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Autore: zacra    07/03/2013    2 recensioni
salve a tutti/e questa è l'ultima produzione del mio cervello malato....
la storia è semplice, ma i personaggi non lo sono, sarà anche a causa del periodo poco felice che sto affrontando.
c'è una ragazza....ma non la classica ragazza bella perfetta, poi ci sono loro Jared e Shannon...
Genere: Erotico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Il suo cuore perse un battito quando si trovò davanti, Shannon e Jared, già le era difficile affrontarli uno alla volta, insieme le sarebbe stato impossibile specialmente nelle condizioni psicologiche in cui si trovava in quel momento.
-          Hai pianto…- le disse Jared guardandola.
-          No, è che mi è andato qualcosa nel….-
-          In entrambi?...- disse  senza lasciarla finire.
-          Si….volete entrare?- chiese guardando Shannon stavolta che le sorrise.
Jared e Shannon si accomodarono sul divano e Aza restò in piedi davanti a loro.
-          Aza noi…- disse Shannon.
-          Shan….aspetta- disse lei sospirando- non posso scegliere, non ce la faccio, non riesco a decidere di rinunciare a uno di voi due, l’unica cosa ragionevole da fare è lasciar perdere tutto, non starò con nessuno dei due, riprenderemo le nostre vite tutti e tre e…-
-          Sei una cretina, i problemi si risolvono non si nascondono, due di noi potrebbero essere felici, così neghi a tutti e tre la possibilità di esserlo- sbottò Jared.
-          Jared…-
-          No Jared un cazzo, non siamo degli adolescenti, siamo tre adulti…- disse alzandosi e andandole vicino.
-          Si lo siamo, e io come persona adulta scelgo di lasciar perdere tutto-
Shannon si alzò dal divano e uscì sbattendo la porta, era stanco troppo stanco, amare qualcuno non poteva fare così male, pensò mentre metteva in moto e si allontanava da casa di Aza.
-          Contenta?- le chiese Jared prima di uscire a sua volta per cercare di parlare col fratello.
Aza sentì la porta sbattere una seconda volta e Jared mettere in moto l’auto, per tutta la frustrazione accumulata fino a quel momento salì le scale di corsa e dopo aver buttato alcune cose in una borsa e preso i gatti salì in auto e partì.
Non aveva la più pallida idea di dove stesse andando, di cosa stesse facendo, stava semplicemente mettendo km tra lei e loro, quella per lei era la cosa più importante in quel momento.
Davanti a lei si apriva la strada, dritta e rassicurante, lesse un’indicazione per San Francisco e imboccò l’entrata, aveva pur sempre affittato una casa lì e le chiavi le erano state consegnate pochi giorni fa, la casa era ammobiliata, doveva solo guidare, si voltò un istante a guardare i suoi gatti nelle gabbiette che dormivano tranquilli e continuò a guidare.
Jared aveva raggiunto il fratello a casa sua, erano stati forse troppo avventati, le avevano teso decisamente una bella imboscata, presentandosi da le alle dieci di sera passate per parlare di quello.
Dopo aver convinto Shannon a tornare da lei per scusarsi risalirono in auto.
Jared parcheggiò davanti casa di Aza e scesero, suonarono un paio di volte ma nessuno rispose.
-          Aza andiamo apri- disse Jared abbassando la maniglia della porta a vetri che era aperta, entrarono e Shannon capì velocemente cosa le fosse passato per la testa e dove potesse essere.
-          Ma dove cazzo è?- disse Jared allarmato dal fatto che avesse preso anche i gatti con lei.
-          Jared…calmati-
-          Calmarmi? Non sappiamo neanche dov’è- sbottò lui.
-          Jared-
-          No, adesso la chiamo-
-          Rispondi….Aza cazzo rispondi….- aggiunse Jared con il cellulare in mano.
Provò a chiamarla un paio di volte m senza successo.
-          Come fai a essere così tranquillo?-
-          So dov’è- disse Shannon.
-          Bene allora andiamo-
-          No-
-          Come sarebbe no?-
-          Ha solo bisogno di tempo….- disse Shannon.
-          Oh certo, tempo e immagino che dato che tu sai dov’è domani andrai da lei così da chiudere il gioco a tuo favore- disse Jared cattivo.
-          È a San Francisco, ha una casa lì… e adesso che lo sai anche tu a te la mossa Jay- disse uscendo dalla casa di lei e risalendo nell’auto del fratello.
Jared si sentì un verme per aver detto una cosa così cattiva al fratello, non ne aveva alcun diritto ma quando c’era lei di mezzo non riusciva più ad essere razionale come una volta.
-          Perdonami.- disse al fratello risalendo in auto.
-          Già fatto, la amiamo entrambi …- rispose Shannon.
-          Sì, e questo è un fottuto casino Shan- disse Jared, partendo per riportare il fratello a casa sua.
Guidò in silenzio, migliaia di pensieri gli affollavano la mente, era arrabbiato con lei per quella situazione, ma lo era anche con se stesso, le cose si fanno  in due, in questo caso le avevano fatte in tre.
Shannon era tremendamente silenzioso e questo a Jared non piaceva affatto, poteva solo voler dire che l’aveva presa molto male.
Lo lasciò a casa sua e dopo averlo salutato ripartì, era già certo che quella notte , non avrebbe chiuso occhio, forse non lo avrebbe fatto fino ad una mail o una chiamata di lei.
Aza ci mise un po’ a ritrovare la strada che portava alla casa di San Francisco, c’era stata solo di giorno fino a quel momento, ma alla fine arrivò.
Dopo aver parcheggiato nel vialetto, prese i gatti e la borsa ed entrò, era talmente stanca che dopo aver preparato l’occorrente per i suoi gatti si lasciò andare sul letto mettendoci sopra soltanto un misero lenzuolo di cotone, quella giornata l’aveva decisamente fatta a pezzi.
Quando si risvegliò il giorno seguente i suoi gatti dormivano beatamente infondo ai suoi piedi, si alzò e dopo una doccia veloce, uscì di casa per comprare qualcosa per riempire la dispensa e il frigorifero.
Non appena si chiuse la porta di casa alle spalle venne circondata dai colori del quartiere di Mission, l’aveva scelto tra tutti quelli visitati per quel motivo, per la vita che potevi respirarci attraverso ogni cosa, ogni facciata di case, negozi, era come un caleidoscopio meraviglioso di murales e sorrisi.
Si incamminò lungo la strada cercando di farsi trasportare dal sole e dall’azzurro del cielo che quella giornata le stava offrendo, voleva prendersi ancora qualche minuto per lei, voleva tempo, non era scappata per sempre, voleva solo decidere senza pressioni.
Stava uscendo dal centro commerciale con una borsa piena dello stretto necessario quando vide un cartellone pubblicitario di una nota  marca per il quale Jared aveva fatto da testimonial, le fece uno strano effetto, non le sembrava neanche lui, era così impostato, così finto, riflettendo un istante si rese conto che infondo era lui, una parte di lui era esattamente così.
Tornando a casa si mise a riflettere sul suo rapporto con Jared, era lontano anni luce da quello rassicurante ed amichevole che aveva con Shannon, ma non riusciva a fare a meno di lui nella sua vita, Jared , quando pensava a lui le saltava subito alla mente il pomeriggio passato ad ascoltare musica in quella casa in Louisiana, avevano condiviso meno tempo insieme rispetto a quello che lei aveva passato con Shannon, ma i momenti che aveva vissuto con lui anche se pochi erano stati tutti intensi, carichi di sentimento, e di parole non dette, che però erano sempre sulla punta della lingua di entrambi.
Affrettò il passo, si sentiva sempre peggio, non avrebbe dovuto andarsene, ma ormai lo aveva fatto, avrebbe voluto che Jared anzi che seguire il fratello fosse rimasto con lei il giorno precedente, avrebbe solo voluto essere abbracciata, ma nessuno dei due l’aveva fatto.
  
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