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Autore: heygiuls    04/03/2013    4 recensioni
[...] "No, Tom! Non mi dire che mi hai capito perchè non è vero! Tu non mi conosci!" gli urlai contro tutte la rabbia repressa, le lacrime non cadute, l'odio e il disprezzo verso quella che era la mia vita.
"Si, invece Rose! Perchè una che dice che non vuole sorridere non esiste. E per quanto ti dia fastidio, io ti ho capito cazzo!" mi rispose scuotendo la testa con quel suo fare da innocente, ma tutto era fuorchè innocente.
"Ah, beh! Allora dimmi una cosa, visto che sai tutto: cosa hai intenzione di fare?! Sentiamo." urlai ancora, rossa in viso e tremendamente irritata dal fatto che credesse di avere ragione.
Sorrise beffardo: "Te lo insegno io, a sorridere." mi disse con nonchalance, come se stessimo parlando di cosa mangiare a pranzo.
"Sul serio?" chiesi scettica alzando il viso verso di lui, che se ne stava beatamente seduto e tranquillo.
"Si, Rose, sul serio." mi rispose.
"Allora fallo, Tom. Insegnamelo. Insegnami a sorridere." [...]
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Prologo.



È difficile capire se non ci sei passato.

È dura da accettare una volta che realizzi.

È doloroso quando incominci ad abituarti.

È triste quando ne cogli il significato.

È vero che vorresti che non fosse successo mai.

Ma poi ti chiedi se ne valga la pena, di gettare l'ennesima vita solo perchè qualcuno che è più importante di te, lassù, ha deciso di metterti alla prova.

Questa è la mia storia, di come a volte basta non abbattersi anche se ti hanno levato tutto in una frazione di secondo e negato la felicità che sentivi di aver finalmente raggiunto.


È come quando da bambino usi un aquilone e c'è poco vento. Ti sforzi di farlo volare in alto e di vederlo piccolo piccolo, un puntino nel cielo. Allora corri, fino a perdere il fiato, ma nulla. E piangi, ma non ti abbatti e continui la rincorsa del tuo obiettivo. E poi di colpo lo vedi, che si alza! E vorresti scoppiare di felicità e ti senti la persona più fortunata al mondo ad averlo fatto volare. L'aquilone sfila leggero, alzato solo da quel filo lieve e dalla brezza di un cielo senza nuvole. Poi succede tutto così in fretta che sul momento neanche realizzi che il tuo aquilone non c'è più. Una folata ha spezzato il filo che vi univa, e tu piangi e ti disperi dopo i tanti sacrifici fatti per vederlo danzare tra le braccia invisibili del vento, e pensi che neanche te la sei goduta poi tanto. E rimani così, col cuore infranto, senza aquilone e con un filo inutile in mano, con cui ricostruirti un nuovo gioco.









Note: salve a tutti, questa è la seconda storia che posto du efp. Si tratta solo del prologo, lo so, però vorrei sapere se ne vale la pena di continuare a scrivere oppure non può interessarvi.
Per chi mi conosce già, è chiaro che ormai io sia abbonata al romanticodrammatico per cui non stupitevi. Nelle mie storie cerco sempre di non parlare di favole, dato che la vita non lo è affatto. Bene, vi prego se leggete di lasciarmi una recensione cosicchè io possa sapere cosa ne pensate, grazie a tutti.
Ciao. (:

Mie storie
:
Ubriaca di te (I Knew You Were Trouble) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1581541&i=1 (non so come metterla se non così, appena trovo il codice HTML cambio)

  
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