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Autore: dalialio    09/03/2013    4 recensioni
C'era una volta una ragazza cui milioni di idee vorticavano nella mente.
...
Flash in qualche modo autobiografica. Chissà che non sia l'unica ad avere questo casino nella testa.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta una ragazza
Questa storia ha partecipato al contest L'emozione non ha...fandom! indetto da Fefy_97 sul forum di EFP





C ' e r a  u n a  v o l t a  u n a  r a g a z z a



C'era una volta una ragazza che amava leggere. La sua camera era piena di libri che acquistava alla Feltrinelli o che trovava in quei grandi scatoloni del supermercato, dove erano buttate le versioni tascabili dei romanzi meno conosciuti e venduti a due euro. Quando tornava a casa, andava in camera sua e toglieva gelosamente le etichette di sconto dalla copertina, grattando con le unghie e assicurandosi che non rimanesse attaccato alcun pezzo di carta appiccicosa; poi posava i suoi acquisti sullo scaffale, sul comodino, sulla scrivania o dovunque trovasse un angolino libero.
La sua libreria era stracolma di tutti i tipi di romanzi, dai classici a quelli di fantascienza, dai quelli rosa ai thriller, ed erano tutti lì a prendere polvere, in attesa di essere letti. La ragazza sapeva che ne avrebbero presa molta, prima di essere aperti, perché la quantità di libri era tale che per leggerli tutti le ci sarebbero voluti degli anni.
Ed era questa la cosa che l'angosciava. Esistevano a questo mondo centinaia di migliaia, pure milioni o miliardi di libri, e lei desiderava leggerli tutti. In fondo, erano scritti per questo, no? Come poteva allora perdersene anche solo uno?
Il problema era che non aveva il tempo che avrebbe desiderato per poter leggere. La sera, si infilava sotto le coperte e, prima di dormire, allungava la mano verso la pila di libri sul comodino, ne prendeva uno e leggeva per un'ora o più, ma quel tempo non le sembrava mai abbastanza. Avrebbe voluto chiudere il mondo fuori dalla porta e passare intere giornate a leggere ininterrottamente.
La ragazza amava anche scrivere e aveva un sogno: mettere su carta tutto quello che le passava per la mente.
Quando ascoltava la musica e stava attenta al testo della canzone, mille pensieri le saltavano alla mente, mille scenari diversi che sarebbero stati perfetti per scriverci una storia. La ragazza avrebbe voluto scrivere una storia su ogni canzone che ascoltava. Ma era impossibile.
Le idee le saltavano in mente nei momenti meno opportuni, mentre camminava per strada oppure in autobus e non aveva mai il suo computer a portata di mano. Allora, quando nessuno la guardava, prendeva il cellulare, abbozzava i suoi pensieri e salvava la nota, sperando di riuscire, una volta tornata a casa e aver acceso il pc, a sviluppare ancora meglio la sua idea.
Ma ogni volta che scriveva la ragazza metteva giù solo la milionesima parte dei pensieri che vagavano nella sua mente. C'era un intero mondo, nella sua testa, così intricato che non riusciva a scioglierlo. C'era della musica. C'erano suoni, voci, volti, persone con il proprio carattere e storie così potenti che non riusciva a spiegarle a parole. C'erano pensieri, parole e sentimenti. C'erano posti lontani, impossibili da raggiungere, così idealizzati da non riuscire a metterli a fuoco. C'erano luci e colori. C'era amore e c'erano lacrime. La sua paura era che quel mondo esplodesse nel silenzio, portandosi via tutto prima di averlo scritto.
Aveva paura di dimenticare i propri pensieri.
Questa ragazza sono io. E potresti anche essere tu.







Nota dell'autrice
Se siete arrivati qui, vuol dire  che siete sopravvissuti ai miei sproloqui avete letto la mia flash e magari - magari - vi è addirittura piaciuta.
No, a parte gli scherzi. Spero che capiate come mi sento, avendo letto questa flash. Spero vi rendiate conto della mia felicità di questo momento senza che mi senta una schizzata di testa: io ho scritto questa flash. Cioè, ovvio che l'ho scritta io, quello che intendo dire è che questa flash è una di quelle storie che mi ronzavano in testa da tantissimo tempo, ma non ero riuscita mai a scriverla perché non trovavo le parole. Ecco, questo è il motivo principale per cui le storie che vorticano nella mia testa non riescono mai a venire fuori: mi mancano le parole. Nella  mia mente c'è un caos infernale, ma non riesco a metterci ordine. Ogni tanto mi sembra di poter esplodere dalla frustrazione,  ma devo conviverci.
Comunque, questa è una delle milioni di storie che si addensano nella mia mente e sono riuscita a farla venire fuori. Pensavo che mi sarei sentita come svuotata, invece mi sento sollevata. Sono riuscita a mettere su carta (in senso metaforico) una delle tante idee che non riuscivo a mettere in ordine. Ora mi sento in pace con me stessa.

Okay, ho di nuovo vaneggiato, chiedo venia. Volevo soltanto aggiungere che - visto quanto questa flash sia importante per me - sarei non contenta, ma di più, se mi lasciaste una piccola recensione, anche solo per mandarmi a quel paese per avervi fatto perdere tempo a leggerla, facendovi credere che fosse qualcosa di serio.
Ringrazio in anticipo anche solo quelli che apriranno questa pagina.
Chiara.
   
 
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