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Autore: Root    11/03/2013    2 recensioni
La Via prosegue senza fine
Lungi dall'uscio dalla quale parte.
Ora la Via è fuggita avanti,
devo inseguirla ad ogni costo
Rincorrendola con piedi alati
Sin dall'incrocio con una più larga
Dove si uniscono piste e sentieri.
E poi dove andrò? Nessuno lo sa.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bilbo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: E poi dove andrò? Nessuno lo sa.
Personaggi: Bilbo Baggins
Descaimers: Mi sembra abbastanza scontato che nulla appartiene a me, ma solo al vecchio Tolkien. Anche la canzone che canta Bilbo, e da cui ho preso il titolo, viene dal libro.
Note: Pensavate che fossi scomparsa, eh? In effetti lo ero, in un certo senso :D Spero che questa piccola cosetta che vi propongo significhi per che mi è ritornata la capacità di scrivere, che temevo fosse andata perduta per sempre. Bah, spero vi possa piacere, ma non è nulla di chè, io vi avverto :)

E poi dove andrò? Nessuno lo sa.



Non appena fece il primo passo fuori fu come se, improvvisamente, i tre quarti degli anni che pesavano sulle sue spalle fossero scivolati via tutti assieme. Quando mise ancora un piede davanti l'altro, si sentì catapultato indietro nel tempo, quando non era altro che un giovane Hobbit sprovveduto. Strinse il bastone tra le dita e si preparò ad andare, ad abbandonare definitivamente la Contea.
Sollevando lo sguardo al cielo nero puntellato di stelle, Bilbo ripensò alla sua prima avventura, alla prima volta che si era allontanato dalla sua casa. Era uscito correndo, in tutta fretta, senza avere il tempo per fare nulla. Aveva anche dimenticato il fazzoletto! Non riusciva neanche pensarci.
E ora, dopo tanto tempo, si sentiva davvero felice. Forse era dovuto all'essersi finalmente lasciato l'Anello alle spalle, forse alla prospettiva di compiere un'altra avventura, di cui il suo animo sentiva così tanto il bisogno.
Eppure, ormai anche lui era vecchio, per quanto, all'apparenza, dimostrasse a stento la metà dei suoi anni. Forse non avrebbe avuto l'opportunità di rivedere le Montagne, di rincontrare tutti i Nani; forse non sarebbe stata proprio un'avventura frenetica come quella volta, cinquant'anni prima; ma Gran Burrone era sempre lì che lo aspettava, anche dopo tanto tempo.
Gli sarebbe mancata la Contea, la sua comoda caverna e, soprattutto, gli sarebbe tanto mancato Frodo. Ma sentiva davvero il bisogno di andare via. Gli soggiunsero le innumerevoli volte in cui, bloccato tra gli oscuri alberi di Bosco Atro, aveva desiderato trovarsi immerso nella sua morbida poltrona, con la cuccuma sul fuoco, pronta a bollire. Era indubbiamente un povero Hobbit sprovveduto, a quei tempi. Diede un ultimo sguardo al cielo, rifiutando di voltarsi ancora, dopo aver dato l'ultimo saluto al vecchio Gandalf: ora la sua strada andava solo in avanti, conducendolo verso la fine del suo libro.
Mentre i suoi piedi avanzavano, iniziò a cantare:

La Via prosegue senza fine
Lungi dall'uscio dalla quale parte.
Ora la Via è fuggita avanti,
devo inseguirla ad ogni costo
Rincorrendola con piedi alati
Sin dall'incrocio con una più larga
Dove si uniscono piste e sentieri.
E poi dove andrò? Nessuno lo sa.


Improvvisamente si fermò, preso da un dubbio. Si picchiettò sul taschino del panciotto con la mano sinistra, sospirando di sollievo quando si rese conto di aver preso il fazzoletto. Ora poteva davvero andare.
  
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