Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: alessia0516    03/03/2013    0 recensioni
Questa storia parla di Emma e Filippo, due ragazzi che frequentano lo stesso liceo ma che non sanno ancora quanto in quest'anno le loro vite si intrecceranno.
I personaggi esistono realmente, ma i fatti sono stati inventati. E per motivi di privacy ho cambiato anche i nomi e i luoghi.
Spero vi piaccia, se vi piace mettete una recensione, non vi costa niente :)
xoxo
Alessia
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Passarono i giorni e il rapporto di Emma e Andrea diventava ogni attimo più forte e si sa, quando si sta bene, il tempo sembra volare e non bastare mai.
Tanto che era già sabato, il giorno della festa della Filicudi, quella tanto attesa da tutti, l’evento dell’anno.
-Oh anvedi Andrè che parla co’ la sorella del Romano!
-Eh? Ah sì, beh Enrico, lasciali fare.
-Oh scusa Fili era solo per dire una cosa carina, di certo non volevo fare il pettegolo! Piuttosto … Te come sei con Fede?
-Oh certo Enrì che c’hai na sensibilità che manco un rinoceronte!
-E che ho detto Simone?!
-Te impara a star zitto!
-Volevo solo sapere come va con Federica, non sapevo fosse argomento off-limits!
-E invece lo è da quando ho scoperto di essere il cornuto di Roma, lei dal suo liceo artistico, zitta zitta se li è passati tutti, ovviamente a insaputa del sottoscritto.

Ovviamente queste sono le parole di Filippo, che dopo nove mesi ha dovuto troncare la storia con la sua fidanzata perché evidentemente lei l’aveva cornificato a destra e a manca.
-Cazzo che troia, perdona il francese, ma si è comportata da grandissima zoccola! Scusa bello, io non sapevo niente, avrei affrontato l’argomento con un po’ più di sensibilità.. Ma ora che vuoi fare?
-Io? Vedo se ce n’è qualcuna di carina alla festa della Fili e cerco di combinare qualcosa, almeno per dimenticarmi di quella la.
-Non è che avevi messo gli occhi sulla Romano?
-Ma chi?! Ma figurati! Quella è roba di Andrea, troppo piccola per i miei gusti, con una così devi aspettare mesi e mesi prima di arrivare a qualche conclusione.
-Guarda la penso esattamente come te… Mo zitti che arriva Andrea.
-Bella ragà!

Dopo saluti e vari convenevoli i ragazzi andarono in classe. Dall’altro lato del corridoio abbiamo Emma che è elettrizzata dal fatto che sta sera Andrea la porti con lui alla festa, non si ricorda nemmeno della pseudo-cotta che aveva per Filippo, non pensa a lui, ora al centro dei suoi pensieri c’è Andrea, per lo meno per il momento.
Mentre lei è imbambolata a guardare il suo potenziale ragazzo che si avvia verso la classe, Matilde cerca di attirare la sua attenzione.
-Ohi? Emma?
-Eh dimmi!
-E che cazzo è da mezz’ora che cerco di attirare la tua attenzione!
-Ecco, ce l’hai! Che c’è?
-Non hai saputo?
-Di?
-Della ragazza, o meglio ex, di Filippo che a quanto pare l’ha tradito con Roma e provincia?
-COSA?!
-Ebbene sì! E a quanto pare sta sera alla festa della Filicudi sarà a caccia.
-E quindi? Io alla festa ci vado con Andrea, non me ne frega niente di Filippo!
-No vabbè era per avvisarti!
-Ecco, ora che mi hai avvisata possiamo anche andare in classe.

Emma dice che non le importa più di tanto, ma sa benissimo che quella cotta per lui non era una cosa passeggera e che quindi se alla festa ci avesse provato con qualcuna davanti a lei, forse si sarebbe incazzata, ma cerca di non darlo a vedere, visto che comunque per lei è più importante Andrea.
Passano le ore ed Emma non riesce ancora a decidersi. Ha tre vestiti molto carini davanti a se ed è indecisa, manco questa scelta avesse condizionato il resto della sua vita.
-Metti quello verde. Ad Andrea piace il verde, vai sul sicuro.
Emma si gira e vede suo fratello che la guarda sorridendo. Michele Romano è un’icona nella sua scuola, ogni ragazzo vorrebbe essere amico suo e ogni ragazza la sua fidanzata, dopotutto è alto, fisico e viso da Adone, perfetto in tutto e per tutto. La sua unica debolezza è la sorella, se qualcuno facesse del male alla ‘piccola’ Emma, lui davvero darebbe di matto, forse perché ne hanno passate davvero tante e quindi cerca di proteggerla in tutti i modi, la porta sempre con se alle feste e la tiene d’occhio manco fosse un falco, quando deve andare da qualche parte deve portarla lui e deve conoscere la gente con cui gira, in poche parole deve sapere che è protetta. Ad Emma tutto ciò sta bene, visto che lui non le vieta quasi niente, avendo comunque diciotto anni sa che è normale voler andare a feste e solite cose, ma almeno le fa sotto il suo occhio super vigile.
-Dici?- gli rispose la sorella sorridendogli.
-Fidati, vai sul sicuro. Comunque sei bellissima!
-Grazie Michele!

I due si abbracciarono, ma neanche il tempo di far finire questo momento di estrema tenerezza che suonò il campanello e Michele andò ad aprire la porta.
-Ehm, ciao Michele, sono qui per prendere Emma… E’ pronta?
-Cosa?! Emma non mi ha detto niente! E poi con te non ci esce, sei uno sfigato assurdo, di certo non faccio uscire la mia sorellina con uno come te!

Andrea diventa cadaverico e inizia a sudare freddo.
-Oh stai calmo, so tutto dai entra, è su a cambiarsi! Come sei agitato fijo mio!
-Eh, mi hai fatto prendere uno spavento!

Emma entrò in salotto con un bel vestito verde smeraldo, come le aveva consigliato il fratello, lasciando a bocca aperta tutti.
-Wow, sei stupenda!
-Oddio, grazie!
-Si ok, le smancerie non davanti a me. Voi andate, io passo a prendere un po’ di gente e verrò alla festa verso le dieci o giù di lì, Andrea, tienimela d’occhio. Mi fido?
-Si certo!
-Farò finta di fidarmi, ora andate prima che cambi idea.

Uscirono dall’appartamento e salirono in macchina, Emma iniziò a parlare a macchinetta su quanto fosse emozionata per la festa e che non vedeva l’ora di vedere cos’avesse organizzato quest’anno la Filicudi e Andrea, essendo anche lui uno poco loquace le rispose e non ci fu un solo momento di silenzio in macchina.
Arrivarono al parcheggio davanti al locale e Andrea parcheggiò la macchina.
-Ferma li eh!
Con un movimento molto agile corse dall’altro lato della macchina e le aprì la portiera.
-Ma che gentile!
-Questo ed altro per la mia dama!
-Per altro intendi?
-Beh… Per ‘Altro’ intendo questo.

Le prese la testa e la baciò.
-Mm, forse potrebbe interessarmi, anzi, decisamente mi interessa.
Disse lei baciandolo di risposta.
I due si presero per mano ed entrarono nel locale, entrambi avevano un sorrisone stampato sul viso.
Dopo poche ore, molta gente era arrivata alla festa ed era fantastica come tutti si aspettavano, dopotutto come fa le feste Marta Filicudi, non le fa nessuno.
Verso mezzanotte arriva anche Filippo, saluta i suoi amici e inizia a bere e ballare. Dopo poco vede Emma e Matilde che parlano insieme e va verso di loro.
-Buonasera signorine!
Le due lo guardarono molto storto.
-Ho detto buonasera, mica che vi ammazzo il cane eh!
-Ciao Filippo.
-Che onore, la sorellina del Romano che sa il mio nome, WOW.
-Avrei anche un nome sai?
-Ah si… Emma giusto? Andrea ci ha parlato di te, come da programma sta sera avete concluso?
-Ma taci che sei solo ubriaco. E vai da un'altra parte.
-Ma io non sono qui per te, non ti si fila nessuno, io sono qui per Matilde.
-Me?
-Ne vedi altre intorno? Non sono ubriaco, per l’informazione.
-E cosa vuoi da me?
-Vieni con me.

Lui la prese per la mano e la portò da un'altra parte.
Emma restò a bocca aperta, incredula della scena a cui aveva appena assistito.
Ebbene sì, la sua migliore amica, quella che conosceva da più o meno gli anni dell’asilo, era andata chissà dove con il ragazzo per il quale ha avuto una specie di fissazione per tipo cinque anni.
Sentì qualcuno che le prese la mano, si girò e vide Andrea con un sorriso che le fece presto dimenticare di Matilde e Filippo.
*****
Non capiva perché l’aveva fatto, non sapeva perché l’aveva presa per mano, perché l’aveva fatto davanti a lei. Dopotutto era strafatto, non capiva molte cose. È stato un gesto stupido, dopotutto non si era mai accorto di Emma prima di allora, non l’aveva mai notata, finché non gliene aveva parlato Andrea. Lì di colpo l’ha vista, si è accorto di quanto fosse carina e il fatto che gli fosse in un certo modo ‘vietata’ rendeva il tutto più interessante. Filippo ha sempre voluto l’impossibile, ciò che non poteva avere. Era il tipico bambino che andava a curiosare tra i cassetti dopo che gli era vietato farlo. Ha sempre avuto questa tendenza.
E ora vuole Emma, non sa ancora come, non sa bene perché, ma sa per certo che riuscirà a ottenerla.
Certo che quel che aveva fatto non l’avrebbe aiutato nella sua ‘missione’, a meno che non avesse sfruttato la gelosia di Emma a suo favore.
-Insomma vuoi dirmi che cosa hai intenzione di fare?!
Lo fermò Matilde che era evidentemente contrariata.
-Ehm… Non lo so, sai ho bevuto un po’ troppo. Senti, facciamo così, tieni il mio numero e fallo avere ad Emma, e intanto dammi il suo.
-Perché scusa, non sai che sta frequentando Andrea?
-E che problema c’è?
-Come che problema c’è?!?! Ma che cazzo di problemi c’hai?!
-Per il momento nessuno.
-Non direi… Comunque eccoti il numero di Emma.

Dopo lo scambio dei numeri, il ragazzo lasciò Matilde lì dov’era e se ne andò.


------------
Cari lettori,
Sono tornata!
Spero vi piaccia questo capitolo, se vi va, le recensioni sono bene accette, ma non obbligatorie ;) sto rivedendo il prossimo capitolo, ma... volete qualche spoiler? 
Andrea vi stupirà il prossimo capitolo.... Chissà :D o per lo meno, io sì :D
un bacione 
Ale
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: alessia0516