Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Alyx    03/03/2013    5 recensioni
Camille non aveva mai pensato che cadere al di là di una sbarra le avrebbe procurato tanti problemi.
Non aveva mai pensato che la pazzia della sua migliore amica l'avrebbe fregata così.
Non aveva mai pensato, semplicemente, di innamorarsi di Louis Tomlinson.
***
Ecco perché aveva tanta fretta di andare all'aeroporto Alexis.
Due parole.
One Direction.
Ed ecco perché non me lo aveva detto: per quanto mi stessero simpatici quei tizi non avrei mai rinunciato alla mia dormita domenicana.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  


Are you brave enough?
Capitolo 8
Somebody's me

{Questo capitolo -scusa se fa un po' schifo- è per il mio Gufo, perché le si sta offuscando la vista e ha bisogno di essere motivata. ❤}




Tremavo.
Tremavo mentre Louis cantava la prima strofa di Somebody's me, nella versione originale cantata da Enrique Iglesias.
Non... non ce la potevo fare.
E infatti Louis mi guardò confuso, quando al posto della mia voce, al ritornello si sentì solo la musica.
Scossi la testa, chiudendo gli occhi.
Lui si affrettò a togliersi le cuffie e fermare tutto.
-Ehi? Che succede, Cam?
Feci qualche passo, indietreggiando dal microfono, e mi tolsi le cuffie a mia volta.
-Non posso farcela. Io non so cantare.
-Ehi. Non ti preoccupare. Non è niente di che.
-Tu sai cantare! Io no! Tu vivi con tutto questo! È il tuo mondo! Io al massimo l'ho sognato. Non ce la faccio. Non ce la posso fare.
Lentamente Louis mi si avvicinò e mi abbracciò.
Le mie mani, prima inermi lungo i fianchi, si aggrapparono alle sue spalle mentre col viso, mi rifugiavo nell'incavo del suo collo.
-Ehi. Respira. Ce la farai.- sussurrò al mio orecchio, stringendomi a se'.
Scossi leggermente la testa, mentre mi imponevo di inspirare ed espirare.
Mi abbandonai al suo abbraccio, fino a quando non fu lui ad afferrarmi per le braccia e a cercare i miei occhi.
-Mettiti quelle cuffie. 
Cercai di rifiutarmi, ma lui mi riavvicinò al microfono e me le infilò.
Fece lo stesso con se' stesso e poi mi afferrò una mano, mentre faceva partire ancora la base.
Non smise un attimo di guardarmi ma appena cominciò a cantare, i miei occhi caddero sul pavimento.
È un cantante. Mi dissi. È assolutamente normale che la sua voce sia così bella.


You, do you remember me? 
Like I remember you? 
Do you spend your life,
going back in your mind to that time? 
Because I, I walk the streets alone,
I hate being on my own,
and everyone can see that I really fell.
And I'm going through hell,
thinking about you with somebody else...


Deglutii faticosamente, mentre fissando sempre il pavimento cominciai timidamente a cantare il ritornello.
Stringendogli la mano, gli imposi di continuare a cantare e di non lasciarmi da sola.
Lui ricambiò la stretta e si fermò solo per riprendere fiato. Per poi ricominciare.

Somebody wants you,
Somebody needs you,
Somebody dreams about you every single night.
Somebody can't breath without you, it's lonely,
Somebody hopes that some day you will see,
That Somebody's Me.
That Somebody's Me.


Alzai lo sguardo solo quando lui ricominciò con la seconda strofa. Mi sorrise, con quel suo magnifico sorriso che stordisce e tranquillizza allo stesso tempo.
Mi tirò verso di se', le nostre mani sempre incrociate, fino a che le nostre spalle non si toccarono e abbassò lo sguardo verso il testo della canzone.


How, How could we go wrong?
It was so good and now it's gone...
And I pray at night that our paths soon will cross,
And what we had isn't lost.
Cause you're always right here in my thoughts...


Seguii sul testo la sua voce, fino a qualche istante prima del ritornello. Alzai lo sguardo e vidi i suoi occhi, pronti ad agganciarsi ai miei.
Forse, non ero così male. 
D'altra parte, l'avevo scelta io la canzone. La sapevo, la cantavo sempre.
Aumentando la stretta delle nostre mani lo pregai ancora una volta di cantare insieme a me.
Tuttavia, alla prima parola sentii solo la mia voce nelle cuffie. Mi rilassai solo quando mi raggiunse cantando la seconda frase.
Sorrisi e proseguii, alternando con Louis le parole.

Somebody wants you,
Somebody needs you,
Somebody dreams about you every single night.
Somebody can't breath without you, it's lonely.
Somebody hopes that some day you will see...
That Somebody's Me.
Oh Yeah.

Lo guardai un po' male quando disse Oh yeah, senza riuscire a trattenere un sorriso, ma lui proseguì tranquillamente la sua parte.


You'll always be in my life.
Even if I'm not in your life.
Because you're in my memory.

Sembrò quasi che interrompessi la sua strofa, quando cominciai a cantare. E questa volta da sola.
Fissandolo negli occhi, concentrandomi solo su quel strano colore, un abbraccio tra verde e azzurro, e lasciando che le nostre voci si mescolassero, raggiungessero e separassero, quasi come se stessero danzando.

You, will you remember me?
And before you set me free.
Oh listen, please. 

Le nostre voci aleggiarono dell'aria insieme alla musica.Non smettemmo un attimo di guardarci.
Louis sembrava non riuscire a reprimere il suo sorriso, come a volermi dimostrare che ero stata una stupida a non essermi lasciata andare prima.
Fece cantare il ritornello tutto a me, e solo alla fine si intromise.


Somebody wants you,
Somebody needs you,
Somebody dreams about you every single night.
Somebody can't breath without you, it's lonely.
Somebody hopes that some day you will see...
That Somebody's Me. (Woah-ah-ah-ah)
That Somebody's Me. (Woah-ah-ah-ah)
That Somebody's Me. (Woah-ah-ah-ah)
That Somebody's Me. (Oh Yeah.)


Mentre la musica si estingueva mi accorsi di avere il fiatone e cercai di riprendere fiato.
Ma sull'ultima nota, starnutii, facendo scoppiare a ridere Louis.

***

Ridemmo come dei matti fino a che non ci accorgemmo che Harry e Alexis erano sul ciglio della stanza, ognuno appoggiato a uno stipite della porta.
Ci interrompemmo bruscamente, e feci sgusciare la mia mano fuori dalla stretta della sua.
Louis cercò di riafferrarmi ma fu troppo lento.
-Canti bene, Camille.- commentò Harry sorridendo.
Alexis mi guardò, cercando di nascondere un ghigno, ammiccando verso Louis.
-Oh no. Io... io non canto. Alexis lo fa!- mi affrettai ad aggiungere mentre il suo ghigno si trasformava in una smorfia.
-Davvero?- disse Louis, mentre Harry si limitava a guardarla stupito.
-Io... qualche volta, ma...- disse confusa.
Non era vero. Alex sapeva cantare. Bene. 
L'avevo sempre ammirata, e forse anche un po' invidiata, per quello. Per la facilità con la quale raggiungeva tutti gli acuti possibili in un millesimo di secondo.
Alex stava cercando ancora una scusa quando Louis e Harry urlarono verso l'altra stanza -Niall! La chitarra!

@

Alexis venne rapita da Niall, Liam, Zayn e la chitarra mentre io, Harry e Louis andavamo a prendere qualcosa da bere per tutti.
Mi appoggiai al tavolo mentre Louis rovistava nel frigo.
-Che ora è?- ne uscì ad un certo punto Harry, affiancandomi con in mano uno stappa bottiglie.
-Oh. Io non... Aspet-
-Styles!- tuonò da dentro il frigo Louis. Ritirò la testa di scatto, tirando pure una botta contro il freezer. 
Harry scivolò lontano da me in tre secondi.
-Non ci provare! Non pensarci nemmeno!- ricalcò l'amico, tre bottiglie di birra sotto il braccio.
Guardai Louis confusa. -Cosa...? Cosa ha fatto?
Harry trattenne una risatina.
Il ragazzo lo fulminò, poggiò rumorosamente le birre sul tavolo e lanciando ad Harry un'ultima occhiata si chinò per prendere qualcos'altro nel frigo.
-Harry...- la voce di Louis mi giungeva ovattata e smorzata. -...Lui ha la brutta abitudine di chiedere alle ragazze l'ora per provarci con loro.
Aggrottai le sopracciglia mentre Harry faceva un altro passo indietro. Mi girai verso di lui.
-Ma tu sei un...
-Pervertito?- mi anticipò continuando a sorridere.
-Stavo per dire idiota.- lo corressi.
Con un urlo Alexis mi chiamò.
Afferrai le birre sul tavolo scuotendo la testa, poi mi rivolsi a Harry. -Hai davvero bisogno di chiedere l'ora, per farti baciare?
Louis tirò un'altra testata al freezer mentre Harry da confuso divenne offeso, per poi scoppiare a ridere mentre mi guardava uscire e raggiungere gli altri.

***

Far cantare Alexis fu pressapoco un'impresa.
Alla fine scegliemmo Takin' back my love, sempre di Enrique Iglesias, passione di Alexis dubito dopo i One Direction.
Diciamo che ci eravamo contaminate a vicenda. 
Io amavo alla follia quel ragazzo. E a forza di farglielo sentire, come lei col gruppo inglese tra l'altro, aveva imparato ad apprezzarlo.
Harry, Niall e Alex cantarono più di tutti alternandosi le strofe e i ritornelli.
Zayn e Liam si divertirono troppo a fare gli eco, per non parlare di tutti i uuuhhhh di sottofondo.
Per la maggiore parte del tempo invece, io risi con Louis mentre ci limitavamo a battere le mani a tempo e, sopratutto lui, canticchiare qualcosa al ritornello. 
Alla fine della canzone avevo i crampi alla pancia dal tanto ridere. Mi lasciai cadere sul tappeto con un sospiro, un sorriso ancor stampato in faccia.
Il gruppo invece si alzò e tutti corsero in sala registrazioni terrorizzati da quel che il loro manager, Paul, avrebbe potuto fargli se non finivano il lavoro nel pomeriggio.
Appena rimasi sola con Alexis, lei mi saltò addosso.
-TU! Essere inutile! Come hai osato farmi cantare...!
-Con i tuoi idoli?- la interruppi sorridendo. -Andiamo, Alex. Lo so che ti è piaciuto un casino!
Lei mi fissò arrabbiata per qualche istante, poi sospirò e si sedette a gambe incrociate accanto a me. 
-Sì, ma... io credo ancora che tutto questo non sia reale. Domani mi sveglio e scopro che è tutto un sogno. Che non li ho mai incontrati sul serio. Che non ho mai cantato con loro. Che...
-Ehi, Alex! Non pensarci nemmeno! Tu...- abbassai lo sguardo. -Tu te lo sei meritato. Eri talmente ossessionata, talmente innamorata di loro, da trasformare la tua vita. Credo che incontrarli, parlare, cantare con loro, sia stato finalmente il sogno che avevi tanto bramato in questi ultimi anni. E non ti sei mai fermata. Nemmeno quando ti prendevano in giro, quando ti offendevano, quando ti consigliavano di arrenderti. Sei sempre stata così convinta di quel che facevi che alla fine ce l'hai fatta, giusto? E io sono tanto felice per te.- rialzai lo sguardo su di lei.- Perchè questo dimostra che la tua forza di volontà è valsa sopra ogni cosa, ogni affronto, ogni offesa. E non vale solo per loro. Tutto quel che hai raggiunto nella tua vita è stato grazie a te, alla tua forza, alla tua determinazione. Io, io credo che non ce l'avrei mai fatta al tuo posto.
Alex mi sorrise.
-Sei la migliore amica che potessi desiderare. 
-Anche tu, Alex.- dissi buttandole le braccia al collo, stringendola in un abbraccio.
-Anche grazie a te ce l'ho fatta. Se tu non avessi fatto quella figura all'aeroporto con Louis, non sarei qui! Hai visto?- disse sciogliendo l'abbraccio e ghignando verso di me. -Alla fine non sei proprio così inutile...
Non le diedi nemmeno il tempo di pensare "One Direction" che la colpii con un cuscino.

***

Sorridendo al commesso di Starbucks, mi affrettai a pagare il solito frullato e un caffè freddo.
Alexis era già trotterellata alla macchina con Zayn che ci avrebbe riaccompagnate a casa. 
Mi avviai verso l'uscita del negozio, sorseggiando il mio smoothie.
Per poco non rovesciai il caffé di Alexis quando Louis comparve improvvisamente.
-Ma sei sempre in mezzo tu?- borbottai facendo un passo indietro.
-No. Ma sembra che io sia padrone della tua vita.
-Non ci contare, Tomlinson. 
-Comunque, non sono qui per litigare.
Alzai gli occhi al cielo. -Quindi sei qui per...?
-Proporti una cosa.
-Illuminami.
-Un giro in bicicletta in Hyde ParkSabato a mezzogiorno. All'Albert Memorial
-Con tutto il gruppo?
Lui mi guardò serio negli occhi. -No. Solo io e te.
Mi trovai a trattenere il respiro.
-Io...
-Solo per divertirci. Nessun obbligo. Per passare un pomeriggio insieme. Senza il pubblico.
Sospirai. 
-Per favore, Cam. Non potrei sopportare di rimanere un altro fine settimana rinchiuso alla Sony. Mi ammalerò. - disse passandosi una mano nei capelli. -Salva il tuo amico...
Stetti un attimo in silenzio, guardandolo fintamente dubbiosa con un accenno di sorriso in volto.
-Alle sette devo essere a casa. E porto Thunder.- decretai.
-L'uragano a quattro zampe dell'altra mattina?
-Lui.
Louis sorrise come suo solito. Scossi la testa leggermente divertita senza smettere di fissarlo.
I suoi occhi erano così...
-A sabato. Ti chiamo.
-Va bene. Ma non assillare. Se mi chiami che sono ancora in macchina con Zayn, sappi che nn ti risponderò mai più.
Ghignò divertito. -Ti metto alla prova?

***




Angolo dell'Autrice:
Ciao a tutti. 
Almeno, se è ancora rimasto qualcuno, qui. 
Ci sono rimasta un po' male per le poche recensioni dello scorso capitolo: ma ho dato colpa al fatto che fossi in ritardo sparato e quindi vi siete messe d'accordo per punirmi. Ahahah
Comunque, non mi piace proprio per niente questo capitolo. 
L'avrò riscritto, cambiato canzone, almeno ottocento volte; ma sono davvero stufa e chissene frega. 
Dal prossimo capitolo cominciano a movimentarsi un po' le cose e diciamo che è uno dei miei capitoli preferiti. 
Ci vediamo domenica prossima, gente. :) 
Un bacione a tutti.
Alice :)



   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Alyx