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Autore: BluHiro    05/03/2013    1 recensioni
SOSPESA!
Vale, una ragazza con tanti problemi, ma piena di determinazione.
Zayn, un ragazzo con una schiera di cheerleader che gli vanno dietro, il classico menefreghista dal cuore di ghiaccio.
Ma siamo sicuri che quel ghiaccio non possa essere sciolto?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi feci forza, sbattendo velocemente le palpebre, per evitare alle lacrime di cadere.
Mi sentivo così umiliata. Nonostante fosse passato più di un anno non riuscivo a dimenticarlo. Ogni giorno lo rivivevo con lo stesso terrore di quella volta. Perché mi aveva fatto quello? Soprattutto, perché mi aveva detto quelle brutte cose? Le pensava davvero?
Scossi la testa. Che stupida che ero. Certo che le pensava, sennò sarebbe già venuto a chiedermi scusa.
Inspirai ed espirai lentamente. Non volevo dargli la soddisfazione di vedermi così.
Ripresi a camminare come se nulla fosse.
Era un idiota, non potevo rovinarmi il trucco per lui.
La matita, il rimmel, l’eyeliner e l’ombretto valevano molto più di lui.
Finalmente arrivai davanti all’edificio scolastico. Mi fermai a guardarlo, poi controvoglia avanzai.
L’unica cosa che volevo fare era tornarmene indietro e rinchiudermi nella mia stanza, ma andai avanti e sorpassai il cancello. Ormai non c’era più nessuno, o quasi, c’erano solo i soliti ritardatari, come me.
Passai accanto al parcheggio e notai Zayn e una biondina con i capelli corti.
Mi venne subito un moto di rabbia e frustrazione. Ogni volta che lo vedevo ero combattuta tra l’andare lì a chiedergli spiegazioni o andare lì e prenderlo a schiaffi. Probabilmente se un giorno, per qualche inspiegabile motivo, mi sarei avvicinata a lui avrei fatto entrambe le cose.
Magari mi sarei gettata addosso a lui, iniziandolo a prendere a schiaffi e pugni, gridandogli, o meglio, ordinandogli di darmi spiegazioni.
Immaginai la scena, e mi misi a ridere come una stupida. Fortuna che non c’era nessuno in giro.
Mi voltai a guardare di nuovo Zayn. La biondina aveva i capelli che gli arrivavano alle spalle, taglio scalato, erano così gialli, che….insomma, finta bionda, era chiaro.
Il suo piccolo top aveva una scollatura a V che mostrava il reggiseno rosso, sicuramente imbottito. Indossava una minigonna che più mini non se ne trovavano e un paio di stivali con dei tacchi che sembravano trampolini.
Beh, che dire….Di certo la prima cosa che ti colpiva di lei erano i suoi occhi, senza dubbio.
Mi soffermai un po’ a guardarli. Lei era seduta sulla macchina rossa di Zayn, aveva un sorriso malizioso mentre lui aveva le sue braccia intorno a lei, appoggiate sull’auto, con uno sguardo seduttore. Sembravano molto intimi.
Chissà, magari aveva trovato la ragazza giusta.
Iniziai a ridere di nuovo.
Ma per piacere, lui un rapporto stabile? Sarebbe come dire che  il sole è un pianeta.
Scrutandola meglio mi accorsi che era Stacy, la troietta che ogni ragazzo della scuola si vorrebbe fare. (Molto probabilmente aveva accontentato quasi tutti.) Era anche capo della squadra delle cheerleader, e rappresentante della mia classe.
Stacy, la ragazza più desiderata della scuola, capo delle cheerleader.
Zayn, il ragazzo più desiderato della scuola, quarterback della squadra di football.
Proprio una storia d’amore originale, no?
Iniziarono a baciarsi, o meglio, a risucchiarsi la saliva, sembrava che volessero tirarsi fuori le tonsille.
Decisi di andare via, prima che mi venisse da vomitare.
Entrai dalla porta principale, sbuffando. La mia voglia di andare a scuola era pari a quella di essere rinchiusa in una stanza piena di ragni. Ed io odiavo assolutamente i ragni. Anzi, a ripensarci, credo che preferirei mille volte andare a scuola.
Vidi il bidello seduto sulla scrivania, rassegnato. Sorrisi istintivamente. Poveretto, ogni santo giorno doveva chiudere la porta per riaprirla dopo pochi secondi, a causa dei ritardatari. Ormai s’era rassegnato, e non la chiudeva più. Un po’ mi sentivo in colpa, visto che io ero una di quei ritardatari quotidiani.
Cercò di farmi uno di quegli sguardi severi, senza riuscirci. Finì poi per farmi un sorriso, che ricambiai.
Raggiunsi in fretta la mia classe, ma il prof era già dentro. Grandioso.
Appena aprii la porta, sentii la voce del prof fermarsi, e tutti si voltarono a guardarmi.
“Alla buon’ora signorina Smith. Dobbiamo esserle grati per averci degnato della sua presenza?” chiese irritato il prof di letteratura.
Ero seriamente tentata di rispondergli sì, ma optai per farmi i fatti miei, invece di andare a finire in punizione ed aggravare così la mia situazione scolastica che stava già cadendo a pezzi.
Il prof odiava i ritardatari, ma soprattutto odiava quando veniva interrotto nel bel mezzo di una spiegazione. Era capace di gettarti la scrivania addosso se lo interrompevi per più di una volta.
Andai a sedermi al mio posto, e tirai fuori l’occorrente. Il prof si tranquillizzò, e riprese a spiegare, ma con un occhio guardava tutta la classe, con l’altro guardava me. Sapevo che cosa significava quel tipo di sguardo: sgarra un’altra volta e sei nei guai.
Dopo neanche 10 minuti, la porta dell’aula si aprì nuovamente e comparvero Zayn e Stacy.
Il professore esasperato e decisamente su di giri, gettò a terra i fogli che aveva in mano, e si mise a puntare il suo indice ai due appena entrati.
“E’ mai possibile? No, dico, è mai possibile avere una lezione normale? Bisogna sempre essere interrotti da degli stupidi babbuini parlanti che non sanno leggere l’ora?” scoppiò il prof.
“Signor Tunner, ci scusi, c’era traffico…eh…quindi ….insomma..” Iniziò a difendersi Zayn.
“Non m’interessa. Se c’è traffico, molli la macchina e te ne vieni a piedi. Oppure ti compri una macchina volante. L’importante è che arrivi puntuale alle mie lezioni, capito?” chiese il prof.
“Ma…” Iniziò Stacy. Zayn le appoggiò una mano sulla spalla, e fece cenno di non continuare.
“Va bene, ci scusi.” Balbettò lei infine.
“E lo stesso discorso vale per te, signorina Smith.” Disse girandosi e puntandomi il dito contro.
E ti pareva. Tutti si girarono a guardarmi.
“Ha capito cosa deve fare?” mi chiese, ed io annuii. “E cosa deve fare?” continuò.
Ma mi stava prendendo per il culo?
Mi sorrise con sfacciataggine, e quello mi fece andare su tutte le furie.
Ok, mi aveva appena dichiarato guerra. E non avevo intenzione di lasciarlo vincere.
“Devo chiedere in prestito il tappeto volante ad Aladdin.” Affermai con voce convinta e canzonatoria.
Si sentirono delle risate soffocate, e il prof diventò viola.
“Mi sta prendendo in giro?” ringhiò il signor Tunner.
“Assolutamente no!” gli dissi scuotendo la testa, con una finta faccia sorpresa. “Non mi permetterei mai!” continuai.
“Ora basta! Fuori! Signorina Smith, signor Malik e signorina Keith, andate in presidenza, adesso!” urlò dimenandosi come un esaurito.
“Ok, ok. Ma non si agiti, che le fa male.” Dissi prima di chiudermi la porta alle spalle.
L’avevo già detto di avere un carattere un po’ difficile? Beh, ora ne avete la conferma.
Zayn e Stacy  mi seguirono fuori dall’aula. Lei era completamente bianca.
“Oddio, oddio, adesso il preside mi dirà che per punizione non farò più parte delle cheerleader, lo so, me lo sento!” iniziò a piagnucolare.
“Ma no Stacy, amore. Se tolgono te dalle cheerleader nessuno andrà a vederle più, perché tutti quelli che sono lì, sono lì per te. Sei la migliore, non può farlo.” La rassicurò Zayn.
“Hai ragione, sono la migliore!” affermò convinta.
Mah, convinta lei, convinti tutti. Non conoscevo tutte le cheerleader, ma se lei era la migliore lì in mezzo, allora la squadra era proprio messa male.










Eeeccomi con un altro schifosissimo capitolo.
Mi spiace se risultano noiosi, ma già dal prossimo ci saranno novità!
Ho provato a metterci un po' di ironia, ma non sono molto brava.
Se vi va di dirmi le vostre impressioni, fatemi sapere! (:

-BluHiro
   
 
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