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Autore: Tamar10    10/03/2013    2 recensioni
Non vi siete mai sdegnati per le preferenze che Silente ha sempre operato in favore dei Grifondoro?
E della discriminazione nei confronti dei Serpeverde considerati malvagi sempre e comunque?
Io sono qui per raccontarvi come si sono svolti veramente i fatti, tutte le ingiustizie subite.
NON leggete se siete Grifondoro o Filobabbani!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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FONDAZIONE DI HOGWARTS

Il sole sorgeva sulle colline del nord della Scozia quando i quattro fondatori arrivarono.

-Ci abbiamo messo un'intera notte per arrivare! Ve ne rendete conto?!- si mise ad urlare Serpeverde.

-Non mi sembra così male, partivamo dal sud dell'Inghilterra.- provò a giustificarsi Godric, -Pensa alla gente che trova un incidente e rimane imbottigliata nel traffico per ore!-

Salazar fece un respiro profondo, cos'è che diceva sempre il suo psicoanalista? “Devi imparare a gestire la rabbia, non puoi uccidere tutte le persone che incontri.”

-Ti potrà sembrare strano, ma noi siamo maghi e i maghi non rimangono imbottigliati nel traffico! Si Smaterializzano! Cosa che evidentemente tu non sai fare.- disse con la voce più calma possibile.

-Non è vero.-

-Sei finito in cima ad un pino, poi in mezzo a un lago, sopra alla mia amica Morgana che si dedicava alla caccia al Babbano, in un campo di Mandragole, nella bocca di un drago (che hai ucciso con il tuo schifoso sapore) e nel bel mezzo di una distilleria.-

-Hai dimenticato la folla festante che lo ha accolto dopo aver messo fuori gioco Morgana e ucciso il drago.- intervenne Tassorosso.

-Al massimo posso credere che tu ti volessi Smaterializzare nella distilleria, ma per il resto sei proprio un incompetente!- riprese Salazar ignorando Tosca.

Grifondoro avrebbe anche potuto fingersi un minimo risentito se non fosse stato così preso ad ammirare la spada che teneva in mano.

Era di ottima fattura, tempestata di rubini e altre pietre preziose, presumibilmente forgiata dai folletti. Doveva valere una fortuna.

-Dove l'hai presa?- domandò Serpeverde incredulo.

-In uno dei tanti posti dove sono finito c'era una specie di omino nano addormentato che aveva di fianco questa. L'ho presa pensando che sarebbe stata perfetta per fare barbecue.- rispose tranquillamente Grifondoro.

Salazar si guardò intorno cercando qualcosa su cui sbattere la testa.

-Tu hai rubato una spada hai folletti per fare un barbecue?!- disse, ormai prossimo all'omicidio, scandendo con cura ogni parola.

-Non pensavo fosse un folletto, sembrava solo un bambino particolarmente brutto e deforme...-

-A rubar poco si va in galera, a rubar tanto si fa carriera.- declamò Cosetta in difesa di Grifondoro.

-Grazie, ma le tue perle di saggezza sono inutili. Quando i folletti lo verranno a sapere lo faranno a pezzi!- minacciò Serpeverde, anche se in realtà non era una prospettiva poi così brutta.

-Potrebbe sempre dire che gli è stata data come dono per le tue gesta coraggiose.- si intromise ancora Tassorosso.

-Pessima idea.- la liquidò Serpeverde, -A me invece ne è venuta una geniale: potresti dire che la spada ti è stata data come dono per le tue gesta coraggiose!-

-Ma...!- esclamò la povera Tosca.

-È proprio un'idea geniale!- disse Godric, -Non per niente sei tu il boss.-

Il “boss”, parecchio provato dalla stupida discussione, decise che era il momento di fare una pausa.

Aveva appena iniziato a passeggiare lungo i prati verdi, ripassando mentalmente tutti gli incantesimi Oscuri più malvagi per calmarsi, quando inciampò su qualcosa.

-Porca Babbana!- imprecò massaggiandosi l'alluce.

L'oggetto in cui era inciampato aveva una strana forma tondeggiante, dopo un esame più attento vide che aveva attaccata un'etichetta.

Uovo di Basilisco. Molto pericoloso. Non toccare!”

Oggi è il mio giorno fortunato! Un nuovo amichetto. Pensò felice Salazar, si girò verso i suoi compagni per comunicare la lieta notizia e vide che stavano saltellando su e giù in una perfetta imitazione di canguri monchi.

Ok, non esageriamo. Un raggio di sole in mezzo a queste tenebre di ignoranza.

Si avvicinò tenendo l'uovo in mano.

-Sono spiacente di interrompere il gioco “Vediamo chi è più scemo”, ma, finalmente, ho una buona notizia!-

-Stavamo solo cercando un modo per scaldarci.- provò a giustificarsi Godric.

Serpeverde non perse neanche tempo a insultarlo ed evocò un fuoco magico.

-Ho trovato questo!- annunciò trionfante mostrando l'uovo, -Sapete cosa significa?-

I suoi compagni lo guardarono attoniti.

-Frittata?- domandò speranzoso Grifondoro.

-No! Almeno avete letto l'etichetta?!-

-Uovo di Basilico.- lesse il “Coraggioso di cuore”, -Non sapevo che le piante facessero le uova!-

-Sai come si dice.- si intromise Cosetta, -“Meglio un uovo oggi che una piantina domani.”-

Salazar decise di sorvolare sulla stupidità dei suoi soci:

-Io pensavo di nasconderlo in un luogo segreto, oscuro e inaccessibile nel castello e poi usare il mostro al suo interno per uccidere tutti i Sanguesporco e i Babbani che oseranno intralciare la mia strada. Muahahahaha!-

-...-

-Non è un'idea appetitosa come quella della frittata, ma può andare.- rispose Tassorosso dopo un momento di silenzio imbarazzante.

Come al solito nessuno la ascoltò.

-Ora pensiamo alla fondazione: il castello sorgerà fra queste colline...- riprese Serpeverde, glissando sul suo piccolo momento di follia.

-Vado ad appendere i manifesti: “Scuola di Magia e Stregoneria, prossima apertura.”- si offrì Grifondoro.

-Il luogo deve essere segreto, altrimenti le altre scuole verranno a spiarci!-

-Allora gli studenti come faranno ad arrivare?- domandò Tosca perplessa.

-Come se fosse un problema nostro!- la liquidò Salazar, -Pensiamo a cose più importanti: la scuola durerà sette anni e ogni anno ci sarà un difficilissimo esame finale, dobbiamo evitare che gli studenti escano completamente ignoranti -e qui lanciò un'eloquente occhiata a Godric- o inutili. -e fissò insistentemente Tosca.

-Chi farà da insegnante?- domandò la Cosa.

-I maghi più potenti del mondo.- affermò Serpeverde.

-Hai ingaggiato Merlino e Morgana?-

-Intendevo NOI!- rispose esasperato il nobile mago Oscuro, -Ognuno insegnerà ai propri studenti quello che sa, alla fine ci sarà una competizione per assegnare la Coppa al gruppo migliore.-

Anche se la vittoria finale era abbastanza scontata, visti i maestri.

-E come faremo a dividerci gli studenti?- domandò ancora Tosca.

-Io voglio quelli più coraggiosi!- esclamò Grifondoro.

-Ok, tu ti aggiudichi quelli tutti-muscoli-niente-cervello. Io voglio studenti Purosangue, ricchi, biondi, belli, razzisti, antipatici, furbi, vendicativi e ambiziosi.- ribatté Serpeverde.

-A me basta che siano intelligenti.- disse Corvonero.

-Ma...! A me che qualità rimangono?- domandò Tassorosso.

Gli altri la guardarono stupiti.

-Tu prendi tutti gli inutili restanti.- rispose Salazar come se stesse dicendo un'ovvietà.

-Come facciamo a costruire il castello?- chiese Godric.

Serpeverde sorrise malignamente, era giunto il momento della vendetta. Fece Comparire degli attrezzi da lavoro.

-Lo costruirete voi, visto che io ho avuto l'idea.-

-Ci metteremo mesi!- gridò sconsolato Grifonodoro.

-Quindi, come direbbe Cosa, vi conviene iniziare subito.- replicò Salazar per nulla dispiaciuto.

  
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