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Autore: makeithappen    09/03/2013    1 recensioni
Serena, la ragazza semplice ma che dentro urla.
Harry, il violento.
"Harry ti prego! Ti prego aiutami!"
Un soffio di vento bastò per farle perdere l'equilibrio e farla cadere dalla scogliera.
Un urlo e poi un tonfo sordo.
"Gli opposti si attraggono" la loro storia ne è la prova.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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HARRY-
Le presi la sua mano e la feci passare sul mio petto.
“Senti” dissi. “senti come batte forte il mio cuore”
Lei chiuse gli occhi, era piacevole sentire la sua mano calda sul mio cuore che andava a mille. Mentre teneva gli occhi chiusi io mi limitavo ad osservarla e a sorridere, con lei stavo in pace.
“Sei bellissima” mi sfuggì. Lei aprì gli occhi.
“No Harry, tu sei bellissimo. Ma non dico solo dal tuo aspetto fisico. Dico dentro, nel tuo cuore, nella mente. Tu sei così sensibile, attento a ogni dettaglio, così fragile e così forte allo stesso tempo, così gentile ma così pazzo, Harry tu sei bellissimo, sei perfetto. Quello che è successo in questi anni ormai per me è acqua passata.”
Quando finì quella frase non esitai più. Mi avvicinai al suo viso ancora rigato dalle lacrime di gioia, con un abbraccio mi intrecciai al suo corpo e con mia sorpresa fu lei a baciarmi. Fu un lungo bacio, un bacio appassionato pieno di tutti i nostri sentimenti, pieni di felicità dopo un periodo di odio reciproco, pieni di tristezza sapendo le conseguenze che avrebbe portato quel bacio, pieno di amicizia e almeno per me, pieno di amore. Le accarezzavo quei capelli morbidi che tanto amavo, sentivo il suo profumo penetrarmi, le nostre labbra erano in sintonia insieme. Finalmente potevo stare con la ragazza che amavo, non ci sarebbero più stati momenti di dolore, ormai la sofferenza era solo un brutto ricordo.
SERENA-
Non eravamo imbarazzati quando ci staccammo l'uno dall'altra, continuavamo a chiacchierare e scherzare, sembravamo due bambini. Due bambini ormai cresciuti che avevano voglia di tornare grandi amici come una volta. Appena arrivammo al centro di Londra io lo salutai ma lui insistette per riaccompagnarmi a casa. Zoppicavo così lui mi prese sulle spalle e si mise ancora a correre. Arrivammo alla porta del mio minuscolo appartamento, Harry non entrava in quel posto da tantissimo e lo avevo praticamente capovolto, avevo cambiato la disposizione delle stanze.. insomma tutto.
Volevo fargli vedere la mia nuova casa così dissi “Hey hai impegni?”
“Stavo per andare a football perché?” chiese incuriosito con uno sguardo assurdo.
“Ah no niente” ero un po’ delusa.
“Ti volevo invitare a salire, sai così parlavamo ancora un po’ ma vabbè sarà per un’altra volta” iniziai a salire le scale quando sentì due grandi mani cingermi i fianchi e un lieve bacio sul collo che mi fece venire la pelle d'oca, sentivo la risata di Harry per la mia reazione risuonare nelle orecchie. Girai leggermente il volto e mi trovai le sue labbra davanti ancora sorridenti.
“Ora che ci ripenso, ho dimenticato il cambio a casa e non mi va di andare a football quindi se non ti dispiace” disse prendendomi direttamente le chiavi dalla mia tasca e aprendo il portone.
“Salimmo per i cinque piani che mi dividevano dal mio appartamento, quando aprii la porta Harry aveva una faccia scioccata. L’ultima volta che era stato da me le camere erano perfettamente in ordine, adesso.. si ecco adesso avevano l’aspetto di una discarica. Forse anche peggio. Muri graffiati e pieni di scritte, tavoli e sedie rivoltati. Ma non mi vergognavo, volevo vedesse come vivevo. Lui mi avrebbe capita.
“E’…E’… diversa” disse.
“Fa schifo lo so.”
“perché è così?”
“harry sei sempre tu il motivo di questo. Ogni volta che volevo vendicarmi su di te, distruggevo una parte della mia vita. Lo so è molto strano ma fa stare bene. Solo ora mi accorgo che vivo nel posto di nessuno.”
Continuammo a chiacchierare di tutti quegli anni in cui eravamo lontani. Gli raccontai dei miei fidanzati che mi avevano fatta soffrire. Gli raccontai tutto.
Quando finì il racconto rimanemmo in silenzio per qualche istante poi senza sapere cosa facevamo ci sdraiammo sul divano abbracciati l’uno con l’altro e ci addormentammo. Era stata una giornata piena. In tutti i sensi.
Quando arrivò la mattina mi svegliai molto tardi, me ne resi conto dal sole già alto dalla finestra. Mi sveglio un rumore di grita e gemiti, a quanto pare di dolore. No non ero io stavolta, ero sul divano al caldo. Appena aprii gli occhi una visione orribile mi si presentò davanti. Zayn, si lui, il mio migliore amico. Stava riempiendo di pugni, calci e insulti Harry. Appena vidi il viso del riccio mi si ribaltò lo stomaco. Aveva entrambi gli occhi neri, ferite e graffi su tutto il corpo. I vestiti strappati dalla quale uscivano gocce di sangue fresco, il suo volto inerme fissava quello dei Zayn. Sembravo io. Poi vidi Zayn che avevo uno sguardo duro, pieno di rabbia e odio. I ruoli si erano ribaltati era Harry la vittima adesso. Mi alzai di scatto. Ebbi un piccolo giramento di testa a cui non feci caso e urlai con tutta l’aria che avevo nei polmoni
“ZAYN SEI UN MOSTRO!”
Quello che stavo vedendo mi fece scendere una lacrima, l’ennesima lacrima. Mi ero davvero stancata.
Infuriata dissi “Zayn cosa cazzo gli stai facendo"
Appena lui mi vide sveglia mollò subito la presa su di Harry. Perdeva sangue dal labbro. Corsi verso i due ragazzi e presi il riccio tra le mie braccia.
“perché? Perché hai fatto questo Zayn?” chiesi mentre guardavo inorridita il viso del mio migliore amico.
“ti ha fatto del male! Serena io non posso accettare che lui stia nella stessa stanza con te lo capisci?”
“si ma questo non è un buon motivo per pestarlo e metterlo sull’orlo di un coma! Io sono riuscita a perdonarlo dovresti iniziare anche tu almeno a provarci!”
Zayn sbuffò. Lo odiavo quando si comportava da bambino testardo.
“Bene.” Dissi. “Se è cosi che affronti le situazioni allora è meglio se te ne vai. Esci da casa mia porca troia!” non capivo più niente. Ero furiosa, in quel momento lo avrei riempito di insulti ma mi limitai a cacciarlo dal mio appartamento.
“Serena tu non sai cosa dici! Quello ti ammazza!”
“ma tu cosa ne vuoi sapere?” dissi “vai via Zayn ti prego. Vattene Zayn! E vaffanculo"
Zayn uscì e fece sbattere la porta tanto che si scardinò. Ecco ora mi distruggeva anche lo schifo di casa che avevo, bene.
Ma appena che ritornai in me mi ricordai che Harry era ridotto male. Non lo portai in ospedale, lo curai io stessa. Ormai l’esperienza mi aveva insegnato a come sopravvivere.
Una volta che ritornò ad avere un colorito roseo in viso e non più pallido, mi tranquillizzai.
“Grazie” disse.
“ehi te lo dovevo, hai fatto lo stesso con me ieri" dissi accennando un sorriso.
Era pomeriggio e ormai Harry si era ripreso. Uscimmo e lo accompagnai a casa sua. Poi mi condussi verso il parco, avevo voglia di prendere una boccata d’aria.
Bene, pensai, c’è Katy. Ero così stanca, furiosa, incazzata, delusa e triste che avevo voglia di litigare con lei. Come mi stavo riducendo? Era meglio quando l’unico a stare dalla mia parte era Zayn, non avevo dubbi su nulla mentre ora ero incredibilmente confusa.
“Hey Davidson” cominciai. “come mai sei qui tutta sola e non dal tuo ragazzo a giocare mh?”
“Coleman sta zitta e vatti a trovare qualcuno che mi fai pena. E comunque io e Zayn non stiamo più insieme”
“Ah brava! Ti sei stancata anche di lui e lo hai mollato no? Tanto che ti frega”
“è stato lui a lasciarmi, proprio cinque minuti fa. Sarai felice spero.”
“si sono felicissima” amavo trovare i suoi momenti di debolezza, coglievo il momento per sfotterla dato che non avevo mai il modo per difendermi “e come mai ti ha scaricato?”
“Perché non lo chiedi a lui? Minchia vattene!”
Con un sorriso, mi girai e mi avviai verso casa di Zayn.
Era casa sua, vedevo la luce della sua camera. La camera in cui a 14 anni ci confidavamo i segreti. Citofonai ma nessuno rispose. Avevo le chiavi quindi entrai da sola. Zayn era nella sua camera sdraiato sul letto a guardare un album di foto, il nostro album. Lo avevo trattato male, non lo meritava. Lui fece come se non ci fossi, mi avvicinai a lui e lo bacia sulla guancia, solo allora mi accorsi che aveva gli occhi lucidi. “che hai?” chiesi.
“Serena mi dispiace, di tutto. Non dovevo picchiare Harry ma lo sai come sono fatto. Nessuno ti può toccare tranne me.”
Gli diedi un altro bacio, stavolta molto più vicino alle labbra.
Mi guardò perplesso ma non gli diedi il tempo di parlare che dissi “D’accordo Zayn, ma devi sapere una cosa, credo di essermi innamorata di lui.”
Lo sguardo di quegli occhi color cioccolato erano un misto tra lo shock, la delusione e la sorpresa. Si limitò a dire “Ah” abbassò lo sguardo ma io alzai il suo mento affinchè i nostri sguardi si incontrassero.
“qualche problema?” dissi.
“no niente.” Disse sorridendo.
“bene” lo abbracciai, era così bello abbracciarlo, mi sentivo al sicuro.
“Ti prego resta con me, ho bisogno della persona di cui mi fido più di me stesso” disse
Mi limitai a ricominciare ad abbracciarlo e a disegnare cerchi immaginari sul suo braccio.
“hey ma ti sei lasciato con Katy?” dissi staccandomi e tornando seria.
“Ehm… si”
“Come mai?” volevo dirgli quello che pensavo, chiedergli perché stava diventando insicuro e quasi timido a parlare con me.. ma forse era solo una mia impressione.
“Ecco, c’è un’altra ragazza.”
"chi è l’altra ragazza?” chiesi ridendo e lui tornò serio di nuovo, oddio.
“Non credo che lo vuoi sapere.” Disse freddo.
“Zayn ora basta! Era per scherzare pensavo che mi avresti risposto come sempre ‘e a te che ti frega?’. Sei come un fratello per me smettila di fare l'insicuro, ma che problemi hai?"
“Senti mi dispiace ma oggi è stata una giornata stancante. Non so cosa dirti. Prima passi la notte con quello, poi sfotti la gente e pretendi anche che io faccia come se non fosse successo niente?”
“ma se sei stato tu a chiedermi scusa! E comunque con Harry non è successo niente”
“lo so ma adesso vuoi anche che sto sempre a ridere e scherzare, porca troia dammi il tempo di riflettere. Senti vado a farmi una doccia” disse.
Mi diede un bacio sulla fronte alla quale io mi scansai. Appena entrò nel bagno avevo voglia di andarmene e lasciarlo da solo ma non volevo litigare di nuovo così rimasi. Mi stesi sul suo letto a fissare il muro. Passarono venti minuti e io pensavo, pensavo allo strano comportamento che il mio migliore amico stava avendo con me. Poi sentì un rumore, era arrivato un messaggio a Zayn. Vidi la tastiera, c’era scritto “messaggio da Perrie”. Ero tentata a leggerlo ma riuscii a resistere distraendomi con la cerniera del cuscino. Poi dopo altri dieci minuti davanti a me si presentò Zayn mezzo nudo completamente bagnato che mi sorrideva.
oh cazzo.




CIAAAAAO
sono brava brava sks ho pubblicato quattro capitoli in quattro giorni (?)
allora, la storia vi piace? se avete consigli ditemi pure c:
Recensitee, non costa nulla lol

  
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