Justin mi guardava sorridendo vedendomi felice, e io guardavo lui perchè era la persona più bella e premurosa che avessi mai incontrato. 'Credo di amarti' pensai, ma non glielo dissi.
"Sarai la mia prima vittima" dissi scattando una foto mentre tentava di fermarmi, "Ahahahah è buffissima, ma sei comunque bello..."
"Fammi vedere" prese la macchina fotografica e scoppiò a ridere, poi ne fece una lui a me.
"Ecco... tu sei bella" disse mostrandomi la foto.
"Sei troppo buono" gli sorrisi.
"No è la verità" proseguimmo la nostra passeggiata e quando arrivammo davanti ad un baracchino dove facevano le frittelle lui si fermò.
"Amo... eehm Sil ne vuoi una?"
"Mmh no grazie" lo guardai stranita, che cavolo voleva dire? Avevo sentito bene? Amo...? Vabbe non aveva importanza. Anzi si che ne aveva, oddio, mi sentivo bollire dalla felicità. Avevo un sorriso da ebete stampato in faccia, e se non avevo capito bene? Non potevo mica domandarglielo...
"Che hai? Perchè quel sorriso?" mi chiese mentre prendeva la sua frittella.
"Ehm no niente di importante"
"Eddai dimmelo, sembri una scema che sorride" scoppio in una risata.
"Beh grazie" feci la finta offesa e mi girai di spalle.
"Dai scusa amore, scherzo"
Cooosa? Si sta volta l'ha detto, non sono pazza. Tornai a sorridere come una demente, mi voltai verso di lui e lo baciai con passione.
"Ehi ma come mai sei così contenta? Ora me lo dici" chiese tenendomi i fianchi.
"Beh perchè... perchè tu hai detto... amore" lui scoppiò a ridere e quando smise si avvicinò al mio viso e sussurrò "Si, ti amo" poi mi baciò.
Stavo per svenire, come faceva a farmi provare quelle emozioni? Era davvero unico, e lo amavo anch'io.
Era possibile che in soli due giorni mi fossi innamorata di lui? Sapevo ben poco di lui ed ero comunque presa come non mi era mai capitato con nessun altro. Credo si possa chiamare amore a prima vista.. o svista, dato che la prima volta che lo vidi ero praticamente ubriaca... 
Eravamo nel mio appartamento seduti sul divano che scattavamo qualche foto, nel frattempo gli avevo fatto vedere quelle che tenevo nel cassetto.
"Sono bellissime" disse lui "Sei davvero bravissima, dovresti guadagnarci con queste" continuò.
"Oh grazie, ma sai non è facile trovare qualcuno che le apprezza tanto quanto te" gli sorrisi e scattai altre foto di lui che era concentrato a cogliere ogni particolare di quelle vecchie che teneva fra le mani. Passarono alcune ore e ci venne fame così decidemmo di andare al ristorante cinese che si trovava poco lontano da casa mia, cenammo e poi facemmo una passeggiata, parlando un po' delle nostre vite.
"Non mi hai ancora detto quanti anni hai?" mi chiese.
"23.. tu?"
"Beh io ne faccio 25...." rispose sorridendo.
"Quindi ne hai 24?!"
"No ne ho 25.. oggi"
"Cioè oggi è il tuo compleanno e non mi dici niente? Non ti ho fatto il regalo.... ma si può ancora rimediare, la serata non è ancora finita! Dovevi dirmelo però"
"No non ti preoccupare, a me non piace festeggiare il mio compleanno"
"Beh non mi interessa, per me è una cosa fondamentale e poi mi piacciono le feste... anche se non si potrà fare molto in 2 ore..."
"A me basta stare con te, non voglio nessuna festa ne un regalo!"
Cavolo quanto era dolce. Me lo sarei strapazzato di baci in quel preciso istante se non ci fossero state tutte quelle persone con i rispettivi figli. Avrei dovuto aspettare di essere soli per fare follie... a letto.
Continuavo a guardarlo negli occhi, quei bellissimi occhi color nocciola che ti rapiscono l'anima ogni volta che li guardi, e quella bocca... così rosea e carnosa che pretendeva di essere baciata ogni volta che lui la inumidiva con la lingua, come in quel momento. Non resistevo più, dovevo assaporare un po' di quella meraviglia, ora.
"Torniamo a casa" gli sussurrai all'orecchio, svelta.