04/03/2013
2 recensioniLo guardavo da lontano,da dietro la colonna ,con la schiena contro al muro e ben nascosta dal distributore delle bibite.
Ero davvero nei guai.
Questa volta,se mi trovava,rischiavo davvero di fare una brutta fine.
Tutta colpa sua però!
Di chi?
Della mia peggiore fonte di stress quotidiana Eric Martins ,il ragazzo più strafottente e insopportabile dell’intera città e vi assicuro che non esagero.
E’ stato lui ad iniziare questa battaglia,quattro anni fa,ed ora siamo arrivati al punto di non riuscire a guardarci in faccia più di cinque secondi senza insultarci.
Mi fa saltare i nervi solo pensare a lui.
Forse oggi ho esagerato un po’,del resto rubare la sua maglia da calcio preferita sarebbe nulla se non fosse che mancavano pochi minuti all’inizio dell’incontro e lui è il capitano.
Ah,dimenticavo…questo non è un normale istituto,questa è una scuola dedicata allo sport.
Ebbene si,un istituto dedicato ai prossimi futuri atleti e campioni e io,modestamente,ne faccio parte.
Ed anche lui,l’amatissimo capitano della squadra di calcio, ultra osannata della scuola.
Quindi potete immaginare la situazione…
Lui,amato ed idolatrato,io futura campionessa un po’ ignorata.
Lui,che si crogiola nei sospiri delle ragazzine,io abile a driblare ogni seccatore…tranne lui,ovviamente.
Oh cavoli…sento i suoi passi sempre più veloci,sempre più vicini.
Cammina svelto,nervoso.
Lo vedo passare oltre a me,fa altri due passi verso la scala.
Mi sento quasi sollevata,sto quasi per tirare un sospiro di sollievo quando di scatto si gira e mi guarda.
Ha lo sguardo infuocato,se potesse mi darebbe fuoco con un’occhiata.
-Tu,stupida ragazzina!-mi ringhia contro –vedi di ridarmi la mia maglia in fretta,non ho tempo da perdere con te ora.- sbotta spazientito.
-e se non volessi farlo?- risposi guardandolo negli occhi con aria di sfida.
Di scatto si avvicina a me,mi fa arretrare contro il muro senza abbandonare il mio sguardo.
La maglia che nascondevo dietro la schiena cade a terra.
Con un piccolo ghigno mi guarda e si abbassa a prendere la sua maglia.
Si alza,fa per andarsene ma poi ci ripensa.
Mi guarda intensamente,mi tiene bloccata contro al muro,avvicinando le sue labbra al mio orecchio –questa volta non la passerai liscia,me la pagherai davvero…-mi sussurra lentamente,scandendo bene le parole serio e poi se ne va.
Niente urla,niente spintoni.
Questo mi preoccupa davvero.
Rabbrividisco al pensiero di una sua lenta vendetta.
Buona sera a tutti!
Come va?mi auguro tutto bene!
Oggi mi sento creativa,per cui mi andava di scrivere una nuova storiella,spero possa piacervi!
Questo è solo un’introduzione,spero che un po’ vi abbia incuriosito!
Mi farebbe molto piacere leggere i vostri pareri,sia positivi che negativi…si può sempre migliorare! :)
Un saluto e un bacio a tutti voi!
A presto!
Desi