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Autore: _The_Wall _    03/03/2013    11 recensioni
Mikan sta per entrare in prima media,é sempre circondata dai suoi migliori amici,Hotaru,Ruka e Natsume. Finalmente,lei stessa ha iniziato a diventare più matura ma é sempre allegra e porta comunque le mutandine a pois :D. Per lei Natsume,non sarà più un semplice amico. Spero vi piaccia,é la mia prima fanfiction,quindi non sarà un capolavoro.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Mikan
 
< Riuscirò a prenderti,Mikan! > urlò un ragazzo fermandosi per riprendere fiato.
< è inutile Koichi,sono più veloce di te > rise lei,radiosa e instancabile.
< Accidenti!Se l’avessi saputo,non avrei mai accettato > scherzò lui.
< Aspetta!Dammi cinque minuti > supplicò lei,mentre lui si stava rialzando e avvicinando.
< Scordatelo >.
Corse verso di lei,inciampando e cadendole addosso.
 
< Presa > annunciò vittorioso.
< Non vale > sbuffò per finta.
 
Era passata una settimana dall’arrivo di Koichi.
Mikan strinse subito un bel rapporto con il ragazzo,erano diventati buoni amici.
A Natsume,non rivolgeva nemmeno più la parola e ad ogni secondo che passava,il cuore del gatto nero iniziava a sanguinare.
Che ne era stata della loro bellissima e invidiabile amicizia?I sentimenti che provavano l’uno per l’altra?
Il moro l’amava e continuava a farlo,giorno per giorno,ma Mikan..Sembrava essersi dimenticata  di questi sentimenti.
 
I due si alzarono e si diressero verso l’accademia,dove i corsi unificati gli attendevano.
 
Mikan entrò felice nell’aula,accompagnata dall’amico.
Natsume era assente ed era la prima volta che Koichi faceva la sua apparizione in questo gruppo.
Presero posto mentre Persona si accomodò e chiamo a se il ragazzo dai capelli argentei.
 
< Hijiri Koichi,alice libero arbitrio. Ho deciso di affidarti un importante in   carico che dovrai svolgere seguendo le mie istruzioni >.
< No! >
 
Un urlo riempì le pareti color pece di quella inquietante stanza. Inutile chiedersi di chi si trattava se non proprio della giovane alice-furto.
 
< Per favore! Non proprio a Koichi,è appena arrivato..Voglio prendere il suo posto >.
< Sakura. Dov’è finito tutto quell’astio verso le missioni?Non ti opponi più alle mie decisioni di mandarti a uccidere? >
< Voglio andarci io,tutto qui > disse reggendo quello sguardo che nemmeno i morti potevano possedere.
< Molto bene. Hijiri siediti e Sakura,presentati al cancello alle ore 24:00 >.
 
***
 
< Ruka,devo parlarti>.
< D’accordo. Hotaru ci sentiamo dopo > disse il biondo schioccandole un dolcissimo bacio sulle labbra.
 
Ecco. Quelli erano i rari momenti dove Hotaru Imai,mostrava il suo bellissimo sorriso e arrossiva.
I due si incamminarono verso il bosco.
 
< Che ti prende Natsume?Non ti riconosco più >.
< Che cosa stai cercando di dire? >
< Pensavo fossi cambiato,più sereno con te stesso,ma ultimamente sei tornato il ragazzo aggressivo >.
< Cosa devo fare Ruka? > domandò con una vena di disperazione,prendendosi la testa fra le mani.
< Non ti ho mai visto in questo stato > si stupì,seriamente preoccupato per l’amico.
< Dimmi cosa devo fare,dimmelo >.
< Parli di Mikan?Da quando è arrivato quel ragazzo,ha occhi solo per lui > rifletté.
< Non ci parliamo da..>
< Da? > lo invitò a concludere.
< Da quando l’ho baciata e sembra quasi che si sia innamorata di Hijiri > disse con una vena di rabbia.
< Trova l’occasione giusta per parlarle e tutto si risistemerà >.
< Ti invidio Ruka >.
< Perché mai? >
< Hotaru non ha altri ragazzi che sono pronti a rubartela. Tutti sanno che è tua e solo tua,mentre Mikan..é preda di chiunque,chiunque può portarmela via >.
 
***
 
< Che cos’è successo a Mikan? > domandò una Hotaru angosciata.
 
Erano passati giorni e la sua migliore amica,era scomparsa,nuovamente.
 
Koichi rimase taciturno. Si vergognava da morire,oltretutto aveva gli occhi puntati addosso non solo della compagna dagli occhi violacei,ma anche quelli del biondo. Forse si sbagliava,ma sentiva una forte pressione su di se,da Natsume,che se ne stava lontano ma che seguiva il discorso.
 
< Ecco,io..Era andata in missione,al mio posto > sussurrò in preda al terrore.
< In che senso, “missioni”? Non sapevo che anche nel programma delle abilità speciali,lo includessero > osservò
lei,sconcertata.
< Infatti lei,non fa più Parte delle abilità speciali,ma di quelle pericolose > le rispose Ruka.
< Di che cosa stai parlando? > si ghiacciò Hotaru.
< Che ha un altro alice,quello del furto. Un alice pericoloso,che le permette di rubare quello degli altri. Frequenta da molto tempo i corsi insieme a Natsume,mi ha chiesto lui stesso di non dirlo a nessuno,nemmeno a te. Ti ricordi quella volta che Mikan è stata assente?Aveva rifiutato di svolgere un compito e Persona l’aveva punita,ferendola gravemente. Tutta questa storia è stata nascosta,un segreto rimasto fra l’insegnante e il preside e Mikan stessa.
Lei ha sempre rifiutato di uscire dall’accademia per svolgere gli incarichi ma questa volta..>
 
All’improvviso Koichi,si sentì il pavimento mancare,sotto la suola delle scarpe.
Natsume lo aveva preso per il colletto,più furioso che mai.
 
< Che hai detto? > ringhiò furioso.
< Come hai potuto?Non fermarla?Io..> il gatto nero stava letteralmente soffocando il compagno,ma non poteva ne vedere le smorfie ne sentire i gemiti di dolore. Era cieco dalla rabbia.
< Fermati! > lo risvegliò dal suo stato di trance,il suo migliore amico.
Natsume lo buttò per terra,lanciandogli uno sguardo glaciale.
Koichi si rialzò e non certo per scappare.
Gli sganciò un pugno nello stomaco e si avviò all’uscita dell’aula.
 
< Ho cercato di dissuaderla,ma era irremovibile > dichiarò Koichi,quasi cattivo prima di dileguarsi.
 
***
Erano solo le due di notte e Mikan non ne poteva più.
Una forte emicrania,le impediva di riposare.
Una grave febbre l’aveva colpita,con dolori terribili.
Voleva morire per la troppa sofferenza. Si rigirava in quel letto bollente,in cerca di un angolo fresco.
Piangeva. Piangeva,voleva che quelle anomalie terminassero.
Si trovava nella sua stanza,dove ogni ora passava un’infermiera per verificare se c’erano stati dei miglioramenti.
Tutto inutile. Sembrava peggiorare.
Le lacrime scendevano da quegli occhi semichiusi.
 
Ma non era l’unica che non riusciva a dormire anche Natsume,non chiudeva occhio.
Doveva trovare Mikan e subito.
Si alzò e uscì dalla stanza,vestito da dei pantaloni da pigiama e una maglietta.
Si fermò davanti alla porta della ragazza e restò ad ascoltare qualche tipo di indizio che potesse confermare che la sua protetta si trovasse veramente all’interno della stanza. I giorni precedenti era vuota,ma forse adesso non era così.
Rimase in silenzio e come previsto udì dei singhiozzi.
Abbassò lentamente la maniglia,sperando vivamente che anche quella volta si fosse dimenticata di chiuderla a chiave.
Poteva entrare e così fece.
Richiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò al letto.
Quello che vide,gli provocò una stretta al cuore.
Vederla piangente,in quello stato,era un’immagine troppo forte persino per lui.
Lei non sembrava essersi accorta della sua presenza e come se fosse destino,iniziò a sussurrare frasi a se stessa.
 
< Natsume..Mi manchi..Non sono più arrabbiata con te,anzi non lo sono mai stata,è solo che ho sempre pensato che mi  volessi prendere in giro. Non mi sento più la stessa da quando non ti parlo,da quando non ci divertiamo insieme,da quando non ci confidiamo al nostro ciliegio,da quando tu sembri essere uscito dalla mia vita >.
 
Il ragazzo restò muto a quelle parole. Nonostante fossero solo sussurri,le aveva sentite chiaramente.
I suoi occhi cremisi pungevano e non si spiegava il motivo.
Pensava di averla persa per sempre,ma si sbagliava.
Era lei che credeva di averlo perso per sempre.
 
< Natsume,dove sei..chissà che cosa stai facendo > disse mentre altre lacrime le rigavano il viso.
< Sono qui > sussurrò dolce,con un sorriso.
Mikan lo guardò spaventata e rossa.
Natsume la trovò bella anche in quella situazione.
< Da quanto tempo,sei qui? > chiese intimorita.
< Zitta,non dire niente > la intimò lui,chiudendo gli occhi,abbracciandola.
Lei ricambiò quel gesto,come se non avesse aspettato altro.
Ti amo Natsume,pensò in quell’istante.
Lui la faceva sempre sentir bene tra tutto quel dolore fisico.
E mentre lei era concentrata su quel contatto,non si accorse che il gatto nero stava piangendo con il sorriso sulle labbra.
 
SPAZIO AUTRICE
 
Che dire?Sempre in ritardo vero?Non mi stupisco se qualcuno si è stancato di seguire questa storia.
Passando ai fatti,come potete vedere non tutto è perduto. La speranza è l’ultima a morire,no?
Piccolo spoiler: fra non molto ci sarà qualche avvenimento che scombussolerà la povera Mikan,mi intanto per il prossimo avrete una bella sorpresa.
Ciao carissime,grazie e al prossimo capitolo.
Ps. Chiedo scusa se non ho risposto a tutte le recensioni.
  
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