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Autore: Momos    10/03/2013    2 recensioni
-E tu come hai fatto ad entrare?- urlò. -Esci subito, noi non ci conosciamo-
-Jared, non mi riconosci?- chiesi ridendo. Poi gli mostrai Mythra, la piccola fenice rossa tatuata sul mio polso. Lui strabuzzò gli occhi.
-Victoria? La piccola Victoria?- chiese lui continuando a guardarmi
-Non sono più così piccola- risposi io sorridente.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Vic, sei li da un mese quando hai intenzione di andartene? Proprio non lo capisci che sei solo d’impiccio?- urlava Ruby al telefono. Jared l’aveva costretta a chiamarla di nuovo. La ragazza bruscamente attaccò il telefono e lo scaraventò a terra.
I pezzi furono raccolti nel corridoio da Shannon che ricompose il cellulare e lo posò sul letto senza proferire parola. Ormai erano abituati ai suoi scatti d’ira.
-Sono davvero un impiccio?- chiese facendo bloccare il ragazzo sulla porta
-Non saresti qui se lo fossi- rispose senza voltarsi e uscì.
Vic si abbandonò sul letto abbracciando un cuscino. Per la prima volta, dopo tutti quei giorni passati in casa, la ragazza si ritrovò a pensare al vero motivo per cui era tornata da loro. Si chiuse come un riccio e chiuse gli occhi in attesa che il sonno si impadronisse di lei.
Il mattino dopo, quando si svegliò con gli occhi stranamente gonfi, come se avesse pianto per tutta la notte, aprì la porta con lo sguardo basso e scese le scale. Arrivata all’ultimo gradino si scontrò con il corpo di un uomo che la afferrò prontamente evitando di farla cadere rovinosamente a terra.
-Victoria!- la voce di Tomo risuonò fino in cima alle scale.
-Tomoo- urlò la ragazza sfoderando un sorriso a trentadue denti poi si voltò e vide Vicky. La strinse in un abbraccio. Le era sempre stata simpatica quella ragazza, non era una di quelle in cerca di notorietà anzi, meno si faceva vedere in giro e più si sentiva sollevata.
-Da quanto siete arrivati?- chiese Vic sorridente
-Siamo arrivati due giorni fa ma il tempo di mettere tutto apposto e riposarci un po’ siamo riusciti a venire qui solo oggi-
-tu quando sei arrivata?- chiese Vicky
-Un po’ di tempo fa, credo che ormai sia un mese- rise lei. Vicky la guardò e le fece l’occhiolino.
-mi era sembrato di sentire la tua soave voce Tomo caro- si sentì Jared urlare mentre scendeva le scale. –bentornato- disse dandogli una pacca sulla spalla. –Vicky, mi sorprende il fatto che siate ancora sposati. Non so come tu faccia a sopportare questo capellone- rise Jared dandole due baci sulle guance. Vicky rise e lo prese per mano
-Meglio capellone che diva dico sempre io- rise lei facendo rimanere Jared a bocca aperta
-Ecco perché ti amo così tanto- disse Tomo dando un bacio sulle labbra a sua moglie.
-Povero Jared, vieni andiamo, a me piacciono le dive- disse Vic prendendo sotto braccio il povero Jay.
 
 
Tomo e Vicky erano tornati a casa, Jared era salito in camera sua per guardare un documentario su dei paesi africani e Vic e Shannon erano rimasti in salotto intenti a guardare un gioco a premi. Vic era sdraiata sul divano con la testa appoggiata sulle gambe di Shannon e giocherellava con una ciocca dei suoi lunghi capelli.
-Shannon stavo pensando a una cosa- disse lei ad un tratto.
-A cosa Vic?- per un attimo nella testa della ragazza balenò l’idea di raccontare la verità, ma si conosceva, non era ancora pronta. Così deviò il discorso.
-E se mi tagliassi i capelli?- fu la prima cosa che le venne in mente.
-Forse potresti rasarli solo da un lato, ma tagliarli tutti, saresti strana- rispose lui
-E se li tingessi?- chiese di nuovo
-Mi piacciono così ma se vuoi tingerli, sei libera di farlo- rispose lui 
-Shannon sai che non sei capace a dare consigli?- rise lei sbuffando. Il ragazzo rise e le accarezzò i capelli.
-Te li posso tagliare io- disse tutto ad un tratto. Vic strabuzzò gli occhi e scosse la testa come segno di disapprovazione.
-Sono bravo! Chiedi a Tomo, quando sono troppo lunghi li accorcio io e non si è mai lamentato!- spiegò lui
-Shan, accorciare è una cosa, se sbagli ricrescono e non si nota, rasare mezza testa…se sbagli, io ti uccido!- disse lei con tono minaccioso.
-Vic, ti fidi di me?- chiese lui guardandola dolcemente
-Come posso dire no a questi occhi? Tu mi stai manovrando Leto senior!-
-Era un si?!- disse lui strabuzzando gli occhi che si erano illuminati
-Andiamo, e se sbagli…-
-Se sbaglio sarà meglio che io sparisca dalla faccia della terra- finì Shan al suo posto.
-Ecco, hai afferrato il concetto- disse lei entrando nel bagno. Afferrò milioni di mollette e raccolse i capelli che dovevano restare attaccati alla sua testa poi si mise seduta su una sedia e chiuse gli occhi. In un primo momento sentì solo delle forbici tagliare a caso e aprendo leggermente gli occhi vide delle ciocche lunghissime cadere a terra. Il cuore iniziò a battergli all’impazzata, perché si era lasciata trascinare?! Quando sentì il rasoio accendersi strinse i pugni e mordendosi il labbro la sentì solleticargli la testa. Shannon non sembrava intenzionato a smettere di tagliare e Vic era sempre più agitata, quanti capelli doveva ancora tagliare?!
-Ecco, ho fatto- disse Shannon riponendo la macchinetta nel contenitore. Vic si alzò dalla sedia continuando a tenere gli occhi chiusi fin quando non si sentì pronta e li aprì velocemente. Davanti allo specchio non c’era più la Vic dai lunghi capelli neri ma una nuova Vic, che sembrava molto più...forte! Si guardò per svariati minuti davanti allo specchio, in tutte le angolazioni possibili finché non si voltò ad abbracciare Shannon.
-Oh mio dio sono meravigliosi! Li adoro!- lo strinse forte.
-Meno male, credevo di dover entrare tipo in “programma protezione testimoni” pur di non farmi trovare da te- rise lui.
Entrambi vennero presi dall’irrefrenabile voglia di stringersi ancora di più e imprimere le proprie labbra su quelle dell’altro ma nessuno si mosse, restarono così, come due semplici amici. 




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Scusate, scusate, scusate, scusate, scusate!
Sono sparita ma il blocco dello scrittore si era impadronito di me e non riuscivo più a scrivere nulla. 
Spero che nel frattempo voi non vi siate scordati di me e che per darmi una bella carica recensiate questo capitolo!
Hugs
Sty;
   
 
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