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Autore: makeithappen    08/03/2013    2 recensioni
Serena, la ragazza semplice ma che dentro urla.
Harry, il violento.
"Harry ti prego! Ti prego aiutami!"
Un soffio di vento bastò per farle perdere l'equilibrio e farla cadere dalla scogliera.
Un urlo e poi un tonfo sordo.
"Gli opposti si attraggono" la loro storia ne è la prova.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“SERENA! SERENA! Svegliati rincoglionita” Questo fu il fine risveglio di Zayn. Mi inzia sempre a svegliare con qualche carezza e dei leggeri baci sulla guancia ma finisce sempre con il buttarmi giù dal letto. è come un fratello per me. Zayn ha le chiavi del mio appartamento, abita nel palazzo accanto al mio e mi accompagna a scuola dato che andiamo nella stessa. Mi vesto con jeans, una maglietta dei Ramones, converse e un filo di trucco. Arriviamo a scuola dopo circa 20 minuti… benvenuti all’inferno.
Appena che entro Katy mi si avvicina con le sue amiche dietro come cagnolini e dice “Coleman perché sei qui?” “porca troia ma scherzi o fai sul serio? la scuola non ti appartiene vattene a fanculo” risposi innervosita. Lei si mise a ridere con le sue amiche non so per cosa, fece l’occhiolino a Zayn e andò via senza rivolgermi uno sguardo. Bene, pensai, Coleman 1-Davidson 0.
Zayn dopo questo breve dialogo mi disse “E dai non trattarla male. Lo sai che è la mia ragazza almeno non insultarla quando ci sono io..”
Ecco. Questa mi mancava. Con le lacrime che stavano premendo per uscire dai miei occhi dissi “Zayn anche tu? Ti prego dimmi che è uno scherzo! Dimmi che non stai con quella!”
Zayn rispose “Si scusa è che..”
“no no non devi chiedermi scusa la tua vita privata non mi riguarda ma io ora mi chiedo perché? Perché proprio lei?! Tu sai che la odio.”
“Si ma come hai detto tu ‘non ti riguarda’ mi dispiace davvero ma lei mi piace.”
Ero distrutta. Ed erano solo le 8 del mattino. Riuscii a rispondere con un sorriso “Okay Zayn non ti preoccupare basta che non ti dimenticherai di me”
“io? Dimenticarmi di te? Tu sarai sempre la mia preferita!” queste parole mi rincuorarono.
Gli diedi un lieve bacio sulla guancia e andai in classe. Le ore passarono molto velocemente grazie a Niall. Ogni cosa che diceva mi faceva sorridere. Si lui mi faceva questo effetto e lo adoravo, gli volevo davvero bene. Alle 13 uscii da scuola, salutai tutti e mi incamminai per andare a casa. Zayn non poteva riaccompagnarmi mai perché doveva fare molti corsi di recupero. Faceva freddo, non mi sentivo le gambe. Ma ancora ridevo per tutte le idiozie che mi aveva detto Niall durante le lezioni, aveva sempre la battuta pronta. Ma quel sorriso spensierato scomparve in un secondo quando vidi il volto del riccio. Si, Harry. Mi iniziavano a tremare le gambe ma stavolta non per il freddo e tutte le mie forze e la mia sicurezza si indebolivano. Avevo paura. Lo ammetto si, avevo paura di un essere umano, un ragazzo della mia stessa età che mi odiava. “Ciao Serena che fai?” mi chiese con il sorriso più falso del mondo ma non risposi, abbassai la testa e continuai a camminare. Ma una stretta molto forte mi prese per il polso e mi ritrovai a cinque centimetri dal suo viso. Era davvero bello, aveva due occhi color smeraldo, dei ricci perfetti e una bocca da baciare. Ma io lo odiavo, io non lo riuscirò mai a perdonare per quello che mi ha fatto e mi continua a fare ogni giorno. Devo ammettere che non mi ero mai trovata così vicino a lui e sentivo il suo profumo, menta e fragola, veniva voglia di baciarlo. "basta Serena" Mi ripetevo nella mente. Passarono dieci secondi poi il suo finto sorriso si trasformò in un ghigno e mi inizio a dare uno schiaffo sulla faccia e poi un pugno, un calcio e poi un altro e un altro ancora. Sentivo il sangue sgorgare a fiottoli dalle mie labbra impotenti di parlare o chiedere aiuto. I miei pantaloni si sporcavano di fango mentre il riccio mi faceva rotolare a terra. Harry si accovacciò vicino a me accarezzandomi il viso fissandomi negli occhi, vedevo solo rabbia nei suoi occhi. Le sue carezze dolci e delicate si trasformarono in un alternare schiaffi al graffiarmi la pelle. Il viso mi bruciava per le ferite causate da quelle mani cosi morbide, era come se qualcuno mi stesse mandando a fuoco la faccia, era orribile. Lui si alzò per poi darmi un calcio sulla costola, la mia pelle bianca diventava pian piano sempre con più chiazze violacee, il mio corpo non riusciva a reagire. L'odio nei suoi modi di fare verso di me mi faceva sentire ancora peggio, i suoi occhi fermi e impassibili mi fissavano per vedere le reazioni che avevo subendo una tale tortura fisica.
Riuscii ad alzare un braccio per respingere il suo pugno ma questo non avrei dovuto farlo, tant'è che si arrabbiò ancora di più.
"Adesso vuoi difenderti? Ma ti sei vista? Sei ridicola. Quelle quattro ossa che ti ritrovi cosa possono farmi? Chiama il tuo amichetto no? Cosi picchio anche lui e vi mando in coppia all'ospedale, com'è che si chiama?"
Non riuscivo a parlare, avevo a mala pena il fiato per respirare, ero stesa in una pozza di fango con il viso rivolto verso il cielo. Avevo paura. Harry senza esitare mi prese per i miei capelli rosso sangue e affondò il suo ginocchio nel mio stomaco, mi mancava l'aria.
Aveva capito che non respiravo, per farmi soffrire doppiamente mi lasciò i capelli e mi spinse di nuovo per terra, con un pugno in piena fronte. Vedevo tutto offuscato, non avrei retto per molto, presto sarei svenuta.
Mi diede un ultimo pugno sullo stomaco e decise che per oggi avrebbe finito. Iniziò a incamminarsi per andare via quando si voltò e mi guardò. Era la prima volta in quattro anni che lo faceva, che mi guardava dopo aver completato “il lavoro” e mi risultò molto strano, aveva uno sguardo triste come per chiedermi ‘scusa'. Si avvicinò a me e mi prese in braccio. 'Cazzo' pensai. 
HARRY-
Non so perchè ma quel corpo cosi indifeso mi fece pena, e pensare che ero stato io a ridurlo cosi. Sono un mostro. 
La portai a casa mia e mi occupai di medicarla e di mettere il ghiaccio dove aveva ferite. Le ferite che le avevo provocato io. Per tutto il tempo ci fu silenzio, lei mi osservava interrogativa e non capivo il perché. 
Cosa cazzo avevo fatto.




EEEEEHI
ecco il secondo capitolo spero vi sia piaciuto c:
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