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Autore: rora02L    08/03/2013    4 recensioni
(seguito di "Hunger Games: Blue Flames")
Meloday e Sherlock non sono ancora fuori pericoli, nonostante siano riusciti a vincere i 77° Hunger Games. Perchè il popolo di Panem ha ancora sete del sangue dei figli di Capitol City e vuole la sua venedetta. Finchè la figlia dell'ex-presidenta Snow avrà respiro, non ci sarà tregua.
Benvenuti agli 80° Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore !
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Paura di tornare ...

Salgo gli scalini con calma e sangue freddo, diretta all'altare della Playor, che mi aspetta sul suo trono luccicante, seduta davanti a me.
Sembra un imperatrice, superba e truccata in modo esagerato, alla maniera di New Capitol City.
Il vestito che mi ha dato Katniss è lo stesso della scorsa volta, ingombrante e vaporoso.
Tengo la gonna leggermente in alto con le mani per non inciampare.
La folla dietro di me esulta per la mia incoronazione. Ma so che tutti pensano la stessa cosa: "Abbiamo vinto noi !"
Non sono riusciti ad uccidermi, è vero. Ma hanno ucciso tutto il mio Distretto.

Hanno ucciso la mia anima e le mie speranze. Ma non è ancora finita.
Io ho ancora Sherlock con me. Finchè avrò lui al mio fianco, finchè sarà vivo e mi amerà, non mi riterrò nè sconfitta nè morta.
Lui è tutto ciò che mi rimane.
Questo unico pensiero mi fa salire l'ultimo gradino, tenendo la testa alta e con uno sguardo orgoglioso, da vincitrice.
Mi avvicino alla Playor, che si alza pomposamente dal suo trono d'oro.
Mi guarda e aspetta che io mi inginocchi. Non ho alcuna intenzione di farlo.
Ma Haymitch mi fa un cenno con la testa. No. Non incasinare ancora di più le cose ...
Faccio una piccola riverenza e aspetto che la Playor mi metta la corona argentata sul capo.
Questa coroncina è fredda e rigida, quasi ghiacciata.
Un sibilo, una minaccia arriva alle mie orecchie, mentre apro gli occhi lentamente: "Non è finita, nipotina di Snow. Panem avrà il tuo sangue ...
O quello del tuo amichetto, quello di qui sei innamorata... A te la scelta."
Mi prende una mano e la alza trionfante davanti alla platea, che scoppia in un urlo fragoroso.
Ti odio. E non vincerai. 
                                                                                                                                                                                              *

Finalmente le infermiere lasciano che Lock si tolga la benda: ora può farlo.
Hanno fatto una bella lavata di capo al ragazzo, non doveva fare il gesto sconsiderato di uscire dall'ospedale sotterraneo e fiondarsi nell'attico per vedere Mel.
Perchè Scherlock aveva sentito, per lo meno, quello che Gale aveva detto all'Incoronazione.
E aveva capito, ovviamente. Questo ragazzo è troppo impulsivo ...
Lo accompagno in camera sua per fare le valigie, mentre Haymitch si occupa di Meloday e Peeta cura l'ultima parte del programma.
Anche io vado nella mia stanza a fare le valigie, voglio andarmene  via di qui il più presto possibile.
E tornare alla mia vita di sempre, con i miei bambini, il bosco e l'odore di pane appena fatto al mattino nel laboratorio di Peeta.
Basta con il sangue. Non permetterò mai più che accada !
Ma so di non avere alcun potere su questi eventi. Ormai, New Capitol City non mi ritiene più come una autorità.
Ma mi vede come una minaccia per il suo dominio.
Peeta entra in camera, cercando di farlo di soppiatto. Forse vuole farmi uno scherzo per tirarmi un po' su ... dopottutto, abbiamo salvato i due Tributi.
Infatti sento le braccia forti e ancora muscolose di Peeta che mi stringono delicatamente da dietro.
"Ti sono mancato ?" mi chiede lui con voce suadente.
Non rispondo e metto via l'ultima camicia. "E dai, lo so che è così ..." continua lui, ridacchiando.
Chiudo la zip della valigia in un unico movimento secco e mi giro a guardarlo.
Ha ancora lo smoking per la televisione e lo fa sembrare ancora più bello del solito.
Mi mostra un sorriso raggiante e sfiora una ciocca dei miei capelli scuri fuori posto.
"Ora torneremo a casa ..." sussurra piano.
Suona più come una promessa che come una rassicurazione.
Ma io ho bisogno di certezze e non di parole, anche se Peeta ha solo buone intenzioni.

 Haymitch apre la porta e sbircia la scena, con aria maliziosa, e commenta: "Ho interrotto qualcosa di importante, dolcezza ?"
Lo fulmino con lo sguardo e gli sbatto la porta in faccia. 
                                                                                                                                                                               *
Mi hanno tolto quel vestito ingombrante, finalmente. E sto salendo verso l'attico, ferma nell'ascensore.
Le porte si aprono a scatto ed esco.
Sul divano c'è qualcuno. E il mio cuore perde un battito, perchè pensavo che fosse stato tutto un mio sogno.
Che lui non fosse venuto ad abbracciarmi. E che non mi avesse detto sul serio "Amore" ...
Lock è seduto sul divano tranquillamente e si gira a guardarmi, sereno come sempre.
Il trucco rimanente inizia a rigarmi le guance.
Mi pulisco con il dorso della mano, senza smettere di fissare quei suoi magnifici occhi blu, integri e perfetti come prima.
Lui si alza e mi si avvicina, lentamente, come se avesse paura di spaventarmi.
Corro tra le sue braccie, saltandogli addosso disperata.
Lui appogia le sue mani sulla mia schiena dolcemente, sorridendo.
"Mi ... mi sei mancato." dico in un sussurro, stringendo gli occhi in attesa di una risposta.
"Scusa ... ho avuto da fare." risponde lui ironico e lo lascio proprio nel momento in cui arriva Haymitch, scacciato da Katniss.
Si massaggia la fronte con cui ha sbattuto contro la porta e ci fissa.
Poi, sospira: "Ah, di questo passo dovrò sorbirmi scene smielate tutti i santi giorni ... piccola, vai a fare le valigie.
Il tuo amico ha già finito." Mi indica la mia porta ed io obbedisco.
Mentre apro la stanza, mi volto a guardare Sherlock.
Si è seduto di nuovo sul divano, con aria esausta, e si copre gli occhi con le mani. 
                                                                                                                                                                                       *
Il treno è uguale a quello dell'andata ed Effie non riesca a smettere di parlare dei "bei tempi passati" in cui aiutava ed estreva i Tributi del 12.
"Mi sembra ancora ieri e invece ... sono passati ben quindici anni, ragazzi." esclama davanti al tavolo della cena, con in mano un bicchiere lungo di spumante alle rose.
"Già ... sono cambiate tante cose da allora." commenta Peeta. "Ma non so dire se in meglio o in peggio ..."
Il pasto è ancora più lussuso di quanto ricordassi.
Oppure è una mia impressione per via della permanenza nell'Arena.
Un grande e grassocio maialino farcito alle mele sovrasta la tavola imbandita e ben curata, circondato da dolcetti caramellosi e salse varie.
Mangio un po' di tutto, stando attenta a non esagerare, visto che durante i Giochi mangiavo davvero poco e mi devo abituare di nuovo.
Da adesso in poi vivrò nel lusso ... non dovrò più soffrire la fame.
Inforchetto un pezzo di maiale in una salsa giallastra e cremosa, dall'aspetto molto invitante.
Ma a quale prezzo ? Troppo alto. Sono una assassina. E Panem non si fermerà.
Mi corrico presto, salutando gli altri che mi guardano confusi per la mia fretta ingiustificata.
Un attimo prima di chiudere la porta, Effie esclama: "Non sai quello che ti perdi, cara !"
Chiudo senza badare a lei e mi getto sul mio letto appena varco le soglie della mia camera.
Il materasso soffice e profumato mi invitano a farmi una bella dormita.
Ma ho un enorme paura degli incubi che mi persaguitano sempre, a meno che non sia talmente stanca da non riuscire neppure a sognare.
Decido di tentare e mi spoglio lentamente per infilarmi il pigiama bianco lasciato sul mio letto.
Qualcuno bussa alla porta e una voce che conosco bene dice: "Stai bene, Mel ? Posso entrare ?"
Sorrido amaramente. Mi chiede se io sto bene, quando è lui quello che ha appena perso tutta la sua famiglia solo perchè si è rifiutato di ammazzarmi.
"Entra." dico con voce piatta appena infilo anche i pantaloni.
Lock varca la soglia titubante, come se avesse bisogno anche del permesso per muovere un passo.
"Io sto bene ... sono solo molto stanca, non riesco a dormire ultimamente. 
Sei tu che non dovresti stare bene. Come ... come fai ?"gli chiedo, rendendomi conto del fatto che sarei potuta essere più delicata.
Peccato che non sia il mio stile.
Sherlock fa un sorriso storto e si siede pesantemente accanto a me sul letto.
"Come faccio ? Bè ... non lo so nemmeno io. Forse è perchè non me ne rendo pienamente conto.
O perchè ho pianto talmente tante lacrime, che adesso non ne ho più. Non lo so ..." risponde lui sincero, ditogliendo lo sguardo dai miei occhi.
"Ti prometto che non ti faranno mai più del male." giuro con tono deciso, mentre lo prendo per mano.
"Vuoi ... vuoi dormire con me, stanotte ? Così ... così non avrò gli incubi e potrò finalmente dormire." chiedo, con le guance in fiamme.
Ma come mi è venuto in mente ?!
Infatti Lock sgrana gli occhi incredulo, guardandomi come un alieno e facendomi sentire ancora più in imbarazzo.
Poi, scoppia a ridere. Sorrido. Almeno l'ho fatto ridere ...
"Mi piacerebbe ... ma non credo che con me riusciresti a dormire." dice, asciugandosi gli occhi.  
"Anche io ho ... i miei incubi." Il suo sguardo ritorna rabbuiato al pavimento.
E un nuovo impulso irresistibile si impossessa di me.
Nella mia testa, galleggiano immagini delle sue labbra sottili e perfette, che si schiudono delicatamente. 
Prendo il volto di Lock tra le mani, lo alzo velocemente ma senza fargli male, e lo bacio con una passione che credevo di non avere.
E che mi sembra sbagliata, come me.
Mordicchio ansimando le sue labbra e insinuo la mia lingua dentro la sua bocca, che si schiude come una rosa.
Ad un certo punto, Sherlock si stacca violentemente da me e si alza di scatto dal letto.
"Sarà meglio che vada ... si è fatto tardi."
Sono le ultime parole che dice prima di lasciarmi da sola, confusa e frastornata.
 



Angolo autrice (me):
Mi scuso immensamente per avervi "torturate" non completando il capitolo, che alla fine è venuto meglio di quanto mi aspettavo.
Ho messo nell'ultima parte un po' di me ...
Spero che vi sia piaicuto anche questo capitoletto e che non sia troppo corto ! :)
A presto e grazie infinite !
La vostra Rora-chan <3

  
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