11/03/2013
1 recensioni05 – Kissing
Era cominciato da quel bacio d’addio malcelato sotto bacio della buonanotte. Era cominciato un po’ per scherzo, malizia nascosta sotto risate, e volti troppo vicini quando si dormiva nello stesso letto. Dopo il bacio che gli aveva dato Shion, Nezumi si era scoperto dipendente da quelle labbra. Aveva scoperto che, dopo aver assaporato una cosa tanto preziosa, una cosa così dolce, non sarebbe più stato capace di viverne senza. Si era trovato, da bravo ladro qual’era, a rubare baci veloci a Shion, ogni qual volta si presentasse l’occasione, si trattasse di una sera in cui l’altro si era addormentato insolitamente in fretta e lui era ancora sveglio a guardarlo, o un pomeriggio soleggiato in cui lo andava a prendere da Inukashi e tanto per farlo arrossire lo baciava, l’innocenza e lo scherzo a coprire il crescente desiderio di assaporare quelle labbra.
Quel pomeriggio Shion stava seduto sul divano, i tre topolini appollaiati sulle sue ginocchia, mentre leggeva a gran voce, il tono cadenzato come sempre, Otello, di Shake spire. A Nezumi nemmeno sarebbe importato più tanto, se non che, steso sul letto com’era, la sua voce lo distraeva dalla lettura come non mai. Fisse nella sua mente, quelle labbra rosee si muovevano e lo invitavano quasi, a baciarle. I nervi a fior di pelle, e un libro in mano, Nezumi si alzò e, avvoltosi nel mantello sotto lo sguardo discreto dell’altro si avviò alla porta, deciso a uscire da li.-Non pensavo ti disturbasse così tanto sentirmi leggere. Mi dispiace Nezumi-
Mormorò Shion, gli occhi leggermente spalancati, una strana espressione mista di dispiacere e stupore. Le labbra schiuse, appena umide, rosee, invitanti come mai gli era sembrate. Sarebbero bastati pochi passi per raggiungerlo. Nezumi si morse la lingua abbastanza forte da sentire un vago sentore di sangue. Dopo di che raggiunse in poche falcate il divano, il libro abbandonato sulle ginocchia di Shion in procinto di cadere. Nezumi si piegò, quel che bastava per avere il viso alla stessa altezza di quello dell’altro, una mano appoggiata sulla sua spalla, a stringerla quanto bastava, l’altra che aveva lasciato cadere il libro a terra e si era infilata tra i capelli nivei del ragazzo. Le labbra di Shion erano così vicine che a Nezumi parve addirittura di riuscire a sentirne il profumo. “Sono diventato idiota?” Si chiese.
Non ci fu tempo per altri pensieri, si sporse azzerando la poca distanza rimasta tra i loro volti e lo baciò, gli occhi che si chiudevano su quelli di Shion, leggermente spalancati, e la mano a stringere la spalla, l’altra a carezzare i capelli dell’altro, soffici come neve.
La cosa che lo sconvolse di più non fu la morbidezza di quelle labbra, né il coraggio dimostrato nel compiere quel gesto, quanto il fatto che le braccia dell’altro si avvolsero attorno al suo collo, la presa ferrea di chi non ha intenzione di lasciarti tanto presto. Nezumi si chiese se il leggero bacio che gli aveva lasciato Shion la prima volta si potesse considerare come il primo tra loro, ma solo in quel momento si rese conto che era quello, vivo, pieno, avvolto in una stretta così forte da risultare omicida, il loro primo vero bacio.
E non ci pensò due volte, a ricambiare la stretta dell’altro e a spingerlo sul divano, l’unico pensiero in testa un “non lo lascio più” che nella sua mente risuonò fin troppo romantico.
N.d.a.
NONSENSE DI NUOVO. Piccolo il mio amorevole Nezumi cwc lo amo tanto <3
Che dire, bacini bacetti per tutti *O* Ho amato il bacio tra quei due ( non quello d'addio l'ultimo, quello. . . ç___ç mi ha distrutta ) e l'ho ripreso in mano u.u
Quindi che dire... niente grazie a tutti di nuovo *w*
ciao!