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Autore: MC_Outlaw    05/03/2013    1 recensioni
Mare aperto, per la ciurma di Cappello di Paglia non c'è alcun pensiero se non quello di raggiungere la prossima isola. Però, un incidente magico accaduto in un'altra dimensione presto li porterà fuori rotta...vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se il mondo di My Little Pony si andasse ad incontrare con quello di One Piece? No? Beh, qui c'è in ogni caso. Godetevlo (e recensite)!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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UNA MISSIONE COMPLICATA

Erano già due giorni che Bow era arrivato al campo di addestramento e come aveva detto non permetteva a nessuno di avvicinarsi e non aveva paura neanche di minacciare i giganteschi draghi che si allenavano con noi

Ogni tanto pensavo che presto ci avrebbe rimesso le penne, divorato da uno di loro o sbranato da Bloodclaw per vendetta...quanto li avrei capiti. Ogni volta che mi avvicinavo a lui si metteva a parlare con me insultando pesantemente tutte le altre razze che c’erano li e io che li conoscevo come amici poco riuscivo a trattenere la voglia di lapidarlo, se non ci fosse stato Dagg ad intervenire più di una volta sarebbe probabilmente successo
La sera non entrava neanche nel dormitorio. Se ne stava su un’albero dove aveva costruito un rifugio con le poche cose che era riuscito a trovare. E per quanto poco lo sopportassi ero preoccupato per lui e così gli altri miei compagni anche se lo davano poco a vedere, benché li insultasse e li trattasse malissimo. Entro qualche giorno ci arrivò una notizia che, prima dell’arrivo di Bow, aspettavamo tutti con ansia. Dagg entro nel nostro dormitorio poco dopo la fine degli allenamenti mentre ci preparavamo per una doccia e ci disse
“Ragazzi, io e gli altri allenatori abbiamo deciso che per voi è ora di affrontare una missione...lo so che tra di voi e Bow c’è molta tensione però non potrete fare altro che permettergli di venire con voi”
"Bella roba, tu non sei stato colpito da lui e non hai istinti vendicativi da giorni che non puoi placare!”
rispose Bloodclaw, che ancora portava i segni dell’impatto contro il muro ed era ancora infuriato per quella storia, come non esserlo in fondo? Io gli chiesi
“A proposito in questi giorni mi è passato di mente di chiedertelo ma come avrebbe fatto a scaraventarti contro il muro?”
“Non ne ho idea! Ha semplicemente tirato un colpo molto forte a vuoto dopodiché è strisciato all’indietro e io mi sono ritrovato oltre la parete”
“Questo perché Bow ha un potere simile a quello di Francy. Però lui invece che imprimere forza al terreno sollevando e sparando quel che vi si trova sopra può spostare gli oggetti creando delle onde d’urto dai pugni che tira”
Disse Dagg
“Questo spiega tutto!”
Rispose Bloodclaw
Il giorno prima della missione mi avvicinai a Bow e gli dissi cercando di essere il più cordiale possibile
“Domani si parte per la prima missione della squadra. Sei pronto? Forse dovresti venire a riposarti in un letto vero invece che su un pezzo di legno...”
“Con quei cosi la dentro non ci vengo! Che escano loro, dopo di che entrerò”
“Sei veramente impossibile amico...”
“Ah io sarei impossibile? Ti hanno detto che cosa è successo al mio villaggio?!”
“Si che me l’hanno detto, ma solo perché un gruppo di ratti razziatori ha attaccato il tuo villaggio non te la puoi prendere con ogni singola specie che vive nella Everfree forest!!”
“Ma tu cosa ne puoi sapere? Non penso che ti sia mai capitata una cosa del genere!”
“È qui che sbagli! Sai come ho ottenuto il mio cutie mark? Salvando la vita della mia fidanzata da un gruppo di Silvantropi! Ma non per questo incolpo Andy. Lui con quella storia non c’entrava nulla! Ha senso secondo te incolpare una razza, anzi molte razze, solo perché un gruppo di una sola di esse ti ha fatto un torto? Secondo te se ora un pony di terra facesse scoppiare una guerra mondiale saremmo anche noi due da incolpare?!”
Bow a quelle parole non seppe rispondere e si girò su se stesso come se stesse dormendo
“Bene, ma volente o nolente domani si parte per la missione e se tu non ci sei ti trascino a sassate!”
Quando rientrai i ragazzi mi stavano guardando
“Avete... avete sentito tutto quello che ho detto?”
“E come non sentirti, stavi gridando come un’aquila”
Disse Andy
“Beh gli ho solo detto quello che pensavo”
“E hai fatto bene”
Disse Frederich

“Ha bisogno di capire molte cose quel ragazzo su di noi. E ora a letto la missione è vicina e dobbiamo essere riposati”
Il giorno dopo noi eravamo pronti a partire ma Bow non si vedeva ancora, lasciandomi davvero spazientito
”Quel...!”
Corsi sotto all’albero nel quale si era stabilito e gridai
”Cos’è non vuoi venire?!”
Non ricevetti nessuna risposta
“Ok perfetto, ti ricordi la promessa che ti ho fatto ieri?”
Colpii il terreno da quale lanciai un blocco di terra per scoperchiare la casa e farlo spaventare. Da dietro di me però provenne una voce
“Ma che diavolo stai facendo?”
“Eh?”
Era Bow, che era semplicemente andato in bagno. Io ero tremendamente imbarazzato per quello che avevo fatto ma lui disse solo
”Poco importa, quando torneremo cercherò di stabilirmi con quegli esseri. Non li sopporto ancora però hai ragione tu. Sono stati i ratti razziatori a saccheggiare il mio villaggio e sono solo quei ratti da incolpare”
“Sono felice che tu...”
“Ma non credere chissà che cosa! Non mi fido comunque di quei tizi e non intendo iniziare a farlo tanto facilmente”
Le sue parole mi confortarono lo stesso, almeno stava cominciando a ragionare ed era un buon inizio

 

UNA VERA SQUADRA

Anche se aveva accettato di venire con noi senza dover essere costretto a Bow non andava giù l’idea di dover passare tanto tempo con gli altri ragazzi, infatti si teneva a distanza da noi mentre ci muovevamo, anche se speravo che si avvicinasse per provare a socializzare con gli altri
Comunque sia, noi avevamo una missione da compiere. A quanto pare un unicorno, del quale non sapevamo il nome, stava trasformando tutti gli abitanti di un villaggio di Grifoni in pietre, schiavizzandoli. Visto che era la nostra prima missione volevo essere preparato a tutto, così mi portai dietro una sacca dove c’era tutto il necessario per creare ogni sorta di granata e fuoco d’artificio che avevo imparato a costruire mentre vivevo a Ponyville portandomi anche quelle già create
Ci mettemmo qualche ora ma alla fine giungemmo nelle vicinanze del villaggio al cui interno si vedevano alcune statue e molti Grifoni, sporchi e visibilmente stanchi. A centro del villaggio si ergeva un piccolo palazzo, decorato con gemme e stoffe molto ben tenute, probabilmente l’abitazione dell’unicorno
Sapevamo che non era il caso di attaccare il nemico frontalmente, non avendo un’ unicorno dalla nostra che potesse contrastarne gli incantesimi, quindi ci fermammo poco distanti dal villaggio e iniziammo a pensare a come agire. Di solito per agire sugli unicorni è meglio usare stratagemmi e raggiri per evitare di subire i loro attacchi magici
Frederich ebbe un’idea
“Ragazzi, per prima cosa ci serve un infiltrato all’interno e per questo servi tu James. Prendi l’aspetto di un Grifone ed infiltrati tra gli schiavi del nemico“
Detto questo James annuì e fu avvolto da un flash, dopodiché ricompare con l’aspetto identico ad uno degli abitanti di quel villaggio
“Adesso dobbiamo pensare ad un modo per far uscire l’unicorno dalla sua abitazione”
“A questo ci pensiamo noi”
Dissero Marco e Jhon
”Ci basterà creare una finta invasione di Paraspiriti e l’unicorno sarà costretto ad uscire per scacciarci quando vedrà che i Grifoni non ci riescono”
“Buona idea. Dopo che sarà uscito lo spingerete verso il bosco, dove Andy sarà appostato mimetizzato da comune albero pronto a bloccarlo con le sue radici. A quel punto Baker e Muddler metteranno al sicuro gli abitanti del villaggio, del quale è nostra priorità assicurarci l’incolumità. Mentre loro faranno questo, noi quattro metteremo fuori combattimento l’unicorno“
Bow intervenne
“Nessuno ti ha nominato nostro capo e nessuno ti da il diritto di dare ordini”
“La mia era solo un’idea, se hai un piano migliore allora avanti, esponicelo”
Non aggiunse nulla
“Allora faremo così. Vai James, tu hai il compito di dire all’unicorno dell’invasione e che voi non siete riusciti a fermarla”
“Vado subito”
Andy era già appostato quando l’unicorno uscì fuori per capire la situazione. Il villaggio era già pieno dei Corpi paraspirito che giravano dappertutto sotto il controllo dei due nostri compagni. Il piano stava andando avanti senza intoppi. L’unicorno si stava spingendo verso il punto in cui era piazzato Andy per scacciare un gruppo di invasori, quando ad un certo punto da dietro un’albero sbucò Bow che saltò fuori dal nascondiglio in cui si era messo. Pensai
“Che diavolo vuole fare ora?”
Lui si rivolse all’unicorno
“Sei finito amico”
Detto questo si alzò sulle zampe posteriori e colpì l’aria per tre volte, lanciando quindi tre piccole onde d’urto che miravano dritte sull’unicorno... ma appena lo raggiunsero queste si abbatterono a mezz’aria vicino a lui. Quello rise e gli disse
“Non so chi tu sia ma sappi che io non sono uno sprovveduto. Tengo sempre alzata una barriera magica per evitare di essere colpito in un tentativo di rivolta. E adesso verrai punito!”
Il corno del nemico si illuminò e lanciò un incantesimo che Bow riuscì ad evitare per un soffio, cosa che non riuscì ad Andy che si era già preparato a bloccare l’unicorno con le radici ed era ancorato al terreno. Non ebbe neanche il tempo di muoversi che venne istantaneamente tramutato in pietra
Bow assunse uno sguardo molto cupo e preoccupato. Il piano era completamente saltato e uno dei nostri era già caduto. Io ero preoccupato per Andy ma Frederich mi rassicurò
“Tranquillo Francy, li ha trasformati in pietra con un incantesimo e con un incantesimo lo libereremo e se lui non collaborerà ci penseranno gli unicorni del nostro campo a trovare il contro-incantesimo adatto”
A quel punto saltammo fuori anche noi dato che era inutile continuare a nascondersi
“Bene vedo che abbiamo qui degli ospiti indesiderati. Vi do una possibilità, andatevene e non vi farò nulla”
“Spiacente ma non siamo disposti a trattare”
Detto questo sbattei gli zoccoli sul terreno per lanciare contro il nostro avversario due pesanti blocchi di terra, pensando che il suo campo di forza non avrebbe retto all’impatto, ma invece li frantumò senza problemi
“Tutto qui quello che sai fare?”
Il suo corno si illuminò di nuovo, lanciando una rapida serie di raggi pietrificanti che io, Frederich e Bloodclaw riuscimmo ad evitare con un po di agilità. Intanto James, Muddler e Baker stavano liberando i Grifoni dalle catene che li tenevano imprigionati ma mentre l’unicorno ci bersagliava con delle raffiche pietrificanti il suo sguardo cadde sulla scena e lanciò un raggio verso di loro. Mi rivolsi a loro e gridai
“ATTENTI RAGAZZI!”
Muddler mi sentì e alzò un muro di fango con una parte del suo corpo, staccandlo da esso per non rimanere pietrificato. Però data la situazione si dovevano affrettare perché l’unicorno cambiò incantesimo lanciando invece un raggio per distruggere il muro creato da Muddler, stando attento che noi non ci avvicinassimo troppo. Noi ci andammo a nascondere dentro la boscaglia per osservare la situazione e non farci colpire da un eventuali cambio di bersaglio

“Dobbiamo trovare un modo per avvicinarci. Ho notato che il suo corno resta fuori dallo scudo che si è creato, se riuscissimo a colpirlo potremmo provare a romperglielo, in questo modo non avrà più lo scudo a proteggerlo”
Disse Frederich
“Ok ma come facciamo ad avvicinarci?”
Bow a quel punto si unì al discorso
“Penso che uno dei tuoi fuochi d’artificio possano essere utili“
“Cos’è adesso vuoi aiutarci!?”
Tuonò Bloodclaw che aveva già molto da ridire sulla sua presenza
“Ascoltate mi dispiace se non ho seguito il piano è solo che pensavo di poter dimostrare di valere di più dei membri di questa squadra...ma ora voglio collaborare. Francy, lancia una delle tue granate ai piedi dell’unicorno, dopo di che io, la manticora e il serpente marino ci avvicineremo per colpirlo al corno“
“Penso che si possa fare... e sono contento che tu abbia preso questa decisione da solo”
Feci come aveva detto Bow, tirai fuori una delle mie granate che doveva generare un’esplosione luminosa bianca e gialla, la accesi e aspettai che fosse vicina a scoppiare per tirarla. L’unicorno non l’aveva notata e ne rimase abbagliato il tempo necessario perché Bow, Bloodclaw e Frederich gli scattassero addosso. Purtroppo la cecità causata dalla granata non durò a lungo e quando l’unicorno vide i ragazzi che gli correvano addosso lanciò immediatamente un raggio per pietrificarli che puntava dritto verso Bloodclaw
Credo pensò al peggio se non fosse che Bow gli disse
“Vai ed abbattilo!”
E dopo quelle parole lo spinse via finendo della traiettoria del raggio e rimanendo pietrificato come Andy prima di lui. Bloodclaw rimase a terra senza parole ma Frederich con un’ultimo scatto si avvicinò all’unicorno tanto da tirare un montante al corno di quest’ultimo, rompendolo
Per riuscire però a romperglielo dovette evitare che il pugno lo sbalzasse via e quindi gli mise l’altra mano sulla groppa, che era ancora protetta dalla barriera, il che gli causò una brutta ustione sulla mano. La magia dell’unicorno finì e la sua barriera cadde, quindi era il momento di stenderlo prima che fuggisse, quindi gli scagliai contro un blocco di terra, sotterrandolo e mettendolo K.O
Lo scontro era finito e Bow aveva dimostrato di non provare più risentimento per ogni razza, il che era magnifico e ora ci potevamo considerare una vera squadra. Qualche ora più tardi arrivò un gruppo di unicorni soldato assieme ai Diamond Dog medici del campo
I medici si occuparono di curare l’ustione di Frederich e i Grifoni feriti, mentre gli unicorno liberavano quelli che erano stati pietrificati, compresi Andy e Bow. Quando Bow venne ritrasformato Bloodclaw si avvicinò di nuovo a lui. Bow pensava che lo avrebbe colpito, ma la manticora gli disse
”Non preoccuparti. Prima volevo vendicarmi su di te, ma ora mi hai salvato e mi sono dovuto ricredere su di te. Benvenuto nella squadra Rho”
“Grazie mant...Bloodclaw. Sono contento di essere stato accolto nonostante tutto”
Finalmente la squadra Rho era davvero una squadra

SCONTRO PREDESTINATO

Ormai dovevano essere passati quasi due anni da quando ero arrivato al campo di addestramento. Gli allenamenti ormai erano solo un modo per restare in forma ma le missioni si facevano ogni volta più pericolose anche se avvincenti. Bow ormai aveva legato con tutta la squadra e tutte le razze del campo, eccezion fatta per i ratti per i cui nutriva ancora un certo risentimento ma era perfettamente capibile e i ratti lo sapevano bene quindi cercavano di non avere problemi con lui. Era comunque l’unico sua lato negativo che era rimasto
Quel giorno era quasi come tutti gli altri. Quasi purtroppo... fino a dopo la cena. Una volta finito noi della squadra Rho ci ritirammo nel nostro dormitorio e visto che la cena era finita molto presto decidemmo di giocare un po a carte prima di metterci a dormire. In quel momento il nostro unico problema era scegliere se giocare ad Asso pigliatutto o a Scala quaranta. Qualche ora prima attorno al campo di addestramento le vedette alate stavano pattugliando la zona come al solito per evitare che qualche bestia si potesse inavvertitamente intrufolare nel campo
Fino a quando non è notte fonda erano i pegasi a pattugliare la zona, per poi darsi il cambio con i draghi che nel buio ci vedono meglio. Mentre i pochi pegasi del campo tornavano per la cena, uno di loro si era fermato perché aveva visto qualcosa muoversi fuori dal campo
Era per questo che un Paraspirito della sua squadra irruppe nel nostro dormitorio mentre noi stavamo ancora giocando. Ci chiese
“Avete visto per caso il pegaso Offswind? Doveva rientrare alla fine del turno di pattuglia ma ancora non si è visto. Ho cercato in tutti gli altri dormitori, restano solo l'Epsilon e il Beta ma sono entrambe squadre in missione”
“Da noi non è venuto nessun pegaso. Non è che si è fatto male mentre era di pattuglia?”
Chiese James
“Per Celestia spero di no...ma forse è meglio se vada a chiedere ai draghi se hanno notato qualcosa”
Proprio in quel momento udimmo un ruggito provenire da fuori, il che era segno che i draghi stavano comunicando che c’era qualcosa di strano
“Sentito? Forse l’hann...”
Frederich non riuscì a finire la frase che suonò l’allarme sonoro seguito da un messaggio dell’allenatore Dagg
“Attenzione! Attenzione! Tutte le squadre escano immediatamente dai dormitori! Il campo è sotto attacco. Ripeto: Il campo è sotto attacco”
Uscimmo tutti fuori e quando vedemmo la scena tutti noi restammo impietriti
Poco lontano dal campo i draghi stavano sputando fiammate su un essere gigantesco. Muddler e Baker iniziarono a tremare di paura
“ N-No...non può essere...n-non quello...”
Balbettò impaurito Muddler. Io divenni improvvisamente serio come non credo che fossi mai stato prima ed esclamai
”Eccoti...!”
L’essere a cui i draghi cercavano inutilmente di dare fuoco si rivelò per quello che era: lo Jormungard! Si doveva trovare vicino al campo e sentendo passi li attorno doveva essere uscito per attaccare e divorare tutto. Per nostra fortuna però non vedeva nulla visto che il campo era protetto dalla magia degli unicorni, ma poteva sentire lo stesso i nostri movimenti. Mi rivolsi alla mia squadra e dissi
“Ragazzi, andiamo ad aiutare i draghi. Il fuoco a quel mostro non fa un bel niente e da soli non ce la faranno mai”
E che cosa pensi che possiamo fare noi?”
Disse Bloodclaw, poi Marco e Jhon dopo di lui
“Già, quell’essere è gigantesco e se i draghi non lo scalfiscono noi non abbiamo possibilità”
“Io non voglio più averci niente a che fare...”
Disse Baker ancora terrorizzato che si abbracciava a Muddler, probabilmente ricordando anche loro gli orrori che quell’essere gli aveva causato
”Ragazzi... io posso ben capire che Muddler e Baker ne siano spaventati, in fondo questo è l’essere che distrusse il loro villaggio quasi due anni e mezzo fa quando loro erano ancora bambini e che fece lo stesso con il mio più di otto anni fa, infatti anche io ne sono impaurito...ma voglio farlo fuori. Quel mostro non deve vivere un’attimo di più! So che la vendetta non è un bel pensiero ma quel mostro si merita ogni dolore che io posso provocargli!“
Gli altri non dissero nulla
”...Ho capito. Io vado ad aiutare i draghi, voi andate lontano da qui, non so se riusciremo a tenere quel mostro lontano a lungo, è pericoloso anche se non vede dove siamo...”
Quindi rientrai nel dormitorio, presi la mia borsa con i fuochi d’artificio e scattai verso i draghi.
Quando fui sotto ad uno di loro immisi un po di forza dl terreno creando una torre di terra per sollevarmi e saltargli in groppa. Una volta che gli fui sopra notai che su un drago vicino a quello sopra cui ero c’era un pegaso. Doveva essere quello che il Paraspirito era venuto a cercare, l’ha scampata bella se se l’è visto con il bestione. I draghi mi dissero di averlo visto poco lontano da dove era uscito. Spiegai bene al drago che cavalcavo di cosa si trattasse quel mostro e lui lo comunicò agli altri
“COME PENSI DI SCONFIGGERLO?”
Mi disse uno di loro
“Al suo esterno è praticamente invincibile, ma se riusciamo a colpirlo dall’interno riusciremo ad ucciderlo”
“NOI PERÒ SIAMO TROPPO GROSSI PER ENTRARGLI IN BOCCA SENZA FINIRE UCCISI E NON SO SE SIA UNA BUONA IDEA MANDARTI DA SOLO”
“Purtroppo è l’unica maniera che abbiamo...”
Ma parlavo troppo presto. Davanti allo Jormungard spuntò fuori...un secondo Jormungard?! Com’era possibile? Quello doveva essere l’ultimo rimasto secondo il libro che lessi tempo fa. Ma mi fu tutto più chiaro quando una voce corale vicino a me disse
”Non preoccuparti Francy, quello non è uno Jormungard, è solo James che ne ha preso l’aspetto, lo sai che può diventare anche cose di dimensioni molto differenti dalle sue”
Guardandolo meglio mi accorsi che era davvero James, infatti stando con lui avevo imparato a distinguerlo dagli esseri in cui si tramutava. Ed erano stati Marco e Jhon a parlare. Più in basso vidi invece il resto della squadra: Bloodclaw, Frederich, Andy, Bow e anche Muddler e Baker che nonostante la paura nel rivedere il mostro erano venuti ad aiutarmi. Io non sapevo cosa dire ma non avevamo certo tempo per i ringraziamenti e le smancerie. Mi feci portare a terra e lasciai il drago con un messaggio per i compagni
”Voi continuate a distrarlo per evitare che raggiunga il campo, noi penseremo ad un piano”
“SARÀ FATTO”
E con queste parole si alzò in volo e vomitò altro fuoco per distrarre lo Jormungard da quello che gli accadeva più in basso. Io avevo già in mente cosa fare
“Ragazzi questo è il piano: mentre James e i draghi distraggono il verme, noi dovremo riuscire a spalancargli le fauci. A quel punto Frederich catapulterà me, Bow e Bloodclaw suo interno per distruggere i suoi organi interni. Andy, tu usa le piante per costringerlo a terra e anche per tenergli aperta la bocca. Sarà un bello sforzo per cui una volta che noi saremo dentro lasciagli andare quest'ultima. Muddler, prendi tutto il fango che puoi e piazzalo sotto la pancia del mostro, in questo modo gli sarà difficile strisciare via. Baker, Marco e Jhon, voi aiutatemi a preparare più granate possibili con l’ectoplasma di Baker, che sarà una potente tossina e una volta che saremo dentro le getterò tutte nel suo stomaco in modo da rendere più facile oltrepassarlo per raggiungere il resto dei suoi organi vitali. Domande?”
“Nossignore”
Mi sentii dire da tutti
”Perfetto, allora scattare! Andy trova un buon punto per bloccarlo e tu Muddler prepara l fango, una volta che Andy l’avrà bloccato dovrai essere veloce nell’inserirglielo sotto al ventre”
Così mentre io e i Paraspiriti creavamo granate su granate con l'ectoplasma tossico che Baker ci donava, James e i draghi continuavano a tenere a bada lo Jormungard, ma l'essere non rimase a lungo spiazzato dalla presenza di un suo simile e lo colpì con una testata
James ritornò al suo aspetto e per un attimo credemmo tutti che fosse spacciato, ma qualcosa scattò e lo prese al volo. Era l’allenatore Dagg, che si era portato dietro tutto il campo di addestramento
”Noi non abbandoniamo i commilitoni nei momenti di difficoltà! Voi procedete con il vostro piano, tutti gli altri aiuteranno a distrarre quel bestione! Coraggio squadre al lavoro!”
Tutte le bestie della palude aiutarono Muddler a portare più fango che potevano, mentre i ratti scavavano gallerie sotto terra in modo da far crollare per un tratto il terreno sotto il peso dello Jormungard e bloccarlo più semplicemente. I pegasi prima portarono il ferito a terra per essere medicato e poi aiutarono i draghi nel distrarre lo Jormungard, volandogli attorno per infastidirlo.
Andy, assieme a molti altri silvantropi, aveva ormai raggiunto un buon punto e appena si piazzò sul terreno da esso scaturirono migliaia di radici, che avvolsero la coda e la bocca del verme, bloccandolo con le mascelle aperta e come avevo detto a Muddler appena fu bloccato a terra lui, assieme a tutti i suoi simili, piazzò tutto il fango che poté nell'incavatura che i ratti avevano creato rendendo molto difficile per lo Jormungard dimenarsi. Quando fummo pronti Frederich ci prese tutti assieme e si caricò come una molla pronto a spararci dentro la bocca dello Jormungard. Dovevamo essere veloci perché le radici dei silvantropi, per quanto resistenti, non avrebbero retto a lungo
Così venimmo sparati senza però accorgerci che il mostro era riuscito a rompere le radici che tenevano la coda, colpendo un drago che stava sputando fuoco e disgraziatamente uno sbuffo di quelle fiamme volò verso di noi. Bloodclaw allora, anche se ne aveva poca, usò tutta la forza delle sue ali per spingerci via dal fuoco, ma questo deviò la traiettoria di tutti e tre. Io e Bow riuscimmo comunque a finire dove volevamo ma Bloodclaw non ci riuscì e finì contro un’albero, restando comunque incolume con solo un bernoccolo. I silvantropi a quel punto lasciarono andare la bocca dello Jormungard concentrandosi sul resto del suo corpo per evitare che si dimenasse troppo. Noi eravamo dentro, con solo le mie stelle filanti ad illuminare il luogo, ma ne avevo dietro molte.
Come avevo detto una volta dentro buttai giù per la gola dello Jormungard tutte le granate che avevo già fabbricato e quelle fatte con l’ectoplasma tossico di Baker. A quel punto aspettammo che gli scoppi finissero e che le grida di dolore del mostro terminassero e ci buttammo anche noi
Lo stomaco, nel quale finimmo, era ormai completamente devastato dalle esplosioni dei miei fuochi d’artificio come mi aspettavo. Per cui una volta giunti in essi Bow lanciò un paio di onde d’urto e fece uno squarcio in un punto in cui le esplosioni ebbero particolarmente effetto in modo da uscirne per vedere gli altri suoi organi vitali e attaccarli. Ormai era alla nostra mercé. Bow lanciava colpi precisi e mirati ma io non seppi trattenere la mia foga e iniziai a sbattere violentemente gli zoccoli contro ogni punto che servisse a causare dolore all’essere
Prima di rendermene conto avevo devastato praticamente tutto ma io continuavo ripetutamente a colpirlo e colpirlo e colpirlo... fino a quando Bow mi si avvicinò riportandomi alla realtà
”È finita Francy, è morto”
“Cosa?...Ah...Si...ce...l’abbiamo...fatta”
Misi così tanta rabbia in quei colpi che alla fine avevo il fiato corto. Da fuori avevano assistito allo spettacolo di tutto il dolore che lo Jormungard aveva avuto mente noi da dentro lo distruggevamo e quando uscimmo tutti ci acclamavano e si congratulavano con noi, solo non ci abbracciavano perché eravamo ricoperti da qualsiasi cosa
Era finita: lo Jormungard non avrebbe più fatto vittime. Tornati al campo gli altri ancora non riuscivano a credere all’opera che avevamo compiuto. Eravamo riusciti a uccidere un mostro leggendario. Mentre tutte le squadre ci acclamavano, una cosa li zittì improvvisamente. Una luce accecante si manifestò in mezzo alla piazza del campo. Da essa si manifestò quella che è tutt’ora la regnante di Equestria: Princess Celestia era venuta fino a li. Tutti i presenti di ogni razza si inchinarono alla sua presenza e così facemmo anche noi. Lei si rivolse a noi e disse
”Reclute, anzi Soldati dell’esercito di Equestria, oggi voi avete compiuto un gesto che ha dell’incredibile. Erano ormai centinaia di anni che nessuno riusciva più ad uccidere uno Jormungard e così facendo avete liberato Equestria dalla sua tremenda presenza. E penso che più di tutti è la squadra Rho da ringraziare. Senza il coraggio dei suoi membri il compito sarebbe stato molto più gravoso di quanto già normalmente non era”
Tutt’attorno si sentivano esclamazioni come“ È vero!” o “ Si!”
Frederich a quel punto riprese
”Mi scusi se mi intrometto, ma in realtà i ringraziamenti più mirati vanno sicuramente a Francy Sunglass, che anche se spinto da un forte desiderio di vendetta aveva ragione più di tutti a dire che quell’essere doveva essere abbattuto e a Bow Gunner, che ci ha definitivamente convinti che le parole di Francy erano corrette”
Infatti mi raccontarono in seguito che dopo che io ero andato dai draghi che combattevano l’essere Bow proferì queste parole
”Sapete una cosa? Francy ha ragione e voi dovreste saperlo. Anche se il suo discorso era guidato da un profondo risentimento verso quell’essere, se non lo presto molti altri villaggi potrebbero finire come il suo o come quello dei miei due compagni di squadra Muddler e Baker. Sinceramente io non voglio che accada e chi la pensa come me mi dovrebbe seguire!”
Princess Celestia ci guardò e disse
”In questo caso questi due pony avranno una ricompensa degna del loro coraggio. Con la presente dichiarazione io, Princess Celestia, assegno a Francy Sunglass e a Bow Gunner il rango di generali dell’esercito di Equestria”
Io e Bow restammo sorpresi di quella dichiarazione ma attorno a noi tutti gli altri membri del campo di addestramento già gridavano
“Evviva il Generale Gunner! Evviva il Generale Sunglass!”
Passò una settimana da quell’impresa e la vita era ripresa normalmente. Poi accadde un fatto che lasciò tutti noi della squadra Rho con l’amaro in bocca. L’allenatore Dagg venne da noi nel dormitorio e ci disse
”Ragazzi, ormai Bow e Francy sono diventati generali e quindi hanno il diritto di avere un proprio plotone nelle loro città di provenienza, per cui il loro periodo di addestramento nel campo qui nella Everfree forest è finito”
Noi restammo in silenzio per qualche momento
”Che succede? Non siete contenti?”
Io allora gli risposi
”In realtà sono molto contento, una volta tornato a casa a Ponyville potrò rivedere la mia Zecora e qualche mese fa mi è arrivata anche una lettera dai miei genitori che mi lasciavano la casa a Ponyville per andare a trasferirsi a Las Pegasus, cosa che mi avevano già detto prima che partissi per questo posto, però mi mancheranno tutte le amicizie che ho fatto qui”
“È comprensibile però ricordati una cosa la squadra Rho è contattabile in ogni momento e se mai dovessi trovarti una lettera riportante il marchio reale potrebbe essere una missione affidata da noi”
“Quindi molto probabilmente ci rivedremo eh? Molto bene. Allora speriamo che accada presto ragazzi”
Detto questo feci su tutte le mie cose, come avevano fatto anche gli altri che tornavano ai loro villaggi e ci salutammo
Finiva qui il mio periodo di permanenza nella Everfree forest


EPILOGO

Ricordavo ancora la strada che avevo percorso con Nuilde la prima volta che da Ponyville ero venuto nel campo di addestramento, quindi seguii la strada a ritroso impiegandoci molto meno tempo, solo un paio d’ore
Finalmente, dopo 2 anni di lontananza ero tornato a casa mia. Però non tornai subito a casa, prima di tutto volevo ritrovare Zecora che non vedevo da troppo tempo. La trovai subito a casa sua, come me la ricordavo, sempre intenta a creare pozioni
Non era cambiata di una virgola da come la ricordavo. Entrai e la salutai come se fossi venuto a farle visita giusto il giorno prima, per scherzare un po
Quando entrai lei si girò di scatto e, appena mi vide, mi saltò addosso, felicissima di rivedermi come lo ero io
Ovviamente sapeva che del campo non potevo parlare nei dettagli, quindi non mi chiese nulla. Notò soprattutto che ero rimasto minuto ma ormai tendevo ad ignorare quei discorsi... Poi mi parlò soprattutto che le voci sul suo conto si erano intensificate e su di lei si diceva di tutto. Io allora mi offrii al mio ritorno di parlarle di lei ma con la massima convinzione mi chiese di non farlo e che presto si sarebbero abituati a lei
Un’altra cosa che dovevo fare prima di tornare a casa era verificare le condizioni del campo di addestramento di Ponyville. Non era messo per niente male, come ricordavo. Appena arrivai il vecchio allenatore fu la prima persona che vidi. Mi lasciò il comando dicendo che andava in pensione. Ci lasciammo con il tipico saluto militare, dopo di che andai a vedere le reclute. Erano tutti tipi molto grossi fisicamente

Quando arrivai mi presentai subito
”Salve a tutti. Il mio nome è Francy Sunglass e sono da poco diventato generale e allenatore in questa sede. Voi chiamatemi semplicemente Francy”
Uno di loro in vena di scherzare disse
”Tu non puoi essere un generale, sei così striminzito e pari anche molto debole e..."
Non gli feci neanche finire la frase. Sbattei lo zoccolo per terra facendogli arrivare un pezzo di terra dritto sul muso
“Qualcuno ha altro da dire?”
Nessuno rispose
“Bene, ora fatemi quaranta giri di Ponyville e poi sarete liberi, ma ricordatevi che i miei allenamenti non saranno sempre così facili, oggi sono di buon umore”
E senza fiatare scattarono a fare quello che gli avevo detto
Quando passai per il centro tutti mi salutavano caldamente non vedendomi da molto tempo. Pinkie ovviamente appena mi vide mi abbracciò fino quasi a stritolarmi e poi mi fece uno dei suoi miniparty di bentornato, buon doppio compleanno, eccetera... mi ero quasi dimenticato della sua foga
Quando finalmente arrivai a casa la trovai un po impolverata ma non ci volle molto per ripulire e riarredarla secondo i miei gusti
Appesi il dente strappato allo Jormungard sotto una foto con Bow, visto che non era prudente mettere l’intera squadra Rho se doveva restare segreta
In garage c’era tutto il mio occorrente per preparare i fuochi d’artificio compresa una buona scorta di polvere da sparo e i mortai che usavo per lanciare i fuochi d’artificio prima della partenza
Tutto era ormai tornato alla normalità...per ora

 

L'AMICIZIA È MAGICA-VERSIONE MODIFICATA

 

Erano passati ormai tre anni dal mio addestramento della Everfree forest ed avevo ormai 21 anni. Bow svolgeva il suo lavoro di allenatore e generale all'interno di Fillydelphia, ma mi ero rivisto anche un paio di volte con la squadra Rho per svolgere delle missioni ovviamente segrete. In quel momento stavo addestrando le reclute quando da Canterlot vidi arrivare una carrozza trainata da due Pegaso Soldati

\Chissà chi sta arrivando\

Non me ne curai particolarmente visto che tra qualche giorno tutte le reclute sarebbero dovute andare a Canterlot per dimostrare il loro valore come soldati e volevo che fossero al massimo della forma per quel momento ed infatti era da quella mattina che gli facevo fare ogni tipo di esercizio

Sarà passata una mezz'oretta quando non mi ricordai neanche di aver fatto caso alla carrozza che scendeva da Canterlot, ma dalle mie spalle sentii arrivare una voce

“Ehm, mi scusi?”

Mi girai. Davanti a me c'erano un unicorno viola molto giovane assieme ad un cucciolo di drago

“Si?”

Come li vidi pensai e dissi la solita cosa di quando vedevo un unicorno li

“Oh maledizione, l'ho già detto decine di volte all'ufficio informazioni. Mi scusi se ha dovuto fare tutta questa strada ma questo è un campo di addestramento per soli pony di terra. I campi di addestramento per gli unicorni si trovano a Manehattan oppure a...”

Lei mi guardò un'attimo perplessa e poi mi disse

“No aspetti non sono qui per entrare nell'esercito. In realtà sono qui per conto di Princess Celestia. Mi ha mandato a controllare i preparativi per la festa del Sole d'estate e mi è stato detto che il pony incaricato delle varie illuminazioni artificiali lo potevo trovare qui”

A quelle parole capii che stavo parlando a vanvera e mi ricomposi subito

“Oh mi scusi. Allora permetta che mi presenti”

Le feci quindi il tipico saluto militare

“Sono il generale Francy Sunglass, nonché l'incaricato di quelle illuminazioni. La porto subito a controllare il tutto, è già pronto a casa mia.”

“Oh...ehm piacere mio. Io sono Twilight Sparkle. Forse lei conosce mio fratello Shining Armor, il capitano delle guardie reali.”

“Oh ma certo che lo conosco! Un unicorno degno di stima, assolutamente. Mi aveva detto di avere una sorella ma non è mai entrato nei dettagli. Piacere di conoscerti”

Poi mi voltai verso le reclute e gli dissi

“Ragazzi, io devo assentarmi per qualche minuto. Voi continuate con gli esercizi che vi ho assegnato e badate bene di non fare i lazzaroni”

“SISSIGNORE!”

Dissero all'unisono

“Bene, possiamo andare”

Casa mia si trovava a neanche un minuto di cammino dal campo di addestramento quindi fummo li immediatamente. Appena fummo li davanti andai verso il garage, lo aprii e vi tirai fuori una scatola con su scritto Sole d'estate. Quindi mostrai il contenuto a Twilight, che non trattenne una domanda

“Mi scusi ma i fuochi d'artificio non si vedranno male con il sole?”

Io vado sempre particolarmente fiero della risposta

“Beh normalmente è così, ma vede io non sono un comune Artificiere. Nel periodo in cui appresi come si preparavano i fuochi d'artificio più complicati creai una miscela per il colore che rendeva questi tipi di fuochi d'artificio neri di giorno e fluorescenti di notte. In questo modo sono visibili bene in entrambe le situazioni. Poi ovviamente ci sono anche altri colori un po' scuri per non fare solo fuochi neri. Ne vuoi vedere qualcuno?”

“Oh beh ecco io non credo che...”

Non la stetti neanche a sentire. Tirai fuori un paio di mortai dal garage e vi inserii all'interno due dei fuochi neri. Quindi accesi la miccia e aspettai che partissero con il grido che mi divertivo a lanciare quando li facevo partire

“Colpo in canna!”

Appena lo dissi quei due fuochi partirono, generando un esplosione nera tendente al giallo facendo un grande botto

“Visto? Allora che te ne pare?”

Mi voltai ma lei non c'era più. Forse aveva fretta. Comunque visto che ne avevo lanciati due dalla cassa per la festa che ci sarebbe stata il giorno dopo tornai nel garage e aprii il cassettone dove tenevo tutti i miei fuochi d'artificio. Da esso però sbucò fuori Pinkie pie, gridandomi

“SORPRESA!”

“Aaagh!”

Fu l'unica cosa che riuscii a dire dallo spavento che quella pazza mi fece prendere. Poi ripresi fiato e le dissi

“Pinkie ma che ti salta in mente? Mi hai fatto quasi venire un infarto!”

“Scusa ma è moooolto divertente farti spaventare! Comunque hai visto la nuova arrivata?

“Uh...intendi Twilight Sparkle? Si, è venuta a controllare i fuochi d'artificio per la festa”

“Benebenebene! Allora vieni con me! Le sto preparando una festa a sorpresa di benvenuto in casa sua nella biblioteca”

“Oh quindi è la nuova bibliotecaria. Bene allora arrivo, fammi mettere a posto tutto e ti seguo”

Qualche ora più tardi, periodo che passai al buio nella biblioteca con praticamente l'intera Ponyville, cercai a tastoni Pinkie tra la folla, anche se era facile da trovare visto che non smetteva un'attimo di parlare. Le chiesi

“Pinkie sei sicura che abiti qui?”

“Certo l'ho chiesto ai pegaso che l'avevano portata qui. All'inizio non mi rispondevano ma dopo averglielo chiesto un'altro paio di volte me lo hanno detto”

\Cavolo, fa parlare pure le guardie reali, me la dovrei portare dietro agli interrogatori\

Calò il silenzio quando sentimmo che la porta si stava aprendo. Da fuori entrò Twilight che disse qualcosa a cui non feci molto caso. Dopo che smise di parlare, accese la luce e tutti noi gridammo

“SORPRESA!”

Lei ci restò di sasso a vedere tutti quei pony dentro alla biblioteca, poi Pinkie andò da lei e iniziò a straparlare a raffica come suo solito. Intanto anche Fluttershy era arrivata visto che quando prima ho detto che c'era quasi tutta Ponyville intendevo che di Ponyville mancava solo lei. Twilight quindi si avvicinò ad un tavolo su cui erano appoggiate delle bevande e si versò qualcosa in un bicchiere. Poco dopo aver bevuto quel che conteneva la faccia le divenne rossa e scappò via. Non capii bene che cosa successe

La festa durò fino a che non si fece buio. Il giovane draghetto, Spike, era un festaiolo quasi come Pinkie ma Twilight non sembrava avere i suoi stessi gusti visto che per tutta la festa se ne stette nella sua stanza. E mentre giocavamo ad Attacca la coda al pony, uno dei presenti disse

“Ragazzi, è quasi ora della festa. Andiamo al municipio!”

A quelle parole la biblioteca iniziò a svuotarsi e tutti si diressero verso il municipio. Io tornai a casa mia a prendere i fuochi d'artificio, che non avevo ancora portato nel luogo dei festeggiamenti. Quindi mi caricai la scatola sulla groppa e mi diressi anche io verso il municipio, poi prima di entrare sistemai i fuochi come mi era stato richiesto ed entrai all'interno. Arrivai proprio un minuto prima che le tende si aprissero per mostrare Princess Celestia, quindi mi mischiai alla folla finendo con il trovarmi a fianco di Pinkie e Twilight. Quest'ultima guardava fuori dalla finestra con uno sguardo molto preoccupato. Poi il sindaco annunciò il discorso di apertura e quando finì Fluttershy diede il via al canto degli uccellini mentre Rarity aprì la tenda dietro alla quale si trovava Princess Celestia

O almeno dietro alla quale si sarebbe dovuta trovare. La sua assenza lasciò tutti i presenti senza parole, eccetto Pinkie che pensava che stesse giocando a nascondino. Rarity, che era andata a cercarla, tornò, dicendo che era sparita. E poi accadde una cosa che lasci tutti i presenti pietrificati. Dal nulla, sul balconcino sul quale si sarebbe dovuta trovare Princess Celestia, comparì un alicorno completamente avvolto dall'oscurità. Nessuno dei presenti la conosceva. Nessuno eccetto Twilight, che le si rivolse rivelandoci che il suo nome era Nightmare Moon. Poi, quando l'alicorno le chiese se sapeva perché era tornata, sembrò esitare. E lei a quel punto dichiarò che avrebbe portato la notte eterna su Equestria

Non potevo starmene li ad assistere alla scena. Mi rivolsi alle guardie reali e ordinai

“SOLDATI! In qualità di generale dell'esercito, vi ordino di attaccarla!”

I pegasi seguirono il mio ordine e si alzarono in volo verso di lei per colpirla, ma furono atterrati da delle saette oscure. Con uno sguardo furioso trovai due punti di pressione nel municipio e li colpii. Due finestre laterali si frantumarono e da esse spuntarono fuori due blocchi di terra che puntavano dritto all'alicorno. Lei non batté nemmeno ciglio e alzò una barriera magica, deviando i due blocchi di terra. Poi sparì in una nuvola nera. Rainbow dash la provò ad inseguire ma lei sparì all'orizzonte

Intanto alcuni di noi avevano visto Twilight che era corsa in direzione della biblioteca e così io assieme a Pinkie, Applejack, Rainbow, Rarity e Fluttershy la seguimmo. Si trovava proprio in biblioteca e quando arrivammo ci spiegò con più precisione quello che era accaduto un'attimo prima. Disse che dovevamo cercare i sette elementi dell'armonia e che solo con quelli avremmo potuto sconfiggere Nightmare Moon. Solo che non aveva idea di dove si trovassero

A quello rispose Pinkie, trovando il libro che ne parlava lasciando Twilight con un'espressione di imbarazzo per non aver cercato sotto la “E” di “Elementi. In quel libro era descritto che erano conosciuti solo sei dei sette, cioè l'Onestà, la Gentilezza, l'Unità, la Risata, la Generosità e la Lealtà, ma il settimo era sconosciuto. Disse anche che essi erano rimasti dove si trovava nell'antichità il castello reale, cioè nella Everfree forest

Ci portammo quindi ad un sentiero che sapevo portava alle rovine del castello anche se Twilight non si mostrò molto entusiasta di ricevere il nostro aiuto. Ma certo non poteva andare da sola quindi decidemmo tutti di andare con lei, facendo da guida io visto che conosceva buona parte della foresta. All'inizio del sentiero Rainbow cercò di spaventare un po' le ragazze con storie riguardanti la Everfree forest ce io conoscevo fin troppo bene per impressionarmi. A farlo fu però che il terreno sotto i nostri piedi franò all'improvviso, facendoci scivolare tutti verso un burrone. Fluttershy e Rainbow dash erano già in volo e recuperarono Rarity e Pinkie, mentre io mi creai una base d'appoggio su cui fermarmi e in seguito una scalinata per scendere senza saltare. Dopo notai che Applejack stava tenendo Twilight che rischiava di precipitare. Le disse di lasciare la presa e di fidarsi di lei e anche se aveva un po' di paura si lasciò andare. Sotto di lei Rainbow e Fluttershy erano già pronte ad afferrarla e quindi atterrò senza farsi male

Proseguendo per il nuovo percorso ci trovammo davanti una Manticora particolarmente infuriata che sembrava abbastanza minacciosa. In genere non mi sarei spaventato, ma quella caricò e puntava dritti contro di noi con i suoi artigli e iniziai a preoccuparmi. Applejack le saltò sulla schiena e iniziò a cavalcarla come se quello fosse un rodeo, ma venne subito sbalzata via. Anche io, Twilight e Rainbow provammo ad attaccarla con scarso successo. Mentre eravamo impegnati a fermarla, la foce di Fluttershy si fece sentire e ci fermammo. Lei si avvicinò con calma alla manticora, che pareva che la stesse per attaccare, ma Fluttershy non si mosse e la manticora le mostrò una spina conficcata nella zampa. Con un gesto secco Fluttershy strappò via quella spina e la manticora gridò di dolore ma subito dopo si mise a coccolare Fluttershy per ringraziarla. Chi l'avrebbe mai detto che proprio lei sarebbe riuscita a calmarla?

Seguimmo per un po' il sentiero fino a ritrovarci circondati dagli alberi. Avanzammo per un po', ma poi il mio sguardo cadde ai lati de sentiero. E quello che vidi mi lasciò senza fiato, Letteralmente, perché presi un respiro e iniziai a trattenere il respiro. Ai lati della strada erano disposti quasi a farlo apposta dei fiori chiamati Vipere del sonno, fiori che emettono un gas soporifero molto potente. Sapevo che bastava uscire dal loro raggio d'azione per salvarsi e fortunatamente qualche metrò più avanti c'era una radura aperta dove quei fiori non ci avrebbero raggiunti, ma notai con orrore che le ragazze erano già cadute addormentate. Quindi le radunai in fretta in un unico punto, sempre trattenendo il fiato per non inalare le sostanze soporifere del fiore e poi creai sotto di loro una piccola conca di terra. Mi misi a spingerla con quanta forza avevo nella testa e nelle gambe, e con un ultimo sforzo nel trattenere il respiro spinsi fuori la conca di terra e anche io balzai fuori. Appena fui fuori di li aprii la bocca ed iniziai a respirare affannosamente, mentre le altre si iniziavano a risvegliare. Appena Twilight si svegliò mi chiese cos'era successo e le dissi di fiori. Mi chiese perché non le avessi lasciate li e io semplicemente le dissi tra un respiro e l'altro che un generale non abbandona i propri soldati al loro destino

Aspettammo qualche minuto per riprenderci da quella situazione e ricominciammo ad avanzare. Ci ritrovammo in una piana oscurata dagli alberi e ad un ceto punto attorno a noi calò una fitta oscurità. Poi tutti gli alberi attorno a noi iniziarono ad assumere disegni terrificanti sulla loro corteccia. Non pensai neanche che fossero silvantropi, perché me ne sarei accorto e cercai di calmare le grida di paura elle ragazze, senza successo. Ci riuscì però Pinkie che invece di gridare terrorizzata rideva e faceva le boccacce a quegli alberi. Poi si rivolse a noi ed iniziò a cantare una canzone che ebbe l'effetto di far ridere anche le altre e persino io mi misi a ridacchiare. Lentamente tutti gli strani volti sugli alberi iniziarono a sparire, mentre noi avevamo iniziato a ridere di gusto in mezzo alla radura

Avanzammo fino ad un certo punto continuando a ridere, ma ci dovemmo fermare quando davanti a noi si parò un torrente dalle acque agitate. Da poco più avanti veniva il pianto di qualcuno. Ci avvicinammo nel luogo da cui arrivava e davanti a noi comparse un Serpente marino che piangeva. Ci raccontò che una nuvola gli aveva tranciato di netto il baffo e che ora il suo aspetto era rovinato. Io non ero certo il solo a pensare che quella cosa fosse esagerata, ma Rarity si fece avanti dicendo che era una cosa gravissima invece. Quindi iniziò a chiedergli di tutti i trattamenti che faceva per mantenere quell'aspetto e quando capì che la situazione era rovinata solo per un baffo, gli stacco una squama e si tranciò la coda di netto. Poi con la magia gliela sistemò come se fosse un baffo. Il Serpente marinò si calmò e la ringraziò per la sua generosità, mentre il torrente si calmò. Il serpente marino ce lo fece attraversare permettendoci di saltare sulla sua groppa fino all'altra riva

Finalmente dopo un lungo viaggio iniziammo a vedere le rovine del castello. Il nostro passo si fece più accelerato ma dovemmo fermarci di colpo quando, davanti a noi, Twilight stava per cadere da un precipizio nel punto in cui prima c'era un ponte che permetteva il passaggio. Rainbow, dopo aver tirato su Twilight, si gettò nel burrone e prese l'altra estremità del ponte per poi volò fino dall'altra parte per legarlo e permettere anche a noi di passare. Ma dall'altra parte si intravedevano tre figure nella nebbia, che si fece più fitta. Pareva che tre pegasi stessero tentando di convincere Rainbow ad unirsi a loro lasciando perdere noi. Ma lei non accettò quella proposta e legò il ponte, permettendoci di passare. Non ci tradì

A quel punto era fatta e noi eravamo arrivati alle rovine. All'interno si trovavano i sei elementi dell'armonia già conosciuti ma il settimo continuava a mancare. Noi uscimmo di li lasciando solo Twilight per farla ragionare sul da farsi. Però all'interno della sala comparve Nightmare Moon, che cercò di sparire assieme agli elementi dell'armonia e chiuse la porta rimanendo solo con Twilight. Quando riuscimmo a sfondarla, erano sparite, ma in un edificio vicino a quello si vedevano scintille create dagli incantesimi delle due che si scontravano. Così accorremmo li e quando Twilight sentì la nostra voce e sentiva che ci avvicinavamo le si illuminarono gli occhi perché aveva capito che noi incarnavamo gli Elementi

Iniziò a descrivere il viaggio che ci aveva portato fino alle rovine, attribuendo ad ognuno di noi uno degli elementi dell'armonia. Disse che Applejack incarnava l'Onestà perché l'aveva rassicurata nel momento del bisogno, che Fluttershy incarnava la gentilezza perché aveva domato la manticora senza la violenza, che io incarnavo l'Unità perché nonostante il pericolo non le avevo abbandonate, che Pinkie Pie incarnava la risata perché aveva scacciato la paura ridendo, che Rarity incarnava la Gentilezza perché aveva consolato il Serpente marino privandosi di una cosa a cui teneva molto e che Rainbow incarnava la lealtà perché non ci aveva traditi mentre ricollegava il ponte. Quelli che avevamo trovato e che adesso erano a pezzi ai piedi di Nightmare Moon, si alzarono in aria venendo a formare delle collane, ognuna rappresentante il nostro cutie mark e ognuna di esse si inserì al nostro collo. Nightmare Moon non sembrava particolarmente spaventata dalla situazione visto che il settimo elemento ancora mancava, ma Twilight le spiegò che il settimo elemento era la scintilla che aveva provato quando noi, suoi amici, eravamo accorsi in suo soccorso e questa scintilla andava a formare l'elemento della Magia. Il suo elemento, a differenza dei nostri, si manifestò sotto forma di corona e quando tutti e sette furono riuniti venimmo avvolti da una luce abbagliante dalla quale scagliammo un raggio dei colori dell'arcobaleno, avvolgendo Nightmare Moon ed avvolgendola fino a sconfiggerla

Quella situazione ci aveva leggermente provati e quindi finimmo a terra, ma quando ci rialzammo avevamo finalmente sconfitto l'alicorno. In seguito dalla finestra delle rovine entrò nella sala nella quale avevamo affrontato Nightmare Moon una sfera luminosa, dalla quale si manifestò Princess Celestia. Al suo arrivo tutti noi ci inchinammo, eccetto Twilight che corse ad abbracciarla, poi ci spiegò che anche lei aveva visto i segni del ritorno di Nightmare Moon e che secondo lei solo Twilight avrebbe potuto risvegliare il potere degli elementi.

Dopo aver finito di parlare, si avvicinò dove prima si trovava Nightmare Moon. Ora al suo posto si trovava un alicorno più giovane, che Celestia chiamò sorellina. Si trattava infatti della Princess Luna, che era rimasta esiliata per mille anni sulla luna. Celestia gli chiese se ora voleva riappacificarsi con lei e anche noi eravamo in attesa per una risposta, che non si fece aspettare. Luna decise di riappacificarsi e poi abbracciò la sorella piangendo lacrime di gioia

Una volta tornati a Ponyville Pinkie organizzò una festa per il ritorno di Princess Luna, dove ovviamente accorse tutta Ponyville. Però c'era una cosa che ci fece interrompere e cioè il fatto che Twilight sarebbe dovuta tornare a Canterlot per continuare i suoi studi anche se qui ora aveva scoperto l'amicizia. Celestia prese subito provvedimenti, decretando che Twilight sarebbe potuta rimanere a Ponyville per continuare gli studi sull'amicizia inviandogli dei rapporti su questi studi. Tutto era finalmente tornato a posto e ora avevamo tutti una nuova amica, ma soprattutto nell'aria c'era il profumo di nuove avventure

   
 
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