seguano anche dove andrò!”

“Tranquilla tesoro non accadrà. E della visi...”

“No! Non ho bisogno di visite. Sto bene. Capita a tutti di fare incubi no?”

“Si giusto. Come vuoi piccola”.

“Io vado a letto. 'notte a tutti”

“Buona notte” mi avvio in camera, con passo lento e tranquillo, persa nei pensieri. Cambiare scuola. Chissà come dev'essere. Compagni nuovi, professori nuovi, e forse anche materie nuove. Arrivata in camera mi butto sotto le coperte e non appena tocco il letto mi addormento.

 

Tutto è buio. Will non c'è, lo noto subito! Perché la sua è la prima presenza che cerco. Al posto suo sento quell'aura viscida e nera che aveva cercato di far del male al mio amore. Sento di essere circondata. Vogliono farmi del male, lo percepisco. Ma la collana non fa niente. Sono bloccata, non riusco a muovermi. Cerco di spostare le mani e sento una consistenza molliccia. Oddio che schifo! Mi stanno tenendo ferma...con i loro schifosi tentacoli! Sono tanti, mi sento svenire. Tutte le forze mi abbandonano. La collana non reagisce! Non fa niente. Le gambe iniziano a diventare gelatina. Mi cedono, ma non cado, i mostri mi tengono sospesa in aria. Sono inerme! Sento...sento...le forze venirmi meno, i pensieri iniziano a offuscarsi e tutto diventa sempre più nero... Will ti prego aiutami ...il mio ultimo pensiero...

Poi una presenza arriva. Le bestie mi lasciano cadere a terra, si allontanano dalla forte luce che inizia a circondarmi.

Mi risveglio, dopo pochi istanti credo, e tutto è luce. Sono di nuovo nella stanza dove ho salvato Will. Ma questa volta è stato lui ad aver salvato me. O almeno credo dato che qui ci siamo solo noi.

Elena cosa ci fai qui? Vattene! Hai corso un grave pericolo”. Mi fiondo ad abbracciarlo, tutte le energie mi sono tornate nel momento stesso in cui ho sentito la sua voce.

Oh Will! Perché te ne sei andato? Che posto è questo? Cos'erano quelle cose?”

Sei la solita chiacchierona!” inizia a ridere, come solo lui può fare nelle situazioni peggiori “sempre a fare un milioni di domande, una dopo l'altra, come una macchinetta”

Beh e tu sei il solito idiota! Non dovevi lasciarmi! Adesso tutti mi danno della pazza solo perché ti ho nominato per sbaglio a scuola. io...io non ce la faccio più! Tu eri tutto per me, e adesso sei sparito. E questo è solo un sogno,tu non sei qui, non puoi consolarmi davvero”

Lele...non so come spiegartelo, io non sono un sogno. E te non puoi stare qui. Rischierai di farti del male. Non sarò sempre libero di proteggerti”

Ma almeno spiegami! Dove siamo?” si guarda perplesso le mani, indeciso se dirmi tutto o lasciarmi all'oscuro per proteggermi. In questo posto sento tantissime emozioni scaturire da Will, le riconosco tutte. Paura. Amore. Tristezza. Agitazione. Sono una l'opposto dell'altra, ma tutte intense e presenti quasi in egual modo dentro di lui.

Va bene ti dirò tutto. Questa è una dim...” non riesce a finire di parlare perché qualcosa mi afferra e mi trascina lontano da lui. Vedo tutta la stanza vorticarmi attorno. Sento Will urlare il mio nome e cercare di riprendermi, ma ormai sono troppo lontana. No! Non mi possono portare lontana proprio adesso che stavo per scoprire tutta la verità , proprio adesso che ero con lui! Ero avvolta dal suo amore, ero pronta a consolarlo se ne avesse avuto bisogno, ad ero pronta ad aiutarlo se solo me lo avesse chiesto.

La sua figura diventa sempre più piccola, finché non scompare completamente.

 

Mi risveglio in camera mia, con le lenzuola tutte attorcigliate sul corpo, quasi troppo strette. Sulle braccia ho dei segno orrendi, dove prima quei mostri mi tenevano ferma, e sono esausta, come se avessi passato la notte in bianco. Cerco la collana per darmi un po' di coraggio, ma non è attorno al collo. Una disperazione mi invade e la cerco disperatamente. Metto soqquadro tutto il letto, dopo di quello passo a tutto il resto della stanza, finché non la ritrovo vicino alla finestra, che strano...come ci sarà finita qui?

Sono ancora sconvolta dall'esperienza appena vissuta. Al solo ricordo di quelle cose che mi tenevano ferme, dell'arrivo di Will. E quando mi stava per dire tutto ecco che qualcosa mi trascina alla realtà. La collana che rimane inerte, anzi sparisce pure. Comunque l'unica cosa che ho capito di tutta questa storia è che Will ha paura e non mi ha abbandonato di sua spontanea volontà. Si trova nei guai e io devo aiutarlo! Se solo sapessi come fare per rintracciarlo di nuovo...prima mi ha accusato come se fosse stata una cosa volontaria, forse non si è reso conto che la mia è stata pura casualità. Ma devo scoprire cosa innesca ciò, così da poterlo raggiungere di nuovo e questa volta mi farò spiegare tutto. E guai a lui se mi fa tante storie.

La sveglia sul comodino indica che sono solo le due del mattino, almeno questo mi concede di tornare a dormire e riposarmi come si deve. Il giorno seguente volevo a tutti i costi iniziare la ricerca della scuola. In fondo non mancava moltissimo all'inizio dell'anno nuovo.

 

Ma insomma com'è possibile che non ci sia nemmeno una scuola come si deve? Sembra più una tua tattica per farmi cambiare idea. Dai spostati, adesso cerco io!” allontano malamente mia mamma, che si era impossessata del computer per prima fingendo di cercare. E lei risponde con un grugnito. “Allora vediamo vediamo...mmmh...questa no...eeeee...questa!” avevo trovato una perfetta accademia nel giro di pochissimo! Dalle foto di presentazione è favolosa, sembra più un castello che una scuola. È molto antica, ma ristrutturata di recente, e cosa migliore di tutte, è a chilometri e chilometri di distanza, e tutti gli studenti avevano una loro stanza così non dovevo tornare tutti i giorni a casa e subirmi le dicerie di tutti.

Mamma, papà, voglio andare qua!” il mio tono non ammetteva repliche, “ è una scuola perfetta, ottime referenze, distante, prestigiosa, distante, nessuno verrebbe a sapere di me, distante, costa poco, ed è pure distante!”

Vedo che la sua caratterista migliore è la lontananza”

Ovvio!” ormai rassegnati sospirando e accettano di lasciarmi andare li. Credo che sotto sotto sperino che durante il periodo in cui non sarò in città le acque si calmino, così da potermi permettere di farmi fare una vita tranquilla dopo la scuola. So che le loro prospettive di vita per me siano ereditare quella casa, sposarmi ed avere un lavoro in città o poco distante. Non ho mai trovato il coraggio di dirgli che non avevo alcuna intenzione di passare il resto della mia vita rinchiusa nelle mura di questa città in cui le persone che ci abitano hanno mura ancora più alte. Con mentalità chiuse e menti troppo lunghe secondo me. Abitare in un luogo dove tutti sanno chi sei, cosa hai fatto e pretendono di sapere cosa farai...no! Non sono in grado di sopportare una cosa simile.

Avevo organizzato tutto . Sarei partita con Will, avremmo visitato il mondo girando di città in città...si...con Will...ma ormai non ho più certezze, tranne una. Amo Will e lo ritroverò! Anche se non so ancora come.

ecco Elena è riuscita ad allontanarsi dalla città che aveva iniziato a odiare, una città che non ha saputo "perdonare" un errore, anzi l'hanno ingigantito..più o meno come succede nella vita di tutti i giorni.
maaaa... per pochissimo non è riuscita a farsi dire dove è rinchiuso Will.
chi l'ha riportata indietro?
chi le ha tolto la collana? cosa sono quei mostri e cosa vogliono?
beh se volete saperlo dovete solo andare avanti a leggere :P
ciao da Giorgia!
  
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