Quattro Carte
La villa misteriosa
Era più di mezz'ora che le nazioni, ormai entrate nella dimora del vecchio conte, si guardavano intorno sospettose sedute sul pavimento bordeaux a scacchi neri.
-Non sarebbe meglio proseguire?- chiese Russia alzandosi seguito immediatamente dalla sorella Bielorussia che, con un luminoso coltellino in mano, dava una mano a Ucraina.
-L'eroe ha una proposta!- esordì America beccandosi uno schiaffetto da Inghilterra che gli urlò contro -E noi non la vogliamo sapere!-
-Questa villa è molto pericolosa ed è facile perdersi- mormorò Natalia stringendo la mano al fratello che sobbalzò impaurito -Vero fratellone?-
Alla risposta affermativa della nazione sorse spontanea la domanda sulle labbra di tutti -Ma voi come fate a saperlo?-Si girarono tutti verso Lituania che cercava di staccarsi da Polonia -Ci siete già stati?-
-No- risposero in coro i due fratelli guardandosi appena.
-Comunque- intervenne Spagna passando un braccio intorno alle spalle dell'Italia del Sud -Se è vero quello che dite allora ci conviene dividerci-
Si alzò un rumoroso borbottio placato brutalmente dallo sbattere del rubinetto del russo -Hai ragione. Qualche idea?-
Una pallida mano si levò tra le nazioni -Io proporrei di divederci in cinque gruppi-
-Bravissimo Giappone!- esclamò Cina dandogli una pacca sulla spalla.
-I gruppi saranno- intervenne Francia -Numero 1 me, Igirisu e America- si fermò a causa di un potente calcio arrivato dall'Inghilterra.
-Numero 2 Lovino, Cina ed io- espose Antonio abbracciando i due compagni di gruppo.
-Numero 3 Doitsu, me e Giappone... Veh- propose Feliciano sorridendo ingenuamente e facendo arrossire Ludwig.
-Io direi tipo me, Lituania e Ucraina che secondo me se si vestisse di rosa sarebbe tipo totalmente favolosa- asserì Polonia scuotendo energeticamente i capelli biondi.
-Infine Bielorussia ed io- sorrise Ivan per poi rabbrividire da solo dopo aver capito di essersi cacciato nei guai.
-Bene!- urlarono tutti in coro facendo rimbombare la voce nell'enorme salone a scacchi.
Si divisero iniziando a incamminarsi nei diversi corridoi della villa che li accoglieva tetra e spaventosa, ma ad un tratto si ritrovarono tutti davanti a una porta in legno ammuffito con su scritte delle strane lettere incomprensibili.
-Sei pronta Natalia?-
-Prontissima fratellone-
Aprirono allo stesso tempo le cinque porte e subito si pentirono di essere entrati in un edificio del genere.
Ciao ^^
Finalmente ho ultimato il capitolo .-.
Le nostre nazioni si sono divise... cosa succederà?
Ringrazio le tre sante che hanno recensito lo scorso capitolo :)
A presto
Cami ^^