Ecco la scuola, ecco l'inferno. Frequento questa scuola da circa due settimane, ma mi sento ancora un pesce fuor d'acqua. Cazzo, vorrei ritornare a Milano, vorrei riavere tutti i miei amici. Però dai, devo dire che qui i ragazzi sono molti gentili e cordiali, e anche carini, ma questo non è poi cosi' importante.
La giornata prosegue a ritmo molto veloce, quasi non mi accorgo che è già ora di pranzo. Esco dall'aula in fretta e furia per arrivare a prendere i posti quando mi imbatto in lui, il ragazzo più bello che io abbia mai visto, fino ad oggi: Bob.
Bob è un ragazzo alto, moro, occhi castani e un corpo da surfista.
-Oh scusa, non ti avevo visto, stai bene?
Già, ero caduta a terra insieme ai miei libri e alla mia borsa.
-Sì, sto bene tranquillo.
Decise di aiutarmi a rimettere le cose cadute sul pavimento in borsa, per poi darmi una grande stretta di mano per aiutarmi ad alzarmi, prima di proseguire:
- Sei nuova di qui vero?
-Già, non ti sfugge nulla a quanto vedo.
-Beh, non hai un volto conosciuto, sei sola?
-Sì, direi proprio di si. (cazzo, non dovevo dirlo ma era la verità, ero sola davvero e non volevo rimanere tale in quella scuola un altro minuto).
-Bene, vai a pranzo? se vuoi puoi venire con me e i miei amici, vedrai ti troverai bene.
-Ok, andiamo, risposi con decisione senza apparire troppo sognante o troppo timida.
Mi sentivo alquanto importante accanto a questo ragazzo che era a dir poco meraviglioso, tantè vero che tutti, quando noi due passammo per i corridoi, ci fissavano.
Qualcosa mi faceva pensare che Bob fosse uno dei pochi ragazzi popolari della scuola.
Qualcosa mi faceva pensare che Bob fosse uno dei pochi ragazzi popolari della scuola.
-Hey guys, scusate il ritardo, ma ho incontrato questa bella ragazza che si è trasferita da poco in città si chiama...(si rivolse verso di me) ti chiami?.
-Oh giusto, scusa non te l'ho detto..piacere Katye.
Ciao Katye, benvenuta, dissero i suoi amici, anch'essi gentili e cordiali.
Mi sentivo quasi a casa, tutti si interassavano a me in qualche modo e nonostante la mia conoscenza scarsa della lingua del posto, riusci' a sentirmi al mio agio senza dover pensare troppo ai problemi della mia pronuncia.
La scuola non era più un inferno, quasi quasi stava diventando un paradiso.
La scuola non era più un inferno, quasi quasi stava diventando un paradiso.