Smanacciò nel buio per cercare di fermare la sveglia che trillava insistentemente, ci riuscì, si sollevò da letto e vide che
erano da poco passate le otto di mattina.
-E' tradissimo!-
Esclamò, si alzò in fretta e furia e in dieci minuti era già fuori casa
-Devo comprarmi un abito elegante, nell'armadio ho solo tute e vestiti inerenti alla nazionale Giapponese-
Pensò mentre si dirigeva verso un negozio di sartoria molto in di Monaco, entrò, i campanellini del negozio trillarono
-Buongiorno signore-
disse una commessa affascinata dal ragazzo
-Buongiorno-
disse lui calandosi il cappello sugli occhi per non farsi
riconoscere
-Cosa desidera?-
chiese la commessa
-Un completo elegante per una cena-
disse il ragazzo arrossendo sotto il cappello
-Ahh ho capito-
disse la commessa
-Proviamo questo-
Gli diede un abito,lui lo provò
-Come sto?-
chiese ingenuamente
-Bene signore, ma si dovrebbe togliere quel cappello-
disse lei
-Non mi piaccio però con questo vestito-
disse lui per deviare l'argomento
-Ok ne provi un altro-
disse lei.
Dopo 4 ore riuscirono finalmente a trovare una abito adatto al ragazzo
-Abemus Vestitum!-
disse ironicamente la commessa
-Ahahahah, quant'è?-
disse lui ridendo
-2500€-
gli rispose lei
-Però, costano gli abiti è?-
Disse lui un pagando il vestito
-Mi sembra che se lo può permettere-
disse lei
-Già... arrivederci-
disse lui uscendo dal negozio
-Arrivederci
rispose lei sorridendo
-Ahhh cosa non si fa per amore ?-
disse con malinconia e dolcezza la commessa mentre stava rimettendo a posto il negozio.
Dopo la telefonata l'allenatore era infastidito
-Price non ti farò giocare se salti anche il prossimo allenamento!-
Gli aveva ringhiato contro
-E senza di me, quanto pensa che perderebbe il Bayern?-
Rispose il portiere Nipponico
-Purtroppo hai ragione, sei troppo importante per la squadra, ma avrai una punizione Mercoledì!-
Disse attaccando la cornetta l'allenatore
-Mah-
disse Benji.
urlò Santini
-Non si preoccupi mister-
rispose Tom che stava fermando il suo oramai amico Sonny Anderson mentre Cupet tirava un sospiro di sollievo
-Grazie Tom sono riuscito a evitare un goal certo di Sonny-
disse
-Di nulla Gregory, se non ci si aiuta tra amici-
rispose Tom
-Andatevi a lavare fine dell'allenamento-
Disse infine santini, in tutto il Lione si era capito che Cupet Anderson e Becker erano diventati grandi amici.
Urlò Mark effettuando il suo tiro che Buffon non riuscì neanche a vedere, per quanto fu potente, ma dopo il tiro il
centravanti nipponico accusò un lieve fastidio alla gamba destra.
-Tutto bene Lenders?-
Chiese preoccupato l'allenatore
-Si sto bene mister-
rispose Mark.
-Ne ho preso uno-
disse Rob
-Wow quant'è grosso-
esclamò Gino
-Quel 1 a 1 con la Roma... potevamo fare meglio?-
Chiese Rob
-Alea iacta est-
rispose sorridente Gino
-è?-
chiese Denton un poco stupito
-Il dado è tratto... cioè quel che è fatto è fatto, non bisogna mai rimpiangere quello che accade-
Disse sempre sorridendo il portiere nero azzurro.
-Ok Gino, prossima sfida... il Parma..-
disse Rob
-Vediamo che succede-
Disse infine Hernandez che stava pescando un bel pesce.
Ora era a casa sua abbracciato alla sua Patty e Turbato.
accompagnato da una ragazza alquanto bassa, tutti e due sono vestiti in maniera molto elegante, lui con uno
smoking nero e il suo immancabile cappello, lei indossava un tubino color crema, aveva un trucco molto leggero che
faceva risaltare i suoi occhi verdi chiaro
-Come sei Bella!-
pensò il ragazzo.
Cenarono tranquillamente, ogni tanto si raccontavano qualche battutina carina, molti paparazzi si erano accorti che
il Sggk stava a cena con una ragazza e di certo non si lasciarono scappare quello scoop.
-Benji ma...-
disse lei spaventata dai flash
-Tranquilla... sono solo paparazzi...-
disse il portiere per tranquillizzarla
-Allora che lavoro fai Annah?-
Chiese ad un certo punto il portiere
-Ecco io... non lavoro...-
disse lei imbarazzata
-Non fa nulla...-
Sorrise il portiere, poi i due si guardarono negli occhi non proferirono parola, fu un silenzio che valse come mille
parole stavano per sfiorarsi le labbra quando un paparazzo inopportuno scattò una foto con il Flash che quasi
accecò Annah.
La cena continuò tranquilla poi, quando uscirono dal locale, iniziò a piovere i due corsero velocemente verso un
portico
-Ahahahah sei tutta bagnata-
disse ridendo il portiere
-Parla lui, mi sembri un pulcino-
disse lei
-Ho freddo...Benji...-
disse lei tremando, il portiere si tolse la giacca e la mise sulle spalle della ragazza
-Va meglio?-
Chiese
-Si grazie brr-
disse lei sorridendo
-Ma ho ancora freddo...brr-
continuò
allora il portiere la abbracciò, un abbraccio caldo che oltre che i corpi riscaldò anche i cuori.
-Come sei Bello!-
pensò Annah.
Smise di piovere, Benji carezzò dolcemente i capelli castani di Annah mentre lei lo strinse forte.
-Non dovresti andare a casa?-
Chiese Benji mentre la carezzava
-Dovrei, ma sto troppo bene stretta a te-
rispose lei stringendolo
-Anche io...-
Parole che risuonano curiose... il portiere più forte del mondo che non aveva mai voluto avere nulla a che fare con
le donne ora si trovava bene tra le braccia di una ragazza.
Passarono la notte passeggiando per la città ed ogni tanto si sfioravano le mani, fino a quando il portiere non gli
prese la mano e lei glie la strinse.
Quando fu l'ora di salutarsi, si diedero un bacio sulla guancia a vicenda
-Ciao Annah buonanotte e sogni d'oro-
disse il portiere
-Notte anche a te-
disse lei arrossendo.
il portiere l'aveva riaccompagnata a casa la ragazza, e ora spariva nella notte.
-Oh benji...-
Disse lei mentre entrò in casa.