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Autore: marikkachan    09/03/2013    2 recensioni
Ciao! Anche se sono impegnata con un altra storia ho deciso di scrivere un altra ff. Questa volta la coppia è Amu/Ikuto.
Spero vi piaccia!!
P.S. siate clementi ... Vi prego!! :)
Estratto cap 10:
-Aspetta ancora qualche anno…Allora avrò i requisiti…- Disse Ikuto accarezzandole la guancia.
-I requisiti per cosa?- Chiese Amu, con le gote rosse.
-Per poterti avere per sempre firmando un solo foglio…(Cioè di sposarti).-
-Oooh-
E sotto un albero di ciliegio, i due si abbracciarono e si baciarono.
-O meglio si vedevano solo due sagome nere che si abbracciavano, poiché il signorino non mi ha fatto fare l’inquadratura, perché mi ha svegliato…- Disse Amu con le lacrime agli occhi e il sangue che le usciva dal naso.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Utau si posizionò sul divano incitando gli altri a seguirla, Soko la seguì incrociando le mani con sguardo sognante. Amu avvampò e Ikuto sputò l’acqua che stava bevendo. Ovvio, visto che, all’improvviso , Utau aveva riportato a casa il filmino completo della recita.
” E recita significa tutto lo spettacolo. E tutto lo spettacolo significa anche il pezzo finale. E il pezzo finale significa bacio. E  il bacio me lo ha dato alla sprovvista. Ciò significa viso incredibilmente rosso. Non ho avuto tempo di prepararmi psicologicamente e la faccia che avrò fatto dopo sarà stata davvero inguardabile!!!” Pensò Amu con le mani sulla testa, pronta a strapparsi tutti i capelli, e ovviamente rossa come un peperone.
Ikuto si riprese subito, ma non nascose un po’ d’imbarazzo:- Insomma Utau! Come ti è venuto in mente!?-
La ragazza si voltò verso di lui e sorrise sadica:- Ma coomee!?!? Non vi avevo avvertito!?!?- Poi mostrò anche un album pieno di fotografie.- Vi ho scattato anche tante, ma tante di quelle foto!! Fantast…!- Non finì la frase che l’album si ritrovò dentro il secchio della spazzatura. –Uff!! Scampata almeno questa tortura!- Sibilò Amu con la fronte imperlata di sudore. Che grande fatica.
Un altro sorriso pauroso fece largo nel viso dolce e angelico di Utau:- Ne ho fatte tantissime copie!- Esclamò soddisfatta, facendone spuntare un altro dal nulla.
Amu e Ikuto rinunciarono. Utau era imbattibile. Si sederono sul divano e guardarono tutto il filmino.
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-Ghee!! Mannaggia ad Utau!!- Esclamò Amu.- È ingestibile!!- Si tuffò a peso morto  nel letto dell’amica e aspettò.
5 minuti. Niente. 10 minuti. Niente. 20 minuti. Niente.
“Avrà le sue necessità…” Pensò Amu.
25 minuti. Niente. Niente di niente!
-Utauuuu!!! Quanto ci vuoi in bagno!?!?- Sbottò la ragazza. Si alzò dal letto e bussò alla porta. Utau la aprì di scatto e, afferrata la mano di Amu, la trascinò dentro.
-Cosa c’è Utau?!- Chiese Amu. Poi guardò bene il viso e l’espressione dell’amica. – Oh no, Utau!-
La bionda sorrise-:Oh sì, Ikuto mi ha detto che sarebbe andato a fare un giro al centro e mi ha chiesto se volevamo andare con lui, ah! C’è anche Kukai, quindi io mi stavo preparando…Ti piaccio?- Poi fece un giro su se stessa per farsi ammirare dall’amica. Indossava un vestito lilla con le spalline, che le arrivava fin sopra il ginocchio e delle ballerine. Le due code bionde erano intrecciate da un nastro del medesimo colore. Si era anche truccata. –Sei bellissima!- Esclamò Amu, con occhi sognanti.
 –Già!- Sorrise lei.- E lo sarai anche tu…- Poi la prese per un braccio, mentre lei si dimenava.-…Se stai ferma e ti fai vestire e truccare come una bambolina!!-
“Mannaggia a Utau!! “ Singhiozzò Amu. “ è tornata solo ieri e già ne combina una delle sue!!”
Dopo tre quarti d’ora era pronta anche lei.
Indossava, o meglio , era stata costretta ad indossare un top rosa chiaro e dei pantaloncini bianchi, con una cintina rosa e tanto di fiocco, delle calze che arrivavano sopra il ginocchio (ovviamente rosa) e dei stivaletti bianchi. Infine i capelli erano legati da due codine basse e un fermaglio a forma di X. Non era certo sfuggita al trucco perfetto di Utau.
-Quanto sei graziosa!!!- Squittì la ragazza. Amu si guardò allo specchio poco convinta.
-Non sono quel genere di  persona che indossa quel genere di vestiti…-  La bionda le prese un braccio, cercando di far svanire i suoi dubbi:- Ma dai!! Stai benissimo!!- Guardò l’orologio e si picchiettò la fronte con fare agitato:- Ma sono già le quattro e mezza!! Oddio!!- Si rivolse all’amica. –Dobbiamo andare Amu! Ci staranno aspettando!!-
Amu era ancora sotto shock e annui flebilmente, seguendola.
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-Secondo me oggi dovresti dichiararti a Ikuto!- Se ne uscì di punto in bianco Utau.
Amu la guardò, ma abbassò subito lo sguardo. –Non saprei come fare…-
-perché?-
-Non mi vedi quando sono con lui !? Appeno lo guardo negli occhi, vado a fuoco, divento bollente, arrossisco!!- Le confessò. Utau le sorrise, comprensiva come una mammina.
-Ti capisco. Anche io quando sto con Kukai mi sento così…Quando parliamo, quando ridiamo e scherziamo, quando  lo guardo e lui sorride…Il cuore mi  batte forte e, in quel momento, anche se è solo per un attimo, mi sento la persona più felice del mondo…Credimi, quando una persona ama così…-
- Poi??- Chiese Amu con un block-notes in mano e una penna.
-Perché stai prendendo appunti?!?!- Domandò Utau, imbarazzata al massimo.
-Il tuo discorso mi sembrava così bello e romantico che ho voluto scriverlo!- Rispose la ragazza, con calma.
Utau sospirò. –Senti…- Iniziò la rosa. –
-Dimmi.-
-Quando hai capito di amare Kukai?-
-He…è una storia lunga…- Si addolcì  al solo ricordo di quei momenti così magici. – Lunghissima…-
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-Ciao ragazze!- Salutò Kukai con la mano. Ikuto invece fece un cenno del capo.
-Ciao!- Esclamò Utau, sorridendo.
-C-ciao…- Disse Amu, arrossendo. Già  Ikuto , che la stava guardando, le faceva quest’effetto di suo , ma dopo che l’amica le aveva consigliato di rivelargli  i suoi sentimenti, tutto era più difficile.
Abbassò lo sguardo e il ragazzo rise. Amu, ovviamente, andò su tutte le furie.
-Che hai da ridere adesso?!?!? Sono così brutta da…- Non finì la frase che lui le accarezzò la testa. –Stai benissimo.- Amu avvampò. – Scommetto che è tutto merito di Utau.- Guardò la sorella che, trionfante, gli fece l’occhiolino.
Abbassò lo sguardò, cercando di respirare profondo.
-Io e Kukai andiamo a fare un giro visto che è da un bel po’ che non stiamo insieme, da soli…- disse Utau.
-Certo. Lo capisco.- Fece Ikuto, comprensivo. La ragazza passò di fianco ad Amu e, piano, le sussurrò :- Buona fortuna.- Poi con Kukai, se ne andò, lasciando Amu completamente spiazzata.
Rimase in silenzio.
-Che facciamo?- Ruppe il suono del soffice venticello che gli  faceva scompigliare i capelli scuri.
La ragazza si voltò verso di  lui. Prese un altro respiro, dopodiché gli sorrise:- Non saprei!- Esclamò.
Ikuto la guardò strano e si mise una mani davanti la bocca per non scoppiarle a ridere in faccia:- Prima mi sorridi in modo così  poetico e poi ci aggiungi un “Non saprei!” – Stavolta rise più forte. – Sei davvero incredibile!!- Amu ebbe l’impressione di aver notato un rossore sulle sue guance, ma pensò di essersi sbagliata. Non si arrabbiò con lui come faceva di solito, voleva solo vedere il suo sorriso. E ora capiva come si sentiva Utau quando parlava di Kukai, perché anche per lei era così. A fermare le sue riflessioni fu proprio Ikuto.
-Che ne dici se facciamo una passeggiata? Ieri ho trovato un piccolo prato con degli alberi molto suggestivi…- Le tese la mano.- Ti va di vederli?- Lei annuì e afferrò la mano.
Rimasero così per alcuni minuti. Ikuto si era fermato, le stringeva la mano e la guardava negli occhi, Amu ,invece, non riusciva a staccare i suoi da quelli del ragazzo. Erano magnetici e le regalavano una bella sensazione.
-I tuoi occhi sono molto belli.- Sibilò, a bassa voce, abbassando lo sguardo. Ikuto si avvicinò molto di più per poterla sentire bene.
-Come?-
-I tuoi occhi sono molto belli!- Ripeté lei, alzando gli occhi. Il rossore sulle gote. Il battito cardiaco accelerato. Di nuovo.
-Volevo dirtelo da un bel po’.- Gli sfiorò una guancia. Ikuto ancora immobile, non sapeva cosa fare e dire. L’aveva spiazzato.
-Il colore è bellissimo. Quando li guardò mi sembra di annegare e…- Non sapeva come dire, come esprimere quei sentimenti. – Insomma! Quando una persona affoga dovrebbe morire, dovrebbe sentirsi male … e invece io mi sento così bene che starei così per sempre…mi trasmetti calore.-
Ikuto la guardò intensamente e fu lui a distogliere lo sguardo, stavolta. Era imbarazzato, sembrava anche turbato ma tutto sommato felice.
-Nessuno mi aveva detto che i miei occhi trasmettevano calore…- Le sorrise dolcemente e le prese la testa fra le mani. Le depositò un lieve e delicato bacio sulle labbra.
Amu era pronta ormai: doveva dirglielo. Era il momento.
-Senti Ikuto…-
Come se non fosse mai accaduto, il cellulare di Ikuto squillò.
-Scusa.- Sussurrò. Poi prese dalla tasca il telefono e rispose, allontanandosi.
 “Uff!” Pensò abbattuta Amu. “               C’ero quasi!”
Conclusa  la telefonata s’incamminarono verso quel fantomatico prato.
Ridevano e scherzavano, come avevano sempre fatto.
Amu non si era mai sentita più felice di così, anche se sentiva che qualcosa le mancava.
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-Allora, come procede il film? Ti ho vista all’improvviso e alla recita non abbiamo avuto modo di parlarne…- Disse Kukai.
-Va tutto bene, tutto bene…Sono tutti molto gentili…- Rispose Utau. –Ah, allora tutto okay…-
Le piaceva camminare mano nella mano. Soprattutto dopo così tanto tempo. Dopo alcuni istanti le venne in mente un piccolo innocente scherzetto.
-Sai…-
-Hm?-
-Ho conosciuto un ragazzo, molto bello e simpatico, ma soprattutto un vero gentleman!- Esclamò la bionda alzando un dito.
Kukai la guardò, chiaramente ingelosito. Decise di indagare ancora un po’ più a fondo.
-E dimmi…- Iniziò.- Come sarebbe questo tipo?-
-Alto, biondo, occhi azzurri, capelli lisci e corti, e devo dire che ha un sorriso fantastico!-
“Accidenti, è molto più bello e affascinante di me!” Pensò con fare tragico Kukai, mettendosi le mani sulla testa.
-Quanti anni ha?!-
- 20 anni…-
-Che!?!?!- Esclamò il ragazzo, rosso fino alla punta delle orecchie. –Ma è troppo grande per te!! Non andrebbe bene e …-
Utau sorrise. Gli faceva tenerezza a vederlo parlare e reagire così. Avrebbe voluto baciarlo…Un momento…Perché non avrebbe potuto farlo?!?!?
Gli prese le guance tra le mani e portò le labbra alle sue. Si staccò un secondo giusto per  dirgli:- Scemo! Per me ci sei solo tu!- E continuò a baciarlo. Lui non rimase certo fermo, e ricambiò il bacio, abbracciandola e accarezzandole  i  morbidi capelli biondi.
-Quando parti?- Le chiese lui, quando si furono staccati.
-Tra qualche giorno. Con la scusa della recita mi hanno dato una settimana di ferie!- Esclamò.
Le sorrise. Un sorriso che a Utau fece palpitare il cuore. –Allora in questi giorni staremo sempre insieme!!-
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-Wow!! Che bello!- Ad Amu si mozzò il fiato. Aveva davanti un’ampia distesa di  prato verde, macchiato qua e là da papaveri rossi. Gli alberi erano lussureggianti e le foglie erano di un colore sgargiante. Qualche farfalla si posava sui fiori e le coccinelle popolavano il prato. Amu era rimasta incantata e se solo avesse avuto la macchina fotografica avrebbe immortalato il momento.
Come se Ikuto le avesse letto nelle mente, disse: -Possiamo venirci tutte le volte che vuoi!-
La ragazza annuì contenta:- Dovremmo portarci anche Utau prima che riparta!!-
-Certo.-
Si fermarono proprio al centro di quel paesaggio. –Ti piace?- Chiese Ikuto.
-Ovvio che sì!-
-Ti piace?-
-Ti ho già detto di sì!!-
-Ma ti piace?-
-Insomma Ikuto non fare lo scemo, ti ho già detto di…!!- -Ti piaccio?-
Amu lo guardò sbigottita. Rimase in silenzio per pochi secondi poi gli prese la mano. –Mi piaci… - Lo guardò negli occhi. – Ti amo.-
Si fissarono intensamente a lungo e visto che nessuno dei due accennava a muoversi, Amu si staccò e si girò dalla parte opposta, rapidamente.
Ikuto la prese per un braccio , per accurarsi che non stesse piangendo, ma lei le sorrise dolcemente:- Dovevi baciarmi.-
Lui le accarezzò una guancia e si avvicinò al suo viso molto lentamente, come se si stesse gustando questo momento.
-Lo so. Ci stavo pensando.-
La ragazza mise le sue mani sopra quelle di Ikuto, sulle sue guance.
-Allora fallo.-
E si baciarono.
Ed era come se fosse la prima volta.
 
 
 
Angolo imperdonabile autrice:
Lo so!! Lo so!! Sono in ritardissimo!! Scusate, sorry, perdon, gommennasai!!! XOXOXOXO
Hei, un momento! Non è che vi siete dimenticati di me?!?!?
Sono io!! Sono io!! XDXDXDXDXD
Sono stata assente dallo scrivere la storia per tantissimo tempo! Un po’ perché avevo perso l’ispirazione, un po’ perché avevo (e ho ancora) tanti compiti, e un po’ anche perché ( diciamocelo) non ne avevo molta voglia! Capita! Insomma! :)
Però ora sono qui e per farmi perdonare ho scritto questo capitolo!!
Spero vi sia piaciuto almeno un po’!!!
Alla prossima!
Baci baci
P.S. Pensavo di scrivere l’ultimo capitolo ma l’ispirazione si è rimpossessata di me, quindi preparatevi!!! XD 
  
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