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Autore: Jonasmakemesing    10/03/2013    2 recensioni
Mi lego a qualcuno e poi lo ferisco, mi ferisco, ci ferisco.
Mi lego e non so cosa è giusto fare, combino guai, distruggo tutto, sempre.
Sono incapace, non so amare, non come vorrei almeno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7 CHAPTER.
 

P.V Dana
 
-Cosa diavolo è successo? Dan. Guardami. Vi ho sentiti urlare e Joe è andato in camera sua, sembrava arrabbiato, ha sbattuto la porta.-
 

-Darren, devo andare via. Devo scappare.-
 

Mi sta fissando mentre metto alla meglio le mie poche cose dentro il borsone nero, quello con cui sono arrivata, lo stesso con cui me ne andrò. Mi tira per un braccio, ha un espressione terribilmente disperata, vuole parlare. Mi fa cenno di sederci sul letto. -Hey, non c'è nulla da dire. Sapevo che sarebbe arrivato il momento.- Non capisce, continua a guardarmi spaesato, vuole risposte. -Il momento per cosa?- -Il momento di cambiare aria.- Mi fermo per un attimo a fissare la sua espressione interrotta, la stretta sul mio braccio si fa più forte, come una supplica a rimanere. Sento di dovergli delle spiegazioni. E' vero io e Darren non siamo amici di vecchia data, ma da quando sono qui ci siamo sempre comportati da tali. Dopo la prima mattina, tutt'oggi continua a prepararmi la colazione, continua ad essere gentile con me, gli voglio bene. Inoltre lui ha fatto un grande gesto nei miei confronti sta sera. E' corso in camera mia. Non da Joseph. Sono como fratelli eppure lui è qui, stringe il mio braccio. Poi ci si mette il peso sullo stomaco , la mia coscienza che vuole vomitare tutto fuori. Darren è un bravo ragazzo, lui non mi giudicherà. -Io non faccio parte della vostra famiglia, Darren. Io non faccio più parte di niente. Ne avevo una, tempo fa. Eravamo normalissime persone con una vita normalissima.. e poi..- Ecco, sta succedendo di nuovo, sento una sensazione di nausea che mi impedisce di aprire la bocca. E' un segreto troppo radicato che adesso non ce la fa a mostrarsi. -Mio padre era un brav'uomo, portava le camice stirate e ordinate come le tue, il colletto e le maniche dovevano essere impeccabili. Ci teneva a sembrare a posto per il lavoro. Quando lo ha perso è crollato. Non si è fatto la barba per un mese. Non ha indossato più camicie. Mamma diceva che era depressione e che sarebbe passata. Il giorno dopo non ha potuto dirlo più e non era passato niente. Sono rimasta sola in quella casa e avevo paura. Non so dove sia andata mia madre. So che non mi ha portata con sè. Mio padre c'era a casa, ma non c'era. Per me non c'era nessuno. Per un po' sono andata avanti. Ho ripulito casa, buttato via le bottiglie vuote, mi sono subita le crisi, e sono andata a riprendere mio padre quando si metteva nei casini. Ma io ... avevo solo diciott'anni.. non sono durata a lungo. Non sai quanto mi sento in colpa per aver abbandonato mio padre. Io ho fatto come mia madre. Sarei dovuta restare e risolvere la situazione, ma non sono stata capace. Non sono stata capace di fare nulla. Non riuscivo a studiare e pulire casa contemporaneamente e allora ho evitato di fare entrambe le cose. No sarei niente se non fosse per la mia batteria, Darren!-
 

Il ragazzo biondo mi ha tenuta stretta a se per quasi un ora. Mi ha asciugato tutte le lacrime con le sue mani fredde e pallide, identiche alle mie. Non sapeva cosa dirmi, l'ho capito, ma è stato confortante sentire delle braccia intorno alla schiena. Non le sentivo da tanto.
 

-Non andare via. Ti prego. Risolveremo tutto, te lo prometto.- Ha detto solo questo.
 

P.V. Joseph
 
-Che cavolo vuoi biondo?! Va via!- -Joseph.. voglio solo parlare..come..come i vecchi tempi, ricordi? Io e te siamo amici da quanto? Neanche lo ricordo. Ci sei sempre stato, a rubarmi le ragazze, a tirarmi fuori dai guai- sorride. -Non parlare di stronzate dolci, cosa vuoi?- -E' distrutta, Joseph.- Eccolo. Il mio grande amico. Fanculo. Sei un traditore. Un traditore. Siete tutti traditori. Tu, James. Non esiste più neanche l'amicizi per me. Non siete niente. -Brutto stronzo, sei andato a consolarla..bhè tornaci. Qui non ti voglio.- Finge di scusarsi in mille modi, insiste che siamo fratelli, amici da sempre e che lo fa per me. Da lui non me lo aspettavo. Si è messo dalla parte di quella troietta che è appena arrivata. -Siete tutti uguali. Anche tu. Anche tu ti metti contro di me Darren?! Siamo fratelli eh? ...Fanculo.- Come ogni volta fa il paraculo, crede che ricordarmi di quelle quattro pacche sulle spalle che mi ha dato quando James e Trisha se ne sono andati mi faccia pensare a lui come una persona fidata. -Io non sono James. Lo sai.- gli faccio segno di andare via, ma non ne vuole sapere di lasciarmi in pace. Neanche tra le mie mura di casa posso stare bene. La gente rompe il cazzo. Andate via tutti. Vuole abbracciarmi, ma non sono gay come lui. Non me ne faccio niente di un abbraccio. Volevo solo che i miei migliori amici non mi avessero tradito per delle troiette del cazzo. Da quando è arrivata Dana fa lo splendido, compra i fiori, si mette il profumo, mi fa pena. -Non mi hai mai chiesto, neanche una volta, come stavo. Da quando c'è lei non siamo più amici.- Non si arrende e andando avanti e indietro per la stanza continua a far sentire le sue ragioni -Joseph io sono tuo amico, forse il migliore da quando James se nè andato. Forse non sono lui, ma meglio così.. io non ti avrei mai fatto una cosa del genere e per quanto tu sia arrabbiato ora, se ci rifletti lo sai bene. Io non sono contro di te. Tu vedi tutti come una minaccia. Guardi il mondo con occhi contorti. Non c'è nessun nemico Joseph. Vogliamo solo aiutarti. So quanto sei stato male, c'ero anche io. Mi ha spezzato il cuore tutto quello che è successo, ma nessuno ha potuto fare nulla. E' andata così. Non guarirai se sfoghi il tuo male su di lei. Lei non c'entra nulla. Non farle del male Joseph. Ne ha avuto già abbastanza, se ne fa già abbastanza da sola, credimi.- Forse ha ragione. Ma cosa vuole dire..?! -Cosa le è successo?! Tu lo sai,vero?-
 

Una lunga chiacchierata. Mi ha finito un pacco di sigarette che era pieno. Questa stanza è una cappa di fumo e di parole pesanti. Non credevo che lei ..
 

-Joseph.. lei vuole andare via. Solo tu puoi convincerla...sai cosa fare, amico.- Ci siamo salutati da amici, come facevamo da piccoli, con la spalla. Darren è un amico e questo non devo mai più metterlo in dubbio. Mai più. Ora devo andare a prendere la frangettina bruna, tirarla per la coda se necessario. La sua musica deve continuare a suonare. Voglio ascoltarla.
 

NOTE DELL'AUTRICE:
 
Salve babieees! Scusate per il ritardo, ma aspettavo con ansia una recensione ahhahaha! Poi ho avuto problemi col pc, ho perso tutto quello che avevo scritto e ho dovuto ricominciare da capo :/ Passando al nostro capitolo, la triste storia della povera Dana è stata finalmente svelata: la ragazza ha avuto problemi familiari e il suo nucleo si è sfasciato completamente. I suoi genitori non hanno retto e le hanno lasciato il peso di tutto sulle gracili spalle bianche. E' una ragazza che continua a scappare ogni volta che crolla. In questo capitolo ho dato una visibilità maggiore a Darren perchè in realtà sarà un anello conduttore lungo la storia, qualche volta sembrerà dividere, ma è il magico aiutante, credetemi! Come potete vedere ha giocato un ruolo importante raccontando a Joe la storia di Dana. Forse, adesso, Joseph capirà che non è il solo a soffrire, forse avrà un po' più di riguardo nei suoi confronti. Vi lascio, ma vi giuro che ci risentiamo prestissimo xoxo

 
  
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