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Autore: DumbledoreFan    20/09/2007    9 recensioni
“Un momento…se non ho cugini, questo vuol dire che io…” mi fermai un attimo, e fissai intensamente gli occhi smeraldini di Potter. “Che io sono l’ultima discendente diretta della famiglia Black…” continuai in un soffio. Il ragazzo annuì con il capo. Tornai a osservare il cerchiatto bruciacchiato dove doveva esserci la figura di mio padre. Sotto il suo nome c’era una targhetta vuota, e subito dopo una linea con un cerchietto e un’altra targhetta vuota, con l’eventuale posto per altre. Ci passai le dita sopra. Lì avrei dovuto esserci io. “Non credi che sia venuto il momento di aggiungere un nome lì?” mi fece inaspettatamente il moro.
La dinastia Black è conclusa perchè i due fratelli sono entrambi morti. Ma ne siamo proprio così sicuri?? Leggete e scoprirete che qualcuno aveva un segreto di cui nemmeno lui era a conoscenza...
Genere: Malinconico, Mistero, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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I' M REALLY, REALLY, REALLY SORRY!!! Sul serio, scusate tanto il ritardo, ma ho avuto dei problemi con l'altra mia storia, quindi questa è dovuta stare in coda!! Vi avverto comunque che aggiornerò meno recentemente per via della scuola, però cercherò il più possibile di essere costante, promesso!! Allora, questo capitolo è un po'...burrascoso, ma spero che vi piaccia!! Ma non vi faccio aspettare oltre, le ciance in fondo al chap!!Bacioni e buona lettura!!

Percorremmo la strada a ritroso per i sotterranei fianco a fianco, in religioso silenzio. Mi sistemai meglio la borsa sulle spalle, mentre Blaise al mio fianco sfogliava svogliatamente il libro di Pozioni Avanzate. Sulla mia sinistra, Draco camminava tranquillamente con le mani in tasca e lo sguardo dritto davanti a sé, perso nei suoi pensieri. Io, nel mezzo ai due, guardavo di sottecchi il biondo, incuriosita da ogni suo minimo movimento. Storcevo di tanto in tanto la bocca, pensando a come avrei potuto tenerlo d’occhio in quell’ora che avrei dovuto allenarmi al campo da Quidditch. Continuai a squadrarlo per tutto il tragitto, finchè voltò gli occhi di scatto per incontrare i miei.
“Perché mi fissi?” mi chiese subito, tra il sospettoso e il divertito. Blaise, che fino a quel momento non aveva badato a me, alzò lo sguardo dalle pagine del suo libro e lo puntò dritto su di noi.
“E’ vietato?” ribattei ostentando sicurezza. Lui si stampò in volto un ghigno di palese malizia.
“Non che non lo è, sennò dovrei punire tutte le ragazze di questa scuola!” replicò e sia lui che Zabini ridacchiarono. Io inarcai i sopraccigli scettica.
“E io invece non sono della stessa opinione…sei troppo sicuro di te…” feci incrociando le braccia al petto. Lui sogghignava imperterrito. Si fece un po’ più vicino a me.
“Ma se fino a dieci secondi fa mi mangiavi con gli occhi…” mi disse con voce strascicata ed incredibilmente sensuale avvicinando le labbra al mio orecchio, e quando il suo fiato andò a solleticarmi la pelle, sentii un brivido scendermi lungo tutta la schiena. Ma ovviamente io rimasi impassibile, guardandolo male.
“Questo lo credi tu…sei un po’ egocentrico…e poi a me non piacciono i biondi, ho un debole per i mori!!” esclamai, voltandomi e sorridendo a Blaise che sembrava molto divertito. Con molta audacia mi passò un braccio intorno alle spalle, facendomi irrigidire immediatamente.
“Sentio Draco?? Ha un debole per i mori…” ripetè con ironia, e il biondino ghignò compiaciuto. Io mi allontanai dal moro, guardandolo eloquente.
“Ehi, guarda che non ti mangio mica!” ribattè indispettito Blaise.
“Lo so, ci mancherebbe…” risposi con ovvietà, stringendomi nelle spalle.
“Credo che abbia paura che un contatto “caldo” potesse scioglierla…sai com’è, devi stare attento quando sei fatto di ghiaccio!” esclamò sarcastico Malfoy, e io lo fulminai con uno sguardo omicida.
Finalmente arrivammo nell’aula di Pozioni, fuori dalla porta c’era un piccolo capannello di persone, al massimo una decina. Notai quello che avevo imparato a chiamare il Trio dei Miracoli, capeggiato da Potter e spalleggiato da Hermione-So-Tutto-Io-Granger e Ron-Donnola-Weasley. Sì, come potete vedere i miei compagni di casa mi avevano istruito a dovere su come funzionava lì. Allungai velocemente il passo, dirigendomi il più in fretta possibile verso Potter. Quando gli fui davanti questo mi guardò interrogativo, ancor di più i suoi amici.
“Alle sei in punto, Potter. Non tardare. Le conseguenze potrebbero essere disastrose per te…” dissi con un tono di voce talmente fermo che non ammetteva nessuna replica. Lui annuì deciso.
“Non tarderò, promesso…” rispose determinato. Io feci un cenno impercettibile con il capo e girai i tacchi, senza più degnarlo di attenzione. Me ne tornai a grandi falcate tra Draco e Blaise che mi guardavano curiosi, e nel mentre si erano affiancati a Nott. Il biondo guardò accuratamente in cagnesco Potter, per poi rivolgermi uno sguardo crucciato.
“Non è che con “ho un debole per i mori”, ti riferivi a Potter?” mi fece sarcastico. Se il mio sguardo avesse potuto tagliare, ora Draco sarebbe stato ridotto in brandelli.
“Fottiti Malfoy…” digrignai tra i denti.
“Con te molto volentieri…” ribattè con provocazione. I miei occhi si accesero d’ira, e gli tirai un calcio dritto e preciso sullo stinco.
“Ahia!!” brontolò contrariato.
“Maiale!” risposi indignata, mentre la porta dell’aula si aprì e tutti entrammo più o meno ordinatamente…noi Serpverde di sedemmo al tavolo più lontano da quello di Grifondoro. Io, invece di mettermi tra Draco e Blaise, mi misi fra Nott e Zabini, evitando accuratamente il biondo, essendo ancora offesa. Lui se ne accorse e mi picchiettò sulla spalla, sovrastando Blaise.
“Dai, non fare l’offesa…scherzavo…” disse piano. Io non mi voltai nemeno a guardarlo.
“Eclissati Malfoy….e poi non si fanno questi “scherzi” di così poco gusto…” risposi acida. Blaise arrivò a prendere le mie difese.
“Ha ragione Dra, potevi avere più classe…”
“Ma tu da che parte stai???” fece indispettito il biondino dagli occhi di ghiaccio. Zabini fece spallucce e capì che era meglio stare in disparte. Fortunatemente il professore richiamò l’attenzione di tutti.
“Allora ragazzi, vedo che siamo in pochi…chi è la Signorina Black?” chiese guardandosi intorno. Io sbuffai sonoramente, e feci un gesto stizzito con la mano.
“Sono io, perché?” chiesi un po’ seccata. Lui mi guardò sorridendo raggiante.
“Non capita tutti i giorni di avere l’ultima Black nel proprio corso…” si giustificò, avanzando a grandi passi verso di me. Io ghignai.
“Beh, non ha tutti i torti, sa com’è…sono unica!” esclamai ostentando una certa superbia. Il Professor Lumacorno mi guardò comprensivo.
“Unica, e una vera Serpverde, non c’è che dire…”
Io sorrisi soddisfatta, mentre rivolsi involontariamente uno sguardo a Potter.
“Va beh, bando alle ciance, e cominciate a tirar fuori la bilancia, gli ingredienti, e naturalmente il vostro libro di Pozioni Avanzate” disse con voce grossa, tornando a rivolgersi alla classe intera. Io presi tutto il necessario e lo posizionai sul tavolo accanto a quella di Blaise che mi sorrise incoraggiante.
“Bene, come potete vedere ho preparato alcune pozioni abbastanza famose, che dovreste più o meno conoscere tutti, almeno per sentito dire…partiamo da quella…” fece il professore indicando il calderone più vicino al nostro tavolo. Sembrava acqua limpida che bolliva, e non ebbi dubbi su cosa fosse. La mano della Granger era scattata in aria prontamente, ma io la precedetti.
“E’ Veritasserum” risposi quasi con fare annoiato, mentre poggiavo il viso sulla mano aperta.
“Corretto Signorina Black, ma dovrebbe alzare la mano prima di parlare…” mi rimproverò bonariamente il Professore. Poi si spostò su un’altra pozione, più vicina al tavolo dei Corvi.
“E quella?” chiese ancora, e questa volta la Granger fu più veloce.
“E’ la Pozione Polisucco” rispose subito, lanciandomi quasi uno sguardo di sfida che ricambiai con uno di sufficienza.
“Eccellente…e ora, quella?” disse indicando il paiolo più vicino ai Grifoni.
Purtroppo lei era molto più vicina, e rispose di nuovo per prima.
“E’ Amortentia, il filtro d’amore più potente del mondo!” rispose compiaciuta. Lumacorno sorrise lodevole.
“Esatto!Le sue caratteristiche?”
“Il colore madreperlaceo sia della pozione che del fumo, e il fatto che cambi odore per ognuno di noi, rispecchiando ciò che più ci attrae…”
Un sorriso a dir poco diabolico mi si aprì in volto quando udii la risposta della Grifondoro. Feci scattare in alto la mano con uno slancio fulmineo.
“Sì, Signorina Black?” mi diede la parola Lumacorno, interrompendo la Granger che non ne fu molto contenta.
“La nostra So-Tutto-Io ha sbagliato…la caratteristica del fumo della Amortentia non è il colore, ma bensì la forma a spirale, ma se evidentemente gli leggesse davvero i libri, invece di nascondercisi dietro, queste cose le saprebbe…” ribattei con voluta acidità nella voce. I miei compagni di casa si aprirono in una fragorsa risata, i Corvonero ridacchiarono, e il tavolo dei Grifondoro rimase immobile, mentre Hermione diventava paonazza e abbassava lo sguardo. Lumacorno mi squadrò per un attimo, e poi annuì.
“Beh, hai ragione…10 punti a Serpeverde…” esclamò con un grande sorriso. Io sorrisi soddisfatta e battei il cinque ad un Blaise particolarmente contento. Draco si sporse di nuovo oltre la schiena di Zabini e mi disse.
“Però, hai capito come si fa a mettere in riga i Grifoni!!Complimenti!”
In risposta a quella esclamazione, sogghignai ancor di più. L’unico Tassorosso della classe fece cadere l’attenzione su un altro calderone più in fondo. Mi alzai appena e ne vidi chiaramente il contenuto dorato. Neanche per quella ebbi dubbi.
“Beh, signori e signore, quella è una pozione assai curiosa e complicata…” cominciò il Professore, ma io lo presi per tempo.
“Felixis Felicis, non è vero?”
Lumacorno sembrò molto sorpreso e compiaciuto.
“E’ esatto!! Beh, qui mi obblighi a mettere altri 10 punti a Serpeverde!”
Sorrisi di nuovo soddisfatta. Questo Professore cominciava a piacermi!
                                                  *
La mattina trascorse non troppo noiosa. A Pozioni, Potter era riuscito ad aggiudicarsi una piccola bottiglia di Felix Felicis, e ne rimasi visibilmente irritata ed incredibilmente seccata, visto che la mia pozione era solo appena più scura della sua, decisa nel tentativo di fargliela pagare quel pomeriggio stesso! Dopo Pozioni, avevo avuto Difisa Contro le Arti Oscure, dove mi divertii un sacco a vedere Piton maltrattare i Grifondoro, Potter in particolar modo; e poi, dopo ancora, due ore di Trasfigurazione molto intense ma a suo modo interessanti. Mi resi subito conto che fortunatamente le cose erano molto simili alla scuola francese, a parte tutta la storia dei punti e delle case. Il pranzo fu tranquillo, e fortunatamente il pomeriggio l’avevamo libero. Lo passai per la maggiorparte in Sala Comune con Draco e Blaise a fare i compiti che si accumolavano sempre di più, e che diventavano ogni materia più difficile. Aiutai Zabini con Trasfigurazione, materia in cui ero inconsciamente ferrata, mentre Malfoy se ne stava un po’ più in disparte, sulla sua poltrona, con il suo tema di Pozioni, che svolse senza particolari difficoltà. Alla fine arrivò la fatidica ora, e mi alzai un po’ intorpidita dal divano.
“Io vado, ci vediamo a cena…” dissi senza dare troppe spiegazione. Blaise mi salutò calorosamente, mentre Draco si limitò ad un cenno distratto e ad uno sguardo penetrante. Velocemente, salii nel mio dormitorio al momento deserto, presi di slancio la scopa e il mantello, e poi scesi di nuovo per andarmene a grandi passi dalla Sala Comune di Serpeverde. Alla meglio e alla peggio riuscii a raggiungere la Sala d’Ingresso. Aprii l’imponente portone senza fatica e mi avviai nel parco fresco e ventilato. Caspeltavo velocemente l’erba ispida, mentre guardavo curiosa il Lago Nero incresparsi sotto le carezze del vento. Tutt’intorno, c’erano tante querce e salici, e al di là della sponda opposta si poteva vedere il panorama delineato dai dolci lineamenti delle colline. Mi strinsi appena nel mantello quando il vento si fece più intenso, e raggiunsi con passo spedito il campo da Quidditch. Potter non era ancora lì. Lancai uno sguardo distratto all’orologio al mio polso, che segnava le sei meno dieci, per la sua fortuna. Mi sedetti poco delicatamente sugli spalti e tirai fuori dal mantello una sigaretta magica al mio aroma preferito, caffè. Quelle che al posto del fumo acre emanavano l’inconfondibile odore amaro del caffè, e invece del sapore aspro che ti lasciava in bocca il tabacco, t’inondava le papille gustative con il rilassante sapore tipico della caffeina. L’accesi con un movimento deciso della bacchetta e aspirai una grande boccata, lasciando cadere la schiena all’indietro e puntellandomi con i gomiti. Il cielo era picchiettato di nuvole bianche che si stavano allargando sempre di più. L’aria si stava facendo umida, e scommettei che la notte avrebbe piovuto. Portai di nuovo la sigaretta alla bocca e feci un altro sostanzioso tiro, per poi lanciare un’occhiata veloce all’entrata del campo. Osservai di nuovo l’orologio, mancava pochi minuti alle sei, ed ecco che vidi la familiare (purtroppo!!NdSiria) figura di Potter varcare la porta degli spogliatoi. Mi fece un cenno con il braccio e subito dopo salì sugli spalti.
“Buona sera…” mi salutò sedendosi accanto a me. Io in risposta sbuffai un po’ di fumo e feci un ultimo tiro, ciccando la sigaretta a terra. Mi alzi in piedi, rassettando appena il mantello.
“Andiamo?” gli feci sgarbatamente, e senza aspettare risposta mi avviai giù, con la mia Firebolt in mano. Lui mi seguì prontamente. Mi diressi verso lo stanzino delle scope per prendere la pluffa, e quando Potter mi concesse “galantemente” il suo aiuto, io lo rifiutai in malo modo, imbronciata.
“Ehi, non ce l’avrai mica con me perché oggi a Pozioni ho vinto il Felix Felicis?” fece portando le braccia conserte al petto. Io lo perforai con lo sguardo, storcendo la bocca.
“CERTO che ce l’ho con te perché hai vinto il Felix Felicis, oggi!! Tu non dovevi nemmeno essere ammeso ai M.A.G.O., invece io amo Pozioni, è la mia materia preferita!Hai ammesso che la tua era fortuna mentre il mio è talento!Non è giusto!! La mia pozione era identica alla tua, ma si vede che Lumacorno ha qualche preferenza…” esclamai un po’ troppo ad alta voce con tono irritato e seccato, mentre sbattevo forte la pluffa a terra.
“Ehi, calmati!! Primo, Lumacorno ha preferenze, è vero, ma non di certo solo per me, e secondo, la mia non è stata solo fortuna, ho eseguito le istruzioni perfettamente e mi sono meritato quella cavolo di pozione della fortuna!! E poi io ho preso O al G.U.F.O. di Pozioni, quindi dovevo essere ammesso ai M.A.G.O.! Ma sai qual è il tuo problema?? Che non riesci ad ammettere che qualcuno è stato più bravo di te!!” sbottò irritato avvicinandosi di un passo.
“Ma sentilo!! Io so ammettere quando qualcuno è più bravo di me, il problema è che tu non sei stato più bravo di me!Solo sfacciatamente più fortunato!!Non sapevi nemmeno cos’era il Felix Felicis, e non me ne stupisco, te ne stai fra babbani, traditori e mezzosangue, ovvio che lo diventi anche tu!!” gli dissi contro facendomi anche io più vicina di un passo, tanto che ci ritrovammo faccia a faccia, con i nasi quasi che si sfioravano, mentre ci uccidevamo a vicenda con lo sguardo.
“Beh, sempre meglio stare con loro che con delle stupide ragazzine viziate, superficiali e stronze come te!! Hai il veleno al posto del sangue, non sai cosa vuol dire ridere o sorridere, sei praticamente una statua di ghiaccio, sempre pronta a pungere e credendo di poter dominare il mondo solo perché fai di cognome Black!! Hermione è cento mila volte migliore di te!!” fece infervorito, puntandomi l’indice contro. Io con uno scatto di rabbia glielo presi e lo strinsi con rabbia, mentre lui fece una smorfia di dolore.
“Come osi dire che quella sudicia mezzosangue so-tutto-io è migliore di me?? Sei davvero uno stupido insolente che si è ridotto a diventare feccia!! E poi senti da che pulpito vien la predica, da San Potter, il salvatore del mondo che crede che tutti lo adorino e lo venerino!! Povero illuso! Il Signore Oscuro ti da la caccia, e spero che ci metta davvero poco a scovarti!!” gli urlai contro, mentre liberavo il suo dito da quella morsa micidiale. Lui se lo massaggiò appena ma non distolse un secondo i suoi occhi di speranza dai miei di ombra e, se possibile, si avvicinò ancor di più minaccioso.
“Non sai nemmeno quello che dici!Potevi benissimo chiedere aiuto al tuo caro Draco, o al tuo caro Zabini, invece sei venuta da me, quindi non vuoi assolutamente la mia fine, vuoi solo che io lo creda!! Sei così incredibilmente incosciente e così schifosamente egocentrica, mi fai quasi schifo!” il moro pronunciò queste parole con ira repressa, ed io, completamente fuori di me, gli tirai un sonoro schiaffo sulla guancia, lasciandogli impresso le mie cinque dita.
“Primo, io non ho chiesto l’aiuto a nessuno, secondo, Draco e Blaise sono almeno un milione di volte migliori di te, e preferirei di certo la loro compagnia che la tua, insulsa e sgradevole; terzo, l’egocentrica qui non sono io, e quarto, non azzardarti più a rivolgerti a me in quel modo!!Sei tu quello che fa schifo!!” gli dissi sibilando con odio, quasi come fossi un serpente pronto a mordere.
“E ora puoi anche andartene, meno ti vedo e meglio è!!” ribattei, prendendo la pluffa da terra, e salendo veloce in groppa alla mia scopa, spiccando il volo senza dedicare più uno sguardo a Potter, che rigido e rabbioso, se ne andò a grandi falcate dal campo, mentre io rimasi per aria a sfogare la rabbia lanciando con estrama forza la pluffa contro gli anelli. Non lo sopportavo, era più forte di me, quel ragazzo mi dava troppo sui nervi!! Il suo finto buonismo mi dava il volta-stomaco, e decisi di sbattermene altamente del patto con Silente. Chi se ne fregava se diventava vulnerabile al Signore Oscuro, anzi, per me era meglio, così si sarebbe tolto dai piedi più in fretta. Era odioso e insopportabile, non riuscivo proprio a tollerare la sua presenza. E mi chiedevo come mai avessi questa repulsione per quel ragazzo che conoscevo da così poco. Non lo sapevo, o forse lo sapevo e non volevo ammetterlo, sta di fatto che odiavo Harry Potter. Feci un ultimo tiro con così tanto fervore che la pluffa picchiò sul bordo dell’anello facendolo tremare. Velocemente scesi sugli spalti e mi accesi un’altra sigaretta che speravo mi potesse calmare. Ma dopo il quarto tiro capii che neanche se ne avessi fumate cento mi sarei calmata. Così la spensi a terra, appena in tempo per sentire una goccia cadere dall'alto. Alzai gli occhi e vidi il cielo che si era incupito con grandi nuvoloni grigi, e che la pioggia era imminente. Sbuffai, presi di corsa la scopa, mi riparai sotto il mantello e cominciai a correre verso il castello imprecando.
Maledetta pioggia, maledette sigarette, maledetto Quidditch, maledetto parco, maledetta Inghileterra…MALEDETTO POTTER!!

Ok, so che vi aspettavate un capitolo più amorevole, ma visto che io sono una Serpeverde DOC ho voluto complicare ancora di più le cose fra Siria e Harry...scusate questa piccola mia mania, ma odio le cose facili per principio!! XD c'è stata una bella discussione accesa dove anche il nostro Harry ha finalmente tirato fuori gli artigli, non so perchè ma avevo l'impressione di averlo fatto troppo accondiscendente con i piccoli "soprusi" di Siria, perciò l'ho fatto riscattare!! XD possiamo anche notare in questo capitolo, non solo il talento di Siria in Pozioni, e l'amore per quella materia, ma anche un certo conflitto con Hermione...XD beh, spero che il capitolo vi sia piaciuto comunque!! Purtroppo non posso dilungarmi con i ringraziamenti singoli (Pyros Ikari perdonami!!) quindi faccio un mega GRAZIE a tutti e vi prometto che aggiornerò a tempo debito!!
Bacionissimi!

...---*Alexa*---...
   
 
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