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Autore: Girasolefelicissimo    09/03/2013    4 recensioni
Se Satana mettesse al mondo una figlia femmina? Cosa mai potrebbe succedere? Di sicuro la sottovaluterebbe dato che è una ragazzina e penserebbe che non potrebbe far del male ad una mosca.
Ma fa male, non bisogna mai e poi mai sottovalutare una ragazza, sopratutto se ha ricevuto le sue fiamme..
E se questa ragazza, costretta a frequentare l'accademia Vera Croce ed a essere sorvegliata da uno dei suoi figli gli creasse un mucchio di problemi? Non solo al Padre ma anche al Preside di quella 'povera' scuola?
Genere: Azione, Comico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Rin Okumura, Yukio Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le fiamme la circondavano, la scottavano, la accarezzavano.
L'ambiente era buio, cupo.
Qualcuno da dietro le stringeva la vita e le impediva ogni movimento, poi, il suono di uno schiocco che rimbombava.
Venne completamente avvolta da catene cocenti che le ustionavano la carne. Soffocò un gridolino, mentre quel Re la faceva cadere per terra.
Iniziò a trascinarla come se fosse un animaletto, in un lungo corridoio buio in cui si vedeva solo il pavimento bianco.
Provava a dimenarsi, a liberarsi da quelle catene, ma più si muoveva più sentiva stringerle e più diventavano di fuoco. -Dove cavolo mi porti?!- Gli chiese urlando. Il Demone, si girò appena, dischiudendo le labbra in un sorriso inquietante.
-Da nostro padre!- Diede uno strattone molto forte.
Doveva agire in fretta, sapeva e sentiva dentro di sè che se avrebbe incontrato il suo paparino, sarebbe finita male. Molto, male.
Si guardava attorno in cerca di qualcosa con cui spezzare quelle catene o fuggire, ma nulla. Il vuoto più assoluto. Sapeva a prescindere che le sue fiamme, all'Inferno servivano ben poco, la spada le era  caduta quando Iblis l'aveva trascinata dentro e poi c'era Andy, il suo demone servitore.
Pensò di evocarla, quindi chiuse gli occhi e si concentrò, recitando la sua formula con voce bassa: -Oh Demone dell'oscurità.. svegliati dal tuo sonno e vieni d'innanzi a me..!- Li riaprì lenta e si guardò attorno. Nulla. Ci riprovò un'altra volta:
-Oh Demone dell'oscurità.. svegliati dal tuo sonno e vieni d'innanzi a me..!- Sussurrò mettendoci un po' più di voce, ma era inutile. Non veniva in suo aiuto o altro, ma mentre quel Demone la strattonava e le fiamme rosse l'avvolgevano sempre di più, vide in lontananza, infondo al corridoio, una piccola fiammella blu. -Andy?- Pensò tra se e sè, mentre la piccola fiammella diventò molto più grande e una figura ricoperta completamente da quelle fiamme azzurrine si avvicinava sempre di più ai due. Solo poco dopo, strinse i denti e fece una smorfia di disgusto. -Proprio lui..- Disse a denti stretti.
Il demone blu fece un salto e atterrò sulla schiena di Iblis, facendolo cadere per terra. Una volta caduto a terra le catene si sciolsero appena, ma non si riuscivano ancora a togliere.
-Oh, ma guarda, un altro figlio di Satana.. Okumura, giusto?- Gli chiese il demone, mentre lo mandava via dalla sua schiena e faceva apparire una lunga catena infuocata.
Rin si rialzò in fretta e subito si scagliò contro di lui cercando di colpirlo ed evitando i colpi di frusta che gli mandava il re del fuoco. Man mano che il combattimento si faceva più intenso, le catene andavano sciogliendosi, causata dalla distrazione del demone e ben presto Alexia riuscì a levarsele di dosso e tornò libera. Appena fu libera, Iblis si voltò verso di lei, facendo catapultare Rin molto più in là con un colpo di catene sul busto. Le andò incontro con l'intenzione di afferrarle il collo, ma lei si ritrasse e si abbassò velocemente, poggiò le mani sul pavimento e con un movimento veloce della gamba lo colpì alle caviglie e gli fece perdere l'equilibrio, facendolo cadere in terra.
Rin, che si era ripreso e si stava riavventando su di lui provò a conficcargli la spada nel busto, ma inutilmente, dato che il demone si rialzò veloce, teletrasportandosi dietro la ragazza e posandole una mano intorno al collo. -Lasciala andare!- Gli ordinò il demone blu, senza molti risultati. Quel demone, le portò il mento verso l'alto, avvicinandosi con un sorriso da far venire i brividi al suo orecchio. -Se permetti, dovremmo andare, nostro padre odia attendere..- Si leccò il labbro superiore per poi scagliare un altro colpo di frusta contro il blu, che parò il colpo con la Kurikara.
Alexia, stufa di essere tratta come un pupazzetto, si gira quasi completamente verso di esso e, tirandogli una gomitata nella bocca dello stomaco, si fece crescere le unghie e gliele conficcò nel collo. Subito si ritrasse e vide Rin pronto a colpirlo, quindi si spostò e il blu gli conficcò nella stomaco la kurikara.
Il demone, sanguinante, lo respinse via per una decina di metri e si tenne con una mano la ferita, che sgorgava di sangue. Era leggermente intontito, dopotutto era  stato colpito dalla Kurikara, l'ammazza Demoni!
-Rin andiamo!- Gli gridò contro Alexia, solo adesso potevano fuggire. Iniziarono a correre verso il lungo corridoio, che sembrava non finire. Si ritrovarono in una stanza completamente buia e avvolta  dalle fiamme, c'era la porta degli inferi, che era spalancata. Ci si ficcarono dentro, sperando di tornare nel dormitorio.

Caddero a terra, sul pavimento della stanza e guardavano la porta che sputava fiamme, con in lontananza Iblis, che avanzava lento.
-Chiudila!- Urlò Alexia a Rin, che era già in piedi. Il ragazzo provava a spingere il portone, ma pesava e non si spostava di un millimetro, mentre  quel demone avanzava sempre di più, mandando la sua catena più avanti per far catturare Alexia.
Si alzò anche lei, cercando di aiutarlo a chiudere quel portone senza un risultato positivo..  Poi, un vecchio ricordo si fece vivo..

Iblis le posò con delicatezza l'indice sulle labbra e stette in silenzio. Tolse il dito e si avvicinò lentamente al muro dove c'era il disegno. Alzò la mano destra verso il disegno, si tagliò il palmo della mano con le unghie dell'altra e gettò un bel po' di sangue su di essa, abbassò leggermente la testa, fissando intensamente la porta.

O meglio, un sogno.

-Portam inferni, continens minus innocentes..-

Improvvisamente, seppe come chiuderla.
Si morse svelta il palmo della mano, facendo fuoriuscire molto sangue, che gettò sulla porta, per poi recitare la formula che sognò quella notte.
-Portam inferni, continens minus innocentes et malum interitum et miseria, probatur ante me!- La recitò velocemente e la porta, risucchiando le fiamme che si erano sparse nella camera, si chiuse, scomparendo poi nel nulla.
Entrambi, erano rimasti sconvolti, ancora in piedi di fronte alla parete, per poi cadere in un sospiro di sollievo.
Lo guardò, non sapendo cosa dirgli, se ringraziarlo o andarsene direttamente. Scelse automaticamente la seconda, senza neanche rendersene conto.
Solo perchè l'aveva "Quasi salvata"  non voleva dire che doveva ringraziarlo, pensava.
-Alexia..- Sussurrò il blu. La  ragazza deglutì, fermandosi davanti alla soglia della porta, girandosi verso  di  lui.
-Si..?- Disse, con un po' di stanchezza e irritazione. Il ragazzo la squadrò da capo a piedi, notando le pesanti scottature sulle braccia, sulla schiena, il sangue che sgorgava dalla mano e dei graffi sul viso.
Si avvicinò lento e la prese delicatamente per il polso, l'unico punto che gli sembrava messo "Bene". -Andiamo da Yukio.- Affermò quasi dolce.
La ragazza, sentendosi sia debole che imbarazzata annuì di poco e si fece trascinare fino alla camera dei due gemellini.
Il fratello, appena vide i due, rimase imbambolato. Entrambi erano feriti, con grosse ustioni su quasi tutto il corpo. -Ma che cosa..?- Posò la penna sulla cattedra, fissandoli.
-Lunga storia.- Sintetizzò Rin. Yukio sospirò, sistemandosi gli occhiali e alzandosi, facendo  accomodare i due sulla scrivania.
Il blu, aveva la camicia fatta a pezzi, quasi nera per le ustioni, il viso con qualche graffio e segni di scottature sulle braccia e sul petto.
Alexia invece era come se non avesse più una camicia, segni di catene le circondavano il punto vita, le braccia e la schiena, con le mani insanguinate.
Fece togliere ad entrambi la camicia -o quel che ne rimaneva- e iniziò a medicare prima lei, che era quella conciata peggio. Tentava di picchiettare piano sulle ferite, dato che ella stringeva denti e pugni, allargando la ferita che c'era al palmo della mano. E mentre lei, tentava di distrarsi per diminuire il dolore andò a posare lo sguardo sul corpo del ragazzo, che per colpa delle catene cocenti si era arrossato.
Salì un po' più su con lo sguardo, osservandogli il petto e iniziò a sentire le proprie guance che si infiammavano.
-Alexia, perchè mi guardi?- Le chiese Rin, sentendosi osservato.
Presto il suo viso diventò completamente rosso. -Cosa?- Chiese lei, tentando di rimanere calma.
-Perchè mi guardi?- Le ripetee la domanda.
-Non ti stavo affatto guardando.- Rispose.
-Si invece..!- Ribatte.
-Ti sbagli. E poi perchè dovrei?-  Si zittì a quella domanda, diventando anche lui rosso sulle gote.
-Già, perchè dovrebbe?- Pensò il blu, abbassando lo sguardo.
-Perchè lo stavo fissando?- Si chiese tra se e sè lei.
-Ma come siete carini..- Commentò sarcastico Yukio, ricevendo da entrambi delle occhiatacce. -Ho finito le bende,- Sorrise divertito. -Vado a prenderne delle altre!- Annunciò ai due, uscendo dalla stanza e chiudendo la porta.
Alexia fissò la porta da cui era uscito con sguardo omicida.
Ci fu un imbarazzante silenzio, che venne interrotto da Rin. -Davvero non mi stavi fissando?- Le richiese, tenendo lo sguardo basso, mentre con le mani  si strofinava le ginocchia.
-No.- Rispose secca, guardando altrove.
Ricadde il silenzio. Un silenzio che sembrò durare un'eternità. Ogni tanto i due si guardavano alternandosi, una volta lei, una volta lui, una volta lei, una volta lui, finchè il loro sguardo non si incrociò.
Alexia abbassò di poco lo sguardo, guardando di nuovo in direzione del suo petto. -Comunque.. Grazie per avermi, aiutato.- Disse con lieve imbarazzo.
-Ah, figurati di niente.- Accennò un sorriso, grattandosi la nuca.
Perchè era così imbarazzata? Perchè sentiva caldo? Si chiedeva Alexia, diventando sempre più rossa in volto. -Tanto non mi piace..- Pensò, guardandosi le ferite ormai quasi completamente rimarginate. Quel "tanto non mi piace" era una profonda bugia. Se non gli piaceva, non sarebbe stata gelosa di quando Alice ebbe un incontro parecchio ravvicinato con lui o di quando lo vedeva parlare tutto allegro con quella stupida biondina, ma non voleva ammetterlo, era troppo orgogliosa di sè per ammetterlo a se stessa. La cosa in quel momento peggiorò quando Rin le posò una mano sulla spalla, a quel punto sembrò andare in tilt e si voltò di scatto, fissandolo negli occhi.
-Alexia, ecco..- Balbettò, ancora più rosso di lei. -Io ...- Si bloccò, non riuscendo più a parlare.
-Io..?- Tentò di aiutarlo a continuare, mentre lo guardava negli occhi, per poi scendere a guardare le sue labbra.
-Io..- Fu interrotto dalla porta che fu spalancata da Yukio, che entrò con due rotoli di bende nelle mani.
-Sono torna..- Si paralizzò, vedendo che i due erano a pochi centimetri di distanza, sia di corpo che di viso. -Ho interrotto qualcosa?- Chiese avanzando verso di loro, che erano rimasti immobilizzati e da rossi come peperoni si sbiancarono. Solo dopo pochi secondi si riallontanarono imbarazzati.
-No, non hai interrotto niente.- Affermò Alexia, scendendo dal tavolo e prendendo la sua camicia, ormai da buttare. Mise quel poco che rimaneva della camicia sul petto per coprirsi e si avviò verso la porta in fretta e in furia.

Entrò nella sua camera, poggiandosi con la schiena contro la porta chiusa e osservando la camera, che era nel più totale disordine.
-Chissà  cosa voleva dirmi..- Si chiese, iniziando ad ordinarla per distrarsi.

-Allora, Rin, non sapevo che ti piacesse Alexia..- Gli disse, sorridendo beffardo.
-'Sta zitto tu!-





______________



Angolo dell'autrice:

Avviso importante!
Salve a tutti, lettori e lettrici, vorrei avvisarvi di una cosa che ho notato e che mi ha fatto imbestialire.
Ho scoperto, così, per puro caso che una bella storiella -di cui preferisco non fare il nome per ora- si diverte, forse per mancanza d'immaginazione, nel copiare i miei
personaggi, i titoli dei capitoli delle mie storie e anche un po' la trama.
Questo, mi ha dato sui nervi, quindi, se tu, tesoro mio stai leggendo questo avviso, sei pregata di smetterla e di usare la TUA immaginazione, non la mia.
Con questo, ho finito e spero che nè tu, nè altri decidano di rubare le mie idee.


Torniamo alla storia.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo e chiedo scusa se forse sono stata un po' brutale  con l'avviso, ma quando ci vuole, ci vuole.
Vi saluto.


Aloha!


   
 
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