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Autore: EmmaStarr    05/03/2013    9 recensioni
Siete stufi delle solite storie dei Malandrini dove non succede mai niente?
Siete pronti per un'incredibile avventura oltre i confini del tempo e della magia?
Bé, i Malandrini di sicuro no, ma che ci volete fare... le avventure capitano, specie se è la mia testolina contorta a prepararle. u.u
Ebbene sì, ritornano i nostri benamati Malandrini che, in compagnia dell'incantevole Lily Evans, dovranno vedersela con ripetuti viaggi nel tempo alla ricerca di alcuni misteriosi rubini...
Dove finiranno? In un lontanissimo passato? In un remotissimo futuro? Quali misteriosi personaggi incontreranno? In che disperate situazioni si troveranno? La loro amicizia rimarrà salda, nonostante tutto? Sarà forse in seguito a questo viaggio che finalmente Lily cadrà ai piedi di James? Oppure falliranno e non torneranno indietro mai più?
Per scoprirlo... leggete!
Dal capitolo 2:
“Insomma, dovremmo viaggiare nel tempo, senza nemmeno poterci smaterializzare, per recuperare questi cosi a sprezzo della vita, e avremo solo un giorno per ogni rubino?” domanda Remus.
“Proprio così!”
“Siamo fottuti” conclude Sirius. E gli do ragione. Oh, se gli do ragione.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
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XXX

 

Perché guarda me?

So che dovrei farmi delle domande leggermente più sensate, del tipo “cosa accidenti è successo con quello spirito”, “Harry ci ucciderà per la Strillettera”, “Dov'è finito Nick”, eccetera, lo so.

Ma ora come ora quello sguardo è la cosa più inquietante, oltre che tremendamente familiare.

Per quanto possa sembrarmi familiare uno con i capelli così azzurri, andiamo.

Quindi, ritorniamo al punto di partenza. Perché, perché perché, quel tizio sta guardando me?

“Remus...” mormora Lily a mezza voce.

“Che c'è?”

“Quello lì, non potrebbe essere... Come si chiamava... Teddy?” chiede, esitante.

No, adesso calmiamoci un secondo.

James c'è passato, lui c'è passato anche abbastanza tranquillamente, quindi perché io dovrei avere uno shock al pensiero di un figlio?

Un figlio.

Un figlio! Ecco perché aveva un'espressione familiare, se se ne sono accorti loro è da stupidi far finta di niente. Però... È più grande di me, così fa effetto, cavolo.

E poi, non dovrebbe riconoscermi. Il nostro aspetto è modificato, cavolo! Certo, io riconosco ancora James e Sirius nonostante le modifiche, ma io li conosco bene!

È mio figlio, se non mi conosce bene lui, sono proprio un pessimo padre.

Oh, sto cominciando a sparare a zero, ma ehi, vorrei vedere voi! So solo che se potessi tornare indietro al momento in cui siamo entrati in quella porta, brucerei il castello pur di non doverci entrare.

“Siete... Voi?” chiede Ron, mettendosi una mano davanti alla bocca.

“James Sirius Potter, se quella Strillettera era opera tua ti giuro che...” comincia Ginny, infuriata.

Istintivamente, James e Sirius fanno un passo indietro.

“Sì, no, cioè, non è stato James junior, e gli abbiamo modificato l'aspetto. Però sì, sono loro.” dice pratica Lily junior, borbottando l'incantesimo giusto.

“Siete... proprio uguali. Cioè, vi abbiamo lasciato tanti di quegli anni fa, ma siete... Uguali.” sorride Harry, fissandoci uno ad uno.

“Bé, ragazzo, lasciatelo dire, ma... Tu sì che sei invecchiato!” esclama Sirius, storcendo il naso.

Ron scoppia a ridere.

“Nessuno è immortale.” sospira il presunto Teddy. “Tu sei Remus, giusto?” chiede a bruciapelo.

“E tu sei Teddy, sbaglio?” replico io, sperando che in qualche assurda maniera tutti si dimentichino di me e della mia paternità.

“Esatto.” sembra sorpreso. “Te l'hanno detto loro?”

Annuisco, e la cosa si ferma qui.

Intendo, nessun “papà, come sei giovane!” o “ti trovo bene” o “che ne pensi di come sono adesso?”

E la cosa, lasciatemelo dire, è imbarazzante.

Molto imbarazzante.

“Teddy? Con tutto il rispetto, perché il nome di un orsetto di peluches?” chiede innocentemente Sirius.

Harry lo fulmina con lo sguardo.

“Era mio nonno...” commenta lui, laconico. “Ancora non conosci la mamma, giusto?”

“Ehm, no, a meno che non sia la Lizzie con cui James e Sirius mi vorrebbero vedere insieme, ma io non la sopporto quindi non credo... Ma se è davvero lei, cioè, oddio, magari dopo migliora...” che figura.

Che figura di cacca. Terreno, apriti, ti prego. Ti prego, Hogwarts, se mi ami come un figlio come affermano James e Sirius, allora sii buona e apri il pavimento...

Luciderò ogni tuo singolo mattone se ciò succederà...

“No, cioè, non si chiama Lizzie. Ora, però, ci sono cose più importanti. Avete idea di dove possa essere questo rubino?” chiede Harry, spiccio.

Harry. Immediatamente sento di amare quel ragazzo. Oddio, ragazzo. Ormai è un uomo.

“Nick-Quasi-Senza-Testa lo sa, forse, ma non ce lo voleva dire finché c'era lo Spirito traditore.” riassume velocemente James junior. “Ah, e lo sapevi che quel soprannome gliel'hanno dato proprio loro?”

“Davvero? Bé, in ogni caso ha fatto bene a non dirlo con lui. Queste sono creature misteriose ed infide, me l'hai insegnato tu.” risponde Harry.

Io?

Bé, ciò è confortante. Qualcuno si ricorda di quello che dico.

“Andavamo ad Hogwarts, e ci hai anche insegnato come fermarli. Harry è riuscito a congelare l'aria.. Che gli stava intorno, è un po' complicato spiegarlo. È uno spirito, come un fantasma, ma non esattamente. Se rinchiuso in una prigione come quella, non può uscire. E ha l'aspetto di un essere pietrificato.” spiega velocemente Hermione.

“Quindi, torniamo al punto principale. Ci serve Nick, per prima cosa. E non abbiamo tutta la notte per trovarlo.” dice Peter, spiccio.

“Non sarà necessaria.” afferma una voce da dietro di noi.

Era ora, Nick.

 

* * *

 

Oh, non posso crederci!

È assurdo come mio figlio – mio figlio! Abbia un tempismo del genere.

Ha preso da noi, senza dubbio. E quell'altro...

Si è portato dietro il figlio di Remus!

Di Remus e di una circense, ma non importa. Se non altro, finalmente Remus si ammoglia!

Dovrò rinunciare ad accoppiarlo con Lizzie, ma non si può avere tutto, credo.

“Strizza, eh, Nick?” ridacchia Sirius. E fa bene! Il fantasma dei Grifondoro (Grifondoro! Coraggio!), ci ha mollati mentre lo Spirito stava arrivando!

“Non ho affatto temuto per me stesso.” replica lui, stizzito. “Cercavo aiuto.”

“E io da grande farò la ballerina.” borbotta Sirius.

Mentre mi perdo nella beata immagine di un Sirius ballerina (probabilmente modificherò una sua foto e gliela sbatterò in faccia alla prima occasione), Harry ci interrompe.

“Non importa. Quello che conta ora è quel benedetto rubino. Lo trovate, poi andate aventi col piano come avevamo deciso. Quindi, Nick, ce lo dici o no dov'è nascosto quel coso?”

Il fantasma annuisce, solenne. “Ogni fantasma CapoCasa ha un segreto, e riguarda le nostre origini. Come Helena Corvonero. Il mio riguarda il tesoro nascosto nei sotterranei di Hogwarts, quello che mio padre occultò quando ancora ero un bambino.”

E se ora dico Secoli fa, non sarà una battuta, no? Ma la pura e semplice verità.

Quindi non vale nemmeno la pena di prenderlo in giro.

“È un tesoro inestimabile – prosegue Nick – e alcuni oggetti appartenevano addirittura a Godric Grifondoro in persona!”

“Questo può essere davvero una buona cosa.” riflette Hermione. “Nick, ci serve subito. Come ci arriviamo?”

“C'è un passaggio in una stanza. Vi farò strada fin lì, ma non potrò andare oltre. Ma dovete fare attenzione: non è un caso se nessuno c'è mai arrivato: è nascosto con incantesimi talmente avanzati che sarà davvero difficile per voi arrivarci, per non dire impossibile. Ne parlavo giusto l'altro giorno con la signorina Potter, ricordo male?”

“No, infatti.” replica cupa Lily junior.

“Andiamo, su. Non abbiamo tutto il tempo, e in ogni caso noi dobbiamo arrivare a quel tesoro. Spaventaci quanto vuoi, noi ci andiamo.” affermo, risoluto.

“Cioè, James con il suo solito tatto parlava di noi. Cioè, noi cinque. Voi non siete obbligati a venire, intendo...” comincia Remus, titubante.

“Veniamo anche noi.” afferma subito Teddy, e i suoi capelli assumono un'inquietante sfumatura rosso fuoco.

“Lungi da me l'idea di dissuaderti, mio piccolo Pel di Carota.” sorrido allegro.

E ci incamminiamo, tutti e tredici (più il fantasma, quattordici).

Speriamo giusto che non ci sia nessun Prefetto, Custode, Poltergeist o Tizio Qualunque che passa di qui, o potrebbe davvero preoccuparsi.

O chiamare il Dipartimento Auror, che è quello che farebbe una persona normale notando quattordici tipi in giro per il castello alle undici di sera.

Ma – miracolosamente – nonostante tutto il parlare che facciamo per aggiornare Teddy di cosa sta succedendo (povero anche lui, avrà pur diritto di sapere), nessuno ci interrompe, ed arriviamo alla famosa stanza.

“Dovete battere qui e poi qui.” ci informa Nick.

Dopodiché sussurra qualcosa in una lingua che nessuno di noi conosce, e alla fine il pavimento comincia a muoversi.

Tempo un minuto, ed un enorme passaggio scuro ci appare sotto i piedi.

“Bé, suppongo che prima le signore non valga, in questi casi...” tenta di sdrammatizzare Ron.

Hermione gli rifila un'occhiataccia tale che si zittisce e scende.

“Auguraci buona fortuna!” ordino a Nick.

Lui ci guarda storto. Suppongo che abbia un vago rancore nei nostri confronti (il discorso di Sirius ha già detto tutto), ma apre gravemente la bocca e mormora: “Che la sorte sia con voi.”

Dopodiché se ne va, e noi scendiamo.

 

* * *

 

Comincio a credere che forse qualcosa di buono ne uscirà.

In fondo, non siamo mai stati tanti: c'è Ron, in testa alla fila, seguito da Harry e poi dalle rispettive mogli; James, Sirius, e James Sirius stanno ancora parlando fitto fitto dietro di loro; Albus e Lily Luna si tengono vicini, senza parlare, le bacchette alzate ad illuminare il sentiero, ma sono tranquilli; infine io, Remus e Peter siamo in fondo, vicino a Teddy.

Tredici. Non è che il tredici portava male?

Calma, Lily, calma: non è decisamente il momento adatto per perdersi in varie scaramanzie.

“Ma allora, le trappole mortali ed insidiose?”

Sirius non sa mai, mai, mai stare zitto.

È un fatto, è ufficiale.

E, manco a dirlo, la galleria finisce.

Esatto: sono riuscita a dire galleria senza provare più la minima paura, proprio così!

E questo perché... Non saprei dire perché, ma da quando mi sono confidata con i ragazzi, è stato come un risveglio. Forse questa esperienza mi ha davvero maturata, non lo so. O forse con tutto quello che ho passato, ormai un misero terremoto non mi fa né caldo né freddo, una delle due.

Ma, tornando a noi, ci sono effettivamente cose che ancora mi terrorizzano.

Ad esempio, quando una galleria finisce e ci si trova ad un'esorbitante altezza, con una luce soffusa che viene dal basso.

Semplicemente questo, punto.

Nessun ponte, nessuna corda, ma soprattutto... Nessun punto di arrivo! Cioè, la galleria non continua dall'altro lato della grotta.

Mi chiedo seriamente se non abbiamo sbagliato strada.

“Dovremmo... Scendere giù?” propone Albus, esitante.

“Intendi, saltare nel vuoto? Io non ho ancora imparato a volare, tu?” replica Lily junior, ironica.

“Se solo avessimo la mia scopa...” sospira James Sirius, malinconico.

Ma prima che James e Sirius senior possano asciugarsi le lacrime di commozione dovute al fatto che anche il loro successore gioca a Quidditch, gli adulti prendono in mano la situazione.

Harry, Ron Hermione e Ginny, dopo essersi messi velocemente d'accordo, sfoderano le bacchette e pronunciano un incantesimo non verbale.

“Detesto quando fanno così.” sbuffa James junior.

“Saranno pure Auror, però se la tirano in un modo...” sospira Lily junior, sbattendosi teatralmente una mano sulla fronte.

Improvvisamente ci sentiamo fluttuare nell'aria.

“Che... Che succede?”

“Per farla breve, Peter... Quando abbiamo visto Voldemort volare, ci siamo detti: se ce l'ha fatta lui, non vedo perché non possiamo imparare anche noi!” risponde Ron, muovendosi come se stesse nuotando nel niente sotto di noi, verso quella luce soffusa ed invitante.

“Mi piace.” afferma James senior, imitandolo e spingendosi verso il basso.

“Voglio proprio vedere cosa c'è qua sotto!” conferma Sirius, e noi altri li seguiamo.

Speriamo giusto che ne valga la pena.

 

* * *

 

Angolo dell'autrice:

Ciao a tutti!
Scusate, scusate, scusate davvero! Sono in ritardo, mi dispiace da morire!
Volevo aggiornare domenica, ma non sono stata bene!
Inoltre, se una certa persona il cui nome comincia con la R e finisce con la E sta leggendo qui (e fidatevi, non è che ne esistano molti, di nomi così) vorrei che immaginasse che ho pubblicato apposta per il suo compleanno! Auguri ^^
E, ehm, ho detto immaginasse, ma è ovvio che ho aspettato pensando a lui!
... Poco credibile, già.
Detto ciò, scusatemi ancora, ma credo che d'ora in poi aggiornerò di martedì, quindi tra una settimana. Lo so che è peggio, ma per me è più semplice il martedì che la domenica!
Grazie per la pazienza ^^
Un bacione, vostra
Emma ^^

  
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