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Autore: CERA91    20/09/2007    2 recensioni
Questa è una fanfic Harry/Ginny che si ambienta alla fine del sesto libro ma non contiene spoiler, e è giocata si due protagonisti e la promessa fatta alla fine del 6 libro
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Estate

 

 

Estate

 

L’aria estiva si sentiva alla tana, era un weekend in cui anche i gemelli erano a casa sperimentando su Percy tutti i nuovi scherzi che avrebbero dovuto fare il boom a Natale.

Ron stava collaudando un nuovo accessorio per la sua scopa, Bill e Fleur erano andati a Diagon Alley. Hermione era occupata a studiare libri riguardanti la magia nera e incantesimi di difesa. Molly come aveva accennato a Harry era occupata nel ripulire il capanno degli attrezzi e  Arthur era, appunto, a fare un ispezione.

Harry doveva assolutamente trovare un modo per stare lontano da Ginny e, decise che Hermione era l’ideale.

Bussò alla porta: ”Hermione sono io posso entrare?”

Lei lo invitò ad accomodarsi e ad aiutarla nello studio degli horcrux.

 

Mentre Harry, dopo quella notte, si era convinto più che mai nello starle lontano,  Ginny, ormai certa di essere corrisposta al cento percento si convinse dell’opposto. Inoltre quella notte aveva sognato un uomo incappucciato che combatteva con Harry ed entrambi parlavano in serpentese;

solo quattro parole aveva potuto capire Ginny: “Tom Ridde” dette da Harry e “avada kedavra” dette da quello che aveva capito essere Colui_che_non_deve_essere_nominato.

Harry nel sogno moriva e quindi capì che non doveva perdere tempo e stare con lui il più possibile perché il sogno non era impossibile purtroppo.

Iniziò la sua ricerca da Ron che tra l’altro, come Harry aveva pensato, le fece perdere un oretta negli allenamenti, per usare al meglio il nuovo accessorio. Quindi provò dai gemelli, dato che ultimamente Harry si divertiva molto a stare con loro ed invece la fecero stare lì con loro per due ore, un’eternità secondo Ginny, ad assistere agli effetti di alcune novità.

Sicura che Harry non fosse da sua mamma era con Hermione.

Chiese ai gemelli: “Sapete dove è Hermione?”, non poteva chiedere direttamente di Harry perché sarebbe stato indice di interesse troppo alto, Ma anche loro non lo sapevano, vide Ron che rientrava ad apparecchiare e finalmente le disse che era in camera di Molly sulla scrivania.

La caccia a Harry era finita, anche perché Hermione e Harry entrarono in cucina dalla scala a chiocciola e iniziarono ad apparecchiare

“troppa gente” pensò Ginny

 

Finito il pranzo i gemelli fecero con Percy una capatina al ministero, loro per certe carte riguardanti il negozio e Percy, da bravo lavoratore, per controllare che gli appuntamenti del ministro fossero stati riportati sull’agenda.

Ron,  Harry, Hermione e Ginny rimasero soli in casa., dato che la madre era ritornata a pulire il capanno dicendo:” Che famiglia! Che famiglia disordinata, mai niente che sia nel posto giusto, se questi ragazzi non iniziano a riordinare le loro cose gli sbatto tutti fuori di casa!”

 

 

I ragazzi si interrogarono tra di loro:

“Che facciamo oggi?” disse Ron

“ Potremmo approfondire le nostre conoscenze contro le arti oscure” propose Hermione

“ Hermione sempre a pensare a studiare, è sabato non si può studiare di sabato!” Ron

“ Per te neanche il giorno prima di una verifica è il momento per studiare, e mi spiace ricordarti che un certo mago oscuro è al culmine del suo potere e quindi non si sta parlando di studio ma della nostra incolumità!” ribatté Hermione guardandolo con aria di compatimento

Ron stava per rispondere nuovamente quando Harry intervenne:

Dai basta voi due non si può ribattere su ogni cosa siete cane e gatto”

“ Allora cosa facciamo senza che nessuno abbia da ridire?” chiese Ginny con fare scocciato che avrebbe preferito per levarsi dai piedi e stare sola con Harry

“Potremmo giocare a quidditch? “ disse Ron

“ Ma se hai giocato tutta mattina?” ribatté Hermione

“ Ma anche tu volevi studiare e l’hai fatto tutta mattina” sbuffò Ron

“Ma la volete smettere?” disse questa volta Ginny

“ Scacchi magici ? “ disse Ron

“ Ma sì tra le opzioni è la meno peggio” disse Hermione

“ Ma è solo per due!” disse Harry

“Tu gioca con Ginny perché io con lei vinco sempre è noioso ... voleva dire a Ginny di giocare contro Hermione ma sapeva che Hermione si sarebbe offesa e non voleva litigare con lei

Quindi Hermione e Ron si misero a giocare insieme e lasciarono Harry e Ginny soli

 

“ E ora che mi inventò per andarmene da lei” pensò Harry

“Allora Harry che facciamo?” sorrise Ginny mentre gli porse la domanda

“Ehm a te sinceramente va di giocare a scacchi magici?” Disse Harry ed il suo tono faceva benissimo capire che gli scacchi non erano il primo dei suoi pensieri

“ Non mi interessa mi basta stare con te” disse Ginny guardandolo negli occhi

“Ginny ma... certe cose in certi momenti è meglio evitarle... disse Harry con fare serio

“No.... non bisogna sempre deviare i problemi Harry.. noi due siamo innamorati e non possiamo più nascondere l’evidenza..” Sospirò non ce la faceva più lei lo amava

“ Ginny non  posso lo capisci non posso! Sai il perché mi sembra che tu sia sorda, più di una volta l’ho ripetuto sei dura di comprendonio o cosa?” Il tono di Harry era secco e Ginny era sull’orlo di un pianto

“ Ma non capisci che ti amo? È così difficile per te questa parola... amore? Non la capisci. Io so cosa provi ma tu non ti sei mai messo nei miei panni” una lacrima bagnò la guancia di Ginny

Harry era sempre secco e distante nelle risposte ma dentro di se provava un rimorso terribile era lui che stava facendo del male a Ginny, era tutta colpa sua: “Ginny tu non puoi capire i miei panni ... non...” venne interrotto da Ginny: “ Harry stanotte ho avuto un incubo in cui tu morivi per causa di Voldemort, Si di Voldemort per te continuerei a dirlo e faccio fatica non è mia abitudine... non capisci che ti ho visto morire davanti ai miei occhi?”  Ginny non riusciva a guardarlo era gelido e come risposta ottenne un :” era solo un incubo” A quel punto Harry la vide correre via in giardino ma non la seguì.. invece andò ad assistere alla partita di scacchi.....

 

Ron gli chiese se andasse tutto bene e lui non rispose ... Non andava per niente bene..

  
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