Film > Il gobbo di Notre Dame
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Autore: Roylove    07/03/2013    2 recensioni
una ragazza che ama disegnare, il nostro caro Clopin che si legherà molto a lui beh tutta da leggere! Ricorrerà la storia del gobbo di notre dame ma con un personaggio in più e visto dai suoi occhi e quelli di Clopin. Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dopo secoli e secoli ecco un mio nuovo capitolo , spero vi piaccia, scusate se non aggiorno molto è che ho la maturità e mi sto impegnando al massimo con lo studio! Bacioni e Buona lettura!

 

 

 

Un uomo bizzarro, ma molto simpatico

 

 

 

POV Oreliè

 

Ero lì, in quella tenda, tutta sola e devo dire anche abbastanza spaventata. Ero stata un'incosciente a seguire quell'uomo fino a quel posto, già che mi ha fatto passare per un cimitero è un uomo abbastanza inquietante. Non avendo niente da fare, decisi di dare un'occhiata dentro la tenda, era arredata in modo molto semplice, ma era un ambiente molto caloroso. Faceva abbastanza caldo e decisi di togliermi il mantello e di mettermi comoda su dei cuscini messi li a terra.

Aspettai quasi 30 minuti lì ferma con l'ansia di cosa mi sarebbe successo dopo. Sentii delle voci avvicinarsi alla tenda, una era di un uomo, mentre l'altra era femminile e dolce.

-Ti dico che è una persona d'oro. Mi ha aiutato a scappare dalla cattedrale .- Disse la voce femminile.

-Va bene, ti credo, ma l'importante è che sia qui sana e salva.-Disse la voce dell'uomo.

Io mi irrigidii e d'un tratto la tenda si aprì, mostrando Clopin e una ragazza cai capelli corvini e crespi, con una gonna viola , una camicia bianca e degli occhi profondamente verdi.

-E lei?- Chiese la ragazza avvicinarsi a me con aria molto dolce.

-S-sono Oreliè.-Dissi timidamente.

-L'ho trovata che un uomo voleva fargli del male, l'ho portata qui, non ha casa, ne tanto meno famiglia.-Spiegò Clopin.

-Oh povera piccola! Beh, ora ha una casa e una famiglia.-Disse la ragazza guardandomi negli occhi.

Dio com'erano belli i suoi occhi.

Intanto io ero rimsta imbambolata a guardarli, ma Clopin mi riportò con i piedi per terra.

-Ragazze Ana avrà già preparato la cena e di sicuro ci starà mandando le ire di tutti i santi che conosce, visto che siamo in ritardo.-Disse Clopin con un grosso sorriso.

-Hai ragione, andiamo a cena.-Disse la ragazza uscendo dalla tenda, seguita da Clopin che mi fece cenno di seguirlo.

Quel luogo era così familiare , tutti scherzavano con tutti bambini che giocavano senza problemi.

Arrivammo davanti una tenda di colore blu, e appena eravamo entrati una tavolata piena di roba da mangiare si presentò davanti i nostri occhi.

-Ana lei è Oreliè, un nuovo membro della amiglia.-Disse Clopin presentandomi.

La donna aveva degli occhi scuri e dei capelli neri e lisci lasciati al vento, un semplice vestito blu e bianco, e dall'aria sembrava molto dolce.

-Oh cielo! Ma è deperita! Vieni piccola, ora ti rimetterò in sesto.-Disse la donna facendomi accomodare al tavolo pieno di leccornie.

-Lei è nostre sorella Ana, lei invece è Esmeralda, e tra poco dovrà arrivare anche Felipe, il marito di Ana.

-Sembrate davvero una bella famiglia.-Dissi guardandomi attorno.

-In effetti si, anche se con Esme e Ana non puoi mai averla vinta, fidsati te lo dico per esperienza.-Disse Clopin facendomi l'occhiolino.

-Oh ma smettila Clopie! Non dargli retta cara, esagera sempre.-Disse Ana ridendo vicino a me.

-Questa volta d'ho ragione a Clopin, con voi due è impossibile combattere.-Disse un uomo entrando nella tenda. Era snello, alto con la pelle leggermente scusa, occhi grigi e capelli neri.

-Oreliè lui è Felipe il marito di Ana, Felipe lei è Oreliè, farà parte della famiglia da oggi.-Disse Esmeralda presentandomi a Felipe.

-Ah bene,uno in più fa sempre bene.-Disse Felipe sedendosi di fronte a me.

Già avevano programmato tutto,già facevo parte della loro famiglia, eppure non mi conoscevano da neanche un giorno, ma alla fine erano gitani come me, e mio padre mi ha sempre spiegato che tutti noi gitani siamo una grande famiglia.

Mangiammo quei deliziosi piatti preparati da Ana , era una cuoca provetta.

-Ora che noto, come mai non hai un orecchino come il nostro?-Chiese Ana.

Mi toccai l'orecchio destro, com'era possibile che lo avessi perso?

-Non ne ho idea, prima di arrivare a Parigi lo avevo.-Spiegai.

-Ah! Non è questo il problema cherie!-Disse Clopin mangiando un po' di zuppa di verdure.

-Per questa sera?-Chiese Felipe.

-Dormirà nella mia tenta.-Disse Clopin.

Ci fu un silenzio di tomba e tutti fissarono Clopin.

-Hey che cosa c'è? Non sono mica un maniaco!-Disse lui scherzoso.

Maniaco?!?!, no dai non poteva essere così,sembrava molto simpatico anche se bizzarro.

Dopo cena io e Clopin andammo nella sua tenda e mi preparò un comodo giaciglio di cuscini su cui stare.

-Bene cherie, è meglio andare a dormire, domani toccherà lavorare! Bon nuit!-Dicendo questo Clopin spensa la candela vicino a lui e io ricambiai la buona notte.

Eh si mi sarei abituata anche a quella famiglia.

 

 

Spero vi piaccia questo ultimo capitolo! Ora scappo ciao a tutti!

  
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