Anime & Manga > Host club
Segui la storia  |       
Autore: simply_me    24/09/2007    3 recensioni
Pairing: TamaHaru
Questa ff parte da dopo gli eventi del ch 55 Si ricollega anche in parte al ch 56.
Quali potrebbero essere le reazioni di Haruhi e Tamaki? cosa accadrebbe adesso?e con gli altri?
Piccolo appunto:riaggiornato capitolo 7, mancava tutto un pezzo su Haruhi, non so perchè ma non me l'ha caricato ;__;
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haruhi Fujioka, Hikaru Hitachiin, Tamaki Suoh
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Piuttosto insolito



Era insolito che non fosse ancora arrivata quella mattina.

Da quando era entrata all’Ouran la avevano sempre trovata in classe al loro arrivo.
Era sempre stata lì, seduta al suo posto con un libro aperto sul banco, pronta a salutarli.

Era la prima volta che non la trovavano al suo banco, con suo enorme stupore.

Entrato in aula aveva gettato subito un’occhiata a quel banco e si era bloccato, nel vederlo vuoto.
Si era arrestato sulla porta, mentre il fratello che lo seguiva aveva cominciato a salutarla fermandosi a metà del suo nome, constatando come di fatto fosse assente.

Si erano guardati entrambi dubbiosi.

Francamente sperava, pur non senza un pizzico di disappunto, che Kaoru potesse esserne in grado di darne risposta, ma anche nei suoi occhi era presente lo stesso interrogativo.
Perchè non era ancora lì?

- Magari è da qualche parte… magari è in aula professori. – cercò di giustificarla Kaoru sorridendogli.

Non che avesse avuto davvero intenzione di giustificarla, questo lui lo aveva capito bene, voleva solamente non farlo preoccupare.
Come se fosse l’unico a preoccuparsi…

Ricambiò il sorriso.

- Magari. – gli rispose.

Magari…

Magari avrebbe potuto chiedere al capoclasse.
Non che fosse necessario: era solo curioso.
In fondo non c’era nulla di male nel chiedere di lei, specie considerato che tutti quanti la ritenevano un lui.
Si, avrebbe potuto chiedere, solo per curiosità.

- Oh! Buon giorno Hikaru-kun, Kaoru-kun! – li salutò la vice capoclasse.
- Buon-buongiorno… - rispose all’unisono col fratello.

Avrebbe potuto chiedere a lei, magari.

- K… -
- Kurakano-san! – lo interruppe Kaoru.
- Uh? – fece la ragazza voltandosi nella loro direzione.
- Haruhi… -
- Haruhi-kun? Non è ancora arrivato – rispose sorridendogli – è insolito da parte sua… generalmente arriva presto la mattina –aggiunse un po’ pensosa.

Non era ancora arrivata?
Strano, insolito.

- Ti ringrazio Kurakano-san… - sentì dire al fratello prima che questi si voltasse a osservarlo.
- Beh! Si sarà addormentato… il pigrone! – disse con noncuranza cercando di convincere il fratello prima di andare a prendere posto.
- Hikaru… - gli sentì sussurrare.
- Arriverà – aggiunse sorridendogli dalla propria sedia.

Si era già preoccupato troppo per lui.
Solo da ieri le cose si erano sistemate, non voleva farlo preoccupare ancora.

Del resto, era più che possibile che Haruhi per una volta avesse dormito più del dovuto.
Non c’era nulla di cui preoccuparsi, non era accaduto nulla.

Voltò il capo in direzione dell’ingresso.
Sarebbe arrivata… vero?

Sentì una mano posarsi sulla sua spalla, si voltò e vide il fratello sorridergli.
Osservò Kaoru prendere posto, un banco oltre il suo e voltarsi a sorridergli ancora.

- Si, arriverà… - gli sentì dire fiducioso.





Non aveva mai tardato così tanto.

Non che ne avesse mai avuto la necessità fino ad allora.
A dire il vero non ne aveva intenzione neanche allora.

Solo… la possibilità di vederlo…
Non era pronta, non ancora.

Beh! Non poteva negare che, tutto sommato, le era servito, chiudersi dentro l’armadio.
Quantomeno le aveva permesso di calmarsi a sufficienza, dopo parecchie ore, da poter parlare serenamente col padre quella mattina.

Come se nulla fosse accaduto, nulla.

Non che desiderasse nascondergli qualcosa, solo… suo padre avrebbe fatto una baraonda immotivata lanciandosi in uno sproloquio interminabile che lei aveva comunque voluto evitare.

Di fatto non era accaduto nulla, no?
Nulla di importante, no?
Quindi… perchè avrebbe dovuto raccontarglielo?

Dalla strada osservò il tetto dell’imponente struttura scolastica, nell’attesa che cominciassero le lezioni.

No, non era nulla di importante.
Anche se lo avesse visto avrebbe dovuto essere la stessa. Non aveva motivo di essere diversa.
Nessuno.

Seguitò ad avanzare lungo la strada con fare deciso.
Uno, due, tre passi.
Si arrestò… di nuovo.

Sospirò.

- E dieci – contò rassegnata.

Era la decima volta che era protagonista della stessa identica scena
. La decima volta che si ripeteva le stesse identiche cose, la decima volta che avanzava di tre passi per poi arrestarsi.

Quasi lo facesse apposta per non arrivare che all’inizio delle lezioni, per evitare di parlare, che Hikaru e Kaoru, forse a quest’ora già informati, le dessero la “novità”, che lei potesse…

Guardò in basso: non andava bene.
Ci stava pensando troppo, si stava lasciando condizionare.
Non andava bene, non era logico.

Doveva smetterla, smetterla.

Osservò il tetto dell’edificio: uno, due, tre passi…





Controllò l’ora sul suo Rolex: mancava veramente poco.

Mise a battere la punta del piede sul pavimento ripetutamente, cercando di non fare rumore.
Nonostante non lo guardasse, poteva ben percepire gli occhi del fratello puntatigli addosso.

Che diamine stava facendo?
Non lo convinceva, questo ritardo, non lo convinceva affatto.

Si alzò in piedi e tirò fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni.

- Hikaru… - sentì dire a suo fratello.
- Provo a chiamarla – gli rispose serio.

Gli rispose la voce automatica dell’operatore.
Chiuse il telefono guardò in basso stritolando con la mano il cellulare.

Diamine! Quella scema!
Che glielo avevano regalato a fare?!

Non era da lei assentarsi, non aveva mai perso un giorno di lezione.

E se si fosse ammalata?

Beh! Che avrebbe potuto farci lui?
Dopo le lezioni sarebbero andati a trovarla, magari insieme ai senpai.
Giusto per appurarsi che stesse bene, che non avesse bisogno di qualcosa, che le sue condizioni…

- Vado a cercarla. – disse deciso al fratello.
- Ti accompagno – rispose alzandosi quest’ultimo.
- Non occorre…- lo fermò – sul serio, vado io.

Si avviò di corsa verso la porta aprendola di scatto, trovandosi davanti una figura minuta in abiti maschili.

- Uh? Hikaru? - chiese perplessa.
- Ha-Haruhi? – fu l’unica cosa capace di dirle, alquanto sorpreso e imbarazzato.

Eccola lì!
Stupido a essersi preoccupato così tanto!
Stupida lei che non lo aveva avvisato del ritardo!
Avrebbe dovuto avvisare.

- Andavi da qualche parte? – gli chiese sgattaiolandogli a fianco per andare a sedersi al proprio posto.
- Tsk! – esclamò tornando anch’egli a sedersi imbronciato – Dove dovrei andare a pochi minuti dalla lezione?! –
- Eh? –

Lo infastidiva vederla così tranquilla.
E lui che si era preoccupato come uno scemo!
Avrebbe dovuto avvisare.

- … Haruhi… - la chiamò Kaoru facendola voltare – è tutto a posto? –
- Uh? – esclamò fingendo di non capire timorosa che le chiedessero.
- Non è da te arrivare a lezione così tardi –
- Ah. Beh! Mi son alzata in ritardo. – disse sorridendo imbarazzata.

Kaoru scoppiò a ridere.
Anche lei rise, prima di aprire il libro sul banco.

Stupida!


Vide entrare in aula il professore: aveva fatto appena in tempo.

Che stupida!
Aveva rischiato di tardare.

Adesso basta, non doveva più pensarci, basta.
Pensarci la faceva solo distrarre.
E poi… non era nulla a cui valesse la pena di pensare così, no?
Non aveva alcuna importanza, strava solo stragionando.
Non era da lei, stentava a riconoscersi.

Adesso basta, basta.
Stava perdendo tempo e stava perdendo la lezione.

Basta, assolutamente.
Era stanca di pensare a qualcosa a cui non avrebbe mai dovuto pensare così a lungo.
Basta.

Chiuse gli occhi un istante.
Il tempo sufficiente a ricaricale le pile.
Fece un respiro profondo e li riaprì cominciando a prendere appunti.


Non lo convinceva.

Forse era solo la sua impressione. Forse era solo seccato del fatto di essersi sentito un idiota e desiderava attribuirle chissà quale malattia.

O forse no.
Vederla sospirare durante la lezione… sicura che stesse bene?

Si allungò sopra la sua testa quel tanto che bastava a guardare Kaoru.
A cogliere certe cose, a capirle, lui era più bravo.
Kaoru ricambiò con lo stesso sguardo: non lo capiva.

Che cosa le era preso?

La guardò ancora, adesso intenta a seguire la lezione.

Evidentemente era solo ancora un po’ assonnata.
Si, probabilmente stava esagerando lui.
Possibile: da quando aveva compreso i suoi sentimenti era diventato ipersensibile nei suoi riguardi.

Beh! Quantomeno non aveva raggiunto il livello di ipersensibilità di qualcun altro.
Al suo posto il Lord avrebbe chiamato Kyoya facendogli mobilitare la polizia privata per cercarla.
Che idiota!

Si, quanto meno non era a quel livello.

La guardò ancora con la coda dell’occhio.

Nulla di cui preoccuparsi.
No?



  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Host club / Vai alla pagina dell'autore: simply_me