Hermione si alzò leggermente con fatica. Qualcuno suonava al campanello piuttosto insistentemente. Si infilò la vestaglia che piaceva tanto a Draco solo perché era verde. Sorrise fra se, in fondo aveva obbligato lui a mettere quella rossa.

La casa era fin troppo grande a volte, soprattutto in quel periodo per lei e, come suo solito, non aveva voluto sentir parlare di elfi domestici. Aveva dovuto prenderne uno solo quando la ragazza assunta a pagamento cercava di saltare addosso al suo uomo ogni volta che poteva.

Le scale di marmo finirono finalmente, e il portone di legno pregiato non era lontano.

Aprì piuttosto velocemente pentendosene subito dopo. La sua fretta le costava sempre parecchio.

Davanti a lei si ergeva il suo ex marito, Ronald Weasley. Occhi fissi sulla sua figura, piuttosto sorpreso quando la vide non disse nemmeno ciao ma:
“Sei incinta…ti sei data da fare”

Hermione fu presa alla sprovvista sia per la visita che per quella frase. Riuscì solo a dire un leggero “Già” prima di farlo entrare.

“Mi fermerò poco” iniziò lui sedendosi su un enorme divano di pelle.

“Volevo ricordarti che oggi siamo ufficialmente divorziati quindi potrai risposarti” Hermione trattene un piccolo versetto quasi di gioia…avrebbe coronato il suo sogno d’amore. Eppure a quel pensiero fu assalita dal senso di colpa per quello che era il suo più grande amico dai tempi della scuola a cui però aveva deliberatamente mentito.

Lui sembrò non farci caso e continuò.

“Questo sono le carte…devi firmarle ma leggile pure con calma, puoi inviarmele con un gufo quando vuoi” le disse porgendole un pacchetto.

“Beh in effetti ero passato solo per questo, mi dispiace averti disturbato…ti dona la pancia” aggiunse con un senso di rammarico nella voce. Doveva essere suo quel bambino dannazione!

“Oh grazie…è un maschietto sai? Però non abbiamo ancora deciso il nome…” Hermione cercò di essere gentile, ma quando aveva iniziato a parlare del bambino l’espressione di Ron era ancora più triste del giorno in cui se n’era andata se possibile. Così, non volle proseguire.

“Sono contento per te…o almeno questo è quello che vorresti sentirti dire immagino”
“No Ronald, non ti chiedo di essere felice per me…”
“Bene, perché non credo di riuscirci! So che continui a sentire Harry”
Hermione si indignò.

“Vorresti dire che non dovrei più vederlo? Che non merito la sua amicizia? Beh ti sbagli…lui mi ha capito e ha accettato la mia scelta…”
“Perché io no???? Ti ho lasciato andare senza nemmeno chiederti nulla di tutte le bugie che mi hai raccontato…non ti ho cercato per mesi e ora per anni e tu mi stai accusando di essere un povero ragazzino viziato che non ti capisce? Qui l’unico ragazzino viziato  è quello con cui te la facevi mentre io perdevo il mio tempo ad amarti” era decisamente infuriato. Si era alzato e aveva la voce molto alterata. Hermione non si fece intimorire e si alzò anche lei.

“Io non ti ho mai fatto le corna Ronald, MAI! E per tua informazione non ti ho dato del bambino viziato…tu hai insultato Draco senza motivo..”
“Senza motivo???? Mi stai forse prendendo in giro?”
“Nient’affatto, è una questione fra me e te, e Draco non centra..”
“Centra parecchio visto che ti ha messa incinta..”
“Non era da solo a fare questo bambino, mica mi ha obbligato…” era alterata anche lei ora.

“Non voglio immaginarvi mentre fate sesso Hermione e anche….ANCHE IL BAMBINO CENTRA VISTO CHE DOVEVA ESSERE IL MIO” ora si era davvero sfogato, lasciando la donna davanti a lui confusa e distrutta da un dolore che faceva concorrenza al suo.

“Io…io non so che dire…tu…e il bambino…”
“Non mi venire a dire che non sapevi che volevo una famiglia, te lo dissi il giorno in cui mi lasciasti!”

Già, era vero…ed era stato proprio quel particolare a far crollare le sue barriere e a farle vuotare il sacco. Si rilasciò cadere sul divano proprio mentre la porta d’ingresso si apriva. Draco malfoy fece il suo ingresso.

“Mezzosangue abbiamo per caso osp…” ma non fini la frase vedendo la scena che gli si parava di fronte. Hermione arrossata e visibilmente sconvolta accasciata sul divano. Ronald Weasley in piedi di fronte a lei, rosso come i suoi capelli e con il fiato corto.

Entrambi ora rivolti a guardarlo.

“Che diavolo succede???”
“Incredibile…persa dietro ad un uomo che ti insulta ancora chiamandoti a quel modo!”

Draco era sul piede di guerra dopo quella frase.

“Che fai in casa nostra Weasley?”

“Nostra??? O ma allora sai condividere i tuoi beni…”
“Rispondi alla domanda e poi esci di qui!” si era avvicinato minaccioso, volgendo uno sguardo dolce ad Hermione e sedendosi imparte a lei.

“Sei stanca tesoro, forse è meglio se torni a letto, qui finisco io…” le sussurrò aiutandola ad alzarsi.

Ron rimase immobile, schifato davanti a quella scena.

“No sto bene Amore tranquillo” gli sorrise lei.

Ron non ci vide più…amore? Tesoro? Quella non  era la realtà.

Dette uno spintone a Malfoy ributtandolo sul divano e prese la bacchetta…l’avrebbe ucciso, se lui non poteva avere Hermione, nessuno l’avrebbe avuta mai.

Bacchetta alzata, lui era pronto e Draco lo guardava con espressione indecifrabile, nemmeno si rendeva conto di quello che stava succedendo. Ma un sonoro rumore di schiaffo lo fece svegliare.

Hermione aveva colpito Ron in pieno volto.

Con voce calma disse:
“Ora basta Ron! È meglio se torni a casa tua ed esci da qui e dalla nostra vita. Non ti chiederò mai di perdonarmi, ma questo non ti porta a diventare un assassino e poi ti conosco..”
“Mi conosci?” disse lui con una punta di disprezzo massaggiandosi la guancia.

“..SI! e sono sicura che ti pentiresti subito.. sia di averlo ucciso sia di avermi reso infelice di nuovo, ma questa volta per sempre…” lo guardò negli occhi piangendo. Stava piangendo per lui.

“Hermione..” si intromise Draco “Andiamo…ti porto di sopra” e stringendola con le braccia in un gesto che sapeva di familiare e quotidiano si allontanarono.

Ron rimase li un poco…poi si diresse all’uscita e prima di chiudere la porta pronunciò un solenne

“Ti ho perdonata ora Herm, però continuo ad amarti” che si disperse nell’aria.

Di sopra Draco mise a letto la sua amata. E prima di lasciarsi andare imparte a lei la baciò sulla fronte.

“L’importante è che ci amiamo Herm!”

Lei si accoccolò al sua ventre chiudendo gli occhi.

“Come chiameremo il bambino?” chiese

“Mi sarebbe piaciuto chiamarlo Regulus…in fondo è stato un grand uomo, tu che dici?”
“Si è carino…forse preferirei qualcosa di più normale ma ammiro quell’uomo quindi sarei onorata di chiamare mio figlio così, era tuo parente quindi..”

“O ma si, ci penseremo amore mio, ora riposa” e insieme stettero abbracciati a dormire fino a sera.

Nota:
beh volevo un epilogo..forse non troppo romantico ma più tragico in effetti, e uffa non ero in vena di particolari sdolcinati… non c’era nemmeno troppo di romantico da scrivere vista la discussione.

Beh a parte questo nient’altro…un bacio a tutti!

CRHISTINA MALFOY: carinissima come sempre…ho letto le tue one-short non tutte perché draco/ginny non mi attirano molto, ma magari gli dirò una lettura chissà!  Felicissima di essere migliorata allora! Un bacione..e a presto anche con l’altra!

AURAD:eccoti l’epilogo…spero non ci siano delusioni…anche se mi dispiace non aver messo troppi particolari amorosi…beh dai mi rifarò! Ciao ciao!

_S_BARKER: grazie grazie mille per il tuo commento! Ciao ciao

ALEXLUNA:o ma che gentile, davvero…fa sempre piacere sentirsi dire queste cose! In effetti per quanto adori herm e draco insieme certe volte mi stanco delle solite storie infinite che poi finiscono male, tipo lui che muore…la mia non è niente di particolare però mi piaceva l’idea! Un bacio! Ciao ciao.