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Autore: maelle    02/03/2013    9 recensioni
Mi sbattè contro il muro e iniziò a baciarmi e a toccarmi con violenza. La paura prese il sopravvento al dolore.
Sentii i miei vestiti che si strappavano e lui che ansimava sul mio gracile corpo. Chiusi gli occhi sperando di svegliarmi nel mio letto, quanto volevo che fosse solo un sogno.
- Ehi piccola, così non vale - il suo alito puzzava di alcool - Apri gli occhi, è colpa tua se ti sta succedendo questo -
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Don't wake me up if I'm sleeping this life away'
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CAPITOLO 18
 

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Greg's pov
 
Ero disteso nel mio letto, non ricordavo nemmeno come ci fossi finito dentro.
Il mio corpo era tutto a pezzi, appena accennavo un movimento ecco che partiva una fitta di dolore.
Ormai era passata quasi una settimana da quel giorno , ma i segni erano ancora visibili sul mio volto, per non parlare della schiena.

- Gregory, cosa vuoi per pranzo? - ecco la voce di mia madre che  risuonava dalla cucina.

- Niente di pesante, magari un sandwich! - 

Naturalmente i miei genitori non sapevano nulla di ciò che mi era successo, gli avevo raccontato che ero stato rapinato e pestato. Ci avevano creduto.
Invece ai miei amici, anche a Dan, avevo raccontato di avere la febbre: ecco spiegata la mia assenza da scuola. Anche loro si erano bevuti questa scusa.
Dan svariate volte era venuto a casa mia per vedermi, ma lo avevo sempre congedato con scuse alquanto stupide, se mi avesse visto mi avrebbe tartassato di domande.
Per non parlare di come avrebbe reagito quando avesse saputo chi mi avesse ridotto in quello stato.
Ammettilo Greg, sei in uno stato pietoso. Mi alzai dal letto con fatica e mi diressi lentamente verso lo specchio affisso al muro opposto.

Guardati, Greg. 

Hai il viso ancora ricco di segni violacei; il labbro inferiore, spaccato in precedenza, si sta rimarginando ed infine gli occhi.

Guardati, negli occhi.

Sono spenti, tristi, opachi. Quel blu acceso ora è sparito, come se il blu mare non si vedesse perchè è coperto da una foschia. 
Cosa ti è successo. Quelle tue labbra da quanto non si stendono in un sorriso?

Chi ti ha tolto il sorriso?

Chi? Lei.
Sembrerò uno stupido, il classico ragazzo "farfallone" che conosce una ragazza, bellissima, e magicamente cambia personalità. Diventando un ragazzo affidabile e fedele.
Sembrerà banale, la classica storiella da romanzi rosa per ragazzine, ma è la verità.

Io ci tenevo a lei.

Il suo modo scontroso, ma alla fine dolce, erano la cosa che più mi piaceva di lei.
Era una ragazza fragile, anche se non sembra. Cerca sempre di atteggiarsi da ragazza dura, ma quando ti giri un attimo dalla parte opposta alla sua, puoi
benissimo notare che vorrebbe scoppiare a piangere. E lo fa, ma interiormente.
Io volevo aiutarla, asciugarle le lacrime. Quando stava con me, per quanto potesse non sopportarmi alla fine rideva sempre.

Appunto, stava.

E' stata colpa mia se l'ho persa, pensavo di fare il meglio per lei.
Appunto, pensavo.
Se potessi tornare indietro, non so se rifarei questa scelta. Anzi, l'avrei abbracciata e sussurrato al suo orecchio un 'non lasciarmi mai' e avrei inspirato un po' del suo profumo alla vaniglia.
Vi starete chiedendo di chi stia parlando, no? Bhe di Holly.
Chissà cosa penserà ora di me, se mi odia o se..

- Greg scendi! - le urla di mia madre interruppero i miei pesieri, abbastanza confusionari.

- Arrivo ma' - borbottai tra me e me.

Mentre mi avviavo verso la porta colpii involontariamente il mio zaino, non volevo pensare al fatto che fra un paio di giorni sarei tornato a scuola.
Speravo solo che i segni sparissero dal mio volto.
 

Il giorno dopo..

 
Audrey's pov

- Ciao papà, ci vediamo stasera. - baciai mio padre sulla guancia e uscii velocemente di casa per andare alla fermata del bus.

Ultimamente a scuola ci andavo a piedi, ma quella mattina ero in ritardo ed ero costretta a prendere un mezzo.
Eccolo, pensai appena lo vidi avvicinarsi.
Mentre salutavo un paio di compagni di scuola, sentivo come un paio di occhi fissi su di me.
Mi guardai un po' attorno ed ecco, avevo ragione!
Due occhioni verdi mi scrutavano, con lo sguardo leggermente malinconico.
Mi sedetti accanto al presunto paio di occhi, che naturalmente appartenevano ad una persona.
Ma che genio sei Audrey?

Rimasi in silenzio, mentre l'imbarazzo cresceva tra di noi.

- Hei - mormorai incerta.
Non rispose, ma continuava a guardarmi.

- Certo che potresti anche rispondermi, Holly - ero delusa, stanca di questa sistuazione che si era creata fra di noi. Litigare per un ragazzo? Ma si può?

- E cosa dovrei dirti? - finalmente mi degnò della sua melodiosa voce.

- Un 'ciao' sarebbe già un buon inizio. -

- Ciao - disse imitando la mia voce. E' già un passo avanti.
Un silenzio calò fra di noi, probabilmente entrambe eravamo immerse nei nostri pensieri.
Non so a cosa potesse pensare Holly, anche se Meriem mi aveva riferito gli ultimi fatti.
Ma ciò a cui stavo pensando io, era abbastanza importante.
Circa una settimana fa avevo assistito ad uno spettacolo.
Non era a teatro e nemmeno in una piazza. Era in una strada e, più precisamente, non era uno spettacolo, bensì uno rissa.
Rissa? Non credo possa definirla nemmeno così, dato che erano tipo sei contro uno.
L'hanno ridotto male, ma io da brava codarda sono rimasta nascosta ad osservare.
Non potevo mica immischiarmi, no? Mi avrebbero picchiata anche a me.
Ma la cosa scioccante era che quel ragazzo a terra fosse un mio conoscente, un ragazzo biondiccio. Greg.
Non riuscìì a vedere chi lo stessero picchiando, erano incappucciati ed io non riuscivo molto bene a mettere a fuoco i loro volti, notai solamente che uno di loro aveva i capelli castani.
Uno schiocco delle dita di Holly mi riportò alla realtà - Oi tutto bene? - annuii vigorosamente.
Quando se ne andarono, fui tentata di avvicinarmi al corpo del ragazzo diasteso a terra.
Era svenuto così presi il suo cellulare ed inviai un messaggio a suo padre chiedendogli di venirlo a prendere. Dopodichè me ne andai.
Nei giorni seguenti chiesi a Dan se sapeva qualcosa di Greg dato che non si era ancora fatto vedere in giro. Lui mi rispose che aveva la febbre.
Greg gli aveva mentito, avrei voluto raccontargli la verità, ma pensai anche che lui non voleva far sapere cosa gli fosse successo. 

- Allora un uccellino mi ha detto che ora sei single! - cercai di conversare.

Lei ridacchiò - Un uccellino di nome Meriem? Ah quella ragazza non sa tenersi una cosa per se. - disse divertita.

- Ma il motivo per cui lo hai lasciato - dissi riferendomi a Micky - è quello che penso io? - annuì con un sorriso amaro sul volto.
Holly mi aveva spesso parlato del fatto che volesse troncare quello specie di legame che non c'era fra lei e Micky. Era come se lui pensansse di avere una relazione con lei, quando a stento si baciavano!
Dai era evidente, molto evidente che lei pensava solo al biondino.
Eppure era stato proprio lui a mandarlo fra le braccia di lui..

- Sai che fine ha fatto Greg? - 

- No, potrebbe essere partito per il polo nord o la Cina ed io non ne saprei nulla..per quanto mi riguarda potrebbe essere morto! - esclamò con la voce leggermente incrinata.
Lei ci teneva a lui, lielo si leggeva negli occhi.
Mi faceva male vederla così, lui la evitava sempre. Ma lei doveva sapere cosa gli era accaduto.

- E se ti dicessi che non è morto ma che lo hanno semplicemente picchiato? - dissi seriamente guardandola negli occhi, che lei spalancò vigorosamente.

- Che? - e spalancò anche la sua bocca prima di scoppiare a ridere nervosamente - ma non dire cazzate! - continuò ridendo, ma non appena notò il mio volto serio smise di ridere.

- Non ti credo comunque. - disse piccata - la devi smettere di sparare michiate e di dirmi menzogne. -

- Ma io..- non mi fece finire che subito mi interruppe.

- Muoviti, che dobbiamo scendere. - disse spingendomi via dai sedili e oltrepassandomi.
La vidi sparire tra la folla di ragazzi.

Che cosa ho combinato, ho peggiorato le cose!
 
 
Holly's pov
 
Non so più se fidarmi o no di Audrey.
Ormai mi sembra solo che spari cazzate, che non mi dica mai le cose come stanno.
Eppure Greg non si faceva vivo a scuola da un po' e nessuno sapeva esattamente cosa gli fosse successo.
Ed è per questo che ora, alle cinque del pomeriggio, che sono fuori casa sua.
Bussai, e una parte di me sperava che nessuno aprisse. Cosa gli avrei detto? 
Dopo l'ultima volta che ci siamo visti, ora avrebbe anche potuto sbattermi la porta in faccia!
Non mi accorsi nemmeno che una donna, penso sua madre, con un sorriso cordiale mi avesse aperto la porta.

- Ciao cara, posso esserti d'aiuto? - disse con un tono dolce, materno.

- Salve, scusi il disturbo. Mi chiamo Holly, volevo sapere se Greg è a casa. - dissi sorridendo e cercando di essere il più educata possibile.

La sua espressio mutò, ora sembrava dispiaciuta - Oh si, ma lui non vuol.. - 

- Chi è mamma? - disse il ragazzo affiancando la donna alla porta.
Appena mi vide si ammutolì, irrigidendosi all'istante.

- Tranquilla mamma, mai pure. E' una mia compagna di scuola. - salutò la donna con un bacio sulla guancia.

- Va bene, allora io vado a fare la spesa. Arrivederci Holly, è stato un piacere conoscerti! -

- Anche per me, buona serata. - 
Dopo che se ne fu andata, il biondo mi lanciò uno sguardo duro.

- Mi fai entrare? - tentai.
Lo vidi incerto, ma lo vidi spostarsi di lato, lasciandomi così lo spazio per entrare.
Non distolsi mai lo sguardo, cosa che lui fece subito. Strano.

- Cosa vuoi? - disse andando direttamente al sodo.
 
 
 
 
Scusate il ritardooo lol
ma questo capitolo è stato una cosa impossibile! tipo che non sapevo cosa scrivere :c
ma poi una notte, ecco l'idea ahah
inoltre ho tre corsi di recupero da seguire e non ho avuto molto tempo per scrivere, sorry
finalmente oggi ho fatto la prova di recupero di matematica del primo trimestre cc
pregate per me che sia andato bene ahah
spero il capitolo vi piaccia e vorrei ringraziare chi la segue e chi la recensisce waa
siete dei tesori aww
bacioni, martina
  
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