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Autore: makeithappen    10/03/2013    4 recensioni
Serena, la ragazza semplice ma che dentro urla.
Harry, il violento.
"Harry ti prego! Ti prego aiutami!"
Un soffio di vento bastò per farle perdere l'equilibrio e farla cadere dalla scogliera.
Un urlo e poi un tonfo sordo.
"Gli opposti si attraggono" la loro storia ne è la prova.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HARRY-

Era lei, si era lei ne ero sicuro. Non avevo dimenticato nulla di lei anche se erano passati due anni. Era lei, ogni sua caratteristica più semplice le apparteneva. Le minuscole lentiggini sulle guance rosee, le sue labbra sottili e definite, le sue piccole mani che due anni prima stringevo tra le mie, poi gli occhi, i suoi occhi sono unici, blu come il mare in cui ti perdi. L’unica cosa diversa erano i capelli, non aveva più una lunga cascata di capelli lisci ma erano più corti e le arrivavano alle spalle, sempre del solito color rosso fuoco.
Lei mi fissava. Dovevo darmi una svegliata altrimenti chissà cosa avrebbe pensato ma dopotutto perché non correva da me ora che la avevo trovata? Perchè non veniva ad abbracciarmi e dirmi che le ero mancato?
Zayn notò che stavo fissando qualcuno, si voltò e rimase pietrificato, proprio come me. Poi distogliendo lo sguardo da lei e di conseguenza girandomi la faccia verso lui mi disse “è lei?”
“non lo so, ma è talmente uguale” risposi tremando.
Poi continuai “forse è tornata, per me”
“senti Harry non fare supposizioni troppo affrettate perché potresti rimanere deluso come negli ultimi due anni. Ti ricordi quando c’era quella ragazza simile a Serena e tu sei corso verso di lei dandole un bacio? E poi anche tu ti sei accorto che quella non era lei? E che poi il suo fidanzato ti ha dato un pugno in faccia e ci sei rimasto di merda? Harry lascia perdere, mi fa malissimo anche a me trovare ragazze che assomigliano a lei ma ormai..”
“No” risposi secco. Stavolta non sarebbe stato così, stavolta sarei tornato felice, perché lei, quella ragazza dai capelli rossi, ne ero sicuro era la mia Serena Coleman. La rivolevo, la rivolevo e subito perché ero esausto di tutto, di tutta la sofferenza che avevo provato nel rimanere solo per anni. Ogni volta che avevo bisogno di lei, dei suoi abbracci e del suo amore, lei non c’era e io morivo. Ero stanco dei miei ‘amici’ che mi ritenevano un pazzo malato di una persona che era passata a miglior vita. Ero stanco di cadere e non avere più Serena che mi aiutava a rialzarmi. Stanco di rimanere mesi in una stanza e uscire solo per far circolare l’aria per poi rinchiudermi di nuovo in quell’inferno che era la mia testa piena di pensieri. Stanco, stanco di tutto.
“Harry ragiona, io cerco di proteggerti, io voglio bene come nessuno a Serena ma ho paura che soffriremo ancora di più”
“non mi importa Zayn ci devo provare, è lei guardala”
Zayn si mise ad osservare quella ragazza che mi convinceva sempre di più di essere la stessa ragazza che due anni fa era con me su quella scogliera a fare foto e ridere, ora lei stava parlando con un ragazzo, poi Zayn mi disse “si ammetto che sono molto simili ma…”
“senti usciamo un attimo dal bar così ne parliamo” dissi.
Uscimmo e poi continuai “Zayn ascoltami ti prego, prima di dirmi che sono un idiota che vede Serena ovunque, ti scongiuro. Senti io non la vedo, non ascolto la sua voce e non la guardo negli occhi da troppo. Si, forse sono disperato, forse non so fare altro che continuare a sognare con gli occhi aperti, forse sono stupido nel credere nel vero lieto fine, ma non ce la faccio più. Rivoglio Serena, la rivoglio subito Zayn! Mi sto esaurendo, sto diventando una persona che non sono. Zayn rivoglio la persona che mi ha reso felice! Rivoglio la mia vita porca puttana!” dissi. Stavo urlando le ultime frasi che avevo detto per la rabbia e il dolore, tanto che vidi la ragazza girarsi verso di me da dentro il bar. Presi molto coraggio ma soprattutto molta forza e mi avvicinai a lei rientrando nel locale.
“ehm ciao” dissi agitato, volevo scappare ma ormai ero lì.
“ciao” rispose. Cazzo, era la sua voce, la sua voce calda e decisa, rimasi calmo però.
“ci conosciamo?” continuò lei. Ecco avevo sbagliato di nuovo, non poteva dirmi questo, mi sentì sprofondare il cuore, la remota sensazione di aver ritrovato l’amore della mia vita si distrusse in un secondo.
“no non penso” risposi “ma mi ricordi molto una ragazza.. senti ti chiami Serena?”
“cosa? No mi chiamo Alex e tu?”
“piacere harry” ci stringemmo la mano, la voglia di abbracciarla era davvero tanta ma non sapevo cosa avrebbe pensato quindi mi limitai a sorridere, lei ricambiò. Il suo sorriso, era identico. Il suo profumo, lo riconoscevo.
Forse non si ricordava di me perché con l’impatto che aveva avuto con il terreno da una scogliera, aveva perso una parte della sua memoria, a quanto pare una parte importante, almeno per me.


ALEX-

Appena vidi il viso di quel ragazzo non so perché ma nella mia mente arrivò un’immagine molto strana, c’ero io con quel ragazzo che si chiamava Harry da quanto diceva, ridevamo in una macchina molto vecchia, sembravamo felici. Non mi spiegai il motivo di quel pensiero ma quel ragazzo aveva qualcosa di familiare.
“sicuro che non ci siamo già visti?” chiesi di nuovo.
“No, cioè non lo so” mi rispose, era diventato completamente rosso e non capivo perché. Che problemi aveva? Poi mi disse “ascolta ehm.. io ti dovrei parlare di una cosa molto importante”
“dimmi” risposi. Appena dissi quella parola sentii Josh che mi chiamava dal nostro tavolo “amore vieni dai” mi disse.
“arrivo” risposi sorridendo, io e Josh stiamo insieme da circa un anno e mezzo e tengo molto a lui.
“senti Harry magari è meglio se ne parliamo in un altro momento” dissi a lui.
“non fa niente, ciao” mi disse quasi deluso, il suo sorriso si era spento, le fossette erano scomparse, gli occhi guardavano il basso, il suo comportamento dava l'idea di qualcuno che stava per scoppiare dentro. Però dopotutto mi doveva dire qualcosa di importante così lo presi per il polso e dissi “senti per quello che devi dirmi, magari ti do il mio numero così un giorno ci vediamo” presi un pezzo di carta e scrissi il mio numero di cellulare.
“sicura che non te lo sei inventato?” mi chiese, io ridendo dissi “nono è vero giuro, ora vado ciao Harry” ci salutammo con un bacio sulla guancia e di nuovo un’immagine di me e lui mentre ci abbracciavamo entrò nella mia mente, non capivo il motivo di tutto questo ma probabilmente lui si accorse che era successo qualcosa dentro me così disse preoccupato “che ti succede?”
“niente” risposi mentendo, mi allontanai e tornai da Josh, l’immagine di me e quel ragazzo dagli occhi verdi che ci abbracciavamo ormai era fissa nella mia testa, l’unica cosa era che non ne capivo il motivo, non capivo perché ogni volta che toccavo Harry la mia mente mi presentava momenti in cui eravamo insieme. Voglio dire, io lo conosco solo da mezz’ora. 



HARRY-

Dopo aver parlato con “Alex” mi prese un attacco di tristezza, panico e rabbia. Non mi aveva riconosciuto, forse perché probabilmente non era lei. Forse perché era solo una delle tante ragazze in cui rivedevo Serena. Sto diventando seriamente malato di mente, ero malato di lei. Magari se partissi, andassi via da tutto questo, ricominciassi una nuova vita magari starei meglio. Mentre nella mia mente entravano questi pensieri mi diressi fuori dal bar e quando mi voltai per guardare quella meravigliosa ragazza, tutto ciò che vidi fu lei appiccicata alla bocca di quel tale Josh. Faceva male, tanto. Soprattutto quando sai che forse hai ritrovato il motivo per cui vivevi e poi scopri che ha un altro.
Iniziai ad urlare il suo nome ma lei non mi sentiva, la musica nel bar era troppo alta, vedevo le loro espressioni sorridenti, erano felici. Volevo morire, sprofondare. Ormai non c’era nulla che io potessi dire o fare. Inizia ad incamminarmi verso il tower bridge, mi sarei buttato da lì, basta soffire. Ma una stretta alla mano mi fermò, era Zayn. Era rimasto fuori dal bar e nonostante ci fosse poca luce vedevo benissimo le lacrime che gli uscivano dal viso.
Ormai i giorni di felicità erano finiti da un pezzo, ormai sorridere non faceva più parte di me. Il mio “angelo” se ne stava andando, Serena se ne era andata. Era volata via, con il suo solito viso pallido, con quei capelli a volte spettinati, era andata via. Ormai respiravo a fiocchi di neve, stava nevicando. Faceva freddo, troppo freddo per piangere. Troppo freddo per sorridere. Troppo freddo per vivere.
Zayn mi diede una pacca sulla spalla e ci incamminammo verso il mio appartamento. Zayn aveva appena smesso di piangere. Lo salutai e me ne andai a dormire, ero troppo stanco.
La mattina dopo mi sveglia di soprassalto. Mi aveva svegliato un rumore fastidioso, veniva da fuori così mi alzai e vidi che qualcuno stava lanciando sassi sulla finestra, la MIA finestra che mi era costata un occhio della testa per farla riparare l’anno scorso dato che dei ragazzi a capodanno ci lanciarono un petardo e per poco non mi squarciavo una mano, coglioni. Fatto sta che nonostante fossi ridotto a uno schifo per come mi sentivo, aprii la finestra e urlai contro chi stava tirando quei sassi, era una ragazza, era Alex.
Le avevo appena urlato contro i peggiori insulti che potessero uscirmi dalla bocca, ecco fatto. Invece di vedere lei che andava via infuriata anche se non so perché, si mise a ridere. Il suo sorriso, era così perfetta.
Perché era qui? Come faceva a sapere dove abitavo? Senza farmi storie mentali le chiesi “ciao.. che ci fai qui?”
Lei rispose “ehi ti ho spaventato? Scusa non volevo comunque non dovevi parlarmi?”
“ah si” dissi, sinceramente non avevo voglia di raccontarle la verità ma pur di stare con lei avrei fatto qualunque cosa, qualunque sacrificio.
“vieni ti apro il portone” aggiunsi.
Lei entrò e un’ondata di profumo mi avvolse. Prima le dissi “senti ma come sai dove abito?”
“bhe hai presente ieri quando siete andati via tu e quel ragazzo che si chiama Zayn?”
Ero confuso, come conosceva Zayn?
“si certo. E’ il mio migliore amico” risposi.
“ecco lui è tornato al bar e si è presentato a me e mi ha detto che eravate amici, ci siamo messi a parlare, è davvero simpatico. Comunque è stato lui che mi ha dato il tuo indirizzo”
“ah allora okay ahaha” ero abbastanza nervoso. Avrei voluto baciarla, dirle che una volta noi due eravamo felici insieme, ma non potevo. Lei a quanto pare non ricordava niente.


ALEX-

Harry mi piaceva, era così dolce e insicuro, mi faceva tenerezza.
Appena mi sfiorò per chiudere la porta un altro ‘flash back’ o non so cosa mi arrivò nella mente insinuandosi nel mio cervello. Eravamo io e Harry come sempre, stavamo in una casa, sembrava abbandonata. Ridevamo, io piangevo, forse dalla gioia. Harry mi stringeva la mano e gli scese una lacrima, perché quella casa mi sembrava così familiare? Harry mi guardava, io lo guardavo, sembravamo così innamorati.
Si stava avvicinando a me, insicuro come sempre. Io stavo tremando, vedevo Harry avvicinarsi sempre di più a me fino a darmi un lieve bacio sulle labbra.
Perché ogni cazzo di volta che sfioravo solo Harry, nella mia mente arrivavano immagini, momenti o solo ombre in cui ci siamo noi due? Non potevo tenermi dentro tutto così appena che il ‘flash back’ finì dissi ad Harry “Ehm..”
“devi dirmi qualcosa?” mi chiese.
“ecco.. hai presente quando qualcuno entra nella tua vita all’improvviso? Però tu hai la sensazione di averla già conosciuta? Magari non ricordi bene, non so forse perché hai perso la memoria o cose varie?”
“certo, mi sta capitando la stessa cosa” rispose. Se non altro non mi avrebbe preso per pazza.
Poi lui continuò “perché mi chiedi questo?”
Risposi “sai Harry, dal primo momento in cui ti ho conosciuto ho visto in te qualcosa di familiare, penso che noi, forse siamo stati insieme un tempo. Lo so sembra strano, ci conosciamo da poco ma ogni volta che ti tocco, anche solo stringendoti la mano, nella mia testa si attiva un processo o non so cosa sia, che mi proietta momenti in cui stavamo insieme. Non ti sto prendendo in giro lo giuro, non voglio che mi prendi per malata mentale ma è così”
Harry iniziò a sorridere, un sorriso a trentadue denti, un sorriso così puro e semplice ma allo stesso tempo nervoso. Fece un respiro e mi disse “Che tipo di pensieri?”
“ecco, ci siamo noi due mentre siamo su una spiaggia, ridiamo, scherziamo, sembriamo felici, felici ma soprattutto innamorati. Harry dimmi cosa sta succedendo ti prego” dissi spaventata, senza pensare lo abbracciai.
Lui ricambiò l’abbraccio, stava tremando, forse lui sapeva perchè avevo quelle ‘visioni’, forse lui sapeva tutto. Per questo voleva parlarmi. Stavolta la visione che ebbi era molto complessa e più lunga delle altre, forse perché non avevo mai abbracciato Harry, o forse si.
Nella visione lui mi picchiava, sembrava cattivo, aveva un’altra espressione in volto, duro, senza scrupoli. Mi usciva sangue dalle braccia, graffi dal viso e i vestiti erano strappati. Io urlavo ma lui continuava, poi quando caddi a terra, lui si voltò e mi prese in braccio e mi guardava, sembrava dispiaciuto. Quando finì la visione trasalii e mi staccai dall’abbraccio di Harry. Dovevo sapere tutto, subito.
 
 

EHI EHI EEEEHI
nuovo capitolo c:
sono davvero felicissima che la storia vi piace
Ricordatevi di recensire, accetto critiche e consigli, skst.
cieo.
 
  
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