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Autore: Kristal Siderglace    08/03/2013    1 recensioni
2012-09-12 OlympiaStadion, Munich, Germany.
E' raro vedere Chris triste durante un live ma quel giorno appariva così nonostante fosse il giorno dopo il compleanno del suo migliore amico e chitarrista Jonny Buckland.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Una decina di minuti dopo un raggiante Jonny e un Chris che ancora si manteneva la testa scesero nella sala ristoro per fare colazione. Erano già tutti in piedi, Will e Guy, seduti allo stesso tavolo, leggevano rispettivamente un giornale e un vecchio libro, davanti a loro, oramai vuoti, due tazzoni di caffè. Phil ed altri membri della crew erano intenti a chiacchierare sorseggiando dalle loro tazze e mangiando dolci locali. Infine, seduti ad un tavolo sotto la finestra, c’erano Chloe, Violet e Jonah. Violet, vivacissima nonostante il suo break notturno, era seduta alla destra di Chloe, mezzo cornetto infilato in bocca e una marea di briciole sul vestitino bianco che la madre aveva scelto con cura per lei, Jonah se ne stava buono nel suo passeggino a giocare con delle costruzioni di gommapiuma.

«Buonfonno zio Chrif» salutò Violet ancora tentando di masticare l’enorme morso di cornetto che si era infilata in bocca.

«Violet…» la riprese severa la mamma per la mancanza di educazione nel parlare con la bocca piena.

«Buongiorno Violet, sono felice di vedere che qualche ora in più di sonno e un buon cornetto ti hanno restituito la parola» rise Chris «buongiorno di nuovo Chloe, buongiorno Jonah»

«Non era morto come tutti speravamo, stava solo aspettando il bacio del buongiorno» scherzò Jonny rivolto a Chloe ma con un tono di voce tale che tutti nella sala potessero sentirlo e ridere.

«Fossi in te mi terrei queste confessioni per quando tua moglie non è nei paragi Buckland» sgnignazzò Guy dal suo tavolo alzando appena lo sguardo dal suo libro.

«Sei geloso Berryman? Lo vuoi anche tu il bacio del buongiorno domani mattina?»

«Tieni la tua barba lontana da me»

Vi fu uno scroscio di risate nella sala ristoro, era una bellissima giornata, tutti erano di buon umore, l’unico a non ridere era Chris che sembrava perso in altro.

«Sei sicuro che è tutto ok? Ti vedo distante…» disse Jonny piano all’ amico mentre prendevano posto al tavolo con Chloe ed i bambini.

«Si, è tutto ok, davvero, è solo la mia testa…credo sia in procinto di implodere o qualcosa del genere…» rispose il ragazzo biondo stringendosi forte le tempie tra le mani «sono certo che un po’ di zuccheri sistemeranno tutto»

Chris bevve una tazza di cioccolata calda nella speranza che la sua pietanza preferita in forma liquida potesse curarlo ma nulla, la testa continuava a pulsargli come se ci fosse qualcosa lì dentro che tentava di liberarsi. Ricordi, pensò per un attimo Chris memore dei pensieri della notte precedente, ma il dolore era così forte che perfino questi ultimi scomparivano sotto le fitte lancinanti che trapassavano la sua testa. Era ancora chino con le tempie tra le mani, gli occhi chiusi, quando sentì una mano familiare posarsi sulla sua spalla.

«Hey…non mi piace come stai» c’erano dei grandi occhi verdi e preoccupati a fissarlo «su, vieni con me, ti accompagno in camera…»

«Non preoccuparti J, non ce n’è bisogno, sta passand…» mentì e in quel momento un’altra fortissima fitta gli fece stringere gli occhi che quasi iniziavano a lacrimargli per il dolore.

«Non fare storie, andiamo a metterti a letto, hai probabilmente solo bisogno di riposare e di qualche analgesico» disse Jonny prendendo sotto il braccio Chris e costringendolo ad alzarsi «resto io a farti un po’ di compagnia»

«NO» risposte, forse in maniera un po’ troppo secca ed ad alta voce Chris. Quella risposta aveva spiazzato e anche un po’ ferito Jonny, glielo leggeva negli occhi «è il tuo compleanno…devi passarlo con la tua famiglia» spiegò dolcemente Chris posando entrambe le mani sulle spalle dell’amico, sorridendo.

«Ma io…senza te…»

«Ti divertirai lo stesso»

«E tu…qui da solo…»

«Sopravvivrò»

Jonny rimase a fissarlo qualche secondo, per niente convinto, labbra strette come a trattenere un amaro boccone, in procinto di reclamare nuovamente.

«Vai, ti prego, non potrei mai perdonarmi di averti costretto a passare il tuo compleanno al mio capezzale e lo sai come sono io quando mi sento in colpa per qualcosa, non voglio che ti rovini il giorno del tuo compleanno per me»

«Non sarebbe rovinato» disse Jonny quasi in un soffio, distogliendo gli occhi da quelli dell’ amico.

«Ti prego…divertiti, io vado a riposarmi in modo da essere in forma per stasera e festeggiare io, te, Guy e Will, solo noi quattro, festeggiamenti tra uomini» chiuse il discorso Chris.

Jonny sapeva che a quel punto era inutile opporsi, era inutile cercare di convincere Chris che un pomeriggio passato con lui non poteva essere in alcun modo un pomeriggio sprecato, annuì e sorrise.

Chris, soddisfatto, lasciò andare Jonny dalla sua presa e si voltò per dirigersi verso le scale che portavano al piano superiore.

«Niente bacio del buon pisolino?» sogghignò Guy

«Oh fottiti Berryman» sentì Jonny rispondere alle sue spalle e ridendo scomparve attraverso la porta della sala ristoro.

   
 
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